Interventi |
LO RUSSO Stefano La discussione dei due atti, presentati dalle colleghe Azzarà e Pollicino e l'atto della Consigliera Artesio è quanto mai tempestivo e opportuno. Come ho avuto già modo di dire, noi attendiamo fiduciosi di vedere finalmente espressa con chiarezza la volontà politica della Maggioranza, del Movimento 5 Stelle, che governa la città, e soprattutto come si immagina di risolvere i problemi del comparto istruzione della Città di Torino. Attendiamo anche, ci si consenta, un pochino di attesa partecipe sulla memoria di tutto quello che fu riversato addosso al Gruppo del Partito Democratico e alla precedente Amministrazione quando, proprio per fronteggiare un'emergenza che si stava venendo a verificare, che era quella dell'erogazione dei servizi per l'infanzia, fu, e correva l'anno 2012, valutata l'opportunità non per ragioni ideologiche, non per ragioni di convinzione particolare, ma per una ragione piuttosto pragmatica che, al di là delle nostre convinzioni ideologiche, poi c'è un tema che è l'erogazione del servizio ai nostri bambini che viene prima di tutti quelli che sono i modelli teorici applicabili in teoria, appunto, quando invece le condizioni economico-finanziarie dell'Ente non lo permettono. Allora, noi siamo in un Ente in cui, da qua al 2021, andranno in pensione 1.580 persone; di queste 1.580 oltre 400 appartengono ai Servizi Educativi. Di queste 400 l'attuale piano deliberato dall'Amministrazione Appendino prevede il rimpiazzo, il rimpiazzo in termini di assunzione a tempo indeterminato, di 70 unità. Ora, a casa mia l'aritmetica è piuttosto chiara e l'aritmetica fa sì che noi abbiamo uno scompenso di 330 unità di cui, ed è la cosa che a noi da un lato fa rabbia e dall'altro lato, come dire, ci indispone, non c'è traccia alcuna nel documento della Consigliera Azzarà e della Consigliera Pollicino, mentre c'è una legittima e chiara opinione politica, peraltro le do coerenza dal punto di vista anche metodologico, dal punto di vista strutturale nel documento della Consigliera Artesio. Allora, il punto su cui noi sollecitiamo la Maggioranza e che anche io rilevo che è un po' suggestivo il fatto che le linee di indirizzo si incarichi la Giunta di farle; tra i compiti del Consiglio Comunale c'è l'indirizzo, quindi al limite il Consiglio Comunale dà gli indirizzi e la Giunta al limite li esegue perché la povera Assessora Di Martino che è finita su quella scottante sedia che, quando ci è arrivata, non era così scottante, ma quando entreremo poi nel merito di questa questione temo lo potrebbe diventare in maniera piuttosto evidente, è priva di ogni tipo di ragionamento, è un elenco e soprattutto la questione di fondo che fa un po' sorridere, ha ragione a lamentarsi la Consigliera Artesio, perché dopo l'audizione che abbiamo avuto delle parti sociali ho letto gli emendamenti che sono stati presentati dalle colleghe Azzarà e Pollicino che coincidono con quelli della Consigliera Artesio e non toccano il nodo della questione. Voi avete espunto dal testo tutti i riferimenti al sistema di partnership pubblico-privato, li avete tolti, e gli emendamenti vanno nell'ottica di togliere questi elementi. Legittimo, anzi, per certi versi se vi ricordate io vi ho detto: "Vedo una positiva inversione di rotta nel Movimento 5 Stelle nella presentazione dell'originario testo in quanto prende atto di un sistema che tanto già esiste, non è che non esiste e va creato, c'è già, che può essere efficientato e migliorato e che ha sempre messo al centro il servizio ai nostri bambini, a prescindere dalla natura giuridica di chi eroga quel servizio. In un rapporto positivo di partnership tra pubblico e privato in cui non necessariamente un servizio pubblico deve essere erogato dal pubblico, al pubblico compete l'emanazione di linee guida, il controllo puntuale dell'esecuzione di questi servizi dati in convenzione con la città, e della verifica puntuale se effettivamente il privato sociale esegue o non esegue correttamente quel tipo di servizio. Questa è l'impostazione del Partito Democratico. Se qualcuno aveva dei dubbi spero di averglieli ulteriormente tolti; non mi pare che tanti avessero dei dubbi. Questa impostazione, guardate, io vorrei vivere nel mondo ideale e poi anche per ragioni squisitamente di carattere personale, a me piacerebbe vivere in un Paese che investe in ricerca, informazione, che mette soldi pubblici per fare assunzioni, che mette soldi pubblici per finanziare la formazione e l'istruzione in questo Paese, forse più di tanti altri qua dentro a me piacerebbe; non accade e purtroppo non accade con qualunque colore di Governo, perché al di là di tante parole poi il problema è che quando si mette mano al portafoglio queste cose qua puntualmente hanno sempre altre priorità, sempre altre; il tema della formazione è sempre, come dire, un tema che viene dopo altri. La cosa suggestiva è che voi oggi, il Movimento 5 Stelle torinese, avete una piena coincidenza da ormai, non due giorni, ma più di un anno siete al governo del Paese, da più di un anno avete già fatto una finanziaria, vi state apprestando a farne un'altra; non c'è traccia di incremento di risorse pubbliche... LO RUSSO Stefano ... e venite qui a fare le anime candide, a spiegare che invece bisogna lavorare nell'ottica dell'istruzione pubblica. Mettete solo d'accordo le sinapsi dal punto di vista politico, perché è oggettivamente offensivo sentirsi rampognare per essere quelli che hanno distrutto la scuola, privatizzato il servizio pubblico, le più grosse nefandezze, poi contemporaneamente essere al governo del Paese con una forza politica che peraltro è anche al governo della Regione, siete alleati con la Lega Nord, non è che siete... LO RUSSO Stefano ... non è che siete nemici. Arrivo, Presidente, se mi fa finire evito di intervenire sugli emendamenti e faccio un intervento unico. Siete messi fondamentalmente appaiati e alleati sul piano nazionale, avete tagliato i fondi alla scuola per 4 miliardi, non avete preso in un anno - chiedo all'Assessore Di Martino, che è qua in Aula, se in questo mirabolante anno di governo del Movimento 5 Stelle una sola scuola di questa città è transitata allo Stato. Se ne è transitata solo una! A me non risulta, e venite qua e fate le anime candide portando una mozione che almeno nella versione originaria, e l'ho detto, con onestà intellettuale, mi si dia atto, era condivisibile sotto l'impostazione, perché era un'impostazione pragmatica che vedeva al centro un problema di sussistenza e sostenibilità dei servizi in questa città. Siete riusciti a fare degli emendamenti che tolgono qualunque significato politico, quindi, come dire, è acqua fresca la vostra mozione con gli emendamenti che avete presentato. La mozione della Consigliera Artesio, guardi, così le anticipo, le riconosco l'onestà intellettuale e la coerenza, è impraticabile nelle condizioni date, è impraticabile non per una ragione ideologica, è impraticabile per la stessa ragione che questo sistema dell'istruzione 0-6 torinese, della scuola pubblica italiana, dell'Università di Stato di questo Paese si porta dietro da decenni, e cioè un sotto finanziamento e chi le parla, mi creda, è particolarmente sensibile anche sotto questo profilo. Detto ciò, noi siamo in difficoltà oggettiva, conseguentemente, a votare, partecipare alla votazione di un documento che per come viene modificato è privo di qualunque efficacia pratica, scarica sull'Assessora Di Martino, in maniera secondo noi impropria, la predisposizione di linee di indirizzo che vorremmo invece che fosse la maggioranza, come dire, che aveva messo fuori la testa, poi siccome siete stati falciati in quell'audizione delle parti sociali, alè, retromarcia, "No, perché non siamo stati capiti". No, no, siete stati capiti benissimo, e se pensate di lavarvi la coscienza con questi emendamenti, ahinoi, questo non capiterà. Consigliera Artesio, non ce ne voglia, noi non sosterremo il suo atto, non perché non crediamo nel sistema che lei propone, anzi, ci crediamo davvero, ma perché per essere persone serie e fare gli Amministratori di una città bisogna fare delle cose che siano fattibili e realistiche. Auspichiamo che la nostra collega Artesio e la sua parte politica, ma soprattutto il Movimento 5 Stelle che governa direttamente o indirettamente tutti i livelli istituzionali, tutti i livelli istituzionali, smetta di fare l'anima candida, smetta di presentare atti privi di ogni tipo di incidenza e di incisività e metta mano a una scelta politica strutturale, ripristini i fondi per la scuola pubblica in questo paese, ripristini i fondi per l'Università pubblica. Pubblica. Pubblica in questo Paese, la smetta di accreditare strutture private, università private, università telematiche, no, mi guarda stranita Consigliera Azzarà, andate avanti così. La ragione per cui, come dire, io penso che la vostra mancanza di coerenza tra quello che dite e quello che poi realisticamente, poi quando tocca a voi governare, non siete capaci di fare, credo che prima o poi, spero e auspico, perché ho abbastanza fiducia nel popolo italiano, consegnerà il Movimento 5 Stelle a una brutta parentesi del quadro politico di questo Paese. |