| Interventi |
| MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Presidente. Sindaca, io oggi registro un elemento che credo sia centrale, poi a prescindere da quello che tra un’ora può succedere, dichiarazione sui social, domani, dopodomani, prossimo lunedì, io credo che l’esperienza del Movimento 5 Stelle a Torino si sia conclusa oggi e registro, come avevo detto, che è fallimentare. Questo è l’elemento di oggi. Sa, io l’ho ascoltata con molta attenzione, come ho ascoltato anche gli interventi di tutti, insomma opposizione, Minoranza, anche quello della Capogruppo, però non ho sentito dire né a lei, tantomeno a nessuno in questa Sala, mi rivolgo veramente a tutti, non una parola, visto che parliamo del Salone dell’Auto, no, e quindi di questa grande mancanza che la città avrà, non una parola su, esempio, domanda: adesso quale alternative andremmo a proporre? Non so, penso a chi ha i chioschetti dentro al Valentino, penso agli introiti, quindi a chi ha gli hotel, a chi anche su questo evento ci viveva; qual è Sindaca l’alternativa, che si andrà a proporre a tutta questa parte di cittadinanza, che comunque poi paga delle spese, delle spese comunali, e deve e deve farsene carico. Con una riduzione comunque di introito, perché questi eventi poi fanno vivere questa parte della città: non ho sentito dire una parola. Io, dalla sua relazione, avrei voluto ascoltare oggi un’autocritica su come si sono gestiti, in tutti questi tre anni, i rapporti rispetto agli Assessori che davvero avevano le deleghe, non il Vicesindaco Montanari, con gli organizzatori del Salone dell’Auto, cos’è che non ha funzionato? E tornando sempre a quello che ormai non piace più a nessuno, il programma elettorale: che cosa si è fatto in questi tre anni, insieme agli organizzatori, per aprire quest’evento, com’era programma, portarlo fuori dal Valentino, e fare in modo che avesse delle ricadute concrete e una presenza sui quartieri di periferia? Io non lo so ancora adesso, sono ore che siamo qui, stiamo parlando, ma io una risposta o anche solo qualcuno che se ne preoccupasse di tutto questo, non ho sentito una parola, che fosse una. Allora mi è venuto da pensare, no, perché poi su alcune critiche che sono arrivate, come sul fatto che la città è delusa sì, questo è vero, allora oggi voglio essere io la portavoce di questa delusione, penso a chi ci ha votato che abita nei quartieri di periferia, chi abita nelle case popolari e famiglie che non hanno modo di poter arrivare a fine mese, chi è sotto sfratto, e cosa andiamo a dire a queste persone? Perché forse è di questo sarebbe bene iniziare a parlarne, di tutta questa delusione che si muove in città. Poi, cara Sindaca, io ormai la conosco, noi ci siamo parlate a quattr’occhi tanto tempo fa e quello che avevo da dirle gliel’ho detto, però non può essere che ogni volta si utilizzano temi e questioni che riguardano tutta la città, per fare i conti interni e le faide… Cercare di mettere a posto le faide interne, di un Partito politico che rappresenta la città, ma non ne è il proprietario, come non siete proprietari del Consiglio Comunale. E prima la Giannuzzi e poi sono arrivata io per il dissenso interno, e poi dopo è arrivata la Patti, e adesso arriva Montanari, ma quand’è che affrontiamo davvero i problemi, quand’è che ci fermiamo e forse capiamo che… Non è che, mandando via una persona e sostituendo qualcuno ci si lava sempre la faccia, perché non funziona così. Però devo farle i complimenti su una cosa, perché su questo ci tengo a farle i complimenti, lei oggi ha fatto un’ottima operazione, sa perché? Perché questi dissidenti coraggiosi di alcuni Consiglieri, che sono coraggiosi, però poi alla fine mi pare che le votano sempre tutte le delibere, quindi… No, anche il fatto che lei chieda un voto di fiducia a dei Consiglieri, che alla fine fanno dei bei post su Facebook, è vero, però poi arrivano qui e votano; quindi vorrei anche capire anche queste posizioni, mi sarebbe piaciuto capirle, visto che sono assenti, e quest’assenza un po’ mi indigna, perché lei ha fatto un’ottima operazione: è venuta qui, li ha messi davanti alle proprie responsabilità e li ha lasciati anche col cerino in mano, e il fatto che non siano presenti la dice lunga, la dice lunga, perché signori miei siamo qui ad amministrare una città. Volete fare delle battaglie? Le fate fino in fondo! Ebbene, prendete le responsabilità e la finiamo di tenere in ballo una città, perché chi sta facendo le spese di tutto questo è tutta la città. |