Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Il documento è stato illustrato nell’ultima seduta della Conferenza dei Capigruppo ed è un documento che è in circolazione e in discussione in altri livelli istituzionali, oltre ad essere stato promosso e sollecitato da organizzazioni impegnate nel campo della cooperazione. Conosciamo purtroppo la vicenda personale della giovane Silvia Romano, cooperante in settori educativi e attiva in Kenya, territorio nel quale ha subito il rapimento, rapimento rispetto al quale non sono noti, almeno pubblicamente, gli aggiornamenti e soprattutto la sensazione che si ricava dal tempo intercorso è quella di una complessità delle trattative in atto rispetto all’auspicata liberazione della stessa. Questo caso come è avvenuto in altri casi o diversamente da altri casi è stato mantenuto in una logica di riserbo, nel senso che non sono state, per richiesta della stessa famiglia e anche dei Ministeri coinvolti, attivate forme pubbliche di manifestazione di solidarietà proprio perché il lavoro di carattere investigativo che sembra doversi misurare più che con organizzazioni di tipo politico in quanto nessuna ha rivendicato quel rapimento con attività invece di carattere meramente criminale con le quali quindi è molto più difficile stabilire elementi di relazione o di negoziazione che possano in qualche modo essere influenzati dai diversi livelli istituzionali in campo, questa condizione particolare non deve però portarci a dimenticare l’aspetto umano di una persona costretta, evidentemente ormai da mesi, ad una condizione di isolamento, di timore, di paura della sua famiglia e anche del valore della sua esperienza di vita perché è un’esperienza di vita votata alla relazione con paesi e mondi diversi, votata all’impegno personale verso l’emancipazione di altri popoli, votata in modo particolare alla educazione, all’attenzione e alla cura dei minori. Per questa ragione, in questo quadro così articolato e purtroppo ancora così irrisolto, l’ordine del giorno formula ciò che a livello istituzionale può essere formulato, cioè la sollecitazione a tutti i livelli istituzionali coinvolti o coinvolgibili a procedere nella ricerca degli interlocutori e alla negoziazione per il rilascio il più veloce possibile della giovane. Dall’altro lato c’è anche una richiesta di carattere simbolico che è quella di esporre l’effige con l’invito alla pronta liberazione come nel caso ad esempio dell’accertamento di verità rispetto alla vicenda Regeni l’Amministrazione Comunale ha aderito a una campagna nazionale e ha esposto un manifesto chiedendo e impegnandosi, a livello culturale perché più di tanto non abbiamo né ruolo né titolo, alla ricerca della verità. Ci auguriamo tutti di essere invece alla ricerca di un tempo ravvicinato per la pronta liberazione di Silvia Romano, questo è il contenuto. ARTESIO Eleonora (INTERVENTO FUORI MICROFONO). |