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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 19
MOZIONE 2019-02040
(MOZIONE N. 29/2019) "DICHIARAZIONE DELL'EMERGENZA CLIMATICA ED AMBIENTALE" PRESENTATA IN DATA 29 MAGGIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO. [Testo coordinato]
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie. Buongiorno a tutti e tutte. Il tema dei cambiamenti climatici e dell’emergenza
climatica, ormai, credo che sia di dominio comune e credo che il discutere dei sintomi
sia utile fino ad un certo punto. Ormai i sintomi, chiamiamoli così, quello che tutti
ormai possono vedere, sono talmente palesi che ripeterlo e ripetercelo ogni volta sembra
solo, a mio modesto avviso, un tentativo di rimandare la discussione sulle soluzioni,
perché poi è sulle soluzioni, sulle proposte che ci si scontra. È sulle soluzioni, dove si
misura l’effettiva volontà politica di andare ad agire, perché tutti sono in grado di dire:
“Siamo in emergenza climatica, c’è una crisi ambientale. Consumiamo le nostre risorse
molto più velocemente ogni anno” e lo sappiamo dire tutti, siamo tutti bravi a fare i post
su Facebook; siamo tutti bravissimi ad andare ai convegni, a incontri pubblici, eccetera,
eccetera, e a raccontarcelo e a raccontarlo, ma sulle politiche serve coraggio, ed io credo
che in questi tre anni coraggio ne ho visto, ne ho visto, non sempre da parte di tutti. Il
problema qual è? Io ho fatto il Politecnico, mi sono iscritto nel ‘97, ho fatto Ingegneria
per l’Ambiente e il Territorio. Ambiente e Territorio, il tema della sostenibilità, del non
sprecare risorse, del cercare di avere un’impronta ecologica in ogni aspetto
dell’Ingegneria era all’ordine del giorno. Io mi ricordo il mio Professore di Urbanistica
che entrò - il secondo anno, credo - in aula con una bottiglietta d’acqua, ci guardò e
disse: “Fra cinquanta anni le guerre si combatteranno per questa” e questo era ‘98,
credo, quegli anni lì. Quindi il tema, come diceva qualcuno, è conosciuto da decenni e,
una volta laureato, ho avuto la fortuna di potermi occupare nel mio piccolo,
piccolissimo angolino, di risparmio energetico nell’edilizia. Eppure, eppure, anche nel
cercare di perseguire degli obiettivi su cui tutti alla fine dovrebbero essere d’accordo:
diminuire lo spreco di risorse, eppure ci si scontrava, e ci si scontra ancora, su tutti gli
aspetti con il concetto di profitto; la convenienza economica è più importante
dell’ambiente e della salute, questo è il problema e le soluzioni lì devono andare. E, a
volte, le soluzioni non hanno una convenienza economica, a volte le soluzioni non
generano profitto, magari generano dei costi per chi le subisce, mi viene in mente
l’ecotassa. Quindi su questi temi serve coraggio, perché il potere economico è forte
quando vuole farsi sentire; è molto forte e se ci si piega davanti al potere economico, si
abbassa la testa ogni volta, siamo nel 2019 e ripetiamo le stesse cose che si ripetevano
quaranta anni fa, questo è quello che è successo. Quindi io credo che, come dicevo
all’inizio, serva più coraggio e serva una gara tra tutti a fare delle proposte, sempre un
passo oltre. Quello è il limite? E io ti chiedo di andare oltre. Questo è quello che ti
chiede la legge? Tu devi fare di più. Ma deve essere un comportamento collegiale, ma
anche del Comune di Torino, della Regione, del Parlamento, di tutti, e se questo
atteggiamento non diventa la normalità, io credo che possiamo approvare tutte le
mozioni che vogliamo, continueremo ad avere gli 800 morti all’anno per lo smog,
continueremo ad avere il dissesto idrogeologico, ad avere tutti quei fenomeni che il
mondo sta subendo e oltre ad adattarci, perché bisognerà adattarsi, dobbiamo fare
qualcosa per, come diceva qualcuno, cercare di limitare i danni, però dobbiamo farlo
tutti, tutti. Grazie.

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