Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Abbiamo due interpellanze nell’Ordine del Giorno di oggi, la prima, la n. mecc. 201901899/002, della collega Foglietta e del Capogruppo Lo Russo, e la seconda del sottoscritto, la n. mecc. 201901890/002. Comincerei con la prima, a cui risponde l’Assessora Di Martino, l’oggetto dell’interpellanza è: “I tagli ai costi delle scuole e le scuole chiudono. Come si spiega ad un bambino che è importante andare a scuola se non c’è più la scuola?” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Questo è il quesito dell’interpellanza. L’Assessora ha cinque minuti; ovviamente, vista l’importanza del tema, le è consentito qualche secondo in più, se ne ha la necessità. Prego, Assessora. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. L’interpellanza tratta della Scuola Vidari, appartenente all’Istituto Comprensivo Collino di Torino, in riferimento alla non costituzione della classe prima per il prossimo anno scolastico. La prima domanda, se l’Amministrazione è a conoscenza della situazione in cui si trova il Quartiere Borgo Cina, ove sorge la scuola Vidari, possiamo definirla una domanda retorica in quanto la risposta è ovvia e il riscontro che si vuole ottenere è già presente nella parte di premessa e considerato dell’interpellanza. Borgo Cina è una parte del Quartiere Mirafiori Nord, con problematiche sociali complesse che richiede attenzione e presidi anche educativi. Questo Assessorato concorda che la scuola sia un punto di riferimento importante e questo non è mai stato messo in discussione e proprio in virtù di questa condivisione che, alla luce delle segnalazioni dei genitori, ho concordato con l’Ambito Territoriale di Torino dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, che ha la competenza dell’assegnazione dell’organico alla scuola, un incontro per chiarire la possibilità di formare la classe prima nonostante il numero insufficiente di iscritti. L’incontro si è svolto il 7 maggio scorso in presenza di una rappresentanza di genitori della Scuola Vidari e della Scuola Mazzarello, della mia persona, del Parroco di zona, della Dirigente Scolastica, del Dirigente dell’Ambito Territoriale, del Presidente della Circoscrizione 2, della Delegata all’Istruzione della Città Metropolitana. In tale occasione è stato spiegato nel dettaglio ai genitori che la scuola Vidari ha già da un paio d’anni un numero esiguo di iscritti, ma la prima classe era sempre stata autorizzata per l’alto numero di iscritti nel plesso Mazzarello. Riguardo alle iscrizioni 2019/2020, è stato chiarito che autorizzare o meno il funzionamento delle classi prime è un compito amministrativo dello Stato regolato dalle norme sull’assegnazione dell’organico; anche questo spiegato ai genitori e fornito a loro per iscritto dal Dirigente dell’Ambito Territoriale di Torino, dottor Suraniti, che ha anche inviato una nota a questo Assessorato in occasione di questa interpellanza. Scrive il dottor Suraniti: “Allo stato attuale risultano iscritti alla Scuola Primaria dell’IC di via Collino 88 alunni tra il plesso Mazzarello e il plesso Vidari. Sono presenti tre alunni con disabilità grave iscritti al Plesso Mazzarello; le 4 classi autorizzate consentono di arrivare ad una media di 22 alunni per classe. Tale composizione rispetta la normativa e la giurisprudenza in materia. Nel plesso Vidari attualmente risultano iscritti solo 13 alunni. L’articolo 10, comma 3 del DPR 81/2009 disciplina la formazione delle classi nella Scuola Primaria e precisa che nelle scuole nelle quali si svolgono anche attività di tempo pieno, il numero complessivo delle classi è determinato sulla base del totale degli alunni iscritti, senza alcuna suddivisione degli alunni per plesso. Si precisa che la decisione della distribuzione delle classi nei plessi è del Dirigente Scolastico, che, in base alle preferenze di iscrizioni, ha comunicato che le 4 classi autorizzate sarebbero state attivate tutte nel plesso Mazzarello. Tale decisione risulta essere una scelta obbligata, in quanto l’attivazione di una classe di 13 alunni nel plesso Vidari porterebbe all’attivazione di tre classi nel plesso Mazzarello, con media di 25 alunni, con la presenza in ogni classe di un alunno con disabilità grave e ciò risulta incompatibile con l’attuale assetto normativo, esponendo l’ufficio e la scuola contenzioso, e soprattutto non rispetta i diritti e le aspettative delle famiglie coinvolte. Sotto il profilo dell’equità e della responsabilità nella composizione delle classi all’interno della Città Metropolitana di Torino, occorre porre l’attenzione sul fatto che nell’approccio dell’ufficio ho sempre cercato di considerare gli aspetti qualitativi nelle decisioni, infatti vengono rilevati con precisione le capienze di tutte le aule di tutte le scuole, per garantire il rispetto della normativa sulla sicurezza, la presenza degli alunni con disabilità ed in particolare con disabilità grave. Inoltre si tiene in considerazione la vicinanza/lontananza di altri plessi sul territorio. Ovviamente in quest’ultimo caso si fa riferimento alle scuole che si trovano fuori dalla Città di Torino, dove il plesso più vicino dista 15 chilometri. Per quanto si possa apprezzare l’impegno profuso dai genitori del plesso Vidari il punto di vista dell’Ufficio non può fermarsi al singolo plesso, ma deve allargare la sua analisi con responsabilità a tutto il territorio. Le motivazioni sulla mancata autorizzazione della classe del plesso Vidari sono essenzialmente dovute a due fattori, primo: il calo demografico che ha colpito anche l’IC di via Collino; due: le scelte legittime dei genitori. Occorre ricordare che il bacino potenziale di bambini, i cui genitori avrebbero potuto iscrivere nel plesso Vidari, è superiore a 50, e invece risultano iscritti 13 bambini. I genitori che hanno iscritto i figli in altre scuole hanno quindi legittimamente esercitato un loro diritto e difatti la Dirigente Scolastica della Scuola Vidari a sua volta scrive: “Si fa presente che l’affermazione secondo la quale gli alunni dovrebbero cambiare quartiere non corrisponde a verità, poiché purtroppo le scuole circostanti hanno posti liberi, e precisamente: l’IC Antonelli Casalegno 18 posti disponibili; l’IC Sinigaglia sei posti disponibili; l’IC Alvaro Gobetti ha 13 posti disponibili di cui cinque alla Gobetti e otto alla Sclarandi; l’Istituto Caduti di Cefalonia, Mazzini ha otto posti liberi”. La Dirigente Scolastica ha anche comunicato che dei 13 bambini iscritti alla Scuola Vidari, alla data del 7 giugno, sono rimasti in cinque, in quanto uno si è trasferito in una scuola di piazza Cavour, uno alla Mazzini, uno alla Sinigaglia, cinque alla Don Milani. A questa comunicazione la Scuola ha allegato un lungo elenco di azioni dell’Istituto, anche in collaborazione col Comune e la Circoscrizione, che negli ultimi anni sono state proprio finalizzate a promuovere il plesso Vidari; ad esempio, la presenza di una funzione strumentale specificatamente dedicata ai rapporti con l’Ente Locale e i Servizi Sociali, che ha presenziato attivamente a tutti i Tavoli: il Tavolo Tecnico Famiglie e Minori; il Tavolo Tecnico Case Popolari e così via; l’attivazione nel plesso di progetti sportivi gratuiti in orario curricolare, l’attivazione nel plesso di un progetto di potenziamento di lingua inglese in orario curricolare, l’attivazione di pre e post scuola e attività pomeridiane extra curricolari; cene sociali o spettacoli per progetti di ogni genere; presenza attiva delle docenti alle reti di supporto costituite attorno agli alunni in difficoltà e particolare attenzione all’assegnazione dei docenti al plesso, con tentativo di massima stabilità e massimo supporto. A questo elenco della Dirigente Scolastica possiamo aggiungere tutti i supporti a favore dei cittadini, quali ad esempio il Centro di Protagonismo Giovanile, il Centro per le Famiglie, il Centro Ragazzi Lilliput, il Centro Animazione di Strada e tutti gli interventi di AxTO. Dunque, non solo l’Amministrazione conosce le problematiche legate alla zona e all’Istituto Comprensivo di via Collino e altre sedi scolastiche, ma da molti anni investe risorse umane ed economiche per sostenere la cittadinanza; risorse che la Circoscrizione ha quantificato, solo per quanto riguarda i fondi della Legge 285 di AxTO, per gli anni dal 2015 al 2018, in oltre 300.000 Euro. L’Amministrazione intende quindi certamente continuare a promuovere la coesione sociale nella porzione di Mirafiori Nord dove sorge la Scuola Vidari, che rimane comunque funzionante anche con le sole 4 classi e nell’intento di scongiurare una futura chiusura, ma con i dati sulla popolazione scolastica che sono stati evidenziati, unitamente alle scelte dei genitori e alla luce dei dati demografici che ci segnalano per la sola Circoscrizione 2 103 alunni in meno nella Primaria nell’anno scolastico 2019/2020; 211 alunni in meno nell’anno scolastico ’20/’21 e ulteriori cali negli anni successivi, quindi alla luce di tutto ciò l’approccio dell’Amministrazione medesima non può essere parziale e va esteso all’intera situazione scolastica della Circoscrizione 2. Occorre quindi, a mio avviso, e lo chiedo espressamente, un approfondimento in Commissione preceduto da una ricerca approfondita ed analisi di dati congiuntamente a tutte le istituzioni scolastiche della Circoscrizione 2 per condividere i possibili scenari che si prospettano a causa della riduzione degli iscritti e le azioni più opportune da intraprendere. Scenari e problematiche che riguarderanno sicuramente anche altri plessi, oltre alla Scuola Vidari. Per quanto concerne, infine, la destinazione d’uso dei locali della Scuola di via Poma non è stata stabilita e, come già riferito in Commissione, la decisione sarà condivisa con la Circoscrizione e il Territorio”. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessora. Come anticipato, lo dico a beneficio dei Consiglieri Comunali, abbiamo concordato, vista l’importanza del tema, qualche minuto in più, ma è una deroga del tutto straordinaria, ecco. Ovviamente medesima deroga, se vorrà, anche alla collega interpellante. Prego, Consigliera Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente, anche per essere così magnanimo con me oggi. Io voglio ringraziare l’Assessora Di Martino, perché è assolutamente stata puntuale nella risposta ed io sono ben conscia, era chiara la domanda provocatoria che il Comune e i suoi uffici fossero a conoscenza della situazione della Vidari; io ne sono venuta a conoscenza perché informata da alcuni cittadini, in particolare da un papà e da una mamma di bambini che hanno non figli da iscrivere al primo anno, ma figli che sono già in corso di studi presso questa Scuola. Concordo quando lei dice che fondamentalmente la prima ormai interpellanza è superata nei fatti, Assessora Di Martino, questo ce lo siamo dette anche privatamente prima, perché anche a me era giunta comunicazione da parte di alcuni genitori in cui si dichiarava che la prima, per l’anno scolastico 2019/2020, non sarebbe partita e concordo con lei quando si dice che sicuramente sono due i fattori che incidono: uno, è il calo demografico e due, le scelte dei cittadini. E sono talmente d’accordo soprattutto sul secondo punto perché spesso si dibatte, vado un po’ fuori tema, ma sulla chiusura dei punti nascite, quindi degli ospedali quando si dice che la Regione con i tagli chiude i reparti, in realtà sono spesso i cittadini che magari abitano in un piccolo paese e, invece di andare a partorire nel primo ospedale vicino, vengono ad esempio a Torino; faccio il caso del punto nascite che in Val Susa era stato chiuso perché molti cittadini e molte cittadine usufruivano del punto nascite magari del Sant’Anna, quindi sta un po’ in sé che non è tanto la Regione che chiude la struttura, quanto il cittadino stesso che, con le sue scelte, determina le circostanze. Allora, a me risultano ad oggi, iscritti virtuali in prima per l’anno scolastico 2019/2020, essere 13; adesso non mi ricordo se ho colto quel dato da tutta la spiegazione che lei ha fatto. Visto che ormai l’interpellanza in sé è superata, io l’auspicio che ho, e su questo mi metto a disposizione, credo che sicuramente anche la Circoscrizione 2 si metterà assolutamente a disposizione, non solo tanto per la Città, ma quanto per i suoi abitanti, nel cercare di lavorare per il futuro anno scolastico, che è il 2020/2021, questo perché io ho un po’ il timore che non riusciamo quest’anno a formare una prima classe, si vadano a scemare tutte le altre e poi l’Istituto venga definitivamente chiuso. Io ho fatto un sopralluogo in zona, quello sicuramente è un Istituto che risiede e insiste su un territorio estremamente particolare in cui sussistono realtà molto diverse tra di loro, ma è un grandissimo presidio per il Quartiere. Io, Presidente, mi ritengo assolutamente soddisfatta dalla risposta dell’Assessora Di Martino, chiedo solo se fosse possibile avere la risposta per girarla direttamente agli interessati. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Foglietta. Quindi, ritenendosi soddisfatta, passiamo all’interpellanza successiva. |