Interventi |
ARTESIO Eleonora Quanti minuti? ARTESIO Eleonora Grazie. Personalmente, ma credo, anche gli altri presentatori di questa interpellanza, sono molto convinta della bontà e molto orientata ad ogni sorte favorevole della Festa dei Vicini, quindi non solo venti tavolate per 1.700 persone, ma 40 per 3.400 o per il moltiplicatore che voi desiderate. E perché sono così convinta della bontà della Festa dei Vicini? Proprio per alcune delle ragioni che l’Assessore Unia ricordava precedentemente, intanto perché è un’opzione che è nata su una suggestione o una felice intuizione del Vicesindaco di Parigi nel 1999 e che nasce esattamente per costruire dei legami sociali fondati sulla conoscenza e sulla reciproca disponibilità tra i vicini di casa in specie negli arrondissement francesi e in modo particolari nei quartieri di edilizia pubblica residenziale francese. Era talmente fondata quella disponibilità a costruire luoghi di incontro e di reciproca conoscenza che la Festa dei Vicini è celebrata anche a Torino da 13 anni ed è qui la questione che l’interpellanza, per quello che mi riguarda, pone, 13 anni con due organizzazioni rappresentative delle parti, quindi ANCI da una parte, Federcasa dall’altra per parlare dei livelli di rappresentanza, Comune di Torino da una parte, ATC dall’altra per parlare dei livelli locali, organizzano la Festa dei Vicini. E come mai allora ci ritroviamo dal 1999 di cultura della Festa dei Vicini, da 13 anni di esperienza di organizzazione della Festa dei Vicini, ci ritroviamo in quel del 2019 a sentire raccontare la prima Festa dei Vicini? E come mai per la prima volta dal 1999 e da 13 anni a questa parte la Festa dei Vicini non è organizzata da chi ha la delega all’Edilizia Residenziale Pubblica, che ne dice, Assessore Schellino? O non è organizzata da chi ha la delega ai progetti di riqualificazione urbana delle periferie, che ne dice, Assessore Giusta? Ma è organizzata dall’Assessore all’Ambiente perché questa è l’edizione della Festa dei Vicini plastic free. Allora, tanto per sapere, poiché è sempre bene aggiungere delle variabili qualitative a dei momenti importanti, tanto per sapere nel 2020 la Festa dei Vicini sarà plastic free e sarà una competenza dell’Assessore all’Ambiente o tornerà ad essere una competenza dell’Assessore all’Edilizia Abitativa e alle periferie? Sarà all’insegna di qualche altra vocazione urbana particolarmente rilevante, quindi sarà un altro Assessore a occuparsene? Solo per capire, perché vedete se c’è una cosa francamente indisponente per chi, con buona coscienza, si predispone a credere che questo Paese e nella fattispecie questa Città, abbiano molto bisogno di coesione sociale e di lavorare sulla qualità dei legami sociali e orientati alla reciproca disponibilità, se c’è una cosa che indispone, rispetto a chi ha questa buona predisposizione, è vedere che si usano questi termini, queste aspirazioni, queste aspettative per valorizzare non il contenuto, trovarsi insieme e condividere l’essere abitanti di uno stesso condominio o di uno spezzone di un isolato o di un quartiere, ma per valorizzare aspetti interni delle proprie deleghe politiche e aspetti interni della propria organizzazione amministrativa. Non si vede perché, con la rete delle case del quartiere, che da anni, dentro a quell’arco di 13 anni, promuovono la Festa dei Vicini e che hanno fatto, alla presenza corretta dell’Assessore Giusta e in assenza di altri che si piccano di conoscere la progettazione civica, non pochi giorni fa un’esperienza formativa di valutazione sociale. Perché le case del quartiere non figurano nei comunicati come organizzatori della Festa dei Vicini? Perché l’Edilizia Abitativa non figura? Perché non c’è una nota congiunta del Presidente dell’Agenzia Territoriale per la casa del Sindaco del Comune di Torino? No, ci sono l’Assessore all’Ambiente e il Tavolo di Progettazione Civica. Allora, è troppo importante la solidarietà interna, è troppo preziosa la disponibilità a organizzare, a contribuire in proprio, ad impegnare il proprio tempo delle energie delle cittadine e dei cittadini per renderla funzionale alle ambizioni di qualcuno o alla visibilità di qualcun altro, quindi avanti con le Feste dei Vicini, nel 2020 40 tavoli, nel 2021 80, se volete vengo anche a servire ai tavoli quando serve, purché quello spirito e quelle modalità siano rispettate. |