| Interventi |
| ARTESIO Eleonora Grazie. La mozione illustrata in V Commissione che perviene adesso all’attenzione della nostra Aula è l’esito di un approfondimento svolto nella sotto Commissione Partecipazione Culturale nella quale, com’è noto, ci si interroga sulle diverse condizioni formali, ovvero fondazioni di partecipazione nelle quali il Comune sia presente o situazioni di partecipazione culturale promosse da terzi coi quali il Comune coopera o potrebbe collaborare o enti che promuovono la divulgazione della cultura e la formazione di competenze ai quali il Comune, pur essendo esterno, per loro natura organismi di carattere internazionale, coopera attraverso la dotazione di sedi, la loro manutenzione, l’organizzazione congiunta di eventi. Di fronte alla molteplicità e alla ricchezza di queste presenze che insistono sul nostro territorio la preoccupazione della sotto Commissione è stata quella di svelare ed indagare le possibili opportunità di ampliamento delle diverse forme di collaborazione, ad esempio siamo consapevoli che nella fattispecie, di cui stiamo parlando, esiste un altissimo livello di formazione per futuri quadri dirigenti delle organizzazioni internazionali piuttosto che del mondo dell’imprenditoria, delle (incomprensibile) che costituendosi in attività formativa in quel contesto arricchiscono oltre che il loro patrimonio individuale anche il potenziamento rispetto ad investimenti successivi e delle capacità del loro territorio, delle loro nazioni e dei lori paesi. Sembra quindi assolutamente pregevole la qualità del livello di relazione che si potrebbe costituire facendo in modo che quello spicchio di città, che appare anche fisicamente come una condizione conclusa e rinchiusa nei propri spazi mentre in realtà vi pulsa una vita di carattere internazionale, possa essere sollecitata ad aprire altre nuove collaborazioni con la Città. Sicuramente abbiamo immaginato nell’ambito culturale, banalmente con apertura di momenti conclusivi, ad esempio di attività formative che possano essere offerte alla popolazione diffusa, quadri dell’Amministrazione, a leader di organizzazioni sociali territoriali e quindi far diventare patrimonio comune quello che è stato l’esito di un loro investimento, ma viceversa anche rendendo disponibili dei livelli che la Città possa introdurre e mettere in campo. L’Assessore alla Cultura, nel confrontarsi con i proponenti e con gli altri Consiglieri in Commissione, ha già anticipato la possibilità di lavorare con i capofila alla costruzione di un Protocollo d’Intesa che possa essere dalle parti discusso, arricchito e sottoscritto. Credo peraltro che non sia soltanto l’ambito culturale quello che potrebbe giovarsene, penso come l’Assessore Montanari si sentiva chiamato in causa per la parte di intervento degli aspetti territoriali e quindi degli aspetti più di carattere urbanistico e di conservazione del sito, si potrebbe sentire chiamato in causa per tutti gli aspetti che riguardano ad esempio il dibattito teorico culturale sullo sviluppo della Città o sui profili e le vocazioni delle diverse città. Quindi, questo è l’intento che era stato lanciato dalla mozione, sembra accolto per ora, dall’interlocutore che ha partecipato al dibattito, cioè dall’Assessora Leon, immaginiamo possa esserlo da tutta la Giunta. |