Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io prendo alcuni spunti dalla lezione di stile che chi mi ha preceduto ha richiamato, ma devo fare una considerazione: quello che ovviamente mi spiace un po’ - io capisco che intervengo tra gli ultimi, non ci sono più tanti cassetti da tirar fuori e atti plateali da fare - però, insomma, stiamo discutendo del Rendiconto per la gestione dell’esercizio 2018, e non pretendo che ci sia la Sindaca, che oggi è a salvare le sorti della nostra Città e a conferire con il Ministro Toninelli, però almeno l’Assessore Rolando, francamente, mi aspettavo che si fermasse, almeno per sentire tutti gli interventi. Io parlerò con l’Assessore Finardi, che gentilmente è qui, e spiegherò a lui le motivazioni che perplimono sulla questione dell’approvazione del bilancio. Io non so che film avete visto voi da quella parte lì; io non mi esalto molto, diciamo, e non mi appassiona poi più di tanto, non mi commuove andare a fare tutta una valutazione sulle sconfitte elettorali degli altri, però mi viene da dire: benvenuti nel club, perché non mi sembra che se Chiamparino è andato a casa sia grazie al grosso successo elettorale che ha avuto il vostro candidato e francamente tenderei a guardare, un pochino, i problemi in casa mia, cosa che faccio sommessamente, ma vi invito a ragionare in maniera altrettanto evidente, perché credo anch’io che quello che oggi andiamo a discutere evidenzi una carenza, come già è stato detto anche da chi mi preceduto, della politica, cioè proprio nella capacità di fare scelte, nella capacità di dare priorità, nella capacità di governare secondo un indirizzo che ci si è posti, che ci si è dati. Ho sentito fare, devo dire, confuse e variegate riflessioni, che peraltro riguardano temi che tra loro sono stati posti dalle Circoscrizioni, dalla gestione delle Circoscrizioni, a quello che è il Trasporto Pubblico Locale, su cui anch’io mi associo, ma, voglio dire, c’è un governo carioca dal 4 marzo dell’anno scorso che ha fatto il più grave taglio al Fondo Nazionale del Trasporto Pubblico e la misura non è altra che il trasferimento di quei fondi nazionali che vengono poi dati alle Regioni, che poi vengono dati ai Comuni. Quindi, voglio dire, ma c’è proprio una narrazione che mi sembra, un pochino, completamente distonica da quello che è poi la realtà. Non parliamo, è stata citata piazza Baldissera, ma c’è un progetto dal 2016 che poi volutamente è stato non perseguito, boicottato, così come abbiamo visto, come in altri casi, anche la Linea 2 della Metropolitana si è atteso un anno, quando è l’unico progetto di Linea Metropolitana a livello nazionale. Avrete pure un Governo amico, ma se non riusciamo a farcelo finanziare e andiamo velocemente in quella direzione, mi chiedo davvero cosa voglia dire. Prendo ancora spunto da un aspetto tecnico, come dico, sono contento che sia rientrato l’Assessore Rolando, che è stato richiamato adesso dal Consigliere che mi ha preceduto. Effettivamente, nella delibera che oggi andiamo a votare, si dice che in virtù di un miglior risultato sul disavanzo nella gestione 2018, che sostanzialmente è più ottimistico di quello che era stato preventivato, se non ho fatto male i conti, per 21,6 milioni, allora viene, diciamo, vincolata questa somma e, come dice la delibera: “L’Amministrazione ha definito in uno specifico accordo di rientro, vincolando in tal modo le somme non utilizzate derivanti dalla distribuzione delle riserve da parte di FCT, ancorché scritte nella parte corrente del bilancio, e rivestono natura di carattere straordinario e l’Ente si era impegnato a utilizzare a copertura del rimborso delle suddette quote, quindi viene istituito un fondo di 20 milioni a garanzia del pagamento delle rate di contributi agli investimenti per il triennio 2019-21 a GTT e a Infra.To.” Bene, ma allora mi sembra che se io vado… sono andato a recuperare una delibera, non poi di molto tempo fa, perché è stata votata il 10 di dicembre sempre da questo Consiglio, l’Assessore Rolando ci proponeva, proprio in merito ai proventi delle alienazioni delle quote IREN, poi transitate tramite i dividendi di GTT, di evidenziare, quindi un aumento in entrata e in spesa, ovviamente, di 26 milioni, di cui 25 si inseriscono nel contesto delle misure volte a superare le situazioni di criticità economico-finanziarie di GTT in osservanza alla previsione del piano definito dalla Società. Cioè sostanzialmente si diceva che si tenevano 25 milioni, tra l’altro giustificandoli con un procedimento che già in allora dicemmo che sembrava un po’ borderline, un po’ comunque fantasioso perché si andavano a rispolverare sostanzialmente delle non ristorate risorse che GTT aveva speso, per poter garantire delle tariffe agevolate e già allora, appunto, si disse come allora come erano state rendicontate queste agevolazioni, quale riscontro potevano avere, se non erano riconosciute, e a che anni si faceva riferimento, c’era un oggettivo riscontro di questo. Fatta oggi, questa mossa, mi sembra francamente che sia un po’ una pezza che si cerca di mettere per dare un contentino a quello che la Corte dei Conti, che non mi sembra sia stata proprio, come dire, che è stata piuttosto severa nei confronti dell’operato dell’Amministrazione e non è stata tenera e quindi non sembra che ci sia una strategia coerente con quanto proposto, appunto, dalla Giunta, perché da un lato a fine anno si fanno assestamenti in cui si dice: “Mettiamo a disposizione questi 25 milioni negli anni a venire”. Oggi si dice: “In virtù di un minor disavanzo che è stato accertato, istituiamo questo fondo a garanzia”, che poi, mi perdoni, Assessore, ma ci chiarisca che cosa vuol dire di “a garanzia di quelle che sono le quote dei mutui che dovranno provvedere al piano di investimento di GTT e Infra.To”. Allora vengono francamente alcune questioni, vengono immediate, la prima è dire: ma le somme relative a quelle agevolazioni non corrisposte a GTT, secondo uno schema che non era ben chiaro in base a quale convenzione e a quali anni si riferivano, sono state poi corrisposte nel 2018?, perché questo non c’è stato chiarito. Come fate oggi a vincolare delle somme pregresse? Perché lei dice chiaramente nel testo della delibera che sono somme non utilizzate, derivanti dalla distribuzione delle riserve da parte di FCT. Allora, come ritenete di poter vincolarle oggi queste spese? E poi l’ultima questione, che mi sembra anche evidente, che tutta questa operazione viene fatta senza cassa, perché è tutta un’operazione che di fatto in una situazione già molto gravosa per la cassa, per l’anticipo di cassa, non potrà far altro che andare a peggiorare tutto. Quindi mi sembra che questo sia un passaggio su cui lei è passato sorvolando velocemente, anzi i Consiglieri di Maggioranza lodano questa iniziativa di dire: “Noi (incomprensibile) il fondo”, ma mi sembra che sia ancora una volta un elemento che ci dice: “Abbiamo fatto una scelta a fine anno, poi torniamo un po’ indietro, adesso lo rivediamo”, ma ci sono degli elementi di chiaroscuro che non sono ben chiariti e che di nuovo evidenziano una mancanza di strategia. E io ribadisco, per tornare a un discorso più generale, poi sono state già spese molte parole, non voglio soffermarmi a lungo, che però denotano un fatto su tutti particolarmente grave, come dicevamo, l’assenza della politica e contestualmente il meccanismo della delega. Ha già fatto notare la Capogruppo Artesio come, e già abbiamo avuto modo di discuterne in quest’Aula, un meccanismo che affida a una società terza il compito del provvedere alla riorganizzazione, in virtù anche dei pesanti tagli che c’erano sul personale, in cui non vengono dati dei paletti, delle indicazioni sotto il profilo politico. Ma ce l’ha spiegato bene il Consigliere Fornari: questa è la scelta, questa è la strategia, deleghiamo, perché almeno non ci prendiamo le responsabilità, mica è scelta della politica questa, lo facciamo a un terzo perché il terzo ha un occhio migliore, e questo mi sembra veramente il paradigma di tutto quello che sta alla base poi delle politiche, quindi che sta alla base anche del bilancio. Lo stesso meccanismo che si adotta d’altronde per fare il partenariato, un project sulla ZTL, che è un tema di cui si discute ormai da tre anni ed era alla base anche del programma elettorale del Movimento 5 Stelle, ma su cui di nuovo oggi si farà un project in cui faremo un bando verso una società, di cui peraltro penso sia già abbastanza noto chi potrà essere l’operatore, perché non sono poi molti che riescono ad affollare questo tipo di mercato, in cui non è chiaro il tipo di intervento che verrà fatto, se troverà attinenza o meno con quelle che sono le politiche della Città, perché l’importante è solo che deleghiamo a lui. Un project non si fa delegando semplicemente, la città deve avere il suo ruolo nel giocare un ruolo importante, che è quello anche di regolamentare il servizio, invece si dice semplicemente: “Affidiamo all’esterno in virtù della bontà dell’offerta che ci faranno” e non è neanche chiaro quale sarà il periodo di concessione che diamo. È già stato detto sull’urbanistica, io non posso far altro che constatare ancora una volta come - ed è arrivato anche il Vicesindaco, nonché Assessore all’Urbanistica - le politiche anche di bilancio che oggettivano quello che è stata l’attività fatta dalla Città, devono avere sull’urbanistica io credo un motore principale perché soprattutto quando si è in fase di affrontare uno strumento così importante come una Variate Generale al Piano Regolatore ci devono dire qual è l’idea, qual è la vision che io ho sulla città del futuro. Io ad oggi, dopo tre anni che abbiamo iniziato questo percorso, non abbiamo neanche ancora un’idea di quale sarà il traguardo per arrivare a una proposta tecnica del progetto preliminare, abbiamo un documento d’indirizzo, un atto di indirizzo che è molto confuso, non dà delle priorità, non dà delle tempistiche. Abbiamo visto degli elaborati preliminari che francamente non danno un’ossatura, non danno una struttura di quello che potrà essere. È stato fatto qualcosa sulla semplificazione, ma di nuovo mi sembra che in virtù di questa variante che è stata attuata non è stato portato avanti nessun altro strumento, nessuna variante, è tutto bloccato in virtù del fatto che c’è uno strumento che dovrà tutte compendiarle. Peccato che fra cinque anni probabilmente rimarremo in assenza di questo strumento e arriveremo poi tardivamente ad adottare qualcosa che sarà poco più che una manutenzione straordinaria del Piano e questa Città perderà cinque anni anche in questo senso, che non è cinque anni come diceva qualcuno che mi ha preceduto, di libero mercato e libero sfogo all’imprenditoria, purtroppo in un momento contingente così complicato, con un settore così in crisi, come quello dell’edilizia, vuol dire anche arrivare a un importante evento come quello che c’è stato la settimana scorsa, organizzato da Sistemi Urbani e Ferrovie, in cui su 7 aree che corrispondono a una metratura così importante con degli investimenti così significativi, senza che la Città abbia un’idea. Si dice: “Faremo una cabina di regia”, ma non si capisce se questa cabina di regia la gestirà Sistemi Urbani Metropolitani o se sarà la Città che avrà un ruolo predominante, perché a quel Tavolo la Città è arrivata senza un’idea, semplicemente a dire: “Sono qui ad ascoltare”. Ma è un po’ poco, lo trovo un po’ debole come tutta l’ossatura che appunto permea questa Variante. E d’altronde questo vale per molti altri argomenti, su cui anche l’Urbanistica doveva dare delle risposte, delle proposte; uno per tutti valga il tema della Cavallerizza, sul cui ancora penso a due anni fa, il Vicesindaco Montanari disse: “Faccio io tre paginette che adesso delineeranno qual è il percorso”, e siamo ancora qui ad aspettarle. Quindi in conclusione direi un bilancio da cui non si percepisce un’idea di sviluppo di questa città, un bilancio che è importante, perché come è già stato detto arriva al terzo anno, quindi nel momento in cui francamente inizia a essere ormai obsoleta la narrazione per cui si è ereditata la situazione, bisogna capire qual è l’investimento che si fa. Si è parlato di temi ambientali, ma io francamente, al di là della molto citata pista ciclabile di via Nizza, non ho avvertito un’impronta così decisa anche sulle piste ciclabili, un’impronta così decisa sui temi dell’ambiente. Tra l’altro mi risulta che i ragazzi di Friday For Future non si è voluto accattivarli, ma anzi si è cercato…, non è che ci siano delle mozioni che si fanno per avere consensi elettorali, ma si è cercato anche da parte della Giunta di farli, diciamo, o dell’Amministrazione, di poterli in qualche modo agganciare per giustificare i temi sulla ZTL, ma che gentilmente siano gli stessi che hanno risposto: “No, grazie, stiamo fuori da questo tema”. Quindi anche sulla speculazione politica tornerei a invitare a guardare ognuno nel proprio orticello. Chiudo appunto dicendo che è un bilancio da cui non si percepisce un’idea di sviluppo di questa città, che non evidenzia con chiarezza quello su cui la politica ha voluto puntare e che invece mi sembra che si tenda ancora una volta a enfatizzare il fatto che si riescono, in maniera un po’ faticosa, a far quadrare i conti. È stato fatto anche un piano dismissioni importante, sia sul patrimonio mobiliare, che immobiliare, e che ci restituisce sempre più forte l’emergenza di una città che si svuota del proprio patrimonio e che tutto questo svuotamento, questo depauperamento non sia funzionale a degli investimenti che siano occasione di sviluppo, ma è funzionale giustamente solamente a far quadrare un bilancio in termini più ragionieristici. Credo che sia evidente quindi che anche io non darò il voto favorevole a questa delibera e francamente mi sento di dire con forza che è una gestione che non mi trova per nulla favorevole. |