Interventi |
LEON Francesca Paola (Assessora) Buongiorno, Presidente, Consiglieri. Diciamo che esporre in 5 minuti un Piano Industriale che diciamo è esteso in più di 190 pagine, con un numero di azioni importante, lo ritengo impossibile, per cui propongo fin da adesso, se i Consiglieri sono d’accordo, dopo questa prima esplicitazione, di inviare il testo del Piano e poi discuterlo in Commissione insieme al Teatro Regio, che potrà entrare poi nel dettaglio anche rispetto all’operatività in corso. Però ci tenevo a raccontare qualcosa di questo Piano di Sviluppo e cominciare dall’inizio. Intanto a cosa serve un Piano di Sviluppo: serve ovviamente per dotarsi di uno strumento per aumentare l’affidabilità e l’efficacia della pianificazione strategica del Teatro, della gestione operativa e il controllo delle dinamiche economiche, finanziarie dell’Ente. Questo Piano parte da una constatazione, ovvero il fatto che la situazione di crisi delle fondazioni lirico-sinfoniche a livello nazionale non ha trovato una vera risposta in tutte le azioni di risanamento che si sono proposte dal 2013 in avanti, ovvero dall’avvio della Legge Bray, nel senso che sono state tutte indagini e azioni che sono intervenute unicamente sulla parte finanziaria senza andare ad esaminare e toccare invece una revisione organizzativa che avesse un piano, un’ottica di sviluppo dell’Ente, innescando fenomeni recessivi che possono portare anche a delle crisi ancora più gravi nel caso delle fondazioni lirico-sinfoniche e quindi la strada è stata quella di elaborare un Piano di Sviluppo. Un Piano di Sviluppo che non può ovviamente risolvere alcuni problemi strutturali, che dovranno essere risolti attraverso un’azione legislativa, ma è uno strumento di pianificazione che disciplina l’azione, che servirà per guidare strategicamente il Teatro nei prossimi anni e raggiungere un obiettivo fondamentale, che peraltro è stato richiamato anche nella mozione che è stata approvata in questo Consiglio, di ottenere nell’arco di 2 o 3 anni il riconoscimento di forma organizzativa speciale. Cosa vuol dire forma organizzativa speciale? È la forma a cui si richiamano il Teatro alla Scala e Santa Cecilia a Roma; in sostanza il vantaggio è avere la certezza dei finanziamenti per 3 anni. Questo ovviamente mette in condizioni di vantaggio riguardo la programmazione delle attività e la certezza delle risorse. Questo Piano è stato redatto secondo alcuni elementi, secondo un metodo, ovvero si è partiti lavorando sullo scenario peggiore, ovvero assumendo come partenza le ipotesi più pessimistiche e identificare le azioni su questo scenario, è bottom-up, nel senso che è partito dalle persone per arrivare ai numeri e non viceversa. Tenete conto che sono stati intervistati più di 300 dipendenti, 77 con colloquio individuale e con 4 incontri collegiali che ha coinvolto le masse del Teatro, sugli stati di avanzamento c’è stato un costante confronto con la dirigenza, i lavoratori e le rappresentanze sindacali, gli stakeholder, i soci pubblici e privati, si basa sull’ottimizzazione delle risorse disponibili, sia quelle legate al post patrimoniale che quelle reddituali. È basato su competenze settoriali, c’è una mappatura dei processi, c’è la valorizzazione delle conoscenze interne individuando obiettivi e azioni conseguibili e perseguibili. È comparativo nel senso che ci sono degli indici di performance che sono desunti dai bilanci ed è realizzato in confronto con le esperienze e bilanci delle altre fondazioni lirico-sinfoniche. Il programma, il Piano affronta alcuni temi, da un lato l’analisi della situazione attuale organizzativa ed economica; affronta un benchmarking su alcuni elementi importanti per l’attuazione del Piano, su esperienze internazionali, affronta il tema del..., all’interno del Piano di Sviluppo sono definite tutte le azioni che vanno per aree d’intervento, obiettivi ed azioni, quindi da un lato l’organizzazione, la formazione, gli aspetti economico-finanziari, in particolare il Piano di investimenti in base al quale il Teatro Regio ha ottenuto un finanziamento di 8 milioni e mezzo dal Ministero. |