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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Maggio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 21
ORDINE DEL GIORNO 2019-00717
"RICONOSCIMENTO DELLA PRESIDENZA GUAID? IN VENEZUELA DA PARTE DEL GOVERNO ITALIANO" PRESENTATA IN DATA 26 FEBBRAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, questo evidentemente è un ordine del giorno che ha un valore
tutto politico e forse diventa ancora più importante parlarne in quest’Aula, dopo
l’immagine che abbiamo avuto modo di vedere nelle scorse settimane, in cui i mezzi
dell’esercito in qualche modo andavano a calpestare i manifestanti; non so se anche a
voi è tornata in mente un’immagine, che io vidi solo da bambino, quando i carrarmati a
Tienanmen andavano contro i manifestanti. Le chiedo scusa, forse ci passiamo qualche
anno d’età. Io, “nell’osservato che” inserisco che Spagna, Francia, Germania e Regno
Unito, Danimarca, Svezia, Austria, Paesi Bassi, Portogallo, Lituania e Lettonia, in
Europa hanno riconosciuto Juan Guaidó come Presidente ad interim del Venezuela, che
il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato che non vi può essere né
incertezza, né esitazione se la scelta è tra volontà popolare e richiesta di autentica
democrazia da un lato e dall’altro la violenza della forza e la sofferenza della
popolazione civile che in Venezuela non si sono ancora tenute nuove elezioni
presidenziali malgrado gli appelli di diversi paesi e poi anche alla luce del fatto che
inserisco una serie di fatti che penso che ognuno di voi abbia potuto approfondire in
termini macroeconomici rispetto a quello che viene oggi vissuto dal popolo venezuelano
anche in parte legato alla presenza del petrolio come tutti voi sapete e che la situazione
sta ulteriormente precipitando negli ultimi giorni e nelle ultime ore, oltre al fatto che il
parlamentare venezuelano Freddy Superlano, membro del Partito di Opposizione di
Juan Guiadó, è stato avvelenato in un ristorante in Colombia ed è stato ricoverato in
ospedale in condizioni gravi, i due si trovano nella città di confine per cercare di far
entrare gli aiuti umanitari in Venezuela. Il Governo di Caracas continua a rifiutare
l’ingresso a camion e navi anche mediante l’uso di lacrimogeni ed armi non
convenzionali da parte dei militari venezuelani come denunciato dal Ministero degli
Esteri della Colombia e considerato che lo stesso leader dell’Opposizione venezuelana
ha scritto una lettera ai due Vicepremier Salvini e Di Maio nella speranza di convincere
anche il Governo italiano ad appoggiare la sua carica di Presidente ad interim del
Venezuela in attesa di nuove elezioni, ma è evidente che le nuove elezioni le può
bandire, le può sancire solo ed esclusivamente un Presidente ad interim che ha
intenzione di farlo, per cui l’idea di chiedere le elezioni in questo momento in
Venezuela come posizione politica non è accettata in nessun modo dall’attuale leader e
Presidente Nicolas Maduro. Invita la Sindaca e la Giunta ad attivare un’interlocuzione
istituzionale con il Governo Nazionale affinché anche l’Italia riconosca piena legittimità
al Governo di transizione guidato da Juan Guaidó come Presidente ad interim della
Repubblica del Venezuela, già riconosciuto da molte nazioni democratiche e che trova il
fondamento della propria legittimità nell’articolo 233 della Carta Costituzionale
venezuelana. Questo articolo della Carta Costituzionale fa sì che mi permetta di dire a
quest’Aula, di chiedere a quest’Aula di votare quest’atto perché è proprio l’articolo che
in questo momento, in assenza di votazioni della riforma costituzionale del Venezuela
dà la carica, che in questo momento è ricoperta da Guaidó, il potere di presiedere il
Governo venezuelano e dunque poi in un secondo momento di indire elezioni. Io ho
finito e mi rimetto poi alla volontà dell’Aula, grazie.

MAGLIANO Silvio
Sì, lo dico solo per amor di verbale perché noto che i rappresentanti del Movimento 5
Stelle sono anche loro dei profondi conoscitori dei sistemi giuridici comparati, l’articolo
233 della Carta Costituzionale permette in questo momento a Guaidó di proclamare la
sua presidenza perché è un pezzo della Carta Costituzionale che dà questa legittimità.
Detto questo, se a noi piace, a voi piace essere terze parti rispetto a quello che sta
accadendo in quel posto ognuno prende, parla e agisce in base alla sua coscienza,
grazie.

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