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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 33
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00672
DISCIPLINA DELL'ALLESTIMENTO DI SPAZI E STRUTTURE ALL'APERTO SU SUOLO PUBBLICO, O PRIVATO AD USO PUBBLICO, ATTREZZATI PER IL CONSUMO DI ALIMENTI E BEVANDE ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE. APPROVAZIONE REGOLAMENTO E CONTESTUALE ABROGAZIONE REGOLAMENTI N. 287 E N. 293.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Noi, come Partito Democratico, ci tenevamo a ringraziare l’Assessore Sacco di questo
lavoro alacre che ha condotto in questi tre anni per arrivare a una cosa estremamente
complicata, come la nuova regolamentazione dei dehors e ci teniamo a farlo davvero
formalmente in quanto abbiamo più volte sollecitato lei, Assessore Sacco, a prendere in
mano il dossier, in mezzo alle sue mille attività, e siamo davvero contenti che questo
iter sia arrivato a conclusione. Ricordo piuttosto distintamente le affermazioni
perentorie del già Vicesindaco, non saprei come definirlo, insomma, del buon
Montanari, che in Commissione Consiliare era seduto al suo fianco e spiegava che nella
precedente versione del Regolamento dehors - che oggi di fatto è un altro Regolamento
dehors, attraverso gli emendamenti che presentate - finalmente si poneva freno
all’illegalità diffusa, si poneva freno allo scempio del centro storico, si poneva freno al
fatto che in questa città tutti facevano quello che volevano, perché con il Regolamento
dehors (quello prima) ora arrivava finalmente il giustiziere della notte, che era il
combinato disposto di Montanari e Sacco, e Sacco-Montanari, a mettere ordine. Noi
siamo contenti del risultato finale, Assessore Sacco, perché abbiamo fatto rilevare che il
problema della precedente versione, o meglio della versione precedente agli
emendamenti, era un problema di metodo, in quanto era stata fatta senza alcuna
discussione tecnica con le organizzazioni di categoria, di metodo, e soprattutto era una
sostanziale tomba rispetto a tutta una serie di attività che, soprattutto nella Zona Urbana
Centrale e Storica, avevano fatto investimenti importanti negli anni, e che giustamente
avevano timore dell’arrivo della mannaia grillina. Invece, a valle forse di un barlume di
saggezza, e dopo aver eliminato quello che ci spiegava che bisognava far fuori gli
scempi, cioè Montanari, arrivate in Aula con una versione che ci soddisfa, perché è una
versione che ha esattamente i contenuti tecnici che vi avevamo posto in quella sede.
Quindi, parafrasando una nota canzone che va per la maggiore, di due grandi autori, che
sono Benji & Fede, “Dimmi ora e quando”, le verremmo a chiedere, Assessore Sacco,
spero di non urtare e di non essere troppo ilare con questa citazione dotta, Presidente
non mi tolga la parola, la prego, né di aver offeso nessuno, io non ho offeso nessuno.
Però, “Dimmi dove e quando”, mi corregge la Sindaca, che forse ha ragione, chiedo
scusa; io, ahimè, ho scarsa memoria e poi è più giovane, ha ragione, ha ragione, “Dimmi
dove e quando”, uso questa citazione musicale per chiederle per favore Assessore
Sacco, ci dica dove e quando, finalmente, avremmo modo di vedere anche sugli altri
dossier che ha in mano, diciamo così, un risultato analogo, che ha raccolto e che
raccoglie i nostri suggerimenti. Siamo contenti della totale retromarcia che avete fatto.
Siamo contenti che, di fatto, avete presentato alla fine di questo lungo e tortuoso
percorso che io ricordo sempre, ma non per svilire il lavoro, per avere un parametro di
riferimento, è durato circa il 35% in più che la scrittura della Costituzione Repubblicana
Italiana, come tempo, quindi il Regolamento dehors di Sacco e la Costituzione della
Repubblica Italiana hanno avuto una durata di produzione. Vi stupirà, forse non vi
stupirà sapere che ci hanno messo meno i padri costituenti della Repubblica Italiana a
scrivere la Carta Costituzionale, che Sacco a scrivere il Regolamento dei dehors. Io l’ho
usata, non si offenda Sacco, chiedo scusa, questa piccola citazione personale, come
benchmark del freno a mano, nel senso che io, quando mi trovo a raccontare un po’
come sollecitato, di come va l’Amministrazione Appendino, cito sempre alcuni episodi.
Uno degli episodi che amo citare è la velocità produttiva dell’Amministrazione da voi
guidata, in particolar modo su temi di grande rilevanza. Cioè, e qui stiamo parlando
mica, come dire, cioè, di infrastrutture rilevanti. Cioè, sapere se un padiglione ha un
cappello écru o bianco e quale tipo di procedura deve avere, mi rendo conto che
immagino la discussione che vi siete fatti, come dire, per arrivare a questo risultato.
Comunque, meglio nel 2019 che mai. Conseguentemente, Assessore Sacco, le
comunico che il Partito Democratico, la sorprenderà forse, spero di no, sosterrà il suo
provvedimento, a valle dell’approvazione, ovviamente, degli emendamenti.

LO RUSSO Stefano
Io oggi ho difficoltà a farmi capire. Assessore Sacco, io le ho fatto i complimenti, forse
non ha capito il senso dei miei complimenti, nel senso che io, più che dirle che presenta
un regolamento che dopo con gli emendamenti ci trova pienamente d’accordo, cosa
devo dirle? Posso sommessamente farle rilevare il tempo con cui, che ci avete messo,
che a mio modo di vedere, è stato eccessivo? Io questo le ho detto, Assessore Sacco, lei
non è che si deve sempre sentire toccato sul piano personale. Io parlo a lei, perché è lei
che è l’Assessore, ma il mio è un riferimento, ho citato esplicitamente il famoso freno a
mano della Sindaca Appendino e ho fatto un semplice e banale - visto che lei mi ha
detto che io ho detto delle cose false - parallelo temporale e mi spiace di avere urtato la
sua sensibilità di avvocato, quindi uomo di legge, e che uomo di legge oltretutto, e che
legge, dal punto di vista temporale, relativamente ad un tempo che i padri costituenti
hanno impiegato, come dire, per scrivere la Carta Costituzionale della Repubblica
Italiana, e il tempo che lei, con tutte le difficoltà del caso... Siccome il combinato
disposto dell’intervento del collega del Movimento 5 Stelle e del suo denotano, come
dire, che appunto, voi, tra le tante cose che non funzionavano in questa Città, anzi non
funzionava niente in questa Città, poi vorrei capire come fate ad inaugurare le cose;
però non è un problema, adesso è veramente tediosa questa polemica, c’era anche la
mancata, la mancata predisposizione del Regolamento dehors. Noi, più che dirle, come
Partito Democratico, che siamo orgogliosi di come lei sta lavorando, Assessore Sacco,
siamo davvero orgogliosi. Lei è stimato da tutta la Città, stimato dalle organizzazioni di
categoria, ma soprattutto è stimato da noi, per la sua capacità giuridica, per la sua
efficacia, per la sua efficienza e per i tempi che ci mette a risolvere le annose e
complicate questioni che le vengono poste. Io più che dirglielo, Assessore Sacco, non so
che cosa fare. Le sta parlando il Capogruppo del principale responsabile del disastro di
questa Città, che le riconosce autorevolezza, le riconosce capacità, le riconosce efficacia
amministrativa, soprattutto, efficacia amministrativa. Quando lei prende in mano i
dossier siamo certi che, come dire, l’abbiamo visto, l’ha citato anche il collega che mi
ha preceduto, pensiamo a tutte le cose che lei è stato capace di risolvere in questi tre
anni. Più che farle i complimenti a verbale in Aula e dirle che voto il Regolamento dei
dehors, Assessore Sacco, io davvero sono in difficoltà a trovare parole di maggiore
elogio nei suoi confronti. Quindi non si senta necessariamente toccato in senso
negativo, e se coglie degli elementi ironici nel mio intervento, me ne dolgo, me ne
dolgo. È che purtroppo in questa, come dire, asimmetria che c’è tra gli amici della
contentezza e i nemici della contentezza, sia io che lei ci iscriviamo al partito degli
amici della contentezza, dovremmo avere una maggiore sintonia, proprio perché noi, a
differenza di tutti quelli che ci vogliono male e dei gufi che albergano e “mai cuntent” e
tutti quelli che continuano a remare contro questa Città, io e lei, Assessore Sacco, su
questo ci intendiamo. Noi sì che siamo amici della contentezza, Assessore Sacco, avrà il
voto convinto del Partito Democratico.

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