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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13

Comunicazioni della Sindaca su "Trasferimento Salone dell'Auto".
Interventi
LO RUSSO Stefano
Lei Sindaca ha annunciato a mezzo social che avrebbe parlato alla Città quest’oggi, in realtà lei ha rivolto un accorato monito/ultimatum/appello alla sua Maggioranza, non alla Città, e noi come Partito Democratico abbiamo assistito a questa vostra dinamica interna, apartitica che sta avvenendo sulla testa e sulla pelle dei Torinesi. Lei narra una Città che vede solo lei, Sindaca Appendino, e crediamo fortemente che questa sua mancata percezione, di qual è oggi l’attuale situazione di questa Città, che lei si era candidata a riunire e che invece è sempre più divisa, e per certi versi sempre più in difficoltà, la induca in errore. Abbiamo avuto modo tante volte, di enfatizzare, di mettere in evidenza quelle che sono le contraddizioni, tra quelle che erano le vostre politiche, e i vostri programmi elettorali, e quelle che poi sono state le azioni; però ci limitiamo qui a ricordarle, e a ricordarci come dire, forse più che il freno a mano e col freno a mano tirato, questa Città è una Città senza conducente perché guardi Sindaca Appendino, la verità è che lei, che si è trovata su quella poltrona forse in maniera inaspettata, e certamente con un contributo decisivo anche rivendicato, da chi oggi ci fa la morale cioè il Centro Destra, cioè quelli che spiegavano che adesso calzano in sala rossa l’attaccano, sono quelli che le hanno consentito di essere lì. E a nostro modo di vedere, conoscendola già magari un po’ prima, e soprattutto alla luce delle scelte che lei fece nel 2016, era evidente che ci saremmo andati a schiantare, perché quello che manca a questa Città guardi, è il conducente, perché quando non ci sono regie, quando lei si circonda di collaboratori palesemente non all’altezza, palesemente non all’altezza; oggi lei, mi permetta quest’inciso sul Salone dell’Auto che ci dà l’occasione di parlarne. Lei oggi ha defenestrato Montanari per una frase, che mi creda è l’esatto pensiero di almeno tre quarti del Movimento 5 Stelle, che siede in questa Sala, l’esatto pensiero; lei oggi, usa questo spunto e viene qua e rivendica che lei, col suo vicino e fedele Sacco, dal 2016 vi occupate di questa cosa, e ci vuole far credere che la frase di Montanari, o l’ordine del giorno di Viviana Ferrero presentato un anno fa, sono le cause del fatto che il Salone dell’Auto è andato a Milano? Ma noi non siamo né scemi, né ingenui Sindaca Appendino, né scemi, né ingenui, e la pregeremmo di non eccessivamente calcare la mano, rispetto come dire a questo tipo di questione. Lei aveva un problema interno, ce l’aveva quando tutte le volte che ha dovuto trovare un capro espiatorio, senza chiedere “Scusa, ho sbagliato.” Guardi che lei, in molti casi si sarebbe trovata davvero in condizioni diverse, se avesse detto due parole “Scusate, ho sbagliato.” Lei ha giubilato Stefania Giannuzzi, Assessore all’Ambiente, sulla vicenda di Piazza San Carlo; io sfido, mi piacerebbe chiedere all’Assessora Giannuzzi, se sapeva che c’era la finale di Champions League, quella sera il 3 giugno 2017, sarei curioso di saperlo. Lei ha giubilato l’Assessora Patti, fatta fuori, secca, pronti via, usando una nostra mozione di sfiducia, caso unico nella storia di questi ultimi 20 anni in questo Consiglio Comunale, le ha revocato le deleghe. Lei ha attribuito, il fallimento della candidatura delle Olimpiadi, insieme a Milano e Cortina, a Malagò, non poteva dimissionarlo perché non è un suo Assessore, e quindi si è limitata come dire, a dire che era colpa del CONI. Lei ha scaricato il suo principale collaboratore, che era Giordana, senza colpo ferire quando ha capito che usciva dall’asse. Io non vorrei essere uno dei suoi Assessori oggi, davvero, chissà chi è il prossimo di queste figurine che cade, poi chissà qual è la testa che finisce sul prossimo vassoio, e chissà per quale pretesto, senza toccare il caso emblematico di Luca Pasquaretta. Allora Sindaco Appendino, quand’è che lei si assume lei le responsabilità? Lei viene qua oggi e dice, la mette giù dura, tira i pugni sul tavolo di fronte a mezzo Gruppo Consigliare di Maggioranza, e dice “Io arriverò qua con i provvedimenti.” Benissimo, benissimo, quand’è che torniamo a parlare di infrastrutture in questa Città? Quand’è che torniamo a parlare di grandi eventi? Guardi che le proposte le abbiamo tutte sul tavolo, eh, già in Aula; penso alla mozione su Torino Città Europea della Cultura 2033, penso al tema della grande infrastrutturazione, è stato citato la TAV, ma aggiungiamo il collegamento con Malpensa, aggiungiamo il collegamento ad alta velocità con Genova, aggiungiamo la tangenziale est. Pronti, ci trova, ci trova; avremmo però il vaghissimo sospetto che questo non accadrà, e sa perché non accadrà? Perché c’è un problema, il problema è che manca il conducente di questa Città. Allora lei Sindaca, se ci dà retta stavolta fa una bella cosa, invece che scaricare sul povero Montanari che andava mandato a casa, guardi ben prima e per molto altro, il re dei supermercati torinesi, il re dei supermercati torinesi, quello che ha impostato una variante generale al Piano Regolatore, di cui tutti ridono, ridono fuori dai contesti ufficiali; quello che era riuscito a dire è che la linea 2 era un bluff. Quel signore lì andava mandato a casa molto prima, quello che avvalla la scellerata politica della ZTL a pedaggio, quel signore lì andava mandato a casa molto prima, come le abbiamo suggerito di fare più volte, lei cosa fa? Lo aspetta al varco, su una frase che evidentemente non è la causa della migrazione del salone, e giubila Montanari e salva il buon Sacco, che così come diceva il collega Morano può continuare nella sua attività di pubbliche relazioni, a nome della Città. In bocca al lupo. Quello che invece lei dovrebbe fare, Sindaca Appendino, lei doveva prendersi… Si prenda qualche giorno, e verifichi se effettivamente lei è ancora in grado di fare la Sindaca della Città, è lei che si deve dimettere Sindaca Appendino, lei consenta a questa Città, ai torinesi di tornare alle urne, e di verificare se quello che dice e come ha lavorato, è o non è nella sua percezione, lei ha la percezione della Città completamente distorta, e se lei vuole avere veramente coraggio prenda, come dire una volta coraggio, rassegni le dimissioni, consenta a questa Città di tornare alle urne, e vedremo se tutte le cose che ha fatto, tutte le cose che ha detto saranno o non saranno giudicate dai torinesi, a cui lei deve rispetto, a cui lei deve rispetto, coerenti o non coerenti con la sua figura, e con la sua azione politico amministrativa. Vedremo nei prossimi, magari minuti, se effettivamente questo battere i pugni sul tavolo sulle delibere, sarà supportato da numeri, noi ovviamente auspichiamo il prima possibile la fine di questa nefasta, nefasta esperienza amministrativa, Sindaca Appendino, vuole fare qualcosa veramente nell’interesse della Città? Vada a casa.

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