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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13

Comunicazioni della Sindaca su "Trasferimento Salone dell'Auto".
Interventi
LUBATTI Claudio
Ne utilizzerò molto meno. Grazie Presidente. Io faccio una riflessione, non tanto nel merito delle cose che ho ascoltato, perché sono tutte degne di una riflessione aggiuntiva e di un approfondimento. Io voglio condividere con voi una valutazione, che via via nel tempo ho fatto e una consapevolezza che è cresciuta in me, nel pensare, nel prendere atto che non ci sia una piena consapevolezza del ruolo che ci è stato assegnato dai cittadini torinesi. Lo dico perché, senza citare in maniera troppo provocatoria il fatto che quando una Sindaca viene qui di fatto annunciando una crisi di Maggioranza, spiegando alla città e all’Italia tutta le motivazioni per le quali va a licenziare il proprio Vicesindaco, ci siano tre Consiglieri di Maggioranza che in questo momento sono in vacanza, tanto per dire quanto questo modello di attaccamento al proprio ruolo, quanto si senta sulla propria responsabilità la difficoltà che questa Maggioranza e questa guida, così ferma e così netta nei confronti del ruolo che dal cittadino ci è stato assegnato; ma superiamo questo, io voglio citarvi qualche dato, perché la discussione sul Salone dell’Auto è diventata un po’ come una discussione: “Sei del Toro o sei della Juve” a Torino, all’interno di questa Maggioranza, cioè c’è una vicinanza, ma lontananza da un modello di sviluppo economico e il Salone dell’Auto è diventato un tema sul quale confrontarsi e misurarsi dal punto di vista ideologico. Beh, vorrei risvegliarvi per un secondo e vorrei raccontarvi alcuni numeri che ho recuperato da fonti certificate, e consegnerò, alla fine del mio intervento, questo dossier alla Sindaca e, volendo, in copia ai Consiglieri di Maggioranza, che forse farebbero bene a studiare un po’ di più, quando affrontano la discussione se è bene avere o no il Salone dell’Auto nella città di Torino, un dossier che non è stato preparato da qualche funzionario di Partito, del Partito Democratico per giustificare la bontà di quella delibera, che nel 2015 abbiamo pensato con la Giunta Fassino. Non l’ha studiato il Partito Democratico, l’ha studiato la Camera di Commercio. Che cosa ci dice la Camera di Commercio? Ci disegna esattamente qual è stato il costo della vostra fragilità di Maggioranza, della vostra miopia della Maggioranza, delle vostre incapacità dello sguardo verso una Città che guarda allo sviluppo economico e non soltanto a quello della tenuta dei numeri ideologici della Maggioranza. A nulla è valso lo sforzo che, forse, l’Assessore Sacco ha fatto, in termini di relazioni personali col Comitato organizzatore, ma è evidente che se poi tu ti scontri contro un approccio della Città, che quasi si vergogna di un evento. Guardate, io ho visto le dirette Facebook, sul profilo della Sindaca, andando indietro di qualche mese; la Sindaca ha fatto dirette Facebook, per qualsiasi cosa: quando tagliava l’erba, quando inaugurava una piazza, quando presenziava una bocciofila; i suoi valenti collaboratori l’hanno aiutata a comunicare alla città. Bene, la Sindaca di Torino non ha detto una parola sul tema del Salone dell’Auto; non c’era all’inaugurazione del Salone dell’Auto; non mi risulta che abbia fatto vanto di questa ricchezza che la città aveva in città. La Sindaca di Torino aveva un problema, nella sua Maggioranza, di spaccatura, con un documento che è un anno che gira nei meandri dell’Amministrazione e che dice una cosa che, tra l’altro, vi segnalo cari Consiglieri, la Sindaca diceva quando era candidata Sindaca, perché la Sindaca ha partecipato - allora non lo era ancora - nei corridoi così, nelle sfilate del Salone dell’Auto, in piena campagna elettorale e rilasciò - andatevela a prendere una rassegna stampa - una dichiarazione e disse: “Benissimo, il Salone dell’Auto forse è meglio non farlo al Parco del Valentino” che è esattamente quello che c’è scritto nella mozione, peccato che poi scopriamo invece che, lo ha dichiarato qualche ora fa, la Sindaca voterà contro quella mozione, che dice esattamente quello che diceva in campagna elettorale. I numeri: 2.400.000 euro di spesa pubblica, che vengono calcolati non sui 700.000 passanti, tra virgolette, ma che vengono visurati soltanto, tra virgolette, sui 120.000 visitatori che si sono auto dichiarati amanti dell’auto, diciamo così, il cor del Salone dell’Auto. Un milione e mezzo di valore, sono le forniture a imprese locali che, sul nostro territorio hanno avuto un incarico di lavoro, grazie al fatto che ci fosse a Torino il Salone dell’Auto. 250.000 sono le persone che si sono dichiarate interessate al Salone dell’Auto ma che non hanno potuto partecipare, più del doppio delle persone che erano già nel parco, hanno visitato il Salone dell’Auto, come un elemento attrattivo in più per partecipare, per far vivere un’area della nostra città; più del 50% dei visitatori sono under 40 anni, tanto per dire come si sta guardando anche a una fascia che si cita spesso nei vostri interventi, nel vostro programma, nelle vostre delibere, nei vostri racconti e poi alla fine siamo riusciti a mandar via un evento, che rispondeva al più del 50% degli under 40. 12.000 sono le persone nell’ultima edizione, che arrivano da fuori Italia. Italia! Da 32 nazioni diverse. Allora, da questo punto di vista c’è un elemento di posizionamento, che non può essere solo quello del no alle Olimpiadi, perché se nel momento in cui noi attiriamo sulla nostra città, e raccogliamo sulla nostra città 12.000 persone che arrivano dall’estero, c’è un valore intrinseco, non soltanto da un punto di vista economico di riempimento degli alberghi. Fatemi dire una cosa sugli alberghi, facciamo un breve paragone tra la vostra grande invenzione dell’evento del drone e dell’evento del Salone dell’Auto, che siete riusciti a cacciare, recito testualmente, dalla città. Il 53% al 23 di giugno, era l’indice di riempimento dei nostri alberghi; durante il Salone dell’Auto, l’indice di riempimento - sempre dati ufficiali eh, non Partito Democratico - siamo al 91% di indici di riempimento. Allora anche qui c’è un valore economico o non c’è un valore economico? Dato che forse il numero del valore del denaro fa più impressione rispetto a una percentuale di riempimento, vi cito il fatturato degli alberghi durante il weekend tradizionale: siamo a 100 mila 900 euro, durante il 23 giugno; durante il 24 giugno siamo a 189.000 euro. Volete sapere quant’è il fatturato degli alberghi durante il Parco del Valentino? Siamo a 311.000 nella prima notte, a 319.000 nella seconda notte e 279.000 nella terza notte. Questo è il valore della vostra miopia; qui c’è un valore intrinseco nella vostra azione, cioè voi non vi rendete conto di quelle che sono le incapacità e le ricadute che le vostre incapacità hanno. Chiudo Sindaca, noi non abbiamo bisogno ancora di tempo, perché qui il tempo, come le ho appena provato a raccontare, è denaro, non abbiamo bisogno che lei si riallinei nei confronti della sua Maggioranza; noi abbiamo bisogno che qualcuno, e lo proverò a fare personalmente, invitando a settembre l’Assessore Maran di Milano, che ci ha fatto un appello oggi sulle colonne della Stampa, e magari anche gli amici amministratori della Città di Genova, a fare un piano strategico della nostra Città, per capire che cosa vogliamo dalla nostra Città del futuro. Non abbiamo bisogno di un’ennesima riunione di Maggioranza o di un accordo che, come al solito, e come abbiamo visto, scricchiolerà semplicemente per qualche settimana.

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