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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2019-02028
"QUALE FUTURO PER IL TEATRO REGIO" PRESENTATA IN DATA 28 MAGGIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Io devo dire che non sono in questo caso, nei confronti dei colleghi
di Minoranza, un ragazzo del coro e mi pare che sul problema del Teatro Regio ci sia un
accanimento particolare. Non ho mai visto un accanimento così forte, tenendo altresì
presente alcuni risultati. Avete parlato giustamente, il collega Lo Russo ha parlato, però
devo ricordare che la lettera è fatta da 112 su 290 dipendenti, 112 su 290, quindi
significa che una buona parte di maggioranza non ha seguito l’indirizzo negativo nei
confronti di Graziosi, e a me non piace quando qualsiasi tipo di persona, che Galoppini
si possa permettere il lusso di dire o lui o me, è un argomento che non mi piace, è un
modo che non mi piace. Avrei preferito che Galoppini dicesse tante altre cose in una
maniera diversa, ma quella di porre l’aut aut, personalmente, forse perché ho storia
politica, in cui la politica…, mi hanno insegnato che è mediazione, avrei ritenuto che
Galoppini usasse dei termini diversi ed aggiungo anche che la contestazione di questa
mattina, stando agli organi di stampa, è dovuta al fatto che il Sindaco e Graziosi hanno
ritenuto, giusto o sbagliato che sia, di cambiare sala nei confronti dei giornalisti, in quel
momento è nata la contestazione, non è nata la contestazione nel momento in cui loro
dicevano alcune cose di programmazione. Ed aggiungo, guardate, vi chiedo molte
scuse, io sono sempre molto rispettoso, nessuno di voi ha detto che nell’ultimo anno
sono aumentati i ricavi, sono aumentati il numero dei biglietti, sono calati i costi e che
quest’anno, in tutti i casi, sono programmati 17 spettacoli, che per la prima volta è un
record, con tutti gli anni precedenti. Senza fare la colpa a nessuno degli anni precedenti,
perché il sottoscritto non ha pronunciato parole, anzi, credo esattamente il contrario.
Allora io credo che ci sia un accanimento, ci sia da parte di qualcuno la volontà di
mettere, come dire, in brutta figura, non saprei come usare, a tutti i costi qualcuno per
un partito preso. Tutta questa storia, nata in questa maniera, personalmente non mi
piace. Non mi piace, perché ci sono dei presupposti, forse di sottobanco, nascosti, più
che mai legittimi, ci mancherebbe, io nella mia vita ne ho visti tantissimi, però in questo
caso, ripeto, c’è qualcosa che non mi quadra e credo che qualcuno prima di pronunciare
quelle parole: “O me o lui”, e prima di, come dire, riscaldare la folla che era presente,
proprio per il posto che lui tiene, avrebbe dovuto essere molto più cauto e molto più
equilibrato. Prima gli interessi del teatro, prima gli interessi della Città, poi in modo
particolare, per ultimo vanno i suoi interessi. Credo che forse sarebbe bene, come dire,
chiedo scusa, forse sarebbe bene che ognuno facesse un passo indietro e lasciasse il
tempo al tempo. Hanno detto che ci sarà il momento in cui ci sarà la nuova scelta in una
maniera diversa rispetto al passato, teniamolo presente, ma non andiamo a criticare fine
a se stesso, alcune cose che, in fin dei conti, ripeto, sono risultati positivi. Le ripeto:
ricavi, biglietti, calati i costi, 17 spettacoli il prossimo anno. Non critichiamo solo,
qualche volta sappiamo anche dire: “Bravi” a qualcun altro, anche se, forse, gli interessi
politici sono diversi. Grazie.

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