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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2019-02302
"FESTA DEI VICINI. LASCIA O RADDOPPIA?" PRESENTATA IN DATA 10 GIUGNO 2019 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Ma vede, Assessore Unia, le risposte che lei mi ha dato come è
solito fare, così dice, puntualmente punto per punto in realtà non mi soddisfano più che
tanto perché lei è molto abile ad eludere poi quelle che sono le richieste che, dietro
quanto scritto, si nasconde. Allora, lei mi dice, io riprendo punto per punto quello che
lei dice, che questa consuetudine si è consolidata a livello europeo a maggio, intanto noi
l’abbiamo fatta a giugno, mi sta a sentire, per favore, Assessore? Sto parlando con lei,
abbia pazienza, siccome ho fatto un’interpellanza...

TRESSO Francesco
Ah, guarda da un’altra parte e sente me, ho capito. Allora, mi faccia il piacere guardi
anche verso di me se può perché...

TRESSO Francesco
No, per carità, allora guardi pure da un’altra parte. Allora, le chiedo solo questo, è
giusto pensare che sia allora consolidata a livello di maggio, però quando gli uffici
dicono quest’anno a maggio, in concomitanza delle elezioni europee e regionali, non si
potrà fare e si svolgerà più tardi e poi danno un messaggio diverso, capisce che si crea
un minimo di confusione e questo è tipico della vostra Amministrazione, cioè di voler
sovrapporre tavoli, momenti di concertazione, istituti, riferimenti per cui la gente
dopodiché non riesce più a capire e non ricevono dei messaggi chiari. Io, guardi,
davvero non ho nulla in contrario, facciamone 10 di Feste dei Vicini, se questo
corrisponde al clima e all’obiettivo che inizialmente fu posto, che è stato richiamato da
lei, ho richiamato nella narrativa, cioè di rafforzare dei legami di prossimità, ma ci
mancherebbe, ben lungi da me di volere, come dire, inibire questi principi. Però lei mi
risponde dicendo che assolutamente era congruo il tempo con cui è stata proposta e
richiesta alle associazioni del quartiere la partecipazione alla Festa dei Vicini; ma 3
giorni sono un tempo congruo? Il 28 di maggio è stata mandata la richiesta con
scadenza il 31. Allora, francamente non siamo proprio tutti qua a farci prendere in giro.
Ci dica che è stato un evento che voleva cavalcare l’onda plastic free, ma perfetto, ma
perché non abbiamo offerto occasione per la festa che era poi stata programmata a
settembre e che verrà replicata, da cosa ho capito, ma su questo non ci ha ancora detto
se è sicuramente così, facciamolo ovviamente il plastic free, ci mancherebbe, oppure
facciamo qualcosa che sia plastic free, ma secondo un altro tipo di evento perché se il
prossimo anno, come giustamente ci diceva prima, l’evento sarà dedicato allo sport,
allora faremo la partita di calcetto dei vicini, ma quello va benissimo perché magari
vorremmo enfatizzare una maggiore affinità delle politiche della Giunta a quelle che
sono le tematiche sportive. Quindi, invece il problema è proprio questo, di volere
riperimetrare quelle che sono delle iniziative consolidate a quelle che sono le necessità
di visibilità politica della Giunta. Voi avete istituito i tavoli di Progettazione Civica? A
quello devono aderire allora anche la Festa dei Vicini che è una tradizione ben più
consolidata? Ma i numeri stessi che lei ci ha rappresentato evidenziano che non è stata
una cosa con la dovuta partecipazione come ci si aspettava. Lei mi parla di 14 feste; le
rappresento che l’anno scorso sono state 60, quindi sta parlando di poco più del 20%, mi
parla di tre case popolari in cui si è riuscito ad organizzare la Festa dei Vicini, ma sono
una miseria rispetto a quello che dovrebbe essere un evento che vede proprio quel tipo
di abitazione e quel tipo di convivenze come primi principali destinatari di questo tipo
di iniziative. Allora, in sostanza dico, ben lungi, ribadisco ancora una volta, da parte mia
e penso di poter dire da parte di tutti i cofirmatari, di voler inibire iniziative di questo
genere, però parliamo con chiarezza, diciamo le cose con chiarezza, non buttiamo a
mare quello che è stato costruito in decenni dalle Amministrazioni precedenti, ma dalla
Città stessa voglio dire, perché poi qui non si sta parlando di una paternità o di una
maternità di un evento, ma di quello che nella coscienza anche popolare dei cittadini
ormai è consolidato e ha preso una sua logica e un suo sviluppo. Mi sembra che i
numeri che lei ci ha detto parlino da soli, non credo che dare elementi di così poca
chiarezza e poi anche i costi che sicuramente sono stati esigui, ma comunque anche i
servizi economali hanno comunque messo a disposizione delle persone che per quanto
facendo il loro servizio non sono extra costi, ma sono persone che vengono distribuite e
occupano... Quindi il tema dei costi non è sicuramente quello principale; il tema è
proprio questo, quello di voler dire: ci riappropriamo di questi eventi dando una nuova
forma, ma come disposizione di numeri senza avere grande successo perché non
vengono comunicati sufficientemente bene e la gente forse in questo momento ha poi un
livello di confusione che eccede quello che invece dovrebbe essere l’obiettivo, cioè di
creare delle occasioni chiare in cui la Città collabora con le istituzioni.

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