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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-01899
"I TAGLI AI COSTI DELLE SCUOLE E LE SCUOLE CHIUDONO. COME SI SPIEGA AD UN BAMBINO CHE ? IMPORTANTE ANDARE A SCUOLA SE NON C'? PI? LA SCUOLA?" PRESENTATA IN DATA 22 MAGGIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA FOGLIETTA.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Abbiamo due interpellanze nell’Ordine del Giorno di oggi, la prima, la n. mecc.
201901899/002, della collega Foglietta e del Capogruppo Lo Russo, e la seconda del
sottoscritto, la n. mecc. 201901890/002. Comincerei con la prima, a cui risponde
l’Assessora Di Martino, l’oggetto dell’interpellanza è:

“I tagli ai costi delle scuole e le scuole chiudono. Come si spiega ad un bambino che è
importante andare a scuola se non c’è più la scuola?”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Questo è il quesito dell’interpellanza. L’Assessora ha cinque minuti; ovviamente, vista
l’importanza del tema, le è consentito qualche secondo in più, se ne ha la necessità.
Prego, Assessora.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Grazie, Presidente. L’interpellanza tratta della Scuola Vidari, appartenente all’Istituto
Comprensivo Collino di Torino, in riferimento alla non costituzione della classe prima
per il prossimo anno scolastico. La prima domanda, se l’Amministrazione è a
conoscenza della situazione in cui si trova il Quartiere Borgo Cina, ove sorge la scuola
Vidari, possiamo definirla una domanda retorica in quanto la risposta è ovvia e il
riscontro che si vuole ottenere è già presente nella parte di premessa e considerato
dell’interpellanza. Borgo Cina è una parte del Quartiere Mirafiori Nord, con
problematiche sociali complesse che richiede attenzione e presidi anche educativi.
Questo Assessorato concorda che la scuola sia un punto di riferimento importante e
questo non è mai stato messo in discussione e proprio in virtù di questa condivisione
che, alla luce delle segnalazioni dei genitori, ho concordato con l’Ambito Territoriale di
Torino dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, che ha la competenza
dell’assegnazione dell’organico alla scuola, un incontro per chiarire la possibilità di
formare la classe prima nonostante il numero insufficiente di iscritti. L’incontro si è
svolto il 7 maggio scorso in presenza di una rappresentanza di genitori della Scuola
Vidari e della Scuola Mazzarello, della mia persona, del Parroco di zona, della Dirigente
Scolastica, del Dirigente dell’Ambito Territoriale, del Presidente della Circoscrizione 2,
della Delegata all’Istruzione della Città Metropolitana. In tale occasione è stato spiegato
nel dettaglio ai genitori che la scuola Vidari ha già da un paio d’anni un numero esiguo
di iscritti, ma la prima classe era sempre stata autorizzata per l’alto numero di iscritti nel
plesso Mazzarello. Riguardo alle iscrizioni 2019/2020, è stato chiarito che autorizzare o
meno il funzionamento delle classi prime è un compito amministrativo dello Stato
regolato dalle norme sull’assegnazione dell’organico; anche questo spiegato ai genitori
e fornito a loro per iscritto dal Dirigente dell’Ambito Territoriale di Torino, dottor
Suraniti, che ha anche inviato una nota a questo Assessorato in occasione di questa
interpellanza. Scrive il dottor Suraniti: “Allo stato attuale risultano iscritti alla Scuola
Primaria dell’IC di via Collino 88 alunni tra il plesso Mazzarello e il plesso Vidari.
Sono presenti tre alunni con disabilità grave iscritti al Plesso Mazzarello; le 4 classi
autorizzate consentono di arrivare ad una media di 22 alunni per classe. Tale
composizione rispetta la normativa e la giurisprudenza in materia. Nel plesso Vidari
attualmente risultano iscritti solo 13 alunni. L’articolo 10, comma 3 del DPR 81/2009
disciplina la formazione delle classi nella Scuola Primaria e precisa che nelle scuole
nelle quali si svolgono anche attività di tempo pieno, il numero complessivo delle classi
è determinato sulla base del totale degli alunni iscritti, senza alcuna suddivisione degli
alunni per plesso. Si precisa che la decisione della distribuzione delle classi nei plessi è
del Dirigente Scolastico, che, in base alle preferenze di iscrizioni, ha comunicato che le
4 classi autorizzate sarebbero state attivate tutte nel plesso Mazzarello. Tale decisione
risulta essere una scelta obbligata, in quanto l’attivazione di una classe di 13 alunni nel
plesso Vidari porterebbe all’attivazione di tre classi nel plesso Mazzarello, con media di
25 alunni, con la presenza in ogni classe di un alunno con disabilità grave e ciò risulta
incompatibile con l’attuale assetto normativo, esponendo l’ufficio e la scuola
contenzioso, e soprattutto non rispetta i diritti e le aspettative delle famiglie coinvolte.
Sotto il profilo dell’equità e della responsabilità nella composizione delle classi
all’interno della Città Metropolitana di Torino, occorre porre l’attenzione sul fatto che
nell’approccio dell’ufficio ho sempre cercato di considerare gli aspetti qualitativi nelle
decisioni, infatti vengono rilevati con precisione le capienze di tutte le aule di tutte le
scuole, per garantire il rispetto della normativa sulla sicurezza, la presenza degli alunni
con disabilità ed in particolare con disabilità grave. Inoltre si tiene in considerazione la
vicinanza/lontananza di altri plessi sul territorio. Ovviamente in quest’ultimo caso si fa
riferimento alle scuole che si trovano fuori dalla Città di Torino, dove il plesso più
vicino dista 15 chilometri. Per quanto si possa apprezzare l’impegno profuso dai
genitori del plesso Vidari il punto di vista dell’Ufficio non può fermarsi al singolo
plesso, ma deve allargare la sua analisi con responsabilità a tutto il territorio. Le
motivazioni sulla mancata autorizzazione della classe del plesso Vidari sono
essenzialmente dovute a due fattori, primo: il calo demografico che ha colpito anche
l’IC di via Collino; due: le scelte legittime dei genitori. Occorre ricordare che il bacino
potenziale di bambini, i cui genitori avrebbero potuto iscrivere nel plesso Vidari, è
superiore a 50, e invece risultano iscritti 13 bambini. I genitori che hanno iscritto i figli
in altre scuole hanno quindi legittimamente esercitato un loro diritto e difatti la
Dirigente Scolastica della Scuola Vidari a sua volta scrive: “Si fa presente che
l’affermazione secondo la quale gli alunni dovrebbero cambiare quartiere non
corrisponde a verità, poiché purtroppo le scuole circostanti hanno posti liberi, e
precisamente: l’IC Antonelli Casalegno 18 posti disponibili; l’IC Sinigaglia sei posti
disponibili; l’IC Alvaro Gobetti ha 13 posti disponibili di cui cinque alla Gobetti e otto
alla Sclarandi; l’Istituto Caduti di Cefalonia, Mazzini ha otto posti liberi”. La Dirigente
Scolastica ha anche comunicato che dei 13 bambini iscritti alla Scuola Vidari, alla data
del 7 giugno, sono rimasti in cinque, in quanto uno si è trasferito in una scuola di piazza
Cavour, uno alla Mazzini, uno alla Sinigaglia, cinque alla Don Milani. A questa
comunicazione la Scuola ha allegato un lungo elenco di azioni dell’Istituto, anche in
collaborazione col Comune e la Circoscrizione, che negli ultimi anni sono state proprio
finalizzate a promuovere il plesso Vidari; ad esempio, la presenza di una funzione
strumentale specificatamente dedicata ai rapporti con l’Ente Locale e i Servizi Sociali,
che ha presenziato attivamente a tutti i Tavoli: il Tavolo Tecnico Famiglie e Minori; il
Tavolo Tecnico Case Popolari e così via; l’attivazione nel plesso di progetti sportivi
gratuiti in orario curricolare, l’attivazione nel plesso di un progetto di potenziamento di
lingua inglese in orario curricolare, l’attivazione di pre e post scuola e attività
pomeridiane extra curricolari; cene sociali o spettacoli per progetti di ogni genere;
presenza attiva delle docenti alle reti di supporto costituite attorno agli alunni in
difficoltà e particolare attenzione all’assegnazione dei docenti al plesso, con tentativo di
massima stabilità e massimo supporto. A questo elenco della Dirigente Scolastica
possiamo aggiungere tutti i supporti a favore dei cittadini, quali ad esempio il Centro di
Protagonismo Giovanile, il Centro per le Famiglie, il Centro Ragazzi Lilliput, il Centro
Animazione di Strada e tutti gli interventi di AxTO. Dunque, non solo
l’Amministrazione conosce le problematiche legate alla zona e all’Istituto Comprensivo
di via Collino e altre sedi scolastiche, ma da molti anni investe risorse umane ed
economiche per sostenere la cittadinanza; risorse che la Circoscrizione ha quantificato,
solo per quanto riguarda i fondi della Legge 285 di AxTO, per gli anni dal 2015 al 2018,
in oltre 300.000 Euro. L’Amministrazione intende quindi certamente continuare a
promuovere la coesione sociale nella porzione di Mirafiori Nord dove sorge la Scuola
Vidari, che rimane comunque funzionante anche con le sole 4 classi e nell’intento di
scongiurare una futura chiusura, ma con i dati sulla popolazione scolastica che sono stati
evidenziati, unitamente alle scelte dei genitori e alla luce dei dati demografici che ci
segnalano per la sola Circoscrizione 2 103 alunni in meno nella Primaria nell’anno
scolastico 2019/2020; 211 alunni in meno nell’anno scolastico ’20/’21 e ulteriori cali
negli anni successivi, quindi alla luce di tutto ciò l’approccio dell’Amministrazione
medesima non può essere parziale e va esteso all’intera situazione scolastica della
Circoscrizione 2. Occorre quindi, a mio avviso, e lo chiedo espressamente, un
approfondimento in Commissione preceduto da una ricerca approfondita ed analisi di
dati congiuntamente a tutte le istituzioni scolastiche della Circoscrizione 2 per
condividere i possibili scenari che si prospettano a causa della riduzione degli iscritti e
le azioni più opportune da intraprendere. Scenari e problematiche che riguarderanno
sicuramente anche altri plessi, oltre alla Scuola Vidari. Per quanto concerne, infine, la
destinazione d’uso dei locali della Scuola di via Poma non è stata stabilita e, come già
riferito in Commissione, la decisione sarà condivisa con la Circoscrizione e il
Territorio”.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Assessora. Come anticipato, lo dico a beneficio dei Consiglieri Comunali,
abbiamo concordato, vista l’importanza del tema, qualche minuto in più, ma è una
deroga del tutto straordinaria, ecco. Ovviamente medesima deroga, se vorrà, anche alla
collega interpellante. Prego, Consigliera Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente, anche per essere così magnanimo con me oggi. Io voglio ringraziare
l’Assessora Di Martino, perché è assolutamente stata puntuale nella risposta ed io sono
ben conscia, era chiara la domanda provocatoria che il Comune e i suoi uffici fossero a
conoscenza della situazione della Vidari; io ne sono venuta a conoscenza perché
informata da alcuni cittadini, in particolare da un papà e da una mamma di bambini che
hanno non figli da iscrivere al primo anno, ma figli che sono già in corso di studi presso
questa Scuola. Concordo quando lei dice che fondamentalmente la prima ormai
interpellanza è superata nei fatti, Assessora Di Martino, questo ce lo siamo dette anche
privatamente prima, perché anche a me era giunta comunicazione da parte di alcuni
genitori in cui si dichiarava che la prima, per l’anno scolastico 2019/2020, non sarebbe
partita e concordo con lei quando si dice che sicuramente sono due i fattori che
incidono: uno, è il calo demografico e due, le scelte dei cittadini. E sono talmente
d’accordo soprattutto sul secondo punto perché spesso si dibatte, vado un po’ fuori
tema, ma sulla chiusura dei punti nascite, quindi degli ospedali quando si dice che la
Regione con i tagli chiude i reparti, in realtà sono spesso i cittadini che magari abitano
in un piccolo paese e, invece di andare a partorire nel primo ospedale vicino, vengono
ad esempio a Torino; faccio il caso del punto nascite che in Val Susa era stato chiuso
perché molti cittadini e molte cittadine usufruivano del punto nascite magari del
Sant’Anna, quindi sta un po’ in sé che non è tanto la Regione che chiude la struttura,
quanto il cittadino stesso che, con le sue scelte, determina le circostanze. Allora, a me
risultano ad oggi, iscritti virtuali in prima per l’anno scolastico 2019/2020, essere 13;
adesso non mi ricordo se ho colto quel dato da tutta la spiegazione che lei ha fatto. Visto
che ormai l’interpellanza in sé è superata, io l’auspicio che ho, e su questo mi metto a
disposizione, credo che sicuramente anche la Circoscrizione 2 si metterà assolutamente
a disposizione, non solo tanto per la Città, ma quanto per i suoi abitanti, nel cercare di
lavorare per il futuro anno scolastico, che è il 2020/2021, questo perché io ho un po’ il
timore che non riusciamo quest’anno a formare una prima classe, si vadano a scemare
tutte le altre e poi l’Istituto venga definitivamente chiuso. Io ho fatto un sopralluogo in
zona, quello sicuramente è un Istituto che risiede e insiste su un territorio estremamente
particolare in cui sussistono realtà molto diverse tra di loro, ma è un grandissimo
presidio per il Quartiere. Io, Presidente, mi ritengo assolutamente soddisfatta dalla
risposta dell’Assessora Di Martino, chiedo solo se fosse possibile avere la risposta per
girarla direttamente agli interessati. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliera Foglietta. Quindi, ritenendosi soddisfatta, passiamo all’interpellanza
successiva.
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