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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 19
MOZIONE 2019-02040
(MOZIONE N. 29/2019) "DICHIARAZIONE DELL'EMERGENZA CLIMATICA ED AMBIENTALE" PRESENTATA IN DATA 29 MAGGIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO. [Testo coordinato]
Interventi
MALANCA Roberto
Grazie, Presidente. Non è facile intervenire dopo l’intervento del Presidente Mensio,
così esteso e così ampiamente condivisibile. Io vorrei soltanto, brevissimamente,
mettere l’accento su due caratteristiche che ho visto che ha quest’atto, primo atto, come
diceva il Consigliere Lo Russo. È un atto che…, su cui non si può mettere un cappello
politico, perché è un atto che deve essere condiviso ed è condivisibile da tutte le forze
politiche e quindi io mi auguro anche che coloro che oggi non sono in Aula, perché
hanno, ovviamente, impegni istituzionali, o altri impegni, poi dopo nei rispettivi
consessi politici, vedano, esaminino di nuovo quest’atto, o un atto identico e lo
approvino a loro volta e lo firmino. La seconda caratteristica che ha quest’atto è, oltre
che quella di essere condivisibile e condiviso da tutte le forze, quindi anche dalla nostra,
è quella di essere al tempo stesso, un atto allarmante e un atto triste. Allarmante perché
pone nero su bianco quelli che sono i risultati, come diceva il Consigliere Mensio, di
cinquant’anni, di sessant’anni di non politica nei confronti dell’ambiente, nei confronti
della vita, nei confronti della Terra e dall’altra parte, la tristezza di dover produrre un
atto, come se i politici che sono responsabilizzati, che sono stati eletti per consentire al
meglio quella che è la gestione del bene pubblico e del bene maggiormente pubblico,
che è quello della Terra, della natura e della vita, evidentemente non lo fanno, perché
sennò non ci dovrebbe essere bisogno di atti che li spingano a farlo. Non solo, ma si
sentono a volte affermazioni incredibili su cui c’è poca sensibilità, cioè affermazioni
come, per quello che riguarda la mobilità, per esempio, il famoso diritto alla mobilità,
poi viene tradotto in un diritto a muoversi con l’auto individuale, cioè dove il diritto del
singolo va a confliggere contro un bene, che è il bene collettivo, che dovrebbe essere il
bene principe che la politica ha il dovere di difendere. Quest’atto non entra troppo nello
specifico, per quello che riguarda le misure, in parte perché, comunque, questa
Amministrazione, assolutamente, oltre a condividerlo, alcune di queste misure ha
iniziato a metterle in atto. Ma una cosa mi preme di mettere in grande evidenza in
quest’atto, dove si tende a enfatizzare quello che è la sensibilizzazione dei cittadini. Noi
abbiamo fortissimo bisogno di un’evoluzione culturale da parte dell’attuale popolo,
diciamo, del popolo italiano, del popolo di Torino, poi in particolar modo, che dovrebbe
essere sempre più cosciente della realtà in cui vive e di come la sta modificando e come,
invece, potrebbe, cambiando anche quelli che sono i comportamenti individuali,
renderla migliore per i propri figli e per le future generazioni. Questo credo che sia,
forse, la cosa più importante, perché al di là delle iniziative e delle politiche…, dei
politici, io credo che, forse, il riuscire ad attuare, gradualmente, ma sempre di più quello
che è il cambiamento culturale nella nostra società, sia poi quello che alla fine sarà più
efficace in assoluto per quello che riguarda l’accompagnamento alle politiche che le
Amministrazioni potranno mettere in atto. Grazie, Presidente.

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