Interventi |
NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Io devo dire che non sono in questo caso, nei confronti dei colleghi di Minoranza, un ragazzo del coro e mi pare che sul problema del Teatro Regio ci sia un accanimento particolare. Non ho mai visto un accanimento così forte, tenendo altresì presente alcuni risultati. Avete parlato giustamente, il collega Lo Russo ha parlato, però devo ricordare che la lettera è fatta da 112 su 290 dipendenti, 112 su 290, quindi significa che una buona parte di maggioranza non ha seguito l’indirizzo negativo nei confronti di Graziosi, e a me non piace quando qualsiasi tipo di persona, che Galoppini si possa permettere il lusso di dire o lui o me, è un argomento che non mi piace, è un modo che non mi piace. Avrei preferito che Galoppini dicesse tante altre cose in una maniera diversa, ma quella di porre l’aut aut, personalmente, forse perché ho storia politica, in cui la politica…, mi hanno insegnato che è mediazione, avrei ritenuto che Galoppini usasse dei termini diversi ed aggiungo anche che la contestazione di questa mattina, stando agli organi di stampa, è dovuta al fatto che il Sindaco e Graziosi hanno ritenuto, giusto o sbagliato che sia, di cambiare sala nei confronti dei giornalisti, in quel momento è nata la contestazione, non è nata la contestazione nel momento in cui loro dicevano alcune cose di programmazione. Ed aggiungo, guardate, vi chiedo molte scuse, io sono sempre molto rispettoso, nessuno di voi ha detto che nell’ultimo anno sono aumentati i ricavi, sono aumentati il numero dei biglietti, sono calati i costi e che quest’anno, in tutti i casi, sono programmati 17 spettacoli, che per la prima volta è un record, con tutti gli anni precedenti. Senza fare la colpa a nessuno degli anni precedenti, perché il sottoscritto non ha pronunciato parole, anzi, credo esattamente il contrario. Allora io credo che ci sia un accanimento, ci sia da parte di qualcuno la volontà di mettere, come dire, in brutta figura, non saprei come usare, a tutti i costi qualcuno per un partito preso. Tutta questa storia, nata in questa maniera, personalmente non mi piace. Non mi piace, perché ci sono dei presupposti, forse di sottobanco, nascosti, più che mai legittimi, ci mancherebbe, io nella mia vita ne ho visti tantissimi, però in questo caso, ripeto, c’è qualcosa che non mi quadra e credo che qualcuno prima di pronunciare quelle parole: “O me o lui”, e prima di, come dire, riscaldare la folla che era presente, proprio per il posto che lui tiene, avrebbe dovuto essere molto più cauto e molto più equilibrato. Prima gli interessi del teatro, prima gli interessi della Città, poi in modo particolare, per ultimo vanno i suoi interessi. Credo che forse sarebbe bene, come dire, chiedo scusa, forse sarebbe bene che ognuno facesse un passo indietro e lasciasse il tempo al tempo. Hanno detto che ci sarà il momento in cui ci sarà la nuova scelta in una maniera diversa rispetto al passato, teniamolo presente, ma non andiamo a criticare fine a se stesso, alcune cose che, in fin dei conti, ripeto, sono risultati positivi. Le ripeto: ricavi, biglietti, calati i costi, 17 spettacoli il prossimo anno. Non critichiamo solo, qualche volta sappiamo anche dire: “Bravi” a qualcun altro, anche se, forse, gli interessi politici sono diversi. Grazie. |