Interventi |
MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Presidente. Buonasera a tutte e tutti. Arriviamo qui finalmente alla fine di un lungo percorso di variante di un regolamento che ci consentirà, speriamo, finalmente di riaprire i Murazzi del Po ad una gestione aperta ai cittadini per attività culturali, attività ricreative, attività anche di somministrazione. Ricordo che il lungo periodo che è intercorso tra quando abbiamo iniziato a prendere in mano il tema (e finalmente stiamo arrivando adesso alla fine) è dovuto al fatto che a differenza di ciò che era stato deciso qualche anno addietro, prima della nostra Amministrazione, una serie di nuovi regolamenti, di nuove attenzioni all’aspetto dell’apertura di questi locali nell’alveo del fiume Po, sono intervenuti. Sono aspetti che hanno a che fare con la regolamentazione stessa del fiume, con la gestione dei cittadini e di masse di persone in aree aperte al pubblico per eventi e manifestazioni; dunque è stato un processo piuttosto difficile che ha visto coinvolti vari uffici della Città di Torino: ricordo l’Ufficio Urbanistica, Arredo Urbano, Commercio, Verde, Ambiente, naturalmente l’Avvocatura, Patrimonio e via così, quindi è stata una sinergia lunga ed importante che vede adesso, appunto, il suo esito finale. Tenete conto che (lo volevo ricordare perché l’ho detto anche in Commissione, suscitando forse qualche attenzione in più) noi stiamo parlando di un’area del fiume che è alveo. Cioè un’area dove, effettivamente, il fiume non è che può esondare, esonda regolarmente, quindi bisogna tener conto che qualsiasi attività che si faccia lì deve tenere conto del fatto che nel giro di poche ore non deve lasciare strutture fisse, non può intralciare l’eventuale arrivo dell’acqua e soprattutto deve mettere in sicurezza tutte le persone che lo frequentano. Quindi il tutto, questo tipo di atteggiamento non era stato tenuto in conto ai tempi del bando, che è del ’12 se non sbaglio, e ha creato una serie di problemi proprio nella gestione del bando stesso e nei rapporti con le associazioni, i circoli, eccetera, che in qualche modo erano risultati vincitori del bando. Dunque, è stato necessario un lungo dialogo, dibattito con gli assegnatari del bando e con tutti gli organi che sovrintendono a quest’area, che ricordo rapidamente sono: Sovrintendenza, Magistrato del Po, Vigili del Fuoco, Commissione di Vigilanza Provinciale, Città Metropolitana, Regione Piemonte e Città di Torino; non so neanche se le ho dette tutte, ma sicuramente queste sono le prevalenti istituzioni che hanno a che fare in questo. Sostanzialmente con questo regolamento si consentirà, speriamo, di poter, finalmente, riaprire i Murazzi con delle attività di somministrazione che utilizzino anche gli spazi all’aperto, ma con strutture assolutamente provvisorie e ritirabili rapidamente. Analogamente, dovrà essere fatta anche un’attenzione al numero dei visitatori, dei cittadini che accedono alle sponde dell’alveo, ai Murazzi stessi, e tutto ciò deve essere dunque fatto con una sinergia tra gestori dei locali, Città di Torino, Organi di vigilanza e via così. Gli emendamenti li abbiamo discussi ampiamente in Commissione anche con la partecipazione degli Uffici e di molte delle Istituzioni che ho citato precedentemente. Io mi fermerei qui nell’illustrazione, se invece ci sono poi chiaramente interventi o controdeduzioni da fare sono a disposizione, grazie. Naturalmente questo intervento vale anche per i due emendamenti che sono stati citati, grazie. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Sì, grazie, Presidente. No, sarà un intervento brevissimo, perché ci tenevo anche io a sottolineare un ringraziamento alla Maggioranza, a tutti gli Uffici, ai Consiglieri che qua oggi si sono espressi. Accolgo anche l’invito del Capogruppo Lo Russo che ci incoraggia ad andare avanti. Bene, ci fa molto piacere, andremo avanti come abbiamo fatto finora. I Murazzi sono un bene culturale straordinario, oltre che un bene ambientale, non peraltro lì sopra insistono una serie di vincoli ai quali abbiamo dovuto fare riferimento, ed è giusto pensarli come un elemento, un tassello di una riqualificazione più ampia dell’intero percorso fluviale dei quattro fiumi di Torino, sui quali siamo ancora indietro. C’è ancora molto da fare, ma certamente quello è un tassello importante che deve collegare l’asse del Po: quindi il lato Valentino, che non è in abbandono, ma che può essere certamente migliorato per molte sue parti; deve collegarsi all’asse, invece, di Parco Michelotti dall’altro lato, proseguire verso il Meisino, a monte; più a monte abbiamo ancora la sponda destra che non è ancora tutta praticabile. Insomma, i processi di risistemazione di queste parti, ma soprattutto di restituzione ai cittadini come fruibilità, spazi che sono culturali e ambientalmente straordinari, credo che sia nelle corde della nostra Amministrazione, anche con programmi che vengono da lontano e che noi peraltro abbiamo richiamato anche in questo regolamento, giustamente, perché si tiene ciò che si è fatto bene e si cerca di fare meglio ciò che non è andato. Grazie. |