Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Tre anni di retorica, sui beni comuni, infinite discussioni su una delibera semplice, che in un’amministrazione normale in qualsiasi comune, avrebbe visto un’ora di discussione in Giunta, e forse un quarto d’ora, coinvolto il Consiglio Comunale, ma ci rendiamo conto? Stiamo parlando di un gazebo in una piazza semicentrale, in un’area verde che ricordo a me stesso nel 2016 è stata consegnata nelle mani della Sindaca Appendino, completamente riqualificata, completamente risistemata, con un contratto, con un operatore privato che aveva partecipato ad un bando di sponsorizzazione che l’Amministrazione aveva pubblicato, che ha consentito nel tempo di mantenere l’erba sempre tagliata, in ordine e pulizia, che cosa, la porta della Città, perché da quella stazione escono tutti i giorni migliaia e migliaia di persone che la prima cosa che vedono è quel giardino. Una cosa sola vi avevamo chiesto nel 2016. Possiamo consentire che coloro i quali generosamente mettono a disposizione le loro competenze, il loro tempo, nel farlo gratuitamente, possano continuare a gestire questo spazio? Vi siete attorcigliati in una discussione infinita di cui io sinceramente ancora oggi non ho capito né il capo, né la coda. Abbiamo fatto dei sopralluoghi, abbiamo speso come Commissione Consiliare non so quante migliaia di euro in sopralluoghi dove siamo andati a vedere in che stato era quel manufatto. Manufatto che l’Associazione di Via aveva detto, come precedentemente avveniva, ce ne occupiamo noi. C’era un’Associazione, c’era una pluralità di soggetti coinvolti, c’era il Conservatorio, c’erano dei volontari, c’era una partecipazione vera del territorio, spontanea. L’Amministrazione cosa aveva fatto, garantiamo la manutenzione del verde, mettiamo due telecamere, l’avevamo fatto nel 2015, se non sbaglio, per garantire il presidio alla sicurezza, in tre anni siete riusciti a far marcire le fondamenta di quel gazebo che oggi è, ovviamente, in condizioni disastrose, e in più, dopo tre anni di discussione, l’emendamento che propone il Consigliere Fornari è quello di..., se non ho letto male, mi smentisca se ho letto male, è quella di togliere qualche decina di migliaia di euro di impegno dell’Amministrazione, per metterlo a posto, per metterlo in sicurezza quel chiosco. Nel frattempo la Circoscrizione con le mani nei capelli ha detto, ma piuttosto che lasciarlo così, datecelo, metteteci nelle condizioni di poterlo gestire. Dopo tre anni noi siamo qui a votare una delibera che non vede nessun impegno dell’Amministrazione, che ci vede tornare indietro. Io dico, tutta sta discussione non si poteva contenere in pochi minuti già tre anni fa e non potevamo arrivare ad approvare questa delibera già tre anni fa? Avremmo evitato di perdere tempo, avremmo evitato di tenere chiuso un gazebo, avremmo evitato tantissime manifestazioni, perché è stato impacchettato più volte e autografato dai tantissimi cittadini che non ne potevano più di vedere degradare quel manufatto, avremmo, insomma, potuto evitare molto, molto, molte perdite di tempo. Che cosa dobbiamo dire, se questo è il massimo che riesce a fare quest’Amministrazione, cioè semplicemente ripristinare un ordine delle cose e con l’accorgimento del Consigliere Fornari, mi raccomando però, non spendiamoci neanche un euro. Se questo è il massimo che può fare quest’Amministrazione, ci accontenteremo di assistere a questo sforzo, non so se astenendoci, non partecipando al voto, lascio poi su questo, sulla dichiarazione di voto la collega Foglietta. Grazie comunque perché ci avete fatto perdere tre anni nel frattempo, le tante iniziative di carattere culturale, aggregativo, ricreativo che caratterizzavano quel luogo, ovviamente negli ultimi tre anni non abbiamo potuto vederle e di questo bisogna riconoscerne il merito a voi che oggi ci proponete, dopo tre anni di discussione, ripeto, un disimpegno. Quindi lasciamola alla Circoscrizione, ma non ci mettiamo neanche un euro. Complimenti. |