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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 9 Maggio 2019 ore 15,00
Paragrafo n. 6
MOZIONE 2018-04481
(MOZIONE N. 22/2019) "COLTIVAZIONE SU PROPRIET? COMUNALI DI CANNABIS AD USO MEDICO (COSIDDETTA CANNABIS A SCOPO TERAPEUTICO O CANNABIS TERAPEUTICA)" PRESENTATA IN DATA 12 OTTOBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MENSIO.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, anche io mi unisco ai ringraziamenti, al collega Mensio che ha tenacemente portato
avanti questa mozione, che ha il significato di porre anche l’attenzione di sensibilizzare
in un momento in cui è proprio necessario che si riprofili il dibattito politico soprattutto
su questi temi su basi scientifiche. Ricordo che come Comune abbiamo recentemente
votato l’adesione al Patto Trasversale per la Scienza del professor Burioni e anche
questo rientra in quel discorso che facevamo di tenere sempre ben dritta la barra
insomma della veridicità scientifica, quando invece oggi, in particolare proprio oggi, è
sotto il profilo della mendacità legata a fini politici si riesce a dire delle cose
assolutamente false e non veritiere, quindi sicuramente già diciamo anche questa
possibilità di fare un Consiglio, io stesso ho firmato, ho sottoscritto la convocazione di
questo Consiglio, può essere un tassello che fa parte di questo percorso di dare
un’informazione e sensibilizzare su questo tema. Mi unisco assolutamente in toto alle
parole della Capogruppo Artesio per quel che riguarda il riferimento alla Legge
Regionale 11/2015, che peraltro è giustamente citata anche nella parte di premessa della
mozione che oggi andiamo a votare. Mi sembra importante, chiedo scusa se lo
ribadisco, ma che all’articolo 1 venga dichiarato, in maniera molto evidente, il diritto
alla cura mediante l’uso della cannabis terapeutica e che quindi venga proprio sancita
questa volontà di garantire questo tipo di diritto e di nuovo mi sembra importante, come
è già stato sottolineato, richiamare l’articolo 6 laddove sono duplici le finalità
richiamate, quella sia della riduzione dei costi che, ahimè, è uno degli aspetti che
frenano anche l’utilizzo più diffuso di questo tipo di terapia e soprattutto, come dire, la
norma definisce il perimetro entro cui andare a posizionare delle attività che
necessariamente devono avere in questa fase, viene proprio citato, prodromica un
carattere di sperimentazione e quindi di costituire dei progetti pilota perché ovviamente,
come tra l’altro anche in Commissione abbiamo avuto modo di approfondire anche con
altri esperti oggi non presenti, abbiamo capito che comunque la coltivazione di questo
tipo di sostanza ad uso terapeutico è soggetta ovviamente a delle rigorose procedure
anche sotto il profilo scientifico oltre che normativo che sono tutt’altro che facili
proprio perché per avere un utilizzo terapeutico, la titolazione anche solo mi ricordo
come ci è stato spiegato, richiede le procedure assolutamente molto selettive, molto
precise e degli investimenti anche molto significativi. Quindi anche in questo io ritengo
che la definizione, poi, di aspetti, proprio per garantire l’efficacia anche del trattamento
terapeutico, il fatto che la titolazione di una componente vegetale, vada sempre presa
con tutta una serie di attenzioni proprio per dare rigore alla filiera poi di produzione.
Allora, in questo io credo che la Città di Torino, in maniera anche proprio simbolica
giustamente, metta a disposizione delle sue risorse patrimoniali; io credo non tanto forse
quella a cui si fa riferimento in mozione della Manifattura Tabacchi, ma credo più
facilmente a quello che è il comparto del Bonafous, che peraltro recentemente abbiamo
visitato. Mi permetto solo di aprire una parentesi sul discorso del comparto del
Bonafous, proprio perché veniva anche citata da chi mi ha preceduto, la necessità anche
di rivalorizzare delle funzioni di professionalità molto elevate che abbiamo, che sono
proprio il comparto dei nostri giardinieri. È chiaro che questo della cannabis può essere
uno strumento, non è la finalità, cioè su questo discorso del Bonafous va fatto, come
dire, un approfondimento e una valutazione più generale che faccia sinergia tra tutta una
serie di componenti che ci sono, di cui anche la messa a disposizione, per questi fini,
può essere sicuramente strumento efficace. Quindi, ribadisco che trovo assolutamente
coerente la volontà di fare anche sensibilizzazione sotto un rigore scientifico, che deve
essere il nostro cardine su questo tema; ravviso anche io la necessità di coordinarsi con
soprattutto il soggetto regionale quindi che è sovraordinato, ma perché su questo ha
proprio fatto una normativa che definisce come dicevo il perimetro e sollecito quindi a
concordare, tra l’altro con la nuova Amministrazione che si verrà a definire a seguito
delle prossime elezioni, una Commissione che consenta di verificare a che punto è
l’attuazione della Legge Regionale e come noi, come Città possiamo mettere a
disposizione il nostro patrimonio inserendosi in quel perimetro che la normativa aveva
definito.

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