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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 21
INTERPELLANZA 2019-02193
"L'AEROPORTO DI CASELLE SENZA FUTURO?" PRESENTATA IN DATA 5 GIUGNO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Ringrazio l’Assessore Sacco di aver letto il comunicato stampa di SAGAT. In realtà
l’interpellanza aveva un altro oggetto e forse non era così chiaro, quindi glielo provo a
ribadire, che era non tanto capire… Cioè, non capire che cosa dice SAGAT, poi tra
l’altro ci sono alcune questioni su cui bisognerebbe riflettere, ad esempio, il lungo
elenco delle partenze estive che, evviva Dio, lei ha elencato, sono tante, ma sono la
metà, l’esatta metà del 2018 e del 2017. Quindi è vero che, come si rappresentano i dati,
aiuta molto nella narrazione, nella trattazione, però a onor del vero, quello che aveva
l’obiettivo di mettere in evidenza l’interpellanza, era chiederle, nella sua titolarità di
Assessore allo sviluppo economico, al turismo, che cosa stava facendo lei, per invertire
un dato, che almeno su questo, penso che sia d’accordo, con chi le parla e che cioè
nell’anno 2018 i passeggeri e l’ho riportato in narrativa appositamente, sono stati a
Caselle 4.000.000 con un calo del 2,1%, e uno può dire: “Beh, c’è una crisi generale del
trasporto aereo”. E invece sa cosa è il problema, Assessore Sacco? Che questo dato, è
l’unico dato negativo d’Italia, l’unico dato negativo d’Italia. Allora, il tema è capire qual
è la strategia che lei, Assessore Sacco insieme alla Sindaca Appendino, al di là delle
missioni di promozione internazionale, avete in mente di mettere in campo per invertire
la rotta. Il punto politico, quindi, non è tanto, come dire, rimettere ulteriormente in
evidenza la questione specifica, della nostra valutazione, il nostro giudizio sulla vostra
autorevolezza, quanto piuttosto mettere in evidenza davanti alla Città, che, mentre tutti
gli Aeroporti d’Italia crescono, mentre il turismo dà segnali di crescita, in termini di
valore assoluto, ancorché una stampa asservita all’Opposizione, mette in evidenza che
questa crescita non è così rilevante, però noi che siamo esattamente, come dire, i
Consiglieri, amici della contentezza, che tutti quanti auspichiamo, esattamente a
differenza della stampa nemica che mette in evidenza che il Piemonte cresce molto,
meno di Lombardia e Veneto, noi diciamo che comunque cresce; quindi non è vero che
siamo nemici della contentezza, noi siamo amicissimi della contentezza, Assessore
Sacco, ci creda. Qual è il punto? Ma, a fronte di queste questioni, cosa fa la Città di
Torino? Non cosa fa la Regione, cosa fa Ryanair, cosa fa la Città di Torino? Noi
abbiamo un sospetto, che è il senso di questa interpellanza, non fa niente, non ce ne
voglia Assessore Sacco, non fa niente in termini strutturali, nel senso che vive di
rendita, per quello che riguarda la questione dell’attrattività turistica delle infrastrutture
che si è trovata; di fatto, purtroppo per noi, non mette neanche in evidenza, in maniera
chiara e forte, cose che erano anche meritorie, penso, ad esempio, alla Mostra di
Leonardo che, oggettivamente, come lei, anch’io ogni tanto esco dalla cinta daziaria e
come lei, ogni tanto viaggio e spero come lei, ho la percezione del fatto che noi non
esistiamo, da questo punto di vista. Allora, qui c’è un tema strutturale, che riguarda la
politica generale del turismo che, ovviamente, nell’imminenza, speriamo, di
quest’estate, possa ritornare a crescere in termini strutturali, difficilmente il traffico
aereo, come dire, ha una no-fly zone su Torino, che impedisce le rotte in atterraggio; c’è
qualche cosa che non sta funzionando nella relazione con SAGAT, voi avete, oltretutto,
pure deciso di dismettere la quota di SAGAT, quindi l’unica cosa che, giustamente lei
può fare Assessore Sacco, è leggere in Aula che cosa le scrive SAGAT, perché noi, le
ricordo, che non abbiamo neanche più il titolo a starci dentro il Consiglio di
Amministrazione di SAGAT e quindi capiamo benissimo, come dire, che le scelte fatte
da quest’Amministrazione, ahinoi non porteranno vantaggi. Però noi che siamo,
ribadisco, come vuole il Vicepremier Di Maio, amici della contentezza e che davvero
crediamo nel futuro di questa città, le diamo ancora, come dire, fiducia Assessore
Sacco, lei creda nei suoi mezzi, creda che la sua strategia alta, talmente alta che noi
fatichiamo a vederla e a capirla, ma è un problema nostro, non è un problema della città,
avrà esito, e siamo certi che alla luce delle cose che ci ha detto, il 2019, a differenza di
quello che è capitato nel 2018, segnerà una netta controtendenza in termini di arrivi,
all’Aeroporto di Caselle. Poi lei mi può anche dire, Assessore Sacco: “Ma a noi cosa ci
interessa dell’aeroporto?” Abbiamo il treno, abbiamo i flussi turistici, che comunque
danno segnale più, ha ragione, guardi, dal punto di vista è tutto un’opinione, è tutto
opinabile…

LO RUSSO Stefano
…Però al nostro modo di vedere, noi crediamo che la quarta Città d’Italia, la prima
capitale di questo Paese, debba avere un aeroporto degno del suo nome, e che… e
riteniamo che oggi il servizio di collegamento aeroportuale per i cittadini di Torino,
soprattutto per quelli business, sia assolutamente, assolutamente inadeguato.
L’attendiamo in Commissione, Assessore Sacco, e avremo anche modo magari di
relazionarci un po' di più, per capire quali sono le altre strategie che stando in tema di
volo, e alte quote, sono talmente alte che noi non vediamo, e ai noi non capiamo.

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