Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Come supponevo, Assessore Rolando, lei non risponde all’interpellanza, perché l’interpellanza non ha oggetto le questioni che lei ha posto, l’interpellanza ha oggetto: “La procedura d’individuazione dell’operatore privato, che si occuperà dell’attività di assistenza tecnico giuridica alla Città di Torino”. È la procedura che le viene contestata, Assessore Rolando, né il merito che condividiamo e gliel’ho detto in tutte le sedi, ivi comprese le Commissioni Consiliari, in cui si discusse di questa cosa, come argomento e non di questa delibera, erroneamente, mi permetto di correggerla, come ha detto lei, noi non abbiamo discusso della delibera in Commissione, abbiamo discusso dell’argomento, che è una cosa un po' diversa. E perché, sostanzialmente, lei non risponde? Perché io mi rendo conto, diventa difficile rispondere a questa contestazione puntuale, che alla luce di quello che lei oggi non ha detto in Aula, spero avremo modo di approfondire in Commissione. L’oggetto della questione, Assessore Rolando, non è il merito, ma è il metodo con cui la Città individua l’operatore che deve dare assistenza e, ci permetta di dissentire, non è che il fatto che le abbiano utilizzate altre Amministrazioni, ammesso che sia vera, la cosa che ha detto, relativamente alla questione della procedura, ci garantisce, dal punto di vista della legittimità formale. Il giochino che avete provato a fare e alla luce del fatto che lei non ha risposto alla domanda 3, e cioè se ha in qualche modo chiesto un parere all’ANAC, non ha risposto, non l’ha chiesto, lo chiederò io, manderò la delibera e gli incartamenti all’ANAC, per capire se sussistono degli estremi, a mio modo di vedere sussistono, se no non avrei presentato l’interpellanza, per invalidare la procedura, perché il Codice Appalti, così come modificato anche recentemente, individua nella soglia dei 40.000 euro, soglia che voi del Movimento 5 Stelle conoscete piuttosto bene, la famosa soglia dei 40.000 euro, come limite massimo per poter ricorrere ad affidamenti diretti, si ricorda quando io polemizzai in quest’Aula con la Sindaca Appendino per l’affidamento da 39.800 euro all’architetto Sasso per il dossier olimpico? La soglia prevista dal nostro Codice degli Appalti è una soglia massima che individua la possibilità di un’Amministrazione di dare un affidamento diretto lasciando, ovviamente, piena facoltà all’Amministrazione di ricorrere ad altre procedure di evidenza pubblica al di sotto di quei 40.000 euro. Ora io vorrei proprio capire come può pensare qualcuno che su una partita da oltre 560 milioni di euro, valore dei nostri derivati, che ragionevolmente, e ce lo auguriamo tutti, a valle di una rinegoziazione assistita produrrà un certo - se no non saremmo neanche partiti a discutere di questa questione - risparmio per la Città che in delibera viene individuato nel 20% di questo risparmio il variabile da dare al soggetto operatore privato individuato, che questo variabile sia sotto i 5.000 euro su 560 milioni mi permetto, come dire, di essere un pochino dubbioso, Assessore Rolando. In senso prudenziale, lei avrebbe dovuto, essendo l’estensore della delibera, innanzitutto farla firmare anche in termini formali al dirigente che si occupa di Codice degli Appalti, di Contratti e Appalti che comunque garantiva una maggior regolarità tecnica dell’atto in conformità alla questione specifica della gara, ma soprattutto adottare un criterio un po' più prudenziale in termini di delicatezza di questa questione, perché io le cito nell’interpellanza anche il problema del conflitto d’interessi. Lei oggi ci dice che sono stati otto gli operatori invitati - lo ha detto lei - otto operatori invitati più un avviso pubblico pubblicato sul sito per chi voleva eventualmente partecipare; attenzione bene, io poi se ho capito male lo vedremo nei verbali. Bene, mi permetto di suggerire che su una cosa così delicata, che ragionevolmente varrà ben più dei 35.000 euro più il variabile, forse valeva la pena fare una gara, una gara pubblica a evidenza pubblica, invece che un affidamento diretto, questo era il senso dell’operazione che noi non le contestiamo, Assessore Rolando: meritoria attività di ricognizione dei derivati, meritoria se non ci sono le competenze interne, modalità di appoggio su persone che, speriamo tutti, rivestano davvero l’interesse pubblico prevalente, perché nel momento in cui io metto una success fee del 20%, Assessore Rolando, siamo tutti e due navigati di questi boschi per capire che, come dire, il controllo pubblico, relativamente alla transazione che eventualmente si dovrà andare a mettere con l’istituto di credito, va esercitato con un certo qual grado di energia perché l’operatore, ovviamente, avrà giustamente, legittimamente, pienamente coerentemente con la deliberazione, un certo tipo di interesse economico, legittimo e noi l’avremmo probabilmente lo stesso, un altro andrà verificato. Allora, da questo punto di vista, il tema quindi che a questo punto discuteremo in Commissione in fase di approfondimento, a valle del completamento della procedura di cui lei oggi ha fatto cenno, e caldamente la invito a valutare l’ipotesi di revoca di questa deliberazione e della riproposizione della medesima procedura di individuazione dell’operatore economico che ci deve assistere con una procedura ad evidenza pubblica, cioè una gara di appalto di servizi che il nostro Codice permette, anzi in questo caso forse le potremmo suggerire che forse in termini prudenziali, prima che ce lo dica qualcun altro o ce lo dicano eventuali ricorsi di persone che verranno escluse successivamente, vale la pena mettersi dalla parte della ragione. Non cambia niente, ha ragione lei, sono mutui del 2005/2008; io non credo, finisco, Presidente, non credo che dilazionare la questione di un mese, due mesi, tre mesi sposti i termini del problema, forse ci cautela un po' di più e credo, in termini di trasparenza e della famosa casa di vetro che tutti quanti noi vogliamo, su partite così rilevanti da centinaia di milioni di euro, Assessore Rolando, varrebbe la pena che riflettesse. |