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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 27
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-03468
PIAZZA CARLO FELICE. GIARDINO SAMBUY. ACCESSIONE GAZEBO. APPROVAZIONE.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Dunque la delibera che oggi votiamo è stata deliberata, appunto,
dalla Giunta, il 4 settembre di un anno fa. Io, come già mi ha preceduto il Consigliere
Lavolta, non ho capito cosa sia successo in quest’anno, salvo che ho presentato due
interpellanze, ho chiesto un approfondimento in Commissione alla discussione della
seconda interpellanza che era stata discussa in Consiglio il 21 gennaio di quest’anno. A
distanza quindi di 7 mesi, come per magia, viene riproposta la delibera. Ora, io non
posso che essere contento del fatto che, ovviamente, ci sia stato, evidentemente, un
ripensamento da parte della Maggioranza e si sia capito che forse questo freno a mano
tirato che la Sindaca vi ha accusato di tenere, si può materializzare anche nelle piccole
cose, perché qui stiamo parlando davvero di una struttura di 60 metri quadrati in cui la
Giunta, con la delibera firmata da quattro diversi Assessori, aveva stabilito di mettere
qualche decina di migliaia di euro. Ora, che il Bilancio della Città di Torino non sia in
condizioni perfette lo sappiamo, ma che davvero quella struttura potesse incidere con
qualche decina di migliaia di euro sugli andamenti e sulle sorti dei cittadini, forse è un
po’ eccessivo. Non solo, ma in quest’anno cos’è successo, è successo che la funzione
per cui quel gazebo che da più di 20 anni, perché fu realizzato nel 1998 era stato
realizzato, cioè sostanzialmente di offrire un freno e un contrasto a fenomeni di degrado
che già all’epoca interessavano i giardini centrali di Torino all’affaccio della Stazione di
Porta Nuova, in quest’anno la situazione di degrado è via via peggiorata tant’è che
ancora, sono recenti, della settimana scorsa, delle segnalazioni da parte di cittadini e da
parte della Circoscrizione, di diverse decine di persone che si sono accampate
all’interno dei giardini, che hanno lasciati materiali, come materassi, che comunque
costituiscono un problema anche di ordine pubblico. Allora, era questo che volevate
ottenere, cioè, perdere un anno perché la Maggioranza non era stata capace di trovare
una forma di mediazione interna, di valutazione, perché davvero si pensava che qualche
decina di migliaia di euro, per rimettere funzionalmente in essere quella strutturina di 60
metri quadri, cioè sostanzialmente fare un impianto elettrico e c’era un problema di
accesso per i disabili, facilmente risolvibile con una rampa, dovesse interrompere tutto
un percorso virtuoso, che era un percorso fatto di presidio in primis di quei luoghi di
cultura, per tutta una serie notevolissima di iniziative che hanno coinvolto anche altre
iniziative culturali della città, da Artissima a quant’altro, di sensibilizzazione sui temi,
per esempio, dell’alimentazione, perché da sempre si svolge… In questi 20 anni sono
stati fatti più mercati biologici, mercati sui temi dell’alimentazione consapevole, di
inclusione perché quella struttura ha avuto modo anche nella sua gestione di dare lavoro
a persone extracomunitarie che sono state comunque inserite in un circuito virtuoso per
cui si facevano carico della sicurezza del posto, di turismo, perché di fatto era ed è stata,
in occasione degli eventi che creava, anche una vetrina per la città e anche, se vogliamo,
di mantenere un minimo di decoro architettonico e paesaggistico di quell’area. Allora,
un anno completamente perso, un anno completamente buttato via. Peraltro a distanza di
quest’anno cosa succede, la Maggioranza decide che non metteremo neanche un euro.
Ma allora chi metterà i soldi per poter rimettere, anche solo la regola, sotto il profilo
impiantistico, quei locali? Spero che non vorrete chiederli alla Circoscrizione, perché
sarebbe semplicemente un passare la palla, senza, di fatto, dare le risorse. Quindi, da un
lato io non posso che dichiararmi soddisfatto del fatto che finalmente, nonostante un
anno di completa assenza, latenza e politica da parte della Giunta, e da parte della
Maggioranza, di voler prendere una decisione minimale su un aspetto così ridicolo
perché stiamo parlando di qualche decina di migliaia di euro in cui quasi sembrava fosse
richiesta un’analisi costi benefici per riuscire a capire se davvero c’erano poi i vantaggi.
Io non vorrei che, viceversa, rispetto a questo elemento, fossero prevalse delle logiche
che già sono state trattate nelle interpellanze di prima, che volevano avviare altri
percorsi, sempre in sovrapposizione, quelli dei tavoli civici, che invece si voleva andare
a capire perché quello era il percorso che la Giunta aveva individuato, di definire altre
modalità di trattare la realtà dei beni comuni, al di là di quello che invece erano
situazioni pregresse che avevano reso quel luogo particolarmente importante e
particolarmente virtuoso. Che dire, siamo arrivati qua, abbiamo completamente perso un
anno, dopo che già erano stati, diciamo, persi due per arrivare a quella delibera, c’è stata
anche una situazione imbarazzante da un punto di vista politico, perché la stessa
Maggioranza si è rivoltata contro la Giunta di fatto, perché, come dico, fosse stata la
firma di un Assessore, era una delibera firmata da ben quattro Assessori, che poi si sono
visti ostaggio della stessa Maggioranza che ha bloccato tutto per un anno. Adesso, ben
venga che possiamo procedere, certo che questo fatto di, non che dire abbiamo fatto una
valutazione, perché per un anno si è andato dicendo che gli uffici stavano ancora,
Rolando ce l’ha detto due volte, rispondendo alla mia interpellanza, era ancora al vaglio
degli uffici stabilire se quei 60 metri quadri effettivamente avevano bisogno di lavori
che potessero giustificare quella spesa. Quindi, non che ci si dice abbiamo fatto le nostre
valutazioni, abbiamo mandato schiere di tecnici a valutare, abbiamo fatto l’analisi costi
benefici, diciamo che non sono 60.000 euro, ma saranno 30.000 euro, o 40 o 20, no, si
dice “Noi non possiamo spendere neanche un euro”, quindi neanche si è avuto il pudore
di dire “Abbiamo usato un anno per fare le nostre valutazioni sotto il profilo tecnico,
cosa che era stata detto inizialmente”. Bravi, continuiamo così, che dire. Certo che il
freno a mano tirato a questo punto è solamente un eufemismo per dire che veramente, se
ci blocchiamo anche di fronte ad una cosa del genere, non siamo davvero capaci di
mandare avanti dei progetti ben più importanti.

TRESSO Francesco
Presidente, volevo solo chiedere se è possibile votare separatamente gli emendamenti
dalla delibera. Grazie.

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