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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-01546
ISTITUZIONE TORINESE PER UNA EDUCAZIONE RESPONSABILE - RENDICONTO DELLA GESTIONE 2018. APPROVAZIONE.
Interventi
GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Ma volevo solo brevemente integrare l’analisi puntuale del
Capogruppo facendo un riferimento a quel che mi pare essere uno dei capitoli più
delicati del Rendiconto e di quello che è relativo all’Assessorato delle Politiche Sociali,
volevo che rimassero a verbale alcune considerazioni che ho già fatto nel corso del
dibattito in Commissione, ma che purtroppo quasi sempre nell’illustrazione fatta
dall’Assessore al Bilancio si perdono, perdendo anche, come dire, il senso del confronto
su alcune tematiche che invece hanno tenuto molto banco quando si trattava di fare
propaganda e di rivolgersi verso l’esterno e non verso l’Aula. L’Assessorato alle
Politiche Sociali perde nel consuntivo 2018 qualcosa come 1.600.000 Euro che a detta
dell’Assessora sono da imputarsi, per la maggior parte, al diverso impegno, al minor
impegno che è stato richiesto da parte della Regione nella compartecipazione della
spesa sugli anziani e le tutele che riguardano disabili gravissimi e quant’altro. Io ho già
avuto modo di dire che, a mio avviso, nulla avrebbe impedito e impedisce di recuperare
delle risorse e di reinvestirle perché si facciano anche delle politiche attive e non ci si
riduca come possiamo vedere dai numeri, quindi nulla che sia smentibile, non ci si
riduca ad una gestione di quel che ci arriva da Roma come fondi vincolati perché è vero
che ci sono..., noi vediamo nel Bilancio consuntivo 2018 10 milioni di Euro in più di
fondi vincolati che ci arrivano per progetti molto specifici che vanno dal MOI a SPRAR
e quant’altro, ma come ho già avuto modo di dire in Commissione questo ci costringe
ad essere meri esecutori di politiche che poi alla fine siamo in qualche modo nei fatti
costretti a condividere e soprattutto sul tema dell’immigrazione io credo che ci voglia
coraggio per andare a condividere le scelte che sono state fatte dal Ministro dell’Interno
in particolare e comunque dal Governo che oggi ha la guida del Paese. Scelte che,
peraltro, in un qualche modo quest’Aula ha anche fortemente criticato se non abiurato
per certi aspetti e quindi non è più tollerabile comunque che si faccia una politica dei
due forni per cui con degli atti di indirizzo si dicano delle cose quando siamo in
quest’Aula e poi nelle Commissione si vada a verificare che comunque non ci siamo
ridotti a fare altro che i passacarte di Roma e di certi Ministri. Faccio notare anche che
per quanto ci sia un aumento nella previsione 2019 dei fondi dell’Assessorato non si
torna alla spesa storica ed è ben noto, a chi ha avuto a che fare con queste materie nel
passato, che tutto quello che è nei termini di arretramento non verrà recuperato o
difficilmente verrà recuperato nel futuro. Avevamo evidenziato fin dall’inizio della
legislatura e non tanto perché ci credessimo e ci crediamo, ma perché forti delle
promesse che erano state fatte da quest’Amministrazione che c’era la necessità di
mantenere una spesa sociale che corrispondesse al bisogno, questo non sta succedendo,
Presidente, non sta succedendo oggi, non è successo negli anni che hanno preceduto
questo consuntivo, non si fa altro che una gestione ragionieristica dei temi delicati e
delle fasce della popolazione in maggiore difficoltà, basterebbe questo a mio avviso per
un voto negativo al Rendiconto, ma come il mio Capogruppo ha già avuto modo di
spiegare le ragioni della nostra contrarietà sono diverse. Concludo ancora con una
considerazione ritornando sui temi trattati in precedenza, quando si chiede un piano
organico del fabbisogno laddove c’è la previsione di perdere 1.600 dei nostri dipendenti
si fa riferimento anche ai temi che ho sin qui trattato perché non sono soltanto i Servizi
Educativi, ma anche le politiche sociali e quindi qualitativamente che tipo di servizi
intendiamo dare alla nostra cittadinanza nel futuro e chi questi servizi li darà, sono
risposte che noi aspettiamo e che sono prioritarie nella visione che vogliamo avere di
questo Ente nel futuro, nel prossimo futuro e della capacità che avrà di rispondere alle
domande dei cittadini. Perciò, Presidente, nell’economia dei ragionamenti che abbiamo
fatto in questi anni quello che è cambiato davvero è che finalmente oggi possiamo
parlare di una gestione totalmente imputabile alle scelte di quest’Amministrazione e di
questa Maggioranza, che per quanto ci riguarda sono solamente fallimentari, grazie.

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