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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Maggio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 11
DELIBERAZIONE DI NOMINA 2019-01783
ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE PER LA REVISIONE DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO DENOMINATA "COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE SUL DECENTRAMENTO" AI SENSI DEGLI ARTICOLI 23 E 24 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo i nostri lavori con il punto numero 10 del nostro “Filippo”,
meccanografico 201901783/002, presentata da me come primo firmatario, ma in
generale dall’Ufficio di Presidenza, avente per oggetto:

“Istituzione della Commissione speciale per la revisione del Regolamento del
Decentramento amministrativo denominata ‘Commissione Consiliare Speciale
sul Decentramento’ ai sensi degli articoli 23 e 24 del
Regolamento del Consiglio Comunale”

SICARI Francesco (Presidente)
Una velocissima illustrazione: è oggetto anche delle Linee Programmatiche 2016-2021
il metter mano al Decentramento. In narrativa della delibera, come potete leggere tutti,
c’è scritto che è stata più volte richiamata in sede di Commissione e anche in Consiglio,
a quanto pare, qualche inefficienza di quanto deliberato nella precedente Consiliatura,
motivo per il quale la Conferenza dei Capigruppo ha deciso in data ultima, 17 maggio
2019, di istituire la Commissione che vedrà come partecipanti, per il Movimento 5
Stelle, le Consigliere: Albano, Ferrero, Paoli, Pollicino e i Consiglieri: Chessa,
Curatella, Fornari, Mensio, Versaci. Il Partito Democratico ha, invece, dato i nomi della
Consigliera Foglietta e del Consigliere Lubatti. Tutti gli altri monogruppi sono
rappresentati con, ovviamente, se stessi. Inoltre, comunico che sono stati fatti i nomi per
il ruolo di Presidente, la Consigliera Maura Paoli, e per la carica di Vicepresidente, il
Consigliere Francesco Tresso. Per ultima informazione, come primo termine la
Commissione si dà un tempo di lavoro di 12 mesi. Lascio adesso la parola alla
Consigliera Paoli. Prego.

PAOLI Maura
Grazie, Presidente. Prima di tutto voglio ringraziare i Consiglieri che hanno dato la loro
disponibilità e che metteranno le loro energie per lavorare in questa Commissione e
ringrazio il Consigliere Tresso che mi affiancherà come Vicepresidente e, anche se
potremmo magari avere idee diverse per strutturare i lavori della Commissione, sono
sicura che riusciremo a trovare la giusta sinergia e il medesimo entusiasmo per il lavoro
che ci aspetta; lavoro che non sarà semplice. Consapevole di questo, ho chiesto che a
tutte le nostre riunioni partecipino tutti gli otto Presidenti delle Circoscrizioni - che
ringrazio anticipatamente per il contributo che vorranno portare - e l’ho chiesto per due
motivi fondamentali: il primo è naturalmente perché loro più di tutti possono avere la
giusta percezione di che cosa significa amministrare una Circoscrizione, nella
consapevolezza che ogni territorio ha le proprie caratteristiche e i propri bisogni e per
fare una sintesi equa è necessario tenerle tutte in considerazione, e soprattutto
considerare le conseguenze che ogni territorio ha affrontato con la Riforma del
Decentramento del 2015. Il secondo motivo è perché vorrei che tutti avessimo chiaro il
quadro della situazione delle risorse, sia finanziarie sia umane della Città, partendo
quindi tutti dalle stesse basi tecniche per sviluppare poi un ragionamento politico. In
aggiunta a questa presenza che - ripeto - trovo fondamentale, la mia intenzione è anche
quella di rendere la Commissione itinerante. Credo che il lavoro complesso che ci
attende non possa prescindere dall’ascolto dei territori, sia per quanto riguarda i
Consiglieri Circoscrizionali, sia i cittadini, i comitati e le associazioni. Come ha già
illustrato il Presidente, sappiamo che l’attuale Decentramento impone alla Città di
mettere mano alla struttura delle attuali 8 Circoscrizioni, che appunto dal 2021
dovranno diventare 5, e che comunque è necessario armonizzare il Regolamento del
Decentramento con lo Statuto della Città che attualmente entrano in conflitto. Quindi,
davanti a noi abbiamo due scenari: lasciare che tutto proceda in maniera automatica,
sulla strada che già è stata tracciata, oppure sfruttare questa situazione e farla diventare
un’opportunità per ripensare il Decentramento, magari cercando di trasformare i limiti e
le difficoltà con cui necessariamente dovremmo confrontarci in occasioni e in spazi.
Ecco, quello che spero è che riusciremo a confrontarci in questo secondo scenario,
primo perché lo ritengo più stimolante, e secondo perché in questi ultimi anni non ho
avuto dei feedback positivi della riforma che è ora in atto, e nella mia personale
esperienza non ho nemmeno un giudizio positivo della riforma passata. Dalle riflessioni
fatte, all’interno della mia parte politica con i Consiglieri Circoscrizionali, è emersa la
forte volontà di rafforzare il ruolo delle Circoscrizioni con deleghe e responsabilità
concrete, che non creino conflitto tra Ente centrale ed Ente di prossimità; di permettere
alle Circoscrizioni di valorizzare il ruolo delle associazioni, quali componenti essenziali
del processo di coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali, cercando
però di arginare comportamenti poco virtuosi che, in alcuni casi, abbiamo visto e
soprattutto ci sembra necessario rendere le Circoscrizioni effettivi attori nella
promozione della partecipazione perché ci siamo resi conto che, anche con tutta la
buona volontà dei singoli, la Circoscrizione, ad oggi, non ha gli strumenti e le risorse
per coinvolgere davvero i cittadini. Per quanto io creda fortemente nei principi ispiratori
del Decentramento, in particolare per quanto riguarda la partecipazione, quando ero in
Circoscrizione mi sono sempre chiesta per quale motivo le sale dei Consigli fossero
molto spesso vuote. Le Commissioni di quartiere non hanno aiutato, perché appunto
non avendo risorse e compiti concreti spesso si trasformano in luogo di sfogo per
frustrazioni e strumentalizzazioni, e perciò io credo che vadano ripensate, magari anche
prendendo spunto da quello che una volta funzionava, come ad esempio i Comitati di
Quartiere degli anni ‘70. Tutto questo lavoro non può prescindere né dalla
riorganizzazione della macchina comunale - che è in atto e che approfondiremo con
l’aiuto degli uffici, e soprattutto per capire come non sovrapporre le competenze delle
Circoscrizioni, come rendere più efficaci ed efficienti i processi, snellendo la burocrazia
tra gli Enti - né dalla costituzione dell’Ufficio Partecipazione, che non solo avrà il
compito di gestire e organizzare i processi partecipativi, che oggi sono già in atto
all’interno dell’Amministrazione Centrale in modo non coordinato, ma potrà essere
strumento di sostegno alle Circoscrizioni affinché si crei una vera collaborazione tra gli
Enti, mantenendo, ovviamente, tutelata l’autonomia delle Circoscrizioni, ma creando un
filo diretto con gli uffici e i tecnici a livello centrale, cercando di appianare la rivalità tra
gli Enti, che oggi forse sembra più marcata perché in capo a diverse parti politiche; ma
ricordo i rapporti difficoltosi anche quando si era di un unico colore. Ci aspetta un gran
lavoro e spero che riusciremo ad affrontarlo tutti insieme con il medesimo obiettivo: il
bene della città e dei cittadini. Buon lavoro a tutti.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, ho segnato il Consigliere Lo Russo, voleva intervenire? Okay, prego, Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio anche la Presidente Paoli e rinnovo anch’io l’augurio
di un lavoro proficuo e buono fatto insieme. Credo che questo tempo che abbiamo
davanti, un anno, può non essere un tempo così lungo se si vuole lavorare bene, però
vorrei anche che apportassimo un certo sano spirito di pragmatismo, nel senso di dire:
abbiamo un anno davanti, in un anno è necessario che si faccia un lavoro proficuo
nell’ottica di individuare quelle che sono delle linee, che magari non saranno
completamente condivise, ma almeno per perimetrare bene quello che può essere una
proposta concreta da fare. Partiamo con un gruppo folto di componenti la Commissione,
a mio modo di vedere forse anche un po’ eccessivo, ma non importa, l’importante è che
riusciamo a individuare bene la fase della ricognizione in cui daremo voce, appunto,
come già è stato detto, a tutti quelli che sono gli Enti e le associazioni, anche territoriali,
che possono dare le loro espressioni, e poi sappiamo convergere però su delle proposte
fattuali e concrete. Io, personalmente, sono assolutamente convinto che siamo in una
fase in cui la precedente Riforma del Decentramento non aveva sortito i risultati che
forse erano stati programmati, anche nell’ottica di dare una proposta che fosse
sufficientemente esaustiva e completa. Da lì bisogna ripartire e, a mio modo di vedere, è
importante rifinire l’autonomia delle Circoscrizioni, che sono un’entità politica perché è
rappresentata da persone direttamente elette; è molto importante che debbano avere una
funzione anche di garantire, in senso democratico, al cittadino una maggiore vicinanza
dell’Amministrazione, una maggiore possibilità di essere coinvolti. Quindi, io vedo in
questo anche la necessità di fare poi delle opportune scelte dal punto di vista di definire
bene quelle che sono le funzioni che possono essere delegate, sempre sotto il
coordinamento centrale, proprio in un’ottica di dare maggiore rappresentatività e
democrazia alle istituzioni. Credo ci aspetti un lavoro sicuramente complesso, però
anche per certi temi, per certi aspetti, diciamo così, sfidante, quindi sicuramente
stimolante. Auguro a tutti un buon lavoro e speriamo di essere concreti.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. L’approccio con cui il Partito Democratico affronta il tema della
Riforma del Decentramento è un approccio costruttivo e laico. Costruttivo, perché
riteniamo questo uno degli elementi rilevanti nel rapporto tra cittadinanza e istituzione e
consideriamo l’articolazione amministrativa decentrata uno dei cardini di questo tipo di
rapporto. Laico, perché siamo assolutamente disponibili a lavorare con la Maggioranza
relativamente a un processo di Riforma del Decentramento che va veramente nell’ottica
degli auspici, che sono auspici di tutti, e cioè quello di incrementare efficacia ed
efficienza dell’Ente, quello di avvicinare il più possibile le forme di partecipazione
attiva - organizzata e non - alle dinamiche decisionali della Città e soprattutto quello di
rendere il Comune di Torino, nella sua articolazione di Amministrazione decentrata,
effettivamente rispondente ai fabbisogni dei cittadini. Lo facciamo con uno spirito
costruttivo e c’è un pochino incognito - perché non l’abbiamo ancora capito, lo
capiremo nell’ambito dei lavori della Commissione - invece, qual è lo spirito con cui si
approccerà la Maggioranza a questo tipo di attività di ricognizione prima, e di proposta
di modifica successivamente. L’auspicio che consegniamo oggi a quest’Aula, nella
discussione della votazione di questa delibera, è che le riforme, tendenzialmente,
funzionano quando si fanno all’unanimità o quasi e quando invece si fanno a
Maggioranza, soprattutto quando poi si fanno valere i muscoli nelle Aule Consiliari di
norma, non producono buoni e fruttuosi risultati, soprattutto nel tempo. Ovviamente,
l’onere della costruzione della condivisione e del consenso è in capo alla Maggioranza
consiliare e, conseguentemente, noi entreremo politicamente dentro questo processo con
questo tipo di spirito, che è quello veramente di costruire insieme una proposta che vada
a modificare quanto è stato fatto, che non ha funzionato nella precedente Riforma del
Decentramento, e che invece magari faccia salve delle cose che, invece, hanno
funzionato. Però ci teniamo a ribadire che questo è lo spirito con cui il PD arriva a
lavorare su questo argomento; disponibile a collaborare con la Maggioranza se
ovviamente la Maggioranza avrà un atteggiamento collaborativo nella costruzione di un
percorso che, per esperienza anche vissuta in questa Amministrazione, di norma
produce risultati duraturi - ribadisco - quando si arriva in quest’Aula, a valle del lavoro
istruttorio, con un processo condiviso e di norma, invece, non produce risultati efficaci e
duraturi quando invece queste Commissioni, che provano a toccare e a modificare i
regolamenti, arrivano in quest’Aula e fanno valere i processi di forza consiliare.
Dipenderà dalla Maggioranza, dipenderà dalla Presidente che oggi votiamo tutti come
Presidente della Commissione. Noi da questo punto di vista ci siamo con questo spirito
costruttivo davvero nell’interesse della città.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, proseguiamo con la
votazione della delibera. Prego, Consiglieri, votate. Un attimo, giusto, soltanto un
attimo che devo cambiare… Okay, riapro la votazione, scusate. Prego.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 28, contrari nessuno, astenuti nessuno, il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività dell’atto.
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