Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Innanzitutto bentornato e rinnovato buon lavoro all’Assessore Rolando. L’interpellanza che è stata proposta intende incalzare l’Amministrazione Comunale, oltre agli indirizzi già ricevuti dal Consiglio, relativamente alla necessità di mettere a sistema la condizione finanziaria del Comune di Torino in relazione ai costi dei derivati stipulati e ai tassi di interesse dei mutui in essere. L’antefatto è ben spiegato all’interno dell’interpellanza, è avvenuta una sentenza della Commissione Europea che ha segnalato non essere sostanziata, anzi essere esito di un cartello intercorso tra le banche il valore del tasso Euribor, valore rispetto al quale le singole attività delle istituzioni si misurano con tassi di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee, che sono evidentemente più onerose di quello che sarebbe stato dovuto, anzi sono state più onerose di quello che sarebbe stato dovuto e in relazione alla sentenza della Commissione Europea sembrano, questo era il senso della nostra interpellanza, aprirsi i margini perché gli enti locali coinvolti possano procedere alla messa in mora di una condizione svantaggiosa, se questo è lo stato dei mutui in essere e dei derivati in essere e alla possibilità quindi di attivare delle significative operazioni di rientro. Da quello che è stato detto in questa risposta dall’Assessore, io rilevo due cautele che la Giunta ci vuole proporre, la prima cautela è quello che gli esiti sin qui fortunati di altre Amministrazioni Comunali che hanno deciso di invalidare quel tipo di transazioni finanziarie devono essere commisurate col fatto che la nostra specificità riguarda una condizione diversa tra mutuo fisso e mutuo variabile e questo è un fatto squisitamente tecnico rispetto al quale valutare l’opportunità o meno di costituzione della Città attiene ad un approfondimento di carattere giuridico e di carattere finanziario che non è nelle mie competenze, possibilità, ma che caldeggerei, l’Amministrazione proceda a verificare. La seconda questione invece è quella dell’individuazione di un soggetto terzo, ricercato attraverso avviso pubblico, su cui abbiamo letto comunicazioni e su cui altri colleghi del Consiglio Comunale hanno espresso dei giudizi in ordine alle modalità di reclutamento e di remunerazione. Ma non è su questo particolare aspetto che io mi soffermerò, quanto piuttosto su una questione, con un versante politico e con un versante tecnico. La questione del versante politico è questa: al di là dell’applicabilità puntuale della sentenza che altri Comuni utilizzano come strumento di contrattazione, esiste ormai in modo evidente la consapevolezza diffusa che gli enti locali nelle epoche di maggiore sofferenza economica hanno dovuto ricorrere o hanno voluto ricorrere a modalità di finanziamento che sono risultate particolarmente pesanti quando non odiose e che queste modalità di finanziamento potrebbero essere ricontrattate stante un’acclarata condizione di svantaggio che negli anni veniva praticata. Quindi la prima questione è questa, la Città di Torino può insieme alle altre Amministrazioni Comunali coinvolte, sia quelle attive, sia quelle che stanno ipotizzando di attivarsi, può avviare intanto un dibattito pubblico intorno a questo tema degli indebitamente della finanza locale e quindi in questo modo costruire, oltre che coscienza critica, anche fronte di resistenza politica ad una condizione di questo tipo, senza soggezioni rispetto agli istituti finanziari coi quali per altri flussi, per altre attività, per altre convenzioni si hanno dei rapporti di collaborazione? E questo è un fatto politico. Il fatto più squisitamente tecnico, è quello del coinvolgimento delle nostre strutture amministrative; io non so quali siano stati i giudizi, i criteri per i quali la Giunta ha ritenuto di fare una ricerca esterna, se per una ricerca di terzietà, ma non credo certo per una questione di professionalità, perché penso che le professionalità siano anche interne all’Ente, d’altronde sono i professionisti dell’Ente che sottoscrivono le delibere con le quali si contraggono i mutui piuttosto che si rinegoziano. Quindi la raccomandazione che vorrei fare, riservandomi ancora un giudizio sulla scelta invece di questo advisor esterno, la raccomandazione che vorrei fare è la stretta relazione tra la struttura amministrativa pubblica del nostro Comune e questo tipo di ausili e di supervisioni terze. |