Interventi |
AZZARÀ Barbara Grazie, Presidente. Innanzitutto si tratta di una mozione che chiede alla Giunta di produrre le linee di indirizzo nel quadro normativo attuale per il nuovo sistema integrato per il servizio dell'infanzia. Ad oggi infatti non esiste nessuna riforma e tanto meno questo atto è una riforma. Perché noi Consigliere quindi chiediamo questo? In primis perché a nostro parere è importante che tutto il Consiglio prenda atto di quella che è la situazione in cui versano i Servizi per l'infanzia della nostra città. In questi tre anni sono state decine le interpellanze sulle mense, sul trasporto dei disabili, sulle mancate assunzioni, ma anche sulla chiusura di alcune scuole, perché evidentemente le questioni irrisolte gestite in modo poco efficace sono molte e quindi è fondamentale che, partendo da quella che è la situazione attuale, presente nella premessa dell'atto, si vada a progettare un sistema di governance che sia efficace e che possa gestire in modo idoneo nel nuovo contesto socioeconomico, appunto, senza trovare facile escamotage in una esternalizzazione tout court, una via d'uscita. La situazione attuale è in procinto di collassare e credo che ormai sia chiaro a tutti noi. Le preoccupazioni non devono essere però solo focalizzate sulla questione del personale, la capacità assunzionale con in piedi il Piano di rientro è sicuramente un tema. Peraltro, per volontà politica, per quest'anno ci saranno 70 assunzioni a tempo indeterminato, ma non è l'unico, dobbiamo tenere in conto la questione demografica: ci sono mille bambini in meno residenti a Torino tra gli 0 e i 2 anni in un solo anno; 900 posti vuoti nelle scuole dell'infanzia tra Stato, Comune e FISM a cui se ne aggiungeranno 500 il prossimo anno e saranno 2.500 nel 2021, ma soprattutto la situazione dell'edilizia scolastica, per questo chiediamo un'analisi complessiva delle scuole della città. Vogliamo essere consci che quelle che possono essere le possibili prospettive, anche per esempio che chiedere tutti insieme un impegno importante da parte dello Stato, del sistema che sia esso un puro aiuto economico, un passaggio e una statalizzazione delle scuole dell'infanzia. Nel contempo, la Città deve poter essere in grado di gestire un sistema che oggi è frammentato, deve essere l'istruzione garante del benessere di tutti i bambini e le bambine della città, non si possono e non si devono chiudere gli occhi di fronte ad un tema che riguarda i più piccoli. Molti sono i servizi esternalizzati a oggi; è inutile negarlo, in alcuni casi è stato un grave errore, ad esempio come quello negli anni '80 di esternalizzare e centralizzare il servizio mensa con tutte le cucine interne funzionanti e attrezzate. Ormai tutti gli studi economici dimostrano che economicamente è stata una scelta assolutamente svantaggiosa. Nell'impegna si chiede alla Giunta di arrivare a definire queste linee guida da proporre al Consiglio Comunale attraverso un percorso partecipato che coinvolga tutti i soggetti presenti sul territorio che a vario titolo concorrono o sono fruitori del servizio. È questo il punto fondamentale, diversamente la Giunta produrrà comunque delle linee senza tener conto di quest'obbligo. Abbiamo sentito preoccupazione da parte delle parti sociali che hanno richiesto di essere audite in Commissione in quanto testualmente hanno riferito di leggere tra le righe una volontà delle firmatarie di voler avviare un processo di esternalizzazione di parte dei servizi a gestione diretta. Per questo abbiamo emendato il testo, proprio per eliminare tutte quelle parti che potessero anche involontariamente dare adito a fraintendimenti. Abbiamo accolto anche il suggerimento di inserire anche un punto specifico sulla formazione del nuovo sistema integrato, una formazione che, come nel caso del percorso che si è concluso della grammatica della qualità, possa essere di aiuto a tutti coloro che operano direttamente con i nostri bambini. La mozione ha proprio lo scopo di permettere a tutti noi di fare un ragionamento trasparente, che vengano generate delle linee di indirizzo che abbiano la capacità di vedere in prospettiva, permettendo a tutti noi di essere consci di quali sono le strade da percorrere. È importante, per questo chiediamo il voto oggi, che si faccia però presto, perché il percorso partecipato è lungo; intanto richiediamo che il numero dei soggetti coinvolti, e il tema è così centrale per la nostra città, che debbano essere calendarizzati incontri con tempi consoni, proprio per analizzare tutto in modo esaustivo. Per questo appunto richiediamo l'approvazione del testo oggi. Non leggerò gli emendamenti che abbiamo proposto in quanto appunto erano in realtà, come dicevo, frutto delle richieste delle parti sociali. |