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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Giugno 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-01546
ISTITUZIONE TORINESE PER UNA EDUCAZIONE RESPONSABILE - RENDICONTO DELLA GESTIONE 2018. APPROVAZIONE.
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie, buongiorno a tutti e tutte. È sempre un piacere intervenire dopo alcuni miei
colleghi. Io partirei dalla mobilità. Ci viene imputata la scelta delle piste ciclabili, ci
viene imputata la lotta al traffico veicolare, allo smog, ci viene imputata una scelta se
vogliamo ambientalista, però poi siamo tutti con Greta, siamo tutti con Greta, ma guai a
fare politiche ambientaliste. Ci viene imputato, non è stato detto, strano, il fatto di non
aver migliorato il trasporto pubblico, ma credo che sia un po’ una conseguenza e forse
era tra le righe. Ci viene imputata, in altre occasioni, questa mancanza di visione sulla
mobilità, non facciamo i sottopassi, non facciamo i sovrappassi, non facciamo le
autostrade, non facciamo tutto, poi affrontiamo due temi, piazza Baldissera, piazza
Baldissera è frutto di una progettazione sbagliata e che non abbiamo fatto noi, la
progettazione è sbagliata, è un nodo che non può reggere quel tipo di traffico e, caro
collega, forse se quello studio del Politecnico l’avesse fatto fare prima, forse
quell’autostrada urbana non la facevate, non la costruivate e non eravamo qua a
raccontare di piazza Baldissera. Siete stati incapaci, siete stati..., non uso parolacce, ci
siamo trovati questo problema. Sul trasporto pubblico, vabbè, effettivamente pochi
sanno effettivamente i poveri torinesi che il trasporto pubblico è finanziato tramite la
ripartizione del fondo nazionale trasporti da parte della Regione ed effettivamente è
colpa della povera Sindaca Appendino che non è in grado di gestire, della povera,
giusto, Consigliere Lo Russo? Povera perché questi termini che lei usa proprio
dispregiativi le fanno onore, veramente le fanno molto onore, credo che lei sia
veramente un grande esempio da questo punto di vista anche di parità perché siamo tutti
per le Pari Opportunità, eccetera, eccetera, poi usiamo termini dispregiativi. Ma detto
questo l’Assessora Lapietra, poveraccia, come dice il caro Capogruppo Lo Russo,
diciamo che si è trovata un trasporto pubblico sempre in diminuzione e forse è anche
per quello che il grandissimo, com’è che chiama Montanari? Il favoloso, non mi
ricordo, Chiamparino è stato riconfermato in Regione ed è anche vero che il PD è stato
riconfermato alla guida della Città dopo tanti anni perché queste politiche così
lungimiranti, così attive, così pronte a risolvere i problemi dei cittadini hanno pagato,
hanno pagato, infatti io auguro nei prossimi 5 anni che il Presidente Chiamparino possa
continuare in questo nulla perché infatti ha preso una tranvata gigantesca come è giusto
che fosse. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non sono stati assolutamente in
grado in Regione di finanziare il trasporto pubblico, non avete in Regione finanziato il
trasporto pubblico, questo è un dato di fatto, basta guardare i grafici degli stanziamenti,
da 170 milioni a 130 milioni e non è colpa di Maria Lapietra, non è colpa di Maria
Lapietra. Quindi le scelte sulla mobilità sono assolutamente figlie del programma del
Movimento 5 Stelle, figlie di ottiche ambientaliste, figlie di una lungimiranza che
magari un domani porterà i nostri bambini della nostra Città, i più giovani a respirare
un’aria migliore, magari ad avere un’altra cultura di mobilità, non avere questo partito
dell’automobile che deve governare la Città e questi partitini che sanno solo strizzare
l’occhio e non sanno guardare avanti e poi ne paghiamo le conseguenze perché l’aria
che respiriamo da decenni la respiriamo tutti, però guai a cambiare le politiche della
mobilità, vero? Perché si perdono voti, si perdono voti, onestamente io sono orgoglioso
se posso scegliere di portare avanti delle politiche lungimiranti e ambientalistiche,
piuttosto, e perdere voti. Ho la coscienza pulita, ma proprio la coscienza pulita e credo
anche i miei colleghi e credo anche gli Assessori. Seconda cosa, le assunzioni, perché
non assumiamo? Assessore Rolando, assumiamo, chi se ne frega del Piano di rientro,
chi se ne frega delle politiche di contenimento della spesa a cui siamo sottoposti perché
qualcuno non è stato in grado di amministrare questa Città per 20 anni. Chi se ne frega
se siamo in Piano di rientro, chi se ne frega se c’è il disequilibrio strutturale, dobbiamo
fare come facevano loro, andiamo avanti, andiamo avanti e freghiamocene tanto
qualcuno poi pagherà, qualcuno pagherà, mica dobbiamo metterci noi a risanare i conti,
Assessore Rolando, perché si ingegna così tanto per risanare questi conti? Lasciamo
perdere, facciamo come facevano loro, no? Non si può? No, forse non si può, credo che
alla Corte dei Conti non piacerebbe. Quindi in questi anni ci viene detto che adesso i
lavoratori del Comune sono anziani, serve un ricambio generazionale, avete ragione,
però magari serviva anche una piccola programmazione in modo da non arrivare ad un
certo punto ad una deadline in cui tendenzialmente non si può assumere, ma i lavoratori
vanno in pensione, non c’è stato a mia memoria un piano assunzioni lungimirante di
ricambio, eccetera, eccetera, si arriva qua adesso e ci dicono assumete 2.000 persone
subito, subito, domani 2.000 persone giovani, adesso. Io mi chiedo quando qualcuno fa
queste osservazioni se veramente non ha un minimo amor proprio, un minimo di così...,
come definirla? Onestà intellettuale, questa manca, questa manca e ci vorrebbe un po’ di
onestà intellettuale per capire dove ci avete portati e cosa ci state chiedendo perché è
bello andare dai cittadini e dire “Ah, non stanno facendo quello, non stanno facendo
quello, dovrebbero fare questo”. Io in tutti gli interventi che sento, sento il bisogno di
più soldi, più stanziamenti, bisognerebbe investire più sul sociale, più sulla mobilità, più
sulla scuola, dappertutto, bisogna investire di più, investire, investire, investire ben
sapendo che siamo in Piano di rientro, quindi l’onestà intellettuale non c’è, non c’è. E
ripeto è facile spendere soldi quando non ci sono, il disequilibrio strutturale di 80
milioni all’anno non l’abbiamo fatto noi, non l’abbiamo fatto noi, io continuo a
ricordarvelo. Quindi abbiamo un taglio del trasporto pubblico locale grazie a
Chiamparino, mancanza di programmazione sui dipendenti grazie a Chiamparino e
Fassino, no, no, diciamolo perché è brutto dare la colpa, però così è. Terzo,
l’Urbanistica, bisogna dirlo. Anni e anni tra cento varianti, 400, 500 a seconda di come
le contiamo, penso ad una buona metà mai partite, mai partite ed io conosco varianti che
sono ferme da 20 anni, però abbiamo fatto la variante, cambierà la Città, cambierà tutto,
faremo tutto, ci sarà la manifattura tabacchi l’avete fatta sei volta da che mi ricordi per
dire eppure è ancora lì, eppure è ancora lì, anzi c’era nel volantino dell’ex Sindaco
Fassino la davano già per fatta, già per trasformata la manifattura, era tra le azioni già
trasformate. Quindi il problema delle varianti, delle trasformazioni urbanistiche è un
problema annoso, è un problema di tempo, è un problema di capacità di leggere la Città,
capacità che è mancata perché se alla fine si fanno varianti che poi non partono…
qualcuna è una variante elettorale magari, non lo so, si vendono trasformazioni che non
esistono, si vendono trasformazioni che poi non partono, si vendono trasformazioni che
magari i cittadini neanche vogliono, si sbagliano varianti, ricordo il Palazzo del Lavoro.
Guardi, caro Assessore, ha ragione, come blocchiamo noi, che come abbiamo fatto con
quella variante del 2015 è nostra, ovviamente, non c’eravamo ancora noi, era lei
l’Assessore, ma è nostra, che poi non si potessero fare i parcheggi da un lato, che a
Ventimiglia non si potesse fare un’altra cosa, che non si potesse dare l’autorizzazione è
colpa nostra sicuramente, non della variante sbagliata, ma forse anche il ricorso vinto
nel 2011 era colpa già nostra, era colpa di Appendino e Bertola sicuramente. Io sono
contento invece delle operazioni che il Vicesindaco ha portato avanti, sono contento
delle operazioni come quella sulla Caserma Amione, sulle trasformazioni e i
miglioramenti dei progetti come quello di via Botticelli che, voglio dire, d’altronde c’è
stata la stagione dell’urbanistica in cui tendenzialmente i costruttori arrivano,
proponevano e andava avanti, zero spirito critico, zero analisi dei fabbisogni, ma
l’importante era andare avanti, privato ordina, Comune esegue, punto. Adesso è diverso,
adesso il Comune tendenzialmente chiede, a chi viene, di realizzare, di costruire
secondo gli standard che riteniamo utili per la Città, non stiamo vendendo la Città come
ha fatto qualcuno, non stiamo vendendo le aree, non stiamo regalando cubature, non
stiamo facendo costruire dei mostri come le due Spine, voglio dire Spina 3 e Spina 4,
dei capolavori dell’architettura citati su ogni libro di architettura, al Politecnico studiano
tutti Spina 3 e Spina 4, quei bei volumi, quella bella costruzione della Città, proprio
bella, bella, bella. Quindi ben venga un’Amministrazione che sia in grado di analizzare i
fabbisogni, che sia in grado di indirizzare, che sia in grado eventualmente anche di
scontrarsi coi costruttori e coi capitali privati perché se qualcuno volesse una Città che
sia solo piegata ai voleri del capitale o del costruttore di turno o dell’amico, dell’amico,
dell’amico di turno o via dicendo. Signori, non è così, non funziona, abbiamo un’altra
visione, pagherà, non pagherà, siamo sempre daccapo, va bene così, meglio fare 5 anni
intellettualmente onesti che disintegrare la Città come ce la siamo trovata, perché io vi
ricordo che siete stati mandati a casa perché avete distrutto la Città, avete abbandonato
parte della Città che non è facile recuperare, e con questo chiudo, quelle parti della Città
che avete perso anche voi, forse qualcuno non ve lo ha detto, domenica scorsa voi avete
perso un pezzo della Città ancora di più, più di quanto l’avete persa nel 2016, più di
quanto l’avete persa nel 2018 e l’avete persa anche nel 2019. L’avete persa ed è difficile
ed io quello dico intervenire sulle periferie, dare quei bisogni anche a livello di
manutenzione, ma sta reggendo il Rendiconto per tornare sul Rendiconto, sulla capacità
di spesa di un Comune che capacità di spesa non ha, non ha perché non ce l’ha e non ce
l’ha non per colpa nostra o anche se vogliamo per colpa nostra, probabilmente non
siamo in grado di vendere completamente IREN, SMAT e quant’altro per fare un po’ di
cassa, forse non siamo in grado di farci fare un Decreto “Salva Torino”, può anche
essere, come il decreto di spalmare in 100 anni, 30 anni il debito che viene spesso
evocato. Quindi io mi auguro che con questo nostro lavoro, che forse non sta pagando in
termini di consenso elettorale, di rimettere i conti in ordine, ma metterli veramente in
ordine, non come qualcuno altro diceva “I conti sono in ordine”, Corte dei Conti, bang.
Quindi magari quando i conti saranno in ordine, questo Comune potrà pensare di nuovo
di avere una capacità di spesa, forse potrà aumentare le manutenzioni nelle periferie,
forse potrà aumentare le manutenzioni nelle scuole, nelle strade, nei parchi, perché
questo è quello di cui ha bisogno anche la cittadinanza perché è facile lamentarsi, fare
aprire le pagine contro il degrado, lamentarsi e chiedere sempre di più senza dire però le
cose come stanno, ditele le cose come stanno, ditele ai vostri elettori dicendo “Avete
ragione, avete un problema, non fanno le manutenzioni, però non hanno i soldi e non
hanno i soldi per colpa nostra”, questo dovete dire agli elettori per un’onestà
intellettuale.

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