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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Luglio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 19
MOZIONE 2019-02040
(MOZIONE N. 29/2019) "DICHIARAZIONE DELL'EMERGENZA CLIMATICA ED AMBIENTALE" PRESENTATA IN DATA 29 MAGGIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO. [Testo coordinato]
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Gli emendamenti sono tutti accoglibili da parte nostra e
conseguentemente credo che si possa svolgere la discussione sul testo coordinato invece
che sui singoli emendamenti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Oggi è una giornata piuttosto importante per la Città di Torino e per
le forze politiche che siedono in quest’Aula. Qualche settimana fa un movimento
internazionale di giovani, di ragazzi che hanno a cuore il futuro, il loro, ma non solo il
loro, ha preso un’iniziativa piuttosto importante a livello globale, fondamentalmente
chiedendo alle istituzioni pubbliche e a tutti i decisori, compresi quelli politici, di
attivare politiche attive atte a sostanzialmente invertire le tendenze attuali che
fondamentalmente attraverso abitudini sbagliate o attraverso meccanismi di gestione
della produzione industriale o della mobilità che producono potenziali emissioni di gas
climalteranti stanno accelerando un processo naturale come quello del cambiamento
climatico. Questo elemento è un elemento piuttosto importante, che ha portato molti
cittadini, ragazzi, giovani a segnalare, attraverso iniziative pubbliche molto importanti,
questa sensibilità che, insieme ai colleghi del Partito Democratico e a tutte le forze
politiche che condividono questa comune tensione, a prendersi le responsabilità
relativamente a questa vera e propria emergenza, ci ha indotto a presentare questa
mozione. La mozione in realtà non l’abbiamo scritta noi, la mozione è il testo che i
ragazzi hanno elaborato, un testo che è piuttosto importante perché già dal titolo fa una
importante affermazione. Questa è una mozione che, di fatto, impegna tutti noi col voto
a prendere atto che siamo in un vero e proprio periodo di emergenza climatica e
ambientale. Il dirlo non è scontato, tanto è vero che analoghi testi sono stati respinti alla
Camera e al Senato, perché, ovviamente, le attuali forze politiche che governano il
Paese a quel livello hanno ritenuto eccessivamente impegnativa la dichiarazione, perché
oggettivamente le azioni che devono essere messe in campo per poter fronteggiare
questa vera e propria emergenza climatica e ambientale sono impegnative e sono
impegnative perché comportano delle scelte dei singoli, dei cittadini, ma anche delle
scelte importanti di carattere industriale e trasportistico. Noi abbiamo voluto, insieme a
tutti quelli che poi nell’ambito della discussione hanno poi presentato gli emendamenti,
io ringrazio anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno prodotto degli
emendamenti che riteniamo assolutamente accoglibili rispetto al testo che abbiamo qui
oggi presentato, perché crediamo davvero importante mettere in fila innanzitutto
un’affermazione che la città di Torino, che è la quarta città di questo Paese, è una città
simbolo, anche dal punto di vista delle politiche ambientali, può fare prima di altre. Noi
non siamo soli in questa dichiarazione di emergenza climatica e ambientale, siamo con
tanti altri comuni d’Italia, tante altre istituzioni. Io credo davvero, noi crediamo davvero
che oggi affermare che esiste un’emergenza climatica ambientale è un atto
politicamente molto rilevante e, ribadisco, non è un caso che altre istituzioni non
l’abbiano voluto fare, affermarlo e declinare in concreto una serie di azioni che devono
essere necessariamente messe in campo per fronteggiare questa emergenza climatica e
ambientale è un altro atto altrettanto importante, azioni che devono essere efficaci per
quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, devono essere
sostenibili, devono aiutare tutti noi a dare il nostro piccolo contributo, ciascuno per
propria parte, anche cambiando il proprio personale comportamento, alle politiche di
cambiamento che possono servire a rallentare o, auspichiamo, definitivamente bloccare
questa vera e propria catastrofe di cui siamo tutti testimoni. Per questa ragione
nell’impegnativa, che poi è stata integrata, ma va bene, ecco, le cose che sono state
dettagliate nell’impegnativa delle cose da fare, le direttrici, la mobilità, l’economia
circolare, la riduzione delle emissioni di gas climalteranti derivanti dalla
climatizzazione, tutta una serie di politiche di riforestazione, anche delle aree urbane,
l’incremento delle aree verdi, una serie notevole di scelte che i decisori politici
assumono scientemente come impegno per se stessi e per l’istituzione che in qualche
modo in questo momento rappresentano. Per tutte queste ragioni noi siamo piuttosto
convinti della bontà anche dell’operazione politica che stiamo facendo e in un clima che
ha voluto davvero essere assolutamente bipartisan, tripartisan, insomma, tutti quelli che
condividono questo tipo di impostazione, auspichiamo davvero un voto unanime di
quest’Aula perché questa non è una battaglia del Partito Democratico, non è una
battaglia di una forza politica, è una battaglia di civiltà che davvero credo debba
coinvolgere tutte le forze politiche, tutti gli esponenti istituzionali, ma in particolar
modo tutti noi come cittadini, perché dal proprio personale cambiamento passa davvero
la grande sfida del futuro che è quella dell’ambiente e della qualità ambientale e della
qualità della vita.

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