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CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Ma quest’atto arriva in votazione dopo un percorso di alcuni mesi in Commissione, infatti, l’atto è stato presentato in data 10 settembre 2018 e in accordo prima con la Presidente Albano, poi il Presidente Giovara, con la Consigliera Grippo e con altri Consiglieri si è deciso di fare un percorso in Commissione che prevedesse l’audizione di diversi soggetti a partire dal Presidente della Commissione di Vigilanza, dagli uffici, le Circoscrizioni, associazioni interessate a questo tipo di mozione, quindi associazioni che normalmente organizzano eventi, gli ordini professionali, sono venuti ingegneri ed architetti. Diciamo che è stato un lavoro lungo e articolato. Lo scopo della mozione è quello che, in un periodo in cui l’organizzazione di eventi sul territorio cittadino, ma in realtà di qualsiasi territorio cittadino, perché poi le notizie le leggiamo tutti, ha subito una notevole complicazione dal punto di vista normativo in relazione ai tristi fatti che tutti conosciamo, che hanno portato all’emanazione della circolare Gabrielli e tutta una serie di atti che hanno reso più oneroso in generale organizzare degli eventi. La mozione di fatto è articolata in cinque punti come impegnativa. Durante il dibattito in Commissione è anche stato rilevato che gli Assessorati si stanno già muovendo, considerando, appunto, il fatto che la mozione era di settembre, si stanno già muovendo nella direzione auspicata dalla mozione e le richieste sono quelle di individuare, per determinati spazi cittadini, delle modalità, se vogliamo dire standard, di gestione degli spazi in modo da facilitare tutti quei soggetti che si approcciano con uno spazio senza dover ripartire sempre da zero e quindi facilitando anche in un certo senso il lavoro della Commissione di Vigilanza. Il secondo punto chiedeva sempre una facilitazione per quello che riguarda gli spazi della Città, delle Circoscrizioni, in modo che anche lì, quando ci sono associazioni magari che normalmente non fanno eventi, magari la festa di un’associazione, di una piccola associazione che magari viene svolta all’interno di un cortile di una Circoscrizione o, comunque sia, di uno spazio della città, possa avere delle facilitazioni. E poi, dal punto di vista comunicativo, si è chiesto di predisporre, appunto, degli strumenti comunicativi che facilitassero l’approccio per tutti quei soggetti che appunto non sono Live in Action, non sono Bailaras, sono tutti quei soggetti o anche ARCI, tutti quei soggetti molto più grossi che hanno professionisti al proprio interno che sono abili nel maneggiare le normative, invece magari una piccola associazione all’interno non ha l’ingegnere, l’architetto o comunque l’esperto. Da questo punto di vista, su sollecitazione dell’Ordine degli Architetti, se non mi ricordo male, nell’emendamento, perché si tratta di un emendamento, si chiede di predisporre una documentazione, oltre che un vademecum che già è stato elaborato, che però è una decina di pagine con norme, normative, prescrizioni, eccetera, di predisporre proprio un qualcosa di estremamente, ma estremamente semplice, che possa essere una o due paginette, che possano essere proprio di primo approccio, da poter essere dette magari non da un tecnico. Questo è quello che c’è stato chiesto. Poi diciamo il quarto punto è sempre sul tema della comunicazione, quindi dell’informazione, l’accompagnamento e via dicendo, ma so che gli Uffici e gli Assessorati già sono molto attivi sul tema dell’accompagnamento e dell’ascolto. E poi una serie di incontri, di momenti di formazione pubblici per professionisti, associazioni e anche solo normali cittadini, che faciliti l’approccio con questa materia che, ripeto, non è affatto semplice. Negli emendamenti ho poi inserito, appunto, quanto emerso dalla..., faccio la discussione congiunta, quanto è emerso nella discussione, ovvero la creazione di un albo degli spazi utilizzabili con caratteristiche, con la spiegazione di cosa si può fare, cosa non si può fare, almeno come primo approccio; a focalizzare il lavoro, in relazione a un tipo di evento, che negli ultimi anni si è sviluppato proprio anche per le dinamiche legate alle normative che governano questa materia, ovvero i festival, perché gli organizzatori ormai tendono a fare magari più eventi, ma concentrati in due o tre giorni piuttosto che fare una stagione intera o gestire un locale intero, ma fanno magari eventi per due o tre giorni, è la formula tipicamente usata dai collettivi studenteschi, dalle organizzazioni studentesche, ad esempio. Poi un altro tema sollevato era la formazione. Noi come Città dovremmo attivarci il più possibile nel portare avanti la formazione su questo tema e sul tema dell’organizzazione eventi, che è sicuramente un lavoro importante, un lavoro su cui Torino potrebbe diventare un punto importante di formazione e quindi collaborare con tutti quegli enti, con la associazioni, eccetera, eccetera, che si occupano di eventi in modo da poter creare e diffondere la cultura di questa materia. Poi c’era il tema del crowdfunding, ovvero la Città si faccia accompagnatrice anche delle azioni di crowdfunding. Sappiamo che, appunto, uno dei temi più difficili sull’organizzazione eventi al momento è il finanziamento perché, appunto, tutti i temi legati alla sicurezza hanno un costo, un costo che aumenta sensibilmente i budget, o meglio, aumenta le richieste di budget, poi spesso il budget non arriva a coprire e quindi il crowdfunding è sicuramente uno strumento che sta prendendo piede, ma anche quello va comunque accompagnato perché non tutti sanno fare crowdfunding. E niente, il quinto punto dell’emendamento in realtà è quello che ho detto prima, quindi la documentazione molto semplificata, quindi un vademecum semplificato. Io al momento non avrei altro da aggiungere, se non che vorrei solo ribadire che, a differenza di quanto spesso si legge o spesso viene fatto passare, non c’è nessuna volontà da parte dell’Amministrazione di impedire o complicare la vita a tutti quei soggetti che vogliono organizzare eventi culturali nella Città di Torino o eventi in generale nella Città di Torino, anzi noi riteniamo che sia un aspetto fondamentale della vita di questa Città, quindi noi come Amministrazione abbiamo tutto l’interesse e tutta la volontà di rendere più facile la vita ai cittadini. Niente, ringrazio solo ancora la Consigliera Grippo per il percorso fatto in Commissione perché è stata molto disponibile ed è stato anche un confronto interessante, quindi ci tenevo a ringraziarla. Grazie. CARRETTO Damiano No, solo per dire che appunto chiedo la votazione, ovviamente, essendo mio l’emendamento del testo coordinato e poi dimenticavo, solo in chiusura, di ringraziare la Segreteria della Commissione che effettivamente ho fatto abbastanza impazzire in questi mesi per le convocazioni. Grazie. |