Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2019-01409
"DEGRADO E SPORCIZIA IN VIA SACCHI E NELLA ZONA ADIACENTE A PORTA NUOVA" PRESENTATA IN DATA 15 APRILE 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo quindi alla seconda con questo accorgimento, la collega Canalis chiedeva
anche la verifica della mozione, non ancora verificata. Collega Magliano, n. mecc.
201901409/002:

“Degrado e sporcizia in via Sacchi e nella zona adiacente a Porta Nuova”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Anche al collega Magliano facciamo un in bocca al lupo per il nuovo incarico, risponde
nuovamente l’Assessore Finardi, cinque minuti per lei.

FINARDI Roberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Per quanto attiene i punti 1 e 2 della presente interpellanza, si
comunica che nell’ultimo biennio sono giunte al Comando, Sezione 1 della PM, circa
30 segnalazioni riguardanti i problemi di pulizia ed igiene che derivano dalla presenza
di clochards dormienti nella zona antistante la stazione ferroviaria di Porta Nuova.
Come per le altre località del centro cittadino, l’attività degli agenti è orientata al
ripristino dell’igiene e del decoro, all’identificazione dei soggetti e a dare informazioni
agli stessi riguardo ai servizi di sostegno proposti dalla Città al fine di trovare una
sistemazione più dignitosa, ad iniziare dai percorsi di integrazione e di cura, assicurando
nel contempo risposte concrete ai cittadini che però richiedono il rispetto delle regole di
civile convivenza. Le modalità di intervento, raccolte in un protocollo operativo
applicate dal personale del Comando Sezione 1, consistono: nell’invito ad allontanarsi
raccogliendo i propri beni, incluse le coperte, nella comunicazione di informazioni sulle
strutture messe a disposizione dalla Città per ricevere assistenza, e all’intervento
congiunto con gli operatori della società AMIAT per la pulizia del sito con prodotti
igienizzanti, nonché per la rimozione dei rifiuti presenti (cartoni, avanzi di cibo,
bottiglie, eccetera), e di quanto altro sia stato lasciato dai senza fissa dimora. Questo
tipo d’intervento viene programmato una volta alla settimana. Nonostante l’attività
posta in essere, spesso e nei giorni immediatamente successivi all’interno, i clochards
sono rivenuti nuovamente nella medesima località in quanto il passaggio di numerosi
cittadini e turisti nella zona consente loro di poter praticare la questua con profitto,
oppure perché ricevono aiuti da molte persone: semplici cittadini, associazioni di
volontari che spontaneamente li riforniscono di materiali per creare il giaciglio notturno
o cibo. Queste iniziative, d’indubbio valore umanitario, tendono, però, a creare qualche
rallentamento sull’incisività degli interventi degli organismi istituzionali; oltre ai
quotidiani pattugliamenti, svolti dagli agenti di zona, sono stati programmati ed espletati
dei servizi congiunti con appartenenti al Commissariato di Pubblica Sicurezza San
Secondo, che recentemente hanno portato al controllo di circa 10 persone e all’arresto di
un soggetto per resistenza a pubblico ufficiale. In data 6 maggio è stato effettuato un
sopralluogo in via Sacchi a cui hanno partecipato: personale del Comando, Sezione 1
della PM; componenti del coordinamento Tavolo progettazione civica; del Servizio
Adulti in Difficoltà; della Divisione Ambiente e del Comitato “Rilanciamo via Sacchi”.
Nel corso di tale incontro sono state valutate le attività finora intraprese ed è stata
riconfermata la collaborazione da parte dei diversi enti e settori coinvolti al fine di
proseguire nella programmazione di servizi sinergici e congiunti. Pertanto gli interventi
proseguiranno con le modalità già poste in atto coinvolgendo anche altre Forze di
Polizia e personale di altri reparti del Corpo, come ad esempio il Reparto Operativo
Speciale ed unità cinofile. Gli altri punti non sono di competenza della Polizia
Municipale, ma vi leggo quanto mi viene inviato dall’Assessorato alla Salute, Politiche
Sociali e Abitative: “La situazione segnalata dal Consigliere Magliano è nota al SAD;
gli operatori di servizi di strada conoscono le persone che stazionano sotto i portici di
via Sacchi che solo in poche occasioni hanno accettato di essere ospitati nei nostri
dormitori. La problematica della zona però è più ampia; infatti, l’11 aprile si è tenuto un
incontro presso il Gabinetto della Sindaca tra il Comitato di cittadini, l’Ufficio
Progettazione Civica, la PM e il SAD in cui si è affrontato il complesso dei problemi:
l’illuminazione pubblica, la pulizia dei portici, il transito delle biciclette sotto i portici,
eccetera, e ovviamente la presenza delle persone senza fissa dimora. Servizio SAD e
Polizia Municipale hanno sottolineato l’impossibilità di azioni di forza nei confronti di
queste persone. Gli operatori della BOA e (audio disturbato) costantemente cercano di
costruire relazioni positive con le persone che incontrano in strada per convincerle ad
intraprendere percorsi di reinclusione sociale. Si è deciso, infine, di effettuare un
sopralluogo in zona (lunedì 6 maggio) per intraprendere azioni quali: una pulizia più
frequente della pavimentazione, miglioramento illuminazione, risistemazione pista
ciclabile e sistemazione di elementi di arredo che scoraggino lo stazionamento degli
homeless. Sempre nel sopralluogo del 6 maggio è stata sottolineata la necessità di
alcune azioni di competenza dei vari enti: ciclo rifiuti, illuminazione, collocazione di
fioriere, richiesta di cartelli e possibilità di partecipazione al bando di Fondazione
Contrada, di prossima emissione, per la pulizia e manutenzione dei muri dei portici,
oltre ad una richiesta di passaggi più frequenti della Polizia Municipale con particolare
riferimento a spazi giudicati sensibili. È stato anche richiesto un incontro del Tavolo
della Progettazione Civica per attivare sinergie e reti ed eventi sul tratto portici”. Vi
leggo ancora velocemente la risposta dell’Assessorato all’Assessore Unia: “Per quanto
di competenza di questo Assessorato si riferisce quanto contenuto nella nota pervenuta
da AMIAT, la quale innanzitutto fa una premessa sottolineando che i portici sono di
proprietà dei corrispondenti stabili, ai quali spetterebbe il compito di occuparsi della
loro pulizia. A titolo collaborativo, la Città interviene mediante AMIAT stessa con tre
passaggi di pulizia integrativi: il sabato sera, la domenica mattina e la domenica sera.
Inoltre, per contenere il degrado legato alla frequente presenza di persone senza fissa
dimora, AMIAT interviene periodicamente, su richiesta e in presenza della PM, per
rimuovere masserizie e materiali vari lasciati incustoditi o abbandonati. Per quanto
riguarda il quadrilatero delimitato da via Sacchi e dai corsi Vittorio Emanuele II, Re
Umberto e Stati Uniti la pulizia delle zanelle e delle aree in cui si trovano i contenitori
dei rifiuti viene effettuata praticamente giornalmente, sei giorni su sette e di
conseguenza non si prevedono ulteriori incrementi delle frequenze di servizio. Infine,
per quanto riguarda eventuali diverse collocazioni dei cassonetti, AMIAT è da sempre
disponibile a valutare specifici casi in casi in cui l’eventuale spostamento degli stessi
possa tradursi in un miglioramento complessivo della situazione, ovvero senza limitarsi
a trasferire semplicemente il degrado da un punto all’altro”. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie a lei, Assessore. Collega Magliano, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma prima di entrare nel merito c’era anche un punto 6, Assessore,
che le ponevo, che evidentemente non è del suo Assessorato ma come ho notato le
mandano le note i colleghi. Rispetto a: “Se l’Amministrazione, tenuto conto
dell’imminente stato di degrado del compendio immobiliare sito in via Gioberti/via
Magenta, pur in considerazione delle porzioni di esso concesse a terzi, sia in grado di
pianificare un progetto di recupero e di destinazione a finalità sociale e aggregativa
degli stessi”, perché nell’interpellanza, a seguito di un accesso agli atti, descrivevo che
una parte di questi immobili sono nostri; li abbiamo concessi per tot tempo alla
cooperativa edilizia Di Vittorio, con atto del 2 febbraio ’99, e le restanti porzioni:
interrato, piano rialzato, primo piano e ammezzato sono state concesse in diritto di
superficie per 86 anni alla società Infra Trasporti Torino con atto del 28 dicembre 2012.
Visto che sono realtà completamente abbandonate, non so se le hanno risposto su
questo... Può integrare?

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, sospenda un attimo, integriamo, è probabilmente sfuggita. Prego, Assessore.

FINARDI Roberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Mi scuso col Consigliere Magliano, mi ero perso queste due righe.
La Città non ha immobili sui quali poter intervenire. Il solo edificio dell’area di
pertinenza comunale è interamente assegnato in diritto di superficie a soggetti terzi.
Chiedo scusa, ma me l’ero persa, erano proprio due righe.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, ecco, appunto, visto che però, come spesso l’Assessore Unia ci fa notare, sono i
cittadini che devono occuparsi dei marciapiedi di fronte ai loro spazi, forse sarà anche
nostra cura dover chiedere, ancorché il bene sia nelle disponibilità di un terzo, però di
tenerlo in un modo decoroso. Non so chi di voi conosca quella zona, come siano
abbandonati, in che stato siano quegli immobili, visto che al cittadino l’Assessore Unia
risponde così; sarà anche giusto e necessario che su questo si intervenga. Detto ciò, io
chiedo all’Assessore di poter avere, come fa di solito, tutte le risposte anche dei suoi
colleghi. È evidente che quella è una zona che si sta in qualche modo desertificando. Se
noi guardiamo quali sono i negozi aperti al pubblico su via Sacchi, oggettivamente lo
scenario è abbastanza desolante: desolante dal punto di vista commerciale, con una serie
di rischi anche dal punto di vista del valore degli immobili. Chiaro è che siamo di fianco
ad una stazione; siamo di fianco ad una stazione e spesso cose di questo tipo accadono,
però le segnalazioni che ci arrivano dai cittadini sono oggettivamente dei gridi di
allarme rispetto a quello che si può o non si può fare. Per cui io su questo, al di là
dell’inserimento del Tavolo di Progettazione Civica, mi fido molto di più della Polizia
Municipale, piuttosto che degli Assessorati che vogliono intervenire a fare qualcosa,
piuttosto che i Tavoli di Progettazione che sono un po’ il fumo negli occhi che mettiamo
ai cittadini per dirgli che ci stiamo occupando di una cosa dove oggettivamente
servirebbe, come sta facendo la Polizia Municipale, di far maggiori controlli. Su questo
però visto, Presidente, che l’Assessore nelle sue risposte ha dato tutta una serie di
indicazioni di cose che verranno fatte - penso anche già solo all’urbanistica, piuttosto
che gli arredi urbani che potrebbero essere messi per togliere in qualche modo queste
abitudini di dormire sotto i portici, piuttosto che l’inserimento all’interno di strutture -
io chiederei un approfondimento in Commissione, non tanto sull’attività che veniva
raccontata per quanto riguarda la Polizia Municipale, ma per tutto il resto, cioè per tutti
gli altri punti che l’Assessore ci ha raccontato, perché ci sono una serie di “faremo,
diremo, costruiremo”. Penso al tema della Fondazione Contrada per realizzare, rimettere
in ordine i portici, piuttosto che a dei dissuasori che non permettono alle persone di
dormire lì, perché oggettivamente le preoccupazioni dei nostri cittadini iniziano ad
essere numerose. Numerose, come il quadrilatero che le ho disegnato ha oggettivamente
i problemi di pulizia; poi uno mi può dire che lo pulisce sei giorni su sette, però se uno
va in questo momento si rende conto di che cosa accade in quella zona. Per cui io
ringrazio l’Assessore della risposta. È evidente, c’è un lavoro importante da fare e mi
piacerebbe provare ad andare in Commissione, però in una Commissione che tenga
conto di tutte le risposte che ha dato l’Assessore. Per cui valuti lei, Presidente, secondo
me ci sono più Commissioni da inserire, partendo anche dall’ultima integrazione che ha
fatto che è quella degli immobili che in questo momento sono concessi a terzi, in parte
sono nostri, però tanto quanto chiediamo ai frontisti, ai cittadini di mettere a posto il
loro marciapiede, tanto quanto secondo me, con un’ordinanza, possiamo chiedere a dei
privati di tenere in modo decoroso, e anche già solo protetto, un immobile che in questo
momento, mi dicono, il più delle volte subisce delle infrazioni, per cui c’è della gente
che ci sta dentro. Questo è quello che mi risulta dai cittadini, tutto da verificare, per cui
potremmo fare un approfondimento in Commissione, Presidente, e poi valutare se fare
anche un sopralluogo per capire il livello di degrado della zona. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, collega Magliano. Per il verbale quindi l’interpellanza 201901409/002 è
assegnata all’approfondimento. Guardi, Consigliere, io direi sicuramente la VI
Commissione Consiliare, sicuramente la I, trattandosi di Sicurezza e Patrimonio ed
essendoci lì delle attività produttive, economiche e commerciali anche la III
Commissione, quindi farei una congiunta I, III e VI, se lei è d’accordo ovviamente.

MAGLIANO Silvio
(Intervento fuori microfono).

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Anche la IV Commissione, quindi sono quattro Commissioni Consiliari: I, III, IV e VI.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)