Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie Presidente. Il Rendiconto del 2018 di ITER, in realtà attiene, ci dà il destro per fare una considerazione politica relativamente a come il 2018 si è sviluppato per quanto riguarda i Servizi Educativi. Onestamente non ci sentiamo di attribuire tutta la responsabilità alla neo Assessora Di Martino, che proprio nel 2018 ha assunto l’incarico al posto della sua predecessora Patti, allontanata dalla Sindaca Appendino, anzi, addirittura nel ‘19, quindi a maggior ragione, sì, chiedo scusa, ha ragione. Chiedo scusa, da questo punto di vista, conseguentemente si trova, di fatto, a essere responsabile di una cosa di cui in realtà responsabile non è, però Rolando già c’era. Allora, io mi rivolgo all’Assessore Rolando, col quale mi lega una consuetudine d’Aula ormai, direi consolidata, relativamente non tanto al tema del rendiconto di ITER, quanto più in generale a un altro tema che attiene alle sue deleghe, che è la questione del personale dei Servizi Educativi, Assessore, perché questo tema del Rendiconto di ITER, di fatto, ancorché è un rendiconto contabile, costringe tutti noi a fare, mettere in evidenza quello che già è emerso in una seduta di Commissione proprio la scorsa settimana, alla presenza dei Sindacati e alla presenza dei genitori, relativamente alla grande criticità che, per quanto riguarda il comparto dei Servizi Educativi, relativamente alle fuoriuscite legate a quiescenza, sia legata a Quota 100, che legata a Fornero, produrrà, sulla base delle stime fornite dall’Ufficio del Personale, oltre 400 esuberi, cioè esuberi, scusi, quiescenze, e conseguentemente una radicale necessità di rimodulazione del comparto dal punto di vista del personale; tra le 300 e le 400 persone, a seconda di quante aderiranno alla famosa Quota 100. A fronte di questa problematicità l’Assessora Di Martino ha annunciato in Commissione, la scorsa settimana, che il piano di reclutamento prevede unicamente il reclutamento di 70 unità, ripartite, 35, se non sbaglio, sugli assistenti e 35 sugli educatori, a seconda di - insegnanti, chiedo scusa - alcune reclutate tramite un nuovo concorso, che vuol dire ovviamente bene, ma vuol dire Commissioni, procedure, ricorsi, e così via, e altre, qualora, perché nel frattempo sarà già convertita in Legge, venga tenuta valida la graduatoria dei precari, attraverso l’attingimento da quella graduatoria. Allora il problema non è tanto esaminare il Rendiconto di ITER 2018, che è un problema; il problema è capire qual è la strategia che ha quest’Amministrazione, relativamente ad uno dei cardini della questione dei servizi alla città, in particolar modo i Servizi Educativi. Io, come ho avuto modo di dire in quella Commissione, lei non c’era, Assessore, c’erano esponenti della Maggioranza, c’era certamente l’Assessora di Martino, sono ahimè reduce da una stagione, quella passata, in cui, in virtù di problematicità legate all’economicità del servizio ed all’eccessiva difficoltà di contemperare l’esigenza dell’erogazione diretta con vincoli di bilancio, nell’anno 2012 fu fatta una scelta che fu quella di esternalizzare nove nidi. Peraltro è di maggio una determina dirigenziale di proroga dell’affidamento che proprio nelle premesse dà un giudizio estremamente lusinghiero relativamente alla qualità del servizio erogato ai bambini di quei nidi, al punto tale da andare in proroga, invece che in nuova gara. Quindi, per capirci forse tutta quest’operazione non era poi così campata per aria. Però, dal punto di vista politico, io ricordo distintamente che l’attuale maggioranza che sostiene la vostra Giunta, fu frontalmente contrario. Ricordo distintamente l’attuale Sindaca alzarsi dai banchi delle forze di Minoranza, proprio dove adesso siede il Consigliere Curatella, scagliandosi contro l’allora collega Mariagrazia Pellerino, l’allora collega Gianguido Passoni, rei, a suo dire, di aver svenduto, distrutto, scardinato il sistema dell’erogazione di Servizi Educativi di questa città con quella delibera di Consiglio Comunale che avviò l’iter per l’esternalizzazione dei nove nidi. Ora, io continuo a ripetere che non comprendo, guardo lei, io non l’ho capito in Commissione, continuo a non sentire e ricevere risposte, come noi possiamo affrontare questo tema, perché non ho capito quest’Amministrazione che cosa vuole fare del delta 411 meno 70, che sono 330. Questi elementi non sono tangenziali alla delibera che stiamo esaminando. Cioè, questa delibera attiene al Rendiconto 2018 di ITER, ma siccome ITER sta dentro un macro comparto, che è il macro comparto dei Servizi Educativi, a noi premerebbe capire dove state portando la barca. Ovviamente, come ho avuto modo di dire in Commissione, in questa modalità di gestione e di relazione tra Maggioranza, Giunta e Minoranza, a noi non è mai stato chiesto prima, non è stato chiesto neanche adesso, di dare un’opinione, e quindi assistiamo cercando di capire dove state andando. Rileviamo che ci pare che il fabbisogno individuato dei Servizi Educativi per mantenere inalterata la qualità e la numerosità dell’offerta diretta del Comune, non può essere soddisfatta dalla sola riassunzione di 70 unità di personale, a fronte delle fuoriuscite di 400 nel triennio. Attendiamo di capire dove in qualche modo andrete a parare e, conseguentemente, non ce ne vorrete se il Partito Democratico non parteciperà alla votazione di questa deliberazione, non perché non la condivide, ma perché riteniamo doveroso segnare un punto di dissenso relativamente a quest’assenza di strategia che continuate a dimostrare nei confronti di questa straordinaria problematicità che a breve i torinesi, soprattutto i più piccoli, dovranno affrontare. |