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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2019-01722
"QUALE FUTURO PER IL C.A.A.T." PRESENTATA IN DATA 13 MAGGIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA GRIPPO.
Interventi


SICARI Francesco (Presidente)

Proseguiamo adesso con la seconda interpellanza generale, la n. mecc. 201901722/002:



"Quale futuro per il C.A.A.T."

SICARI Francesco (Presidente)

Risponde l'Assessore Sacco. Prego, Assessore.

SACCO Alberto (Assessore)

Grazie. Allora, leggo la risposta che ha dato il dottor Pizzichetta dell'Ufficio Partecipate dell'Assessore Rolando. Allora, in data 2 aprile veniva convocata l'assemblea ordinaria degli azionisti del CAAT per il giorno mercoledì 17 aprile alle ore 15.30 in prima e unica convocazione, fra i cui argomenti all'Ordine del Giorno vi era: 2) proposta conciliativa sul contenzioso per il contributo rifiuti, iniziative della società per sviluppo del Centro Agro Alimentare di Torino, deliberazione conseguente. Con nota protocollo 2040 del 16/04/2019 è stato chiesto il rinvio dell'assemblea per i seguenti motivi: con riferimento all'argomento posto al punto 2 dell'Ordine del Giorno, in quanto la valutazione della proposta conciliativa non rientra tra le competenze dell'assemblea dei soci, disciplinata dall'articolo 12 dello statuto sociale, essendo la decisione sull'argomento di competenza esclusiva dell'organo gestorio. L'attenzione della Città sulla questione è comprovata dalla recente corrispondenza intercorsa con la società e data al riguardo si richiama la nota, protocollo 399, inviata in data 19/02/2019 della Città di Torino che, con riferimento al nuovo piano industriale 2019/2022, approvato dal CdA in data 21 dicembre 2018, richiedeva al CdA quanto segue: con riferimento al cosiddetto contenzioso conduttori CAAT si ribadisce la necessità di risolvere definitivamente i contenziosi in atto con i grossisti e si apprende, con favore, la volontà di codesta società, manifestata nell'ambito del Piano industriale e di sviluppo 2018/2022, di avviare un confronto con la categoria dei grossisti, in merito a ciò. Dalla lettura del conto economico si rileva, a partire dall'esercizio 2019, la mancata previsione dei ricavi per recupero spese e smaltimento rifiuti. Si chiedono, pertanto, delucidazioni in merito alla posizione che la società intende sostenere nell'ambito del suddetto confronto, posto che, ad avviso della Città di Torino, il confronto con la categoria dei grossisti non potrà concludersi con una totale rinuncia da parte di CAAT al recupero delle spese. Nell'ambito della procedura sui controlli della società, come disciplinata dalla deliberazione del meccanografico 2018-208/064, l'Assessorato - in data 12 giugno 2019, quindi tra pochi giorni - incontrerà la società e fra argomenti in merito ai quali è stato chiesto un aggiornamento alla società vi è il rinnovo dei contratti. Questa è stata la risposta del dottor Pizzichetta delle Partecipate, che mi allega anche la lettera che ha mandato alla Città il 16 aprile, dove con riferimento all'Ordine del Giorno, oltre a quello che abbiamo detto prima, chiedeva in merito all'argomento posto al punto 3 dell'Ordine del Giorno, dimissioni della Consigliera Patrizia Ferrarine, tutta una serie di cose. Chiedeva alla società di trasmettere ai soci una serie di corrispondenze tra società e MEF. In merito all'argomento al punto 4, informativa del Consiglio di Amministrazione in merito alla relazione del responsabile per la prevenzione della corruzione e trasparenza 31 gennaio 2019 e al verbale dell'OdG del 6 febbraio 2019, allo stato attuale si precisa che il socio non è in condizioni di poter determinare nulla sull'argomento in quanto era nell'attesa di acquisire le seguenti ulteriori informazioni: esito delle verifiche sul tema della produzione dei rifiuti condotti dall'ODV Silvia Coda per mezzo di un esperto a cui avrebbe conferito l'incarico; esito dell'incarico conferito dal Direttore Generale all'ingegner Di Pasquale sullo stesso argomento e sulla gara per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; risposta dell'ODV Silvia Coda al Collegio Sindacale su quali ipotesi di reato sarebbe da imputare al Consiglio di Amministrazione, oggetto, tra l'altro, di richiesta da parte del Collegio Sindacale nella nota dell'8 marzo 2019, inviata anche al Consiglio di Amministrazione.

SICARI Francesco (Presidente)

Grazie, Assessore Sacco. Prego, Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia

Intanto chiederei, per cortesia, all'Assessore Sacco se potesse fornirci quanto ha letto sin qui e redatto dal dottor Pizzichetta. Io per nulla al mondo voglio mancarle di rispetto, Assessore, ma l'impressione che ho avuto, quindi parlo solamente di un'impressione, è che anche lei leggesse per la prima volta, quindi ascoltasse per la prima volta quello che ha letto. Quindi certamente io mi sono persa qualche passaggio e andrò a rivedermelo, e c'è il rischio che non abbia completamente compreso il senso della risposta a domande estremamente semplici che però la chiamavano in causa in quanto Assessore e non portavoce di pur preparatissimi dirigenti di questo Comune. Ad ogni modo, mi pregio di lasciare a verbale, invece, Presidente, quali sono state le ricadute di una scelta che è stata fatta dal Comune di Torino, allora vogliamo dire, tardivamente. Perché se il dottor Pizzichetta ha verificato che non rientrava, così ho compreso nell'estrema sintesi, talvolta ritorno alle origini e quindi direi sintesi giornalistica, nell'estrema sintesi di quello che lei ha letto, mi pare di capire che la decisione di far saltare l'assemblea all'ultimo momento dipende dal fatto che qualcuno vi ha fatto accorgere che non era nella competenza del Comune l'andare a trattare un'eventuale definizione del contezioso. Questo è il senso, o meglio, non era nella competenza dell'assemblea dei soci di cui il Comune è socio di maggioranza, adesso l'ho detto come ho potuto; mi sembra che accorgersene cinque minuti prima dell'assemblea sia perlomeno curioso. Tutto ciò detto, il fatto che ve ne siate accorti con questo ritardo mettendoci invece nelle condizioni, dico anche me, perché comunque abbiamo partecipato a tutte le Commissioni dove si è parlato di questo - mi pare di ricordare anche lei - invece s'immaginava qualcosa di completamente diverso, ha prodotto che sia saltata ogni possibilità di intraprendere una soluzione diversa da quella di andare a sentenza. Quindi, a oggi, se non capita qualcosa di assolutamente inatteso, quelle 45-50 cause che pesano come un macigno sul Centro Agro Alimentare progressivamente andranno a sentenza, non lo so nell'interesse di chi, perché non sono profeta. So certamente che un contenzioso, che è già costato 100.000 euro solo di contenzioso, ad una realtà che è per la maggior parte in pancia al Comune di Torino, a nulla può giovare a quella realtà e tantomeno all'interlocuzione che quella realtà ha con le aziende che ospita. Lo ricordo, la Magistratura aveva accettato di procrastinare una decisione su una causa che, a dire dei vertici di CAAT, aveva un esito tutt'altro che scontato; l'abbiamo sentito in Commissione, l'hanno sentito tutti i colleghi di Maggioranza e Minoranza: aveva accettato di procrastinare perché sembrava che ci fossero i termini per una transazione. L'assemblea che era stata indetta per poter parlare di questo era già al limite di data; nel momento in cui l'assemblea non si è svolta, da fonti interne che sono quelle degli avvocati che si occupano di seguire la vicenda, ho una contezza quasi assoluta che la transazione sia andata, permettetemi di semplificare, a farsi benedire. Il punto è: la politica, quindi lei, Assessore, la Giunta, rispetto ai rapporti che intende avere con il management e quindi, userò una parola che tanto vi dà fastidio, ma in termini di visione, di sviluppo e di quello che s'intende fare del futuro di quella realtà come si assumerà, in che modo, se si assumerà la responsabilità di una cosa di questo genere? Perché il tempo non è una variabile indipendente. Ora lei viene dopo settimane, perché abbiamo dovuto ridurci a chiedere un'interpellanza generale per avere delle risposte banalissime che si potevano avere con un'interpellanza ordinaria, ma siccome si fa resistenza ultimamente, noi si cerca di avere le risposte in tutti i modi, lei si presenta e mi legge pari pari la nota di un tecnico. Perfetto, le ho appena illustrato quali sono le conseguenze di questo tipo di atteggiamento. Mi ha confermato, io ne avevo già una minima conoscenza, che è prossimo un incontro per andare a definire...

SICARI Francesco (Presidente)

La invito a concludere.

GRIPPO Maria Grazia

Sì, andare a definire i nuovi contratti. Chiaramente le disdette sono già arrivate e quindi non soltanto pesano contenziosi a questo stadio, contenziosi che, ripeto, andranno a sentenza, ma di contratti, se va bene, si incomincia a parlare questa settimana. Quando noi diciamo che il futuro di quella realtà è sempre più nebuloso non abbiamo nessuna notizia inversa in nessuna sede da parte vostra - concludo, Presidente - da parte vostra, né qui, né nelle Commissioni, né all'esterno. Se ne prenderà la responsabilità, Assessore Sacco, glielo dico oggi come glielo dicevo l'anno scorso, se ne prenderà la responsabilità perché non può pensare che questa sia una questione che non la riguarda; nel momento in cui se ne prenderà la responsabilità andremo a definire il risultato.

SICARI Francesco (Presidente)

Grazie. Consigliere Russi, prego.

RUSSI Andrea

Sì, grazie, Presidente. No, posto il fatto che la Città si è già espressa molte volte anche relativamente alla necessità di risolvere i contenziosi di cui stiamo parlando, e anche il Presidente del CAAT in Commissione ha ribadito che ha ricevuto indicazione dalla Città di andare a risolvere appunto questa situazione, ho oggi, appunto, appreso il motivo per cui è stata sconvocata l'assemblea degli azionisti e che, appunto, la valutazione conciliativa non rientra tra le competenze dell'assemblea dei soci. Ovviamente è stata richiesta anche un'integrazione di documentazione, ma quello che interessava a noi nello specifico era il discorso relativo al contenzioso e non rientra appunto tra le competenze dell'assemblea dei soci che vede poi la partecipazione della Città di Torino. Mi fa comunque piacere apprendere che, appunto, prossimamente nel mese di giugno la Città incontrerà il CAAT per avere informazioni e delucidazioni su quanto richiesto. Visti i trascorsi comunque, io personalmente, invece ritengo necessario un atteggiamento così prudenziale da parte della Città di Torino onde evitare che come in passato il socio di maggioranza del CAAT si ritrovi poi di fronte a situazioni che come in passato hanno portato a questo tipo di contenziosi. Quindi io apprezzo, nel caso in cui ci fosse anche un discorso di questo genere, l'atteggiamento più prudenziale, cioè è più che legittimo a riguardo visto i precedenti. Detto ciò appunto noi in Commissione quando abbiamo udito i vertici del CAAT abbiamo appreso che i costi generati dalle spese legali per il contenzioso superano i 100.000 euro e che, se attualmente sono praticamente molto di più rispetto..., sono spese molto più onerose rispetto a quanto si potrebbe ottenere con il recupero delle tariffe non pagate. È un contenzioso che nasce da molto lontano, non nasce soltanto nel 2015 quando il vecchio CdA del CAAT decide di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali inserendo il contributo rifiuti, tra l'altro era anche ovvio che si arrivasse ad un contenzioso di questo genere, perché in una qualunque forma contrattuale, da quella lavorativa a quella di locazione quando mi cambi le carte in tavola io sarei il primo ad andare di fronte ad un Giudice e a dire "Qua c'è qualcosa che non funziona", poi l'esito di un contenzioso sarà la Magistratura a definirlo, ma sicuramente è una situazione che va a modificare unilateralmente un contratto, è l'apertura di un contenzioso legale più che legittima. Ma a mio giudizio nasce da molto più lontano questo contenzioso, dal 2001 che è l'anno in cui è nato il CAAT, è l'anno in cui la nuova struttura del CAAT è nata sulle ceneri di quella vecchia spostando il Centro Agro Alimentare dai mercati ortofrutticoli all'ingrosso di zona Filadelfia fino all'attuale locazione di Grugliasco. La società è sempre stata in perdita, si è arrivati nel 2002 e nel 2003 a passivi di più di 3 milioni il che vuol dire che una delle voci in entrata più grosse, se non la più grossa che è quella delle locazioni, è sempre stata sottostimata ed io un'idea ce l'ho sul motivo per cui la voce sia sempre stata sottostimata. Era ovvio che serviva uno spazio per creare una cittadella olimpica che era quella del MOI, era ovvio che i grossisti non sarebbero mai andati in un centro logisticamente più scomodo rispetto a quello che poteva essere un arrivo all'interno della Città di Torino, ma non sono io a dire che è stata sottostimata la spesa per i grossisti, cioè è stato lo stesso CdA, precedente all'attuale gestione, che lo ha definito indicando appunto la necessità di chiedere un nuovo contributo proprio ai grossisti, quindi sostenendo implicitamente che le locazioni erano sottostimate, se no non avrebbe chiesto quel tipo di contributo e quindi è un altro regalo ed è la meravigliosa eredità olimpica che ci è stata lasciata, anche questo e anche questi contenziosi. Io detto ciò non posso che auspicare che, nel rispetto delle regole, si trovi velocemente un accordo. Mi fa piacere che il contributo, così come ho ascoltato direttamente dalla voce del Presidente Lazzarino, sia richiesto e previsto all'interno dei nuovi contratti, certo è che ovviamente se le cause andassero a finir male, e questa era una delle ipotesi che ci sono state prospettate bisognerebbe comunque farsi due domande sulle modalità di gestione di tutta la situazione sul vecchio CdA. Aspetteremo gli esiti delle cause e poi ovviamente credo che il Consiglio Comunale di Torino dovrà fare delle valutazioni a riguardo. Mi complimento infine comunque sempre con la gestione, con la nuova gestione del CAAT, con il Presidente Lazzarino che per il terzo anno consecutivo ha mantenuto un bilancio in attivo...

SICARI Francesco (Presidente)

La invito a concludere.

RUSSI Andrea

Ho quasi concluso. Siamo arrivati, è notizia abbastanza recente, ad un Bilancio del 2018 con un attivo di 100.000 euro, con investimenti nuovi in sicurezza e tecnologia, quindi non posso che complimentarmi e auspicare che anche questo contenzioso prima o poi si risolva, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)

Grazie a lei. Prego, Consigliera Canalis.

CANALIS Monica

Sì, grazie, Presidente. Beh, io credo che l'Assessore Sacco oggi abbia fatto una straordinaria operazione sicuramente di prudenza, come dice il Consigliere Russi, rispetto al futuro, ma di profonda negligenza rispetto al passato. Ci ha detto che l'assemblea dei soci che era prevista per metà aprile non è stata convocata perché non era la sede idonea, la sede opportuna per formulare la proposta conciliativa rispetto a questo annoso contenzioso. Ebbene, ve ne siete accorti un po' in ritardo, quindi non ci si può nascondere dietro ad un criterio formale di cui ci si è resi conto in ritardo per sorvolare completamente su una mancata proposta di soluzione su un problema molto grande. Domani incontrerete i grossisti per fare una proposta in merito a dei contratti di locazione che scadono a novembre e per il quali è già stata data disdetta. Quindi abbiamo due macro problemi, contratti di locazione che, in questo momento, non sono formalmente a punto e una soluzione di un contenzioso molto consistente che probabilmente finirà nelle aule di giustizia, cioè che avrà una soluzione soltanto per vie legali. Quindi di fatto si certifica il fallimento di un percorso transattivo che poteva essere fatto in una sede più opportuna della assemblea dei soci come lei ci ha detto, in un organo gestionale e che però, per decorrenza dei termini, è una strada che non è stata espedita. Quindi non credo che con la sua risposta possa esimersi dal dare altre giustificazioni a quello che è accaduto perché anche se i problemi affondano nel passato nel presente richiedono almeno una proposta di soluzione e questo non è stato fatto, si rischia di andare per vie legali e questo di certo non fa bene ad un settore, ad un ambito di attività della nostra Città che è vitale, che è fonte di lavoro per tantissime persone e che rischia, sicuramente, di avere delle forti penalizzazioni da tutto questo.

SICARI Francesco (Presidente)

Grazie, Consigliera Canalis. Può replicare, se non ci sono altri interventi dei Consiglieri, se no andiamo avanti. Prego, Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)

Voglio solo tranquillizzare. La situazione ovviamente è conosciuta agli Uffici che stanno seguendo la situazione, alcune osservazioni ma, così come dire direi, passatemi il termine, più leggere. Allora, noi abbiamo fatto tutta una serie di Commissioni, dove il Presidente Lazzarino e noi siamo stati accusati di voler fare degli pseudo sconti o favori ai vari grossisti. Adesso, in Consiglio Comunale, siamo accusati di non voler trovare una soluzione, leggo la lettera degli Uffici, eh, però leggi la lettera degli Uffici ed è un parere tuo e devi sentire gli Uffici cosa dicono, è sempre molto complicato. Io vi dico, qua bisogna mettere dei puntini. Allora, questo è un debito, come ha detto esattamente il Consigliere Russi, che conosce bene la vicenda, è stata una cifra che è stata aggiunta ad un contratto di locazione; io incidentalmente sono anche avvocato, quindi questi dovevano pagare una cifra e hanno aggiunto un importo, contributo rifiuti, quello che è. Sono partite, quando ancora purtroppo o per fortuna noi non eravamo qua, una serie infinita di cause, certo siamo d'accordo bisogna trovare una soluzione a questa cosa, noi ce l'abbiamo presente tant'è che come mi ricordava l'Assessore Rolando che è stato all'assemblea c'è un fondo di..., prudenzialmente il Presidente Lazzarino ha lasciato un fondo di accantonamento in qualunque caso vadano le cause. Quindi c'è questa cifra importante messa da parte, ci sono una serie di cause nate da questa cifra aggiunta, sicuramente una soluzione si deve trovare, però io forse mi sbaglio, però mi pare che abbiamo fatto tutta una serie di Commissioni dove poi anche sui giornali è stato riportato "Questi vogliono fare uno sconto, regalare delle cose", adesso mi trovo qua che mi dite: "Ah, però siete brutti e cattivi perché non volete fare uno sconto, trovare una transazione". Capitolo contratti, noi lo sappiamo da mesi che i contratti scadevano, tant'è che abbiamo ragionato sul rinnovo, però è chiaro che è una cosa che fa la società, dire che noi ci incontriamo dopodomani non vuol dire che dopodomani iniziamo a parlare del rinnovo. C'è un Consiglio di Amministrazione, un Presidente che sta affrontando il discorso, con i grossisti da molto tempo, sul rinnovo, domani ci verrà a portare le sue delucidazioni. Sul rinvio dell'assemblea l'argomento era: questa decisione che è un atto espressamente gestorio, va portato agli azionisti in maniera ufficiale come in un'assemblea? Perché lo vuol portare dentro un'assemblea? Il Presidente Lazzarino ha poi spiegato in una successiva lettera perché voleva portarlo all'interno di un'assemblea, però è sensato che il dottor Pizzichetta, persona oltre che perbene molto preparata, dica: questo non è un atto gestorio, scusate, questo è un atto gestorio non va portato, con questa formalità, all'attenzione degli azionisti. Poi nella lettera ci sono richieste altre informazioni che sono poi su corrispondenza e su altre cose, cose molto pratiche, alla fine l'assemblea è stata rinviata per quei motivi lì. Il monitoraggio e l'attenzione sul CAAT è assolutamente sempre presente, io del CAAT me ne occupo da 3 anni, racconto anche sempre questo perché è una favoletta quella del CAAT con i problemi, adesso, che trovo assolutamente divertente, anche se devo dire riportata sempre con grande interesse. Io, quando ho iniziato questo meraviglioso lavoro, avevo i sindacati che venivano ogni 3 per 2, quindi i COBAS quelli di base che bloccavano il CAAT con le manifestazioni e quant'altro, avevo il Presidente dei grossisti dell'epoca che aveva dei problemi con gli altri grossisti, che poi aveva dei problemi con il Presidente. Insomma tutta una situazione molto complicata dove siamo dovuti intervenire con tantissime riunioni, tantissimi incontri, abbiamo cercato di migliorare la situazione dei lavoratori. Quindi dire che anche la situazione interna, quindi dire che noi non ci siamo mai occupati del CAAT o che il CAAT, come peraltro tutte le cose che spesso capitano qua, era il paradiso terrestre, poi siamo arrivati noi e ha avuto mille problemi, mi sembra un po' ingeneroso. Però voglio dire ci sono articoli, c'è tutto quello che volete, che raccontano com'era la situazione del CAAT. Ricordo Commissioni tesissime con argomenti molto importanti da seguire, certo, la situazione adesso è complicata perché c'è questa cosa ereditata dal 2015 che va in qualche modo risolta e questo lo condivido, assolutamente, e la risolveremo.

SICARI Francesco (Presidente)

Grazie, Assessore Sacco.
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