Interventi |
PAOLI Maura Grazie, Presidente. Prima di tutto voglio ringraziare i Consiglieri che hanno dato la loro disponibilità e che metteranno le loro energie per lavorare in questa Commissione e ringrazio il Consigliere Tresso che mi affiancherà come Vicepresidente e, anche se potremmo magari avere idee diverse per strutturare i lavori della Commissione, sono sicura che riusciremo a trovare la giusta sinergia e il medesimo entusiasmo per il lavoro che ci aspetta; lavoro che non sarà semplice. Consapevole di questo, ho chiesto che a tutte le nostre riunioni partecipino tutti gli otto Presidenti delle Circoscrizioni - che ringrazio anticipatamente per il contributo che vorranno portare - e l’ho chiesto per due motivi fondamentali: il primo è naturalmente perché loro più di tutti possono avere la giusta percezione di che cosa significa amministrare una Circoscrizione, nella consapevolezza che ogni territorio ha le proprie caratteristiche e i propri bisogni e per fare una sintesi equa è necessario tenerle tutte in considerazione, e soprattutto considerare le conseguenze che ogni territorio ha affrontato con la Riforma del Decentramento del 2015. Il secondo motivo è perché vorrei che tutti avessimo chiaro il quadro della situazione delle risorse, sia finanziarie sia umane della Città, partendo quindi tutti dalle stesse basi tecniche per sviluppare poi un ragionamento politico. In aggiunta a questa presenza che - ripeto - trovo fondamentale, la mia intenzione è anche quella di rendere la Commissione itinerante. Credo che il lavoro complesso che ci attende non possa prescindere dall’ascolto dei territori, sia per quanto riguarda i Consiglieri Circoscrizionali, sia i cittadini, i comitati e le associazioni. Come ha già illustrato il Presidente, sappiamo che l’attuale Decentramento impone alla Città di mettere mano alla struttura delle attuali 8 Circoscrizioni, che appunto dal 2021 dovranno diventare 5, e che comunque è necessario armonizzare il Regolamento del Decentramento con lo Statuto della Città che attualmente entrano in conflitto. Quindi, davanti a noi abbiamo due scenari: lasciare che tutto proceda in maniera automatica, sulla strada che già è stata tracciata, oppure sfruttare questa situazione e farla diventare un’opportunità per ripensare il Decentramento, magari cercando di trasformare i limiti e le difficoltà con cui necessariamente dovremmo confrontarci in occasioni e in spazi. Ecco, quello che spero è che riusciremo a confrontarci in questo secondo scenario, primo perché lo ritengo più stimolante, e secondo perché in questi ultimi anni non ho avuto dei feedback positivi della riforma che è ora in atto, e nella mia personale esperienza non ho nemmeno un giudizio positivo della riforma passata. Dalle riflessioni fatte, all’interno della mia parte politica con i Consiglieri Circoscrizionali, è emersa la forte volontà di rafforzare il ruolo delle Circoscrizioni con deleghe e responsabilità concrete, che non creino conflitto tra Ente centrale ed Ente di prossimità; di permettere alle Circoscrizioni di valorizzare il ruolo delle associazioni, quali componenti essenziali del processo di coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali, cercando però di arginare comportamenti poco virtuosi che, in alcuni casi, abbiamo visto e soprattutto ci sembra necessario rendere le Circoscrizioni effettivi attori nella promozione della partecipazione perché ci siamo resi conto che, anche con tutta la buona volontà dei singoli, la Circoscrizione, ad oggi, non ha gli strumenti e le risorse per coinvolgere davvero i cittadini. Per quanto io creda fortemente nei principi ispiratori del Decentramento, in particolare per quanto riguarda la partecipazione, quando ero in Circoscrizione mi sono sempre chiesta per quale motivo le sale dei Consigli fossero molto spesso vuote. Le Commissioni di quartiere non hanno aiutato, perché appunto non avendo risorse e compiti concreti spesso si trasformano in luogo di sfogo per frustrazioni e strumentalizzazioni, e perciò io credo che vadano ripensate, magari anche prendendo spunto da quello che una volta funzionava, come ad esempio i Comitati di Quartiere degli anni ‘70. Tutto questo lavoro non può prescindere né dalla riorganizzazione della macchina comunale - che è in atto e che approfondiremo con l’aiuto degli uffici, e soprattutto per capire come non sovrapporre le competenze delle Circoscrizioni, come rendere più efficaci ed efficienti i processi, snellendo la burocrazia tra gli Enti - né dalla costituzione dell’Ufficio Partecipazione, che non solo avrà il compito di gestire e organizzare i processi partecipativi, che oggi sono già in atto all’interno dell’Amministrazione Centrale in modo non coordinato, ma potrà essere strumento di sostegno alle Circoscrizioni affinché si crei una vera collaborazione tra gli Enti, mantenendo, ovviamente, tutelata l’autonomia delle Circoscrizioni, ma creando un filo diretto con gli uffici e i tecnici a livello centrale, cercando di appianare la rivalità tra gli Enti, che oggi forse sembra più marcata perché in capo a diverse parti politiche; ma ricordo i rapporti difficoltosi anche quando si era di un unico colore. Ci aspetta un gran lavoro e spero che riusciremo ad affrontarlo tutti insieme con il medesimo obiettivo: il bene della città e dei cittadini. Buon lavoro a tutti. |