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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Maggio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 11
DELIBERAZIONE DI NOMINA 2019-01783
ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE PER LA REVISIONE DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO DENOMINATA "COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE SUL DECENTRAMENTO" AI SENSI DEGLI ARTICOLI 23 E 24 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE.
Interventi
PAOLI Maura
Grazie, Presidente. Prima di tutto voglio ringraziare i Consiglieri che hanno dato la loro
disponibilità e che metteranno le loro energie per lavorare in questa Commissione e
ringrazio il Consigliere Tresso che mi affiancherà come Vicepresidente e, anche se
potremmo magari avere idee diverse per strutturare i lavori della Commissione, sono
sicura che riusciremo a trovare la giusta sinergia e il medesimo entusiasmo per il lavoro
che ci aspetta; lavoro che non sarà semplice. Consapevole di questo, ho chiesto che a
tutte le nostre riunioni partecipino tutti gli otto Presidenti delle Circoscrizioni - che
ringrazio anticipatamente per il contributo che vorranno portare - e l’ho chiesto per due
motivi fondamentali: il primo è naturalmente perché loro più di tutti possono avere la
giusta percezione di che cosa significa amministrare una Circoscrizione, nella
consapevolezza che ogni territorio ha le proprie caratteristiche e i propri bisogni e per
fare una sintesi equa è necessario tenerle tutte in considerazione, e soprattutto
considerare le conseguenze che ogni territorio ha affrontato con la Riforma del
Decentramento del 2015. Il secondo motivo è perché vorrei che tutti avessimo chiaro il
quadro della situazione delle risorse, sia finanziarie sia umane della Città, partendo
quindi tutti dalle stesse basi tecniche per sviluppare poi un ragionamento politico. In
aggiunta a questa presenza che - ripeto - trovo fondamentale, la mia intenzione è anche
quella di rendere la Commissione itinerante. Credo che il lavoro complesso che ci
attende non possa prescindere dall’ascolto dei territori, sia per quanto riguarda i
Consiglieri Circoscrizionali, sia i cittadini, i comitati e le associazioni. Come ha già
illustrato il Presidente, sappiamo che l’attuale Decentramento impone alla Città di
mettere mano alla struttura delle attuali 8 Circoscrizioni, che appunto dal 2021
dovranno diventare 5, e che comunque è necessario armonizzare il Regolamento del
Decentramento con lo Statuto della Città che attualmente entrano in conflitto. Quindi,
davanti a noi abbiamo due scenari: lasciare che tutto proceda in maniera automatica,
sulla strada che già è stata tracciata, oppure sfruttare questa situazione e farla diventare
un’opportunità per ripensare il Decentramento, magari cercando di trasformare i limiti e
le difficoltà con cui necessariamente dovremmo confrontarci in occasioni e in spazi.
Ecco, quello che spero è che riusciremo a confrontarci in questo secondo scenario,
primo perché lo ritengo più stimolante, e secondo perché in questi ultimi anni non ho
avuto dei feedback positivi della riforma che è ora in atto, e nella mia personale
esperienza non ho nemmeno un giudizio positivo della riforma passata. Dalle riflessioni
fatte, all’interno della mia parte politica con i Consiglieri Circoscrizionali, è emersa la
forte volontà di rafforzare il ruolo delle Circoscrizioni con deleghe e responsabilità
concrete, che non creino conflitto tra Ente centrale ed Ente di prossimità; di permettere
alle Circoscrizioni di valorizzare il ruolo delle associazioni, quali componenti essenziali
del processo di coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali, cercando
però di arginare comportamenti poco virtuosi che, in alcuni casi, abbiamo visto e
soprattutto ci sembra necessario rendere le Circoscrizioni effettivi attori nella
promozione della partecipazione perché ci siamo resi conto che, anche con tutta la
buona volontà dei singoli, la Circoscrizione, ad oggi, non ha gli strumenti e le risorse
per coinvolgere davvero i cittadini. Per quanto io creda fortemente nei principi ispiratori
del Decentramento, in particolare per quanto riguarda la partecipazione, quando ero in
Circoscrizione mi sono sempre chiesta per quale motivo le sale dei Consigli fossero
molto spesso vuote. Le Commissioni di quartiere non hanno aiutato, perché appunto
non avendo risorse e compiti concreti spesso si trasformano in luogo di sfogo per
frustrazioni e strumentalizzazioni, e perciò io credo che vadano ripensate, magari anche
prendendo spunto da quello che una volta funzionava, come ad esempio i Comitati di
Quartiere degli anni ‘70. Tutto questo lavoro non può prescindere né dalla
riorganizzazione della macchina comunale - che è in atto e che approfondiremo con
l’aiuto degli uffici, e soprattutto per capire come non sovrapporre le competenze delle
Circoscrizioni, come rendere più efficaci ed efficienti i processi, snellendo la burocrazia
tra gli Enti - né dalla costituzione dell’Ufficio Partecipazione, che non solo avrà il
compito di gestire e organizzare i processi partecipativi, che oggi sono già in atto
all’interno dell’Amministrazione Centrale in modo non coordinato, ma potrà essere
strumento di sostegno alle Circoscrizioni affinché si crei una vera collaborazione tra gli
Enti, mantenendo, ovviamente, tutelata l’autonomia delle Circoscrizioni, ma creando un
filo diretto con gli uffici e i tecnici a livello centrale, cercando di appianare la rivalità tra
gli Enti, che oggi forse sembra più marcata perché in capo a diverse parti politiche; ma
ricordo i rapporti difficoltosi anche quando si era di un unico colore. Ci aspetta un gran
lavoro e spero che riusciremo ad affrontarlo tutti insieme con il medesimo obiettivo: il
bene della città e dei cittadini. Buon lavoro a tutti.

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