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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-01546
ISTITUZIONE TORINESE PER UNA EDUCAZIONE RESPONSABILE - RENDICONTO DELLA GESTIONE 2018. APPROVAZIONE.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. A me piacciono molto le analisi dall’alto. Devo dire che sentire
parlare qui di risultati elettorali mi fa anche un pochettino sorridere perché sicuramente
negli anni l’elettorato è stato decisamente mobile, ha sempre premiato e umiliato, in
ordine, prima la Sinistra, poi la Destra e infine noi. Ma il dato rilevante di queste lezioni
è che comunque il PD ha perso, grazie alle capacità più volte rivendicate di saper
amministrare, ha perso la Regione Piemonte. Ed è vero, e su questo sono d’accordo e
concordo con l’intervento che è stato reso precedentemente, che non è colpa di Fassino,
ma è sicuramente colpa di Chiamparino e, diciamoci la verità, il re era nudo, la Città era
indebitata e a me fa anche tenerezza pensare come venga spesso accusato Fassino che
ha dovuto coprire una situazione che non era neanche stata creata da lui e, come dico,
mi mette molta tenerezza. Ma parliamo invece di fatti salienti; la riduzione del debito,
abbiamo parlato di 112 milioni e di una progressiva discesa appunto, di questo debito di
ogni anno; il ridimensionamento e la ridiscussione dei tassi di interesse; il salvataggio di
bilanci come quello di GTT; l’apertura e riqualificazione di luoghi significativi come il
Mercato Centrale nell’area di Porta Palazzo; il cambiamento di modelli, pensiamo alla
nostra opposizione al modello di Olimpiadi e invece quello delle ATP Finals, che erano
un modello completamente diverso; una città verde; un’opera che si è svolta come la
piantumazione di 1.000 alberi; la pista ciclabile di via Nizza e poi il bilancio sociale con
il Tavolo della Partecipazione Civica, Ax.TO; il marketing territoriale; pensiamo anche
a tutto il lavoro svolto sul Michelotti. Ora, la storia catastrofistica di una città narrata
non ha fatto bene a questa città, trasformandola nelle 100 cose che abbiamo perso, una
continua narrazione delle cose che abbiamo perso, ma io credo che invece vadano anche
raccontate le cose che abbiamo portato a casa, e soprattutto quella che è stata la nostra
visione di partito ambientalista, che io rivendico, e che in fondo ha tenuto, perché nelle
elezioni la parte ambientalista del Movimento ha tenuto, che ha intercettato una
mobilità, che ha intercettato un miglioramento delle zone verdi in tutta la città. La città è
sicuro che vada ascoltata e ha bisogno di persone e di cittadini e anche di Consiglieri
che non siano sordi e che vadano nelle piazze e nei giardini, nelle strade. Questa città è
una città che ha bisogno di legalità, di rivedere determinati processi, di politiche che
intercettino nella legalità uno strumento forte. A Torino arriveranno i 150 milioni per
l’area di crisi. Il TAV è uno dei nostri argomenti comunque importanti come la più
grande battaglia ambientalista e l’analisi costi-benefici l’abbiamo portata a casa. Io
credo che possiamo fare un bilancio di metà mandato con tante cose svolte e tante
ancora da fare. Sicuramente abbiamo, più che un cassetto, una valigia piena di sogni, ma
questa valigia ha un grande significato sulle cose che abbiamo portato per esempio sulla
politica delle emigrazioni; sulla politica delle emigrazioni con un atto sull’assunzione
della Carta di Palermo, abbiamo espresso chiaramente una libera circolazione delle
genti del mondo, quindi abbiamo dato una nostra visione. Sulla Partecipazione e sul
Decentramento abbiamo istituito una Commissione e una Commissione per
riconquistare identità e territorialità. La partecipazione non serve se non innesca anche
senso di responsabilità. Io mi fermo qui, ma credo che le azioni positive ci siano, siano
state narrate, siano state dette più volte. In fondo questa narrazione di questa città che
muore è una narrazione di chi la vede morire probabilmente più dentro di sé, che nelle
strade e nelle piazze.

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