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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13

Comunicazioni della Sindaca su "Trasferimento Salone dell'Auto".
Interventi
MORANO Alberto
Signor Sindaco, la sua Giunta è in crisi, la sua Maggioranza non c’è più, i vuoti nei banchi della Maggioranza parlano da soli e la Maggioranza della città non è più con voi e questo non ve ne siete accorti. Il suo intervento io non lo riesco ad apprezzare, perché ancora una volta si nasconde dietro alla realtà. Siamo arrivati alla fine del terzo anno del suo mandato ed il quadro che emerge è veramente desolante e preoccupante per il futuro di Torino. In sintesi in questi anni Torino ha perso persone di valore, manifestazioni culturali di richiamo internazionale, le Olimpiadi e recentemente il Salone dell’Auto. Inoltre la sua Amministrazione si è schierata contro la volontà della maggioranza della città contro la realizzazione della TAV, sempre posizioni di retroguardia. Sotto un altro profilo la sua Amministrazione ha persi pezzi. Sono stati dimissionati per svariati motivi, incapacità manifesta e fatti giudiziari, 5 membri della sua Amministrazione, l’Assessore Giannuzzi, il Capo di Gabinetto Giordana, l’addetto stampa Pasquaretta, l’Assessore Patti e oggi il povero Vicesindaco Montanari. Ogni problema della Città che la sua Giunta non è stato in grado di affrontare e che si è tradotto in una perdita per la Città, spesso a favore di Milano, tanto che qualcuno è arrivato ad affermare che lei è il miglior Sindaco che Milano potesse avere, ha trovato il suo capo espiatorio, dapprima la povera Giannuzzi, Piazza San Carlo, poi Giordana a Pasquaretta, travolti da vicende giudiziarie, poi la Patti, incapacità manifesta, ed ora il povero Montanari, dichiarazioni inopportune. Quello che irrita, signor Sindaco, è che lei, come le ho più volte detto, oltre a non avere alcuna visione sul futuro della Città, in altri termini non sa dov’è Torino oggi, non sa dove la Città deve andare e non sa come condurla, non è in grado di governare la sua Maggioranza, dettando le linee dell’amministrazione e non è capace a scegliere le persone che dovrebbero amministrare insieme a lei la Città, perché solo così si può spiegare perché ben 5 membri della sua Amministrazione sono stati obbligati a lasciare. E, creda, non è poco quando uno governa o amministra, non saper scegliere i collaboratori. La scelta dei collaboratori è l’inizio del successo di un’Amministrazione, sia questa pubblica, sia questa in una città privata, e qui mi sembra che siamo molto lontani da scelta di validi collaboratori. Ne consegue che ogni problema, spesso risultato di scelte amministrative sbagliate o di un suo piegarsi all’ala più estremista della sua Maggioranza, si è tradotto in un grave danno per Torino e lei, non avendo il coraggio di prendersi le colpe, come dovrebbe fare ogni manager importante, che risponde e deve rispondere dell’operato dei suoi collaboratori, come un bambino capriccioso ha buttato via un bambolotto alla volta senza mai affrontare i problemi. Perché, vede, signor Sindaco 5 dimissionati su 14, tra cui il Vicesindaco rappresentano il 35% della sua Amministrazione, che per un motivo o per l’altro è stato obbligato a dimettersi. Prendo atto che oggi lei non ha avuto il coraggio di dire che il Salone dell’Auto è andato via per le improvvide parole di Montanari, ma non posso che constatare come lei non riesca in realtà a comprendere i veri problemi della sua Amministrazione: una Maggioranza schizofrenica, che è capace solo di dire “No” e per nulla si cura degli interessi della Città, altroché mettere gli interessi di Torino e dei torinesi al centro dell’Amministrazione, altroché includere chi è a margini della società. Qui manca proprio la visione degli interessi della Città. Assessori incompetenti che continuano a restare al loro posto, a cui lei ha affidato compiti chiave per lo sviluppo di Torino e che passano il loro tempo fra un aperitivo e un’inaugurazione e sono troppo occupati a scegliere il vestito per l’occasione per trovare il tempo di interagire con gli operatori della Città e comprendere le vere ragioni per cui questi soggetti abbandonano Torino. Un Sindaco incapace di governare, inteso nel senso di dettare la linea alla sua Maggioranza, avendo il coraggio delle proprie scelte e la forza di imporle. Un Sindaco capace con il coraggio di trarre le conclusioni di fronte ad una Città, che con voce chiara ha detto: “Basta”. Io non credo che il povero Montanari fosse il migliore Assessore all’Urbanistica che Torino potesse avere, anzi, ma certamente è stato un uomo che pragmaticamente ha piegato le sue visioni ideologiche alla realtà dissestata dei conti di Torino ed ha autorizzato così tanti centri commerciali, che nemmeno l’ex Assessore Lo Russo avrebbe immaginato fosse possibile. Poi, certo, non sempre il Vicesindaco Montanari ha avuto il senso delle istituzioni, ma imputare a lui il disastro del Salone dell’Auto sarebbe stata una decisione miope e anche le parole che lei ha detto non affrontano il centro del problema. E di tutto ciò se ne sono accorti i torinesi, forse non ve ne siete accorti voi, ma i torinesi sì e nelle ultime tornate elettorali hanno drasticamente ridimensionato il Movimento 5 Stelle a Torino, passato dal 29% a meno del 18, il che significa che alle prossime elezioni, come ha detto bene Napoli, tutti voi andrete a casa, ne saranno confermati 3-4, forse 5, e questo sarà il giusto epilogo di una Amministrazione che non ha fatto nulla per la Città e noi purtroppo però ci troviamo ad affrontare ancora due anni della sua disgraziata Amministrazione, con un Sindaco travicello incapace di governare e di decidere e scegliere.

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