Interventi |
MALANCA Roberto Grazie, Presidente. Non è facile intervenire dopo l’intervento del Presidente Mensio, così esteso e così ampiamente condivisibile. Io vorrei soltanto, brevissimamente, mettere l’accento su due caratteristiche che ho visto che ha quest’atto, primo atto, come diceva il Consigliere Lo Russo. È un atto che…, su cui non si può mettere un cappello politico, perché è un atto che deve essere condiviso ed è condivisibile da tutte le forze politiche e quindi io mi auguro anche che coloro che oggi non sono in Aula, perché hanno, ovviamente, impegni istituzionali, o altri impegni, poi dopo nei rispettivi consessi politici, vedano, esaminino di nuovo quest’atto, o un atto identico e lo approvino a loro volta e lo firmino. La seconda caratteristica che ha quest’atto è, oltre che quella di essere condivisibile e condiviso da tutte le forze, quindi anche dalla nostra, è quella di essere al tempo stesso, un atto allarmante e un atto triste. Allarmante perché pone nero su bianco quelli che sono i risultati, come diceva il Consigliere Mensio, di cinquant’anni, di sessant’anni di non politica nei confronti dell’ambiente, nei confronti della vita, nei confronti della Terra e dall’altra parte, la tristezza di dover produrre un atto, come se i politici che sono responsabilizzati, che sono stati eletti per consentire al meglio quella che è la gestione del bene pubblico e del bene maggiormente pubblico, che è quello della Terra, della natura e della vita, evidentemente non lo fanno, perché sennò non ci dovrebbe essere bisogno di atti che li spingano a farlo. Non solo, ma si sentono a volte affermazioni incredibili su cui c’è poca sensibilità, cioè affermazioni come, per quello che riguarda la mobilità, per esempio, il famoso diritto alla mobilità, poi viene tradotto in un diritto a muoversi con l’auto individuale, cioè dove il diritto del singolo va a confliggere contro un bene, che è il bene collettivo, che dovrebbe essere il bene principe che la politica ha il dovere di difendere. Quest’atto non entra troppo nello specifico, per quello che riguarda le misure, in parte perché, comunque, questa Amministrazione, assolutamente, oltre a condividerlo, alcune di queste misure ha iniziato a metterle in atto. Ma una cosa mi preme di mettere in grande evidenza in quest’atto, dove si tende a enfatizzare quello che è la sensibilizzazione dei cittadini. Noi abbiamo fortissimo bisogno di un’evoluzione culturale da parte dell’attuale popolo, diciamo, del popolo italiano, del popolo di Torino, poi in particolar modo, che dovrebbe essere sempre più cosciente della realtà in cui vive e di come la sta modificando e come, invece, potrebbe, cambiando anche quelli che sono i comportamenti individuali, renderla migliore per i propri figli e per le future generazioni. Questo credo che sia, forse, la cosa più importante, perché al di là delle iniziative e delle politiche…, dei politici, io credo che, forse, il riuscire ad attuare, gradualmente, ma sempre di più quello che è il cambiamento culturale nella nostra società, sia poi quello che alla fine sarà più efficace in assoluto per quello che riguarda l’accompagnamento alle politiche che le Amministrazioni potranno mettere in atto. Grazie, Presidente. |