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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-01546
ISTITUZIONE TORINESE PER UNA EDUCAZIONE RESPONSABILE - RENDICONTO DELLA GESTIONE 2018. APPROVAZIONE.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Io prendo alcuni spunti dalla lezione di stile che chi mi ha preceduto
ha richiamato, ma devo fare una considerazione: quello che ovviamente mi spiace un
po’ - io capisco che intervengo tra gli ultimi, non ci sono più tanti cassetti da tirar fuori
e atti plateali da fare - però, insomma, stiamo discutendo del Rendiconto per la gestione
dell’esercizio 2018, e non pretendo che ci sia la Sindaca, che oggi è a salvare le sorti
della nostra Città e a conferire con il Ministro Toninelli, però almeno l’Assessore
Rolando, francamente, mi aspettavo che si fermasse, almeno per sentire tutti gli
interventi. Io parlerò con l’Assessore Finardi, che gentilmente è qui, e spiegherò a lui le
motivazioni che perplimono sulla questione dell’approvazione del bilancio. Io non so
che film avete visto voi da quella parte lì; io non mi esalto molto, diciamo, e non mi
appassiona poi più di tanto, non mi commuove andare a fare tutta una valutazione sulle
sconfitte elettorali degli altri, però mi viene da dire: benvenuti nel club, perché non mi
sembra che se Chiamparino è andato a casa sia grazie al grosso successo elettorale che
ha avuto il vostro candidato e francamente tenderei a guardare, un pochino, i problemi
in casa mia, cosa che faccio sommessamente, ma vi invito a ragionare in maniera
altrettanto evidente, perché credo anch’io che quello che oggi andiamo a discutere
evidenzi una carenza, come già è stato detto anche da chi mi preceduto, della politica,
cioè proprio nella capacità di fare scelte, nella capacità di dare priorità, nella capacità di
governare secondo un indirizzo che ci si è posti, che ci si è dati. Ho sentito fare, devo
dire, confuse e variegate riflessioni, che peraltro riguardano temi che tra loro sono stati
posti dalle Circoscrizioni, dalla gestione delle Circoscrizioni, a quello che è il Trasporto
Pubblico Locale, su cui anch’io mi associo, ma, voglio dire, c’è un governo carioca dal
4 marzo dell’anno scorso che ha fatto il più grave taglio al Fondo Nazionale del
Trasporto Pubblico e la misura non è altra che il trasferimento di quei fondi nazionali
che vengono poi dati alle Regioni, che poi vengono dati ai Comuni. Quindi, voglio dire,
ma c’è proprio una narrazione che mi sembra, un pochino, completamente distonica da
quello che è poi la realtà. Non parliamo, è stata citata piazza Baldissera, ma c’è un
progetto dal 2016 che poi volutamente è stato non perseguito, boicottato, così come
abbiamo visto, come in altri casi, anche la Linea 2 della Metropolitana si è atteso un
anno, quando è l’unico progetto di Linea Metropolitana a livello nazionale. Avrete pure
un Governo amico, ma se non riusciamo a farcelo finanziare e andiamo velocemente in
quella direzione, mi chiedo davvero cosa voglia dire. Prendo ancora spunto da un
aspetto tecnico, come dico, sono contento che sia rientrato l’Assessore Rolando, che è
stato richiamato adesso dal Consigliere che mi ha preceduto. Effettivamente, nella
delibera che oggi andiamo a votare, si dice che in virtù di un miglior risultato sul
disavanzo nella gestione 2018, che sostanzialmente è più ottimistico di quello che era
stato preventivato, se non ho fatto male i conti, per 21,6 milioni, allora viene, diciamo,
vincolata questa somma e, come dice la delibera: “L’Amministrazione ha definito in
uno specifico accordo di rientro, vincolando in tal modo le somme non utilizzate
derivanti dalla distribuzione delle riserve da parte di FCT, ancorché scritte nella parte
corrente del bilancio, e rivestono natura di carattere straordinario e l’Ente si era
impegnato a utilizzare a copertura del rimborso delle suddette quote, quindi viene
istituito un fondo di 20 milioni a garanzia del pagamento delle rate di contributi agli
investimenti per il triennio 2019-21 a GTT e a Infra.To.” Bene, ma allora mi sembra che
se io vado… sono andato a recuperare una delibera, non poi di molto tempo fa, perché è
stata votata il 10 di dicembre sempre da questo Consiglio, l’Assessore Rolando ci
proponeva, proprio in merito ai proventi delle alienazioni delle quote IREN, poi
transitate tramite i dividendi di GTT, di evidenziare, quindi un aumento in entrata e in
spesa, ovviamente, di 26 milioni, di cui 25 si inseriscono nel contesto delle misure volte
a superare le situazioni di criticità economico-finanziarie di GTT in osservanza alla
previsione del piano definito dalla Società. Cioè sostanzialmente si diceva che si
tenevano 25 milioni, tra l’altro giustificandoli con un procedimento che già in allora
dicemmo che sembrava un po’ borderline, un po’ comunque fantasioso perché si
andavano a rispolverare sostanzialmente delle non ristorate risorse che GTT aveva
speso, per poter garantire delle tariffe agevolate e già allora, appunto, si disse come
allora come erano state rendicontate queste agevolazioni, quale riscontro potevano
avere, se non erano riconosciute, e a che anni si faceva riferimento, c’era un oggettivo
riscontro di questo. Fatta oggi, questa mossa, mi sembra francamente che sia un po’ una
pezza che si cerca di mettere per dare un contentino a quello che la Corte dei Conti, che
non mi sembra sia stata proprio, come dire, che è stata piuttosto severa nei confronti
dell’operato dell’Amministrazione e non è stata tenera e quindi non sembra che ci sia
una strategia coerente con quanto proposto, appunto, dalla Giunta, perché da un lato a
fine anno si fanno assestamenti in cui si dice: “Mettiamo a disposizione questi 25
milioni negli anni a venire”. Oggi si dice: “In virtù di un minor disavanzo che è stato
accertato, istituiamo questo fondo a garanzia”, che poi, mi perdoni, Assessore, ma ci
chiarisca che cosa vuol dire di “a garanzia di quelle che sono le quote dei mutui che
dovranno provvedere al piano di investimento di GTT e Infra.To”. Allora vengono
francamente alcune questioni, vengono immediate, la prima è dire: ma le somme
relative a quelle agevolazioni non corrisposte a GTT, secondo uno schema che non era
ben chiaro in base a quale convenzione e a quali anni si riferivano, sono state poi
corrisposte nel 2018?, perché questo non c’è stato chiarito. Come fate oggi a vincolare
delle somme pregresse? Perché lei dice chiaramente nel testo della delibera che sono
somme non utilizzate, derivanti dalla distribuzione delle riserve da parte di FCT. Allora,
come ritenete di poter vincolarle oggi queste spese? E poi l’ultima questione, che mi
sembra anche evidente, che tutta questa operazione viene fatta senza cassa, perché è
tutta un’operazione che di fatto in una situazione già molto gravosa per la cassa, per
l’anticipo di cassa, non potrà far altro che andare a peggiorare tutto. Quindi mi sembra
che questo sia un passaggio su cui lei è passato sorvolando velocemente, anzi i
Consiglieri di Maggioranza lodano questa iniziativa di dire: “Noi (incomprensibile) il
fondo”, ma mi sembra che sia ancora una volta un elemento che ci dice: “Abbiamo fatto
una scelta a fine anno, poi torniamo un po’ indietro, adesso lo rivediamo”, ma ci sono
degli elementi di chiaroscuro che non sono ben chiariti e che di nuovo evidenziano una
mancanza di strategia. E io ribadisco, per tornare a un discorso più generale, poi sono
state già spese molte parole, non voglio soffermarmi a lungo, che però denotano un fatto
su tutti particolarmente grave, come dicevamo, l’assenza della politica e
contestualmente il meccanismo della delega. Ha già fatto notare la Capogruppo Artesio
come, e già abbiamo avuto modo di discuterne in quest’Aula, un meccanismo che affida
a una società terza il compito del provvedere alla riorganizzazione, in virtù anche dei
pesanti tagli che c’erano sul personale, in cui non vengono dati dei paletti, delle
indicazioni sotto il profilo politico. Ma ce l’ha spiegato bene il Consigliere Fornari:
questa è la scelta, questa è la strategia, deleghiamo, perché almeno non ci prendiamo le
responsabilità, mica è scelta della politica questa, lo facciamo a un terzo perché il terzo
ha un occhio migliore, e questo mi sembra veramente il paradigma di tutto quello che
sta alla base poi delle politiche, quindi che sta alla base anche del bilancio. Lo stesso
meccanismo che si adotta d’altronde per fare il partenariato, un project sulla ZTL, che è
un tema di cui si discute ormai da tre anni ed era alla base anche del programma
elettorale del Movimento 5 Stelle, ma su cui di nuovo oggi si farà un project in cui
faremo un bando verso una società, di cui peraltro penso sia già abbastanza noto chi
potrà essere l’operatore, perché non sono poi molti che riescono ad affollare questo tipo
di mercato, in cui non è chiaro il tipo di intervento che verrà fatto, se troverà attinenza o
meno con quelle che sono le politiche della Città, perché l’importante è solo che
deleghiamo a lui. Un project non si fa delegando semplicemente, la città deve avere il
suo ruolo nel giocare un ruolo importante, che è quello anche di regolamentare il
servizio, invece si dice semplicemente: “Affidiamo all’esterno in virtù della bontà
dell’offerta che ci faranno” e non è neanche chiaro quale sarà il periodo di concessione
che diamo. È già stato detto sull’urbanistica, io non posso far altro che constatare ancora
una volta come - ed è arrivato anche il Vicesindaco, nonché Assessore all’Urbanistica -
le politiche anche di bilancio che oggettivano quello che è stata l’attività fatta dalla
Città, devono avere sull’urbanistica io credo un motore principale perché soprattutto
quando si è in fase di affrontare uno strumento così importante come una Variate
Generale al Piano Regolatore ci devono dire qual è l’idea, qual è la vision che io ho
sulla città del futuro. Io ad oggi, dopo tre anni che abbiamo iniziato questo percorso,
non abbiamo neanche ancora un’idea di quale sarà il traguardo per arrivare a una
proposta tecnica del progetto preliminare, abbiamo un documento d’indirizzo, un atto di
indirizzo che è molto confuso, non dà delle priorità, non dà delle tempistiche. Abbiamo
visto degli elaborati preliminari che francamente non danno un’ossatura, non danno una
struttura di quello che potrà essere. È stato fatto qualcosa sulla semplificazione, ma di
nuovo mi sembra che in virtù di questa variante che è stata attuata non è stato portato
avanti nessun altro strumento, nessuna variante, è tutto bloccato in virtù del fatto che c’è
uno strumento che dovrà tutte compendiarle. Peccato che fra cinque anni probabilmente
rimarremo in assenza di questo strumento e arriveremo poi tardivamente ad adottare
qualcosa che sarà poco più che una manutenzione straordinaria del Piano e questa Città
perderà cinque anni anche in questo senso, che non è cinque anni come diceva qualcuno
che mi ha preceduto, di libero mercato e libero sfogo all’imprenditoria, purtroppo in un
momento contingente così complicato, con un settore così in crisi, come quello
dell’edilizia, vuol dire anche arrivare a un importante evento come quello che c’è stato
la settimana scorsa, organizzato da Sistemi Urbani e Ferrovie, in cui su 7 aree che
corrispondono a una metratura così importante con degli investimenti così significativi,
senza che la Città abbia un’idea. Si dice: “Faremo una cabina di regia”, ma non si
capisce se questa cabina di regia la gestirà Sistemi Urbani Metropolitani o se sarà la
Città che avrà un ruolo predominante, perché a quel Tavolo la Città è arrivata senza
un’idea, semplicemente a dire: “Sono qui ad ascoltare”. Ma è un po’ poco, lo trovo un
po’ debole come tutta l’ossatura che appunto permea questa Variante. E d’altronde
questo vale per molti altri argomenti, su cui anche l’Urbanistica doveva dare delle
risposte, delle proposte; uno per tutti valga il tema della Cavallerizza, sul cui ancora
penso a due anni fa, il Vicesindaco Montanari disse: “Faccio io tre paginette che adesso
delineeranno qual è il percorso”, e siamo ancora qui ad aspettarle. Quindi in conclusione
direi un bilancio da cui non si percepisce un’idea di sviluppo di questa città, un bilancio
che è importante, perché come è già stato detto arriva al terzo anno, quindi nel momento
in cui francamente inizia a essere ormai obsoleta la narrazione per cui si è ereditata la
situazione, bisogna capire qual è l’investimento che si fa. Si è parlato di temi
ambientali, ma io francamente, al di là della molto citata pista ciclabile di via Nizza, non
ho avvertito un’impronta così decisa anche sulle piste ciclabili, un’impronta così decisa
sui temi dell’ambiente. Tra l’altro mi risulta che i ragazzi di Friday For Future non si è
voluto accattivarli, ma anzi si è cercato…, non è che ci siano delle mozioni che si fanno
per avere consensi elettorali, ma si è cercato anche da parte della Giunta di farli,
diciamo, o dell’Amministrazione, di poterli in qualche modo agganciare per giustificare
i temi sulla ZTL, ma che gentilmente siano gli stessi che hanno risposto: “No, grazie,
stiamo fuori da questo tema”. Quindi anche sulla speculazione politica tornerei a
invitare a guardare ognuno nel proprio orticello. Chiudo appunto dicendo che è un
bilancio da cui non si percepisce un’idea di sviluppo di questa città, che non evidenzia
con chiarezza quello su cui la politica ha voluto puntare e che invece mi sembra che si
tenda ancora una volta a enfatizzare il fatto che si riescono, in maniera un po’ faticosa, a
far quadrare i conti. È stato fatto anche un piano dismissioni importante, sia sul
patrimonio mobiliare, che immobiliare, e che ci restituisce sempre più forte l’emergenza
di una città che si svuota del proprio patrimonio e che tutto questo svuotamento, questo
depauperamento non sia funzionale a degli investimenti che siano occasione di
sviluppo, ma è funzionale giustamente solamente a far quadrare un bilancio in termini
più ragionieristici. Credo che sia evidente quindi che anche io non darò il voto
favorevole a questa delibera e francamente mi sento di dire con forza che è una gestione
che non mi trova per nulla favorevole.

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