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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2019-02028
"QUALE FUTURO PER IL TEATRO REGIO" PRESENTATA IN DATA 28 MAGGIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
GIOVARA Massimo
Ah, c’è stato uno spostamento in ordine, come succede spesso, quando si ha paura di
sentire le parole, bisogna dire l’ultima. Signor Presidente, affermazioni temerarie da chi
mi ha preceduto. Azzerare i vertici del Teatro Regio, forse il Capogruppo Lo Russo non
lo sa, corrisponde a commissariare il Teatro Regio, quindi forse questo è un desiderio
che lei dovrebbe valutare con maggiore riflessione. Io non capisco tutte queste
affermazioni, dal momento che è già stato detto diverse volte, che la roadmap è ben
stabilita, ci sarà una call comparativa fra vari nominativi, quindi la soluzione c’è già.
Ma soprattutto mi chiedo, stamattina noi dovremmo dare credito a, per esempio, tre
abbonati che dicono di ritirare l’abbonamento e di abbonati il Regio ne ha 6.000. Allora
io farei un survey, un’analisi di quanti abbonati ritirerebbero l’abbonamento e poi
chiederei anche in base a che cosa ritirano l’abbonamento, perché contemporaneamente
si dice, che questa stagione è andata bene. Non andava bene quando l’abbiamo trovata,
volevo fare rilevare che la mozione di cui sono primo firmatario, è stata presentata
quando c’era anche l’altro Sovrintendente Vergnano, e ne approfitto per fare una
piccola chiosa, visto che continua ad essere strumentalizzato nelle cose che ho detto ad
eventuali giornalisti, ed è stato recuperato addirittura un articolo di un anno fa, cioè, ieri
è stato recuperato un articolo di un anno fa, in cui avrei detto che la qualità artistica del
Regio non è quella che dovrebbe essere. Io non ho mai detto una cosa del genere, non
ho mai parlato di bassa qualità artistica di chi lavora nel Regio, stavo parlando,
ovviamente, com’è anche scritto nella mozione, di far passare il Regio ad ente di alto
livello come l’Accademia di Santa Cecilia e la Scala di Milano e penso che questo
dovrebbe essere un obiettivo condiviso da tutti, Maggioranza e Minoranza, da tutti
quanti. Non lo condividiamo? Bene, noi invece ci crediamo, vogliamo che il Regio
assurga ad un livello superiore. Un’altra domanda che faccio, noi dovremmo dare
credito a chi dice: “via Graziosi, dentro Galoppini”, e noi sappiamo che il Direttore
dell’Area Artistica attuale, nonché Direttore Artistico, ha detto: “Il piano industriale non
va bene, cosa dobbiamo fare?”. Non è mai stato fatto un piano industriale in più di 10
anni, noi lo facciamo e quel piano industriale non va bene. Io vorrei sapere perché non
va bene quel piano industriale. In passato il piano industriale, si riduceva a fornire
immobili al Teatro Regio, abbiamo visto com’è finita, abbiamo trovato un ente sull’orlo
del commissariamento, se non del fallimento. Ci stiamo sforzando e stiamo riuscendo a
portare risorse al Regio, 8 milioni e mezzo per la ristrutturazione, abbiamo copertura,
come ha detto la Sindaca, per 12 milioni, su un piano di 14 milioni e questa mattina non
ho sentito una parola da parte degli orchestrali su questo dato, che è un dato di fatto,
oggettivo, che va a beneficio del Regio e quindi anche degli orchestrali. Inizio ad avere
il sospetto che dobbiamo, secondo voi, essere in ostaggio di alcune persone che, per
motivi che non conosciamo, e che peraltro affermano al di là della fondatezza o
infondatezza delle accuse fatte a Graziosi, io ci farei un pensierino. Quindi questo
sdoganerebbe un atteggiamento di questo tipo: io accuso infondatamente un
Sovrintendente e poi tu, politica, mi devi ascoltare, nonostante il piano industriale,
nonostante 8 milioni e mezzo che arrivano dal Ministero, e nonostante tutto quello che
sta succedendo in questo momento, cioè 10% in più di ingressi al Regio, rinnovo di
abbonamenti, abbassamento dei prezzi, maggiore ingresso per giovani, eccetera,
eccetera. Tutte cose che sono state dette, ripetute tante volte, ma siccome siamo in un
clima (parola incomprensibile) dobbiamo ripeterlo anche noi. Voi continuate a ripetere
le stesse bugie da tre anni e noi continueremo a ripetere le stesse verità, fino a che non
ci sfiancheremo. Ci stiamo già un po’ sfiancando, perché non siamo politici di
professione come voi e non siamo tanto abituati a manipolare la verità, però
continuiamo a ripeterlo. Allora, dobbiamo fare una profonda revisione di che cosa?
Dobbiamo recuperare il filo di che cosa? A questo dovreste rispondere quando prima
fate delle affermazioni. Il Sovrintendente è in prorogatio, perché se no il Regio viene
commissariato. Lei, Consigliere Lo Russo, vorrebbe le dimissioni in questo momento
del Sovrintendente del Regio? Lo dica, perché questo corrisponde a dire commissariamo
il Regio, io sarei anche ben contento se siamo tutti d’accordo. Se lei dice che bisogna
commissariare il Regio in questo momento, sarà un Commissario che viene qua,
stabilisce e mi dispiace, bisogna vedere anche le responsabilità del passato. Io questa
favoletta che, quelli che sono venuti prima non bisogna toccarli, non riesco più a
capirla, perché nella vita, invece funziona così. Prego, se vuole inter... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO).

GIOVARA Massimo
Forse facciamo solo questo, perché prima di noi ci sono stati 23 anni della stessa forza
politica e noi abbiamo avuto tre anni senza forze mediatiche che ci sostenessero. È un
dato di fatto, Consigliere Fassino. Lei può anche ridere, ma purtroppo è così, io non ci
credevo, ho sperimentato proprio con quella cosa che ho detto prima no, cioè viene
utilizzato un articolo di un anno fa per far passare l’idea che il Consigliere Giovara dice:
“La qualità artistica del Regio è bassa”, quindi contrapporre me agli artisti del Regio, e
quella cosa era falsa, era semplicemente falsa, estrapolata dal contesto. Sarà successo
anche a lei che fa politica da tanto tempo, sarà successo anche a lei di avere visto
affermazioni sue manipolate. Comunque non è un dibattito tra me e lei e, se mi
permette, qui in Consiglio Comunale ci si segna prima di parlare, almeno io cerco di
fare così. Io sono d’accordo, questo clima è terrificante, le interpretazioni, però, sono di
tipo diverso. Grazie.

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