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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2019-02028
"QUALE FUTURO PER IL TEATRO REGIO" PRESENTATA IN DATA 28 MAGGIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio ovviamente i Consiglieri e le Consigliere per il dibattito.
Io vorrei solo fare tre precisazioni, perché mi pare che alcune cose siano in parte...,
probabilmente le abbiamo spiegato male noi, e in parte credo anche strumentalizzate.
Allora, stamattina in conferenza, parlo della sottoscritta ma credo di poter dire in
generale, nessuno, ma non solo questa mattina, parlo ovviamente per me, in questi tre
anni, dal mio punto di vista, io non ho mai detto - e vi sfido a cercare un mio
virgolettato - che il Sovrintendente Vergnano ha avuto una gestione disastrosa del
teatro. Io quello che ho detto questa mattina, e ho detto più volte, è stato che c’è un
contesto generale degli enti lirici che è stato ricordato, come diceva giustamente il
Consigliere Fassino, per cui molti enti sono stati commissariati. Aggiungo, e lo ripeto,
perché ritengo che sia un elemento che non ha aiutato il Teatro Regio, che il
conferimento degli immobili, che è stato fatto nel 2011-2013, è stato ampiamente
discusso, ha generato una crisi di liquidità che paghiamo negli anni successivi. Questo
non solo per la Fondazione Regio, anche per tanti altri enti culturali e quello è stato un
elemento aggiuntivo rispetto ad altri teatri che ha mandato in difficoltà. Aggiungo
un’altra considerazione, non l’avrei citato io, l’ha citato la Consigliera Foglietta, non è
la prima volta che c’è una crisi nel teatro e tensioni all’interno del teatro tra figure
apicali che gestiscono il teatro. Poi lo si può manifestare in tanti modi, ma mi
sembrerebbe non corretto pensare che nascano oggi, o meglio, sia oggi il primo caso di
tensioni all’interno del teatro. Vorrei specificare un’altra cosa: il Consigliere Lo Russo
diceva di azzerare. È già stato specificato, non possiamo azzerare in questa fase, però
abbiamo fatto una cosa diversa rispetto a un anno e mezzo fa e lo delibereremo
mercoledì in Consiglio di Indirizzo, abbiamo avviato una procedura comparativa. Però,
lo dico chiaramente, la procedura comparativa, per quanto questa è la mia opinione,
discuteremo mercoledì, partirà da quel piano di sviluppo che è l’oggetto su cui noi
cercheremo di andare in attuazione e su cui noi chiederemo la verifica - come
giustamente veniva detto - delle azioni che devono essere portate avanti e la prima
verifica, io ricordo nel Consiglio di Indirizzo in cui abbiamo approvato il Bilancio di
Previsione 2019 insieme al piano di sviluppo, perché il Bilancio di Previsione è il primo
anno del piano di sviluppo, ci siamo detti che a settembre-ottobre sarebbe stato fatta in
fase di assestamento la prima verifica, rispetto alle azioni attuate e attuabili e in
attuazione e/o quello che è effettivamente stato raggiunto, cioè l’interesse e l’attenzione
del Consiglio di Indirizzo, quello precedente e quello nuovo, a cui auguro buon lavoro,
e li ringrazio per aver accettato di entrare in un Consiglio in un momento certamente
non facile per il teatro, la nostra attenzione è tutta sul monitoraggio di quel piano di
sviluppo. Guardate che nessuno sottovaluta il fatto che ci siano tensioni all’interno del
teatro. Io sono amareggiata per quello che è successo stamattina in conferenza stampa, e
lo sono perché credo, e giungo a specificare un’altra cosa che è stata qui detta dalla
Consigliera Foglietta, che non è assolutamente quello che ho detto, ma credo che le
dinamiche interne del teatro che esistono, ed è normale che esistano e che certamente ci
dobbiamo fare carico e cerchiamo di farci carico, tant’è che era stato fissato un incontro,
dal mio punto di vista è un peccato se arrivano a sfociare nel momento di presentazione
della conferenza. Ora ciascuno si deve assumere le proprie responsabilità e io, oggi, lo
rifaccio anche in questa sede e me ne assumo la responsabilità, però vorrei dire tre cose.
La prima: io ogni anno, da quando sono Sindaca e da quando sono Presidente al Regio,
ringrazio in conferenza stampa i lavoratori, siccome in tre anni hanno avuto sempre
momenti difficili, per non aver scioperato. L’ho fatto l’anno scorso, l’ho fatto
quest’anno, l’ho fatto l’anno prima e non è nessuna volontà di non permettere il diritto
allo sciopero, però è innegabile che il fatto che loro non abbiano scioperato - l’ho fatto
quest’anno, l’ho fatto l’anno scorso, l’ho fatto quando abbiamo presentato il piano
industriale - ci permette di raggiungere il livello dei ricavi. Non significa che stiamo
minacciando ed io non voglio permettere ai lavoratori di scioperare, ci mancherebbe, e
se è stato frainteso lo ribadisco qui, tant’è che l’ho sempre detto in tutte le sedi. Anzi, al
contrario, sto dicendo che in un momento di tensione e di difficoltà del teatro queste
persone hanno messo l’interesse del teatro davanti all’interesse proprio come lavoratori,
che è il diritto di scioperare. Però francamente che anche questo venga riportato al
contrario mi dispiace e colgo l’occasione per precisarlo perché, ripeto, non è la prima
volta che ringrazio da questo punto di vista. La legge, oggi, ci dice che se non andiamo
in prorogatio andiamo in commissariamento; non a caso il Consiglio di Indirizzo ha
costruito un percorso, ripeto, di procedura comparativa. Aggiungo, Consigliera
Foglietta, lei per carità, possiamo parlare dei numeri, però numeri, biglietti, non
biglietti, Black Friday, sarà vero, però i ricavi ci dicono che abbiamo fatto più di
500.000 Euro di ricavi e meno di 500.000 Euro di costi, e questo è un risultato che ha
portato a casa il teatro, ciascuno per la su parte e credo che sia un qualcosa che è
positivo e che dobbiamo anche rivendicare e che ci dà, secondo me, speranza rispetto
all’attuazione di quel piano, perché se il primo anno avessimo perso di biglietteria - in
termini ovviamente di somma biglietteria, abbonamento - avessimo perso in termini di
valori, quindi avessimo ridotto i ricavi, è chiaro che sarei la prima a dire che quel piano
di sviluppo è impossibile portarlo avanti. Ma in realtà quest’anno ci dice che rispetto a
quello che ci siamo detti siamo riusciti grazie a tutti, dottor Galoppini e ovviamente il
Sovrintendente Graziosi, a lavorare sulle due leve che c’eravamo detti: aumento dei
ricavi e riduzione dei costi, e questo significa che il piano di sviluppo può continuare ad
andare in quella direzione. Poi, ripeto, lo sappiamo che è ambizioso quel piano. Cioè io
lo so che è ambizioso e il Consiglio di Indirizzo lo sta valutando, lo sta studiando. Però
è altrettanto vero che per la prima volta abbiamo l’occasione, io credo, di rivedere e
provare a sistemare una crisi che è una crisi che esiste, ripeto, come in tantissimi enti
lirici perché comunque l’appoggio e lo sforzo del Ministero è uno sforzo che ci dà forza
in un percorso perché di quei 14 milioni, ripeto, 12 sono coperti nell’arco del piano; c’è
una parte nostra, c’è una parte di IREN, se non ricordo male, c’è una parte del Ministero
perché c’è una serie di investimenti che devono essere fatti nell’arco del piano. Ora, io
incontrerò i lavoratori e non è che non ascolto e non percepisco quello che sta
succedendo, però è altrettanto vero che il tema del piano di sviluppo, come credo,
giustamente, ha detto il Consigliere Fassino, sia il termine su cui ci si debba
confrontare. Il teatro è pronto o non è pronto ad attuare quel piano di sviluppo? E noi
siamo pronti o non pronti ad attuare quel piano di sviluppo? Io credo che sia questo il
punto, io credo che il piano di sviluppo sia il futuro di quel teatro e su quello ci stiamo
impegnando. La procedura comparativa avrà i suoi tempi e proprio per evitare quello
che è successo in passato l’abbiamo avviata e ci diamo del tempo, perché la procedura
comparativa richiede un iter e coinvolgerà il Consiglio di Indirizzo e quindi tutte le
forze che fanno parte di quel Consiglio di Indirizzo. Per forze non intendo forze
politiche, evidentemente, ma le forze delle varie istituzioni. Speriamo anche che arrivi
la Regione presto e possa nominare il suo rappresentante all’interno del Consiglio di
Indirizzo e altra strada in questo momento non c’è, se non continuare a monitorare sul
piano di sviluppo. Alcune azioni dovranno essere attuate entro, ripeto, ottobre-
novembre, tant’è che ci sono delle trattative sindacali che sono in corso e che andranno
avanti, credo, nei prossimi mesi; lavorare come Consiglio di Indirizzo sulla procedura e
cercare di riportare a un clima sereno nel teatro; ma non è assolutamente facile, non è
facile perché tensioni di questo tipo purtroppo ci sono già state e in questo momento ci
sono. Ora io credo, ripeto, che l’incontro, il Consiglio di Indirizzo di mercoledì, inizierà
a dare qualche risposta rispetto a quello che c’è stato chiesto e l’incontro con i Sindacati
spero possa essere un primo momento, anzi non è il primo, ma un importante momento
di confronto per cercare di rasserenare quello che è il clima all’interno del teatro.
Grazie.

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