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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 27
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-03468
PIAZZA CARLO FELICE. GIARDINO SAMBUY. ACCESSIONE GAZEBO. APPROVAZIONE.
Interventi
FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. A me spiace che poi si intervenga in Aula magari senza leggere in
maniera approfondita la delibera, perché bastava leggere nella parte discorsiva,
l’autorizzazione del MIBACT è arrivata nel 2017 quindi prima, anche volendo, non si
poteva nemmeno, in un certo senso, autorizzare l’accensione di questo gazebo. Perché,
bisogna ricordarlo, questa delibera va a sistemare un altro degli innumerevoli pastrocchi
combinati dalle precedenti Amministrazioni, perché come al solito noi, ormai per spirito
di servizio, ci siamo presi un po’ questa incombenza e andiamo a sistemare tutti i casini,
come si suol dire, combinati in precedenza. Perché quel giardino lì, che è un giardino
pubblico, davanti alla stazione, quindi un luogo simbolo della Città, nel ‘98 è stato
autorizzato, quindi con un contributo della Città, quindi la Città ha dato un contributo
importante di 150 milioni delle vecchie lire all’Associazione Commercianti di via
Roma, per costruire il gazebo lì. Quindi la Città anziché costruire, ovviamente, poi
inserire quel bene nel patrimonio della Città, che cosa ha fatto? Ha lasciato ai privati che
lo gestissero, facessero un po’, avessero la gestione di quel gazebo, senza ovviamente
inserirlo nel patrimonio. Quindi, a distanza di anni poi quella situazione cos’è successo,
che ovviamente, chi lo gestiva non ha fatto nessun lavoro di manutenzione, o ne ha fatti
pochi, l’ha lasciato un po’, diciamo, in malora, finché poi non siamo arrivati noi e dopo
20 anni ci chiedono che cosa? Di mettere a posto una situazione che si era creata già dal
‘98, diciamo, era nata già con il tallone di Achille di un bene che anziché essere
all’interno, diciamo, dei beni indisponibili della Città di Torino, in un luogo simbolo,
davanti alla Città, che cosa era stato dato? Era stato dato ai commercianti con un
contributo poi, tra l’altro, nemmeno con risorse proprie, quindi con il contributo della
Città di Torino. Quindi, noi alla fine, per spirito di servizio, come vi dicevo prima,
ovviamente dobbiamo sistemare questa situazione, quindi con i colleghi abbiamo detto,
visto che c’è la Circoscrizione 1, che ha interesse a che quel gazebo torni ad avere una
funzione, allo stesso tempo però da parte nostra, il progetto culturale, sociale su quel
gazebo non l’abbiamo capito e di conseguenza, prima di spendere anche un euro, perché
comunque da parte nostra c’è una gestione oculata delle risorse pubbliche, anche se
sono 60.000 euro, sono sempre soldi pubblici e prima di spendere un euro, bisogna
andare a verificare come si spendono e qual è l’obiettivo. Quindi, di conseguenza, prima
si fa un bando, si individua un soggetto o più soggetti che abbiano veramente un
interesse, un progetto serio su quel gazebo, e poi eventualmente si va a vedere se si
devono spendere delle risorse, o meglio, ancora meglio, se chi però effettivamente vuole
gestire quel gazebo, contribuisce in maniera propria, magari anche con una concessione
lunga, poi la formula più idonea la lasciamo magari ai competenti della Circoscrizione
1, che sicuramente sapranno come assegnare quel gazebo e come hanno fatto negli anni
precedenti. Qui, da parte nostra, c’è la volontà di votare questa delibera, di assegnare
alla Circoscrizione 1, e sono sicuro, io do fiducia al presidente Guerrini e alla
Circoscrizione 1, che ci sarà sicuramente a breve, visto che noi abbiamo dei tempi
lunghi, invece sono sicuro che la Circoscrizione 1 avrà dei tempi brevissimi e nel giro di
qualche settimana, anzi mese, avremo sicuramente il gazebo come nuovo, assegnato ad
un’Associazione con un progetto bellissimo che ci renderà tutti orgogliosi. Grazie.

FORNARI Antonio
Sì, i due emendamenti vanno a..., il primo emendamento va ad eliminare la parte
discorsiva a pagina 3, secondo comma, da “e verrà”, fino a “concessionario”, elimina
tutta quella parte lì; e il secondo emendamento invece elimina il punto 4. Quindi sono
solo questi due gli emendamenti. Punto 4 dell’impegna.

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