Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Gli emendamenti sono tutti accoglibili da parte nostra e conseguentemente credo che si possa svolgere la discussione sul testo coordinato invece che sui singoli emendamenti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Oggi è una giornata piuttosto importante per la Città di Torino e per le forze politiche che siedono in quest’Aula. Qualche settimana fa un movimento internazionale di giovani, di ragazzi che hanno a cuore il futuro, il loro, ma non solo il loro, ha preso un’iniziativa piuttosto importante a livello globale, fondamentalmente chiedendo alle istituzioni pubbliche e a tutti i decisori, compresi quelli politici, di attivare politiche attive atte a sostanzialmente invertire le tendenze attuali che fondamentalmente attraverso abitudini sbagliate o attraverso meccanismi di gestione della produzione industriale o della mobilità che producono potenziali emissioni di gas climalteranti stanno accelerando un processo naturale come quello del cambiamento climatico. Questo elemento è un elemento piuttosto importante, che ha portato molti cittadini, ragazzi, giovani a segnalare, attraverso iniziative pubbliche molto importanti, questa sensibilità che, insieme ai colleghi del Partito Democratico e a tutte le forze politiche che condividono questa comune tensione, a prendersi le responsabilità relativamente a questa vera e propria emergenza, ci ha indotto a presentare questa mozione. La mozione in realtà non l’abbiamo scritta noi, la mozione è il testo che i ragazzi hanno elaborato, un testo che è piuttosto importante perché già dal titolo fa una importante affermazione. Questa è una mozione che, di fatto, impegna tutti noi col voto a prendere atto che siamo in un vero e proprio periodo di emergenza climatica e ambientale. Il dirlo non è scontato, tanto è vero che analoghi testi sono stati respinti alla Camera e al Senato, perché, ovviamente, le attuali forze politiche che governano il Paese a quel livello hanno ritenuto eccessivamente impegnativa la dichiarazione, perché oggettivamente le azioni che devono essere messe in campo per poter fronteggiare questa vera e propria emergenza climatica e ambientale sono impegnative e sono impegnative perché comportano delle scelte dei singoli, dei cittadini, ma anche delle scelte importanti di carattere industriale e trasportistico. Noi abbiamo voluto, insieme a tutti quelli che poi nell’ambito della discussione hanno poi presentato gli emendamenti, io ringrazio anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno prodotto degli emendamenti che riteniamo assolutamente accoglibili rispetto al testo che abbiamo qui oggi presentato, perché crediamo davvero importante mettere in fila innanzitutto un’affermazione che la città di Torino, che è la quarta città di questo Paese, è una città simbolo, anche dal punto di vista delle politiche ambientali, può fare prima di altre. Noi non siamo soli in questa dichiarazione di emergenza climatica e ambientale, siamo con tanti altri comuni d’Italia, tante altre istituzioni. Io credo davvero, noi crediamo davvero che oggi affermare che esiste un’emergenza climatica ambientale è un atto politicamente molto rilevante e, ribadisco, non è un caso che altre istituzioni non l’abbiano voluto fare, affermarlo e declinare in concreto una serie di azioni che devono essere necessariamente messe in campo per fronteggiare questa emergenza climatica e ambientale è un altro atto altrettanto importante, azioni che devono essere efficaci per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, devono essere sostenibili, devono aiutare tutti noi a dare il nostro piccolo contributo, ciascuno per propria parte, anche cambiando il proprio personale comportamento, alle politiche di cambiamento che possono servire a rallentare o, auspichiamo, definitivamente bloccare questa vera e propria catastrofe di cui siamo tutti testimoni. Per questa ragione nell’impegnativa, che poi è stata integrata, ma va bene, ecco, le cose che sono state dettagliate nell’impegnativa delle cose da fare, le direttrici, la mobilità, l’economia circolare, la riduzione delle emissioni di gas climalteranti derivanti dalla climatizzazione, tutta una serie di politiche di riforestazione, anche delle aree urbane, l’incremento delle aree verdi, una serie notevole di scelte che i decisori politici assumono scientemente come impegno per se stessi e per l’istituzione che in qualche modo in questo momento rappresentano. Per tutte queste ragioni noi siamo piuttosto convinti della bontà anche dell’operazione politica che stiamo facendo e in un clima che ha voluto davvero essere assolutamente bipartisan, tripartisan, insomma, tutti quelli che condividono questo tipo di impostazione, auspichiamo davvero un voto unanime di quest’Aula perché questa non è una battaglia del Partito Democratico, non è una battaglia di una forza politica, è una battaglia di civiltà che davvero credo debba coinvolgere tutte le forze politiche, tutti gli esponenti istituzionali, ma in particolar modo tutti noi come cittadini, perché dal proprio personale cambiamento passa davvero la grande sfida del futuro che è quella dell’ambiente e della qualità ambientale e della qualità della vita. |