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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13

Comunicazioni della Sindaca su "Trasferimento Salone dell'Auto".
Interventi
RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Beh, Sindaca Appendino, meglio tardi, che mai. Ci abbiamo messo tre anni, lei si è accorta, avendocelo detto, di avere avuto per questi tre anni il freno a mano tirato, per questo però le chiediamo delle scuse, non a noi, alla Città, perché lei ha ammesso implicitamente, ma neanche troppo nel suo intervento di aver sbagliato, di aver accettato dei compromessi che non hanno fatto bene a Torino, tanto che oggi chiede, alla sua Maggioranza, un cambio di passo ed è per questo che noi le chiediamo dopo, nella sua replica, di chiedere scusa per questo, perché a pagarlo oggi sono i torinesi, l’hanno pagato perdendo dell’opportunità, l’hanno pagato con un freno a mano tirato. Questo lei lo deve a Torino, lo deve ai torinesi. Poi ha usato parole importanti che ho apprezzato, soprattutto quelle verso la Questura, verso quegli uomini e quelle donne che tutti i giorni lavorano per difendere la nostra incolumità, che lavorano nelle nostre strade, che cercano di fare di tutto, che già dal famoso 1° maggio qualcuno si era messo, e da lì forse un primo campanello doveva svegliarla, qualcuno si era messo tra le forze dell’ordine e quella parte di città che lei insieme a noi sta combattendo. Ecco, forse il primo intervento sarebbe stato da fare lì. Però ha ammesso di aver avuto il freno a mano tirato per questi tre anni e adesso vedremo cosa si potrà fare, anche perché c’è tanto da fare. Con la Regione stiamo lavorando bene, abbiamo tanti fascicoli aperti e credo che questo lavoro proficuo non possa fare bene alla Città, non posso fare bene a tutti i torinesi che trarranno da questa nuova sua forza, io mi auguro una Città che possa essere più a misura loro e meno a misura di qualche Consigliere Comunale con il mal di pancia. Poi ho visto che qualcuno se n’è andato, che qualcuno ha abbandonato il Consiglio Comunale dopo il suo intervento. Sindaco, chi se ne frega, Sindaco, chi se ne frega, chi se ne vuole andare, se ne vada, perché tutte le volte che, come è già successo, che lei porterà dei provvedimenti in quest’Aula che vanno nell’esclusivo interesse dei torinesi, noi ci saremo, ma lo facciamo per i torinesi, non lo facciamo per la Maggioranza, non lo facciamo per la Minoranza, ma lo facciamo perché ci sono cose che devono essere fatte, tipo il Salone dell’Auto. Qualsiasi cosa ci chiederà per riportare il Salone dell’Auto a Torino noi ci metteremo a disposizione. Mi permetto di dire che ci metteremo a disposizione come Minoranza e anche come Regione, perché eventi di questo tipo sono fondamentali per la nostra Città. E poi sapete qual è stato il mio pensiero sulla politica di Montanari, glielo dissi al primo Consiglio Comunale, addirittura proposi una mozione di sfiducia. Forse se il Partito Democratico si fosse svegliato un pochino in quel momento oggi avremmo avuto magari un altro atteggiamento. Però la cosa più importante è che alle parole seguano i fatti, perché ha usato, ripeto, parole molto importanti, ha usato delle parole che non possono cadere nel vuoto e che se già la prossima settimana queste parole dovessero essere disattese, però noi ci aspettiamo le dimissioni, perché o si prende un impegno e lo si porta avanti, o si dicono delle parole e poi a quelle parole si fa susseguire dei fatti, oppure sennò siamo tornati indietro e il freno a mano è ancora più tirato di prima e sarà un altro Consiglio Comunale perso in chiacchiere.

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