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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2019-00495
"AZIONI DI RESISTENZA DEI COMUNI SUI DERIVATI" PRESENTATA IN DATA 8 FEBBRAIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Innanzitutto bentornato e rinnovato buon lavoro all’Assessore Rolando.
L’interpellanza che è stata proposta intende incalzare l’Amministrazione Comunale,
oltre agli indirizzi già ricevuti dal Consiglio, relativamente alla necessità di mettere a
sistema la condizione finanziaria del Comune di Torino in relazione ai costi dei derivati
stipulati e ai tassi di interesse dei mutui in essere. L’antefatto è ben spiegato all’interno
dell’interpellanza, è avvenuta una sentenza della Commissione Europea che ha
segnalato non essere sostanziata, anzi essere esito di un cartello intercorso tra le banche
il valore del tasso Euribor, valore rispetto al quale le singole attività delle istituzioni si
misurano con tassi di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le
principali banche europee, che sono evidentemente più onerose di quello che sarebbe
stato dovuto, anzi sono state più onerose di quello che sarebbe stato dovuto e in
relazione alla sentenza della Commissione Europea sembrano, questo era il senso della
nostra interpellanza, aprirsi i margini perché gli enti locali coinvolti possano procedere
alla messa in mora di una condizione svantaggiosa, se questo è lo stato dei mutui in
essere e dei derivati in essere e alla possibilità quindi di attivare delle significative
operazioni di rientro. Da quello che è stato detto in questa risposta dall’Assessore, io
rilevo due cautele che la Giunta ci vuole proporre, la prima cautela è quello che gli esiti
sin qui fortunati di altre Amministrazioni Comunali che hanno deciso di invalidare quel
tipo di transazioni finanziarie devono essere commisurate col fatto che la nostra
specificità riguarda una condizione diversa tra mutuo fisso e mutuo variabile e questo è
un fatto squisitamente tecnico rispetto al quale valutare l’opportunità o meno di
costituzione della Città attiene ad un approfondimento di carattere giuridico e di
carattere finanziario che non è nelle mie competenze, possibilità, ma che caldeggerei,
l’Amministrazione proceda a verificare. La seconda questione invece è quella
dell’individuazione di un soggetto terzo, ricercato attraverso avviso pubblico, su cui
abbiamo letto comunicazioni e su cui altri colleghi del Consiglio Comunale hanno
espresso dei giudizi in ordine alle modalità di reclutamento e di remunerazione. Ma non
è su questo particolare aspetto che io mi soffermerò, quanto piuttosto su una questione,
con un versante politico e con un versante tecnico. La questione del versante politico è
questa: al di là dell’applicabilità puntuale della sentenza che altri Comuni utilizzano
come strumento di contrattazione, esiste ormai in modo evidente la consapevolezza
diffusa che gli enti locali nelle epoche di maggiore sofferenza economica hanno dovuto
ricorrere o hanno voluto ricorrere a modalità di finanziamento che sono risultate
particolarmente pesanti quando non odiose e che queste modalità di finanziamento
potrebbero essere ricontrattate stante un’acclarata condizione di svantaggio che negli
anni veniva praticata. Quindi la prima questione è questa, la Città di Torino può insieme
alle altre Amministrazioni Comunali coinvolte, sia quelle attive, sia quelle che stanno
ipotizzando di attivarsi, può avviare intanto un dibattito pubblico intorno a questo tema
degli indebitamente della finanza locale e quindi in questo modo costruire, oltre che
coscienza critica, anche fronte di resistenza politica ad una condizione di questo tipo,
senza soggezioni rispetto agli istituti finanziari coi quali per altri flussi, per altre attività,
per altre convenzioni si hanno dei rapporti di collaborazione? E questo è un fatto
politico. Il fatto più squisitamente tecnico, è quello del coinvolgimento delle nostre
strutture amministrative; io non so quali siano stati i giudizi, i criteri per i quali la
Giunta ha ritenuto di fare una ricerca esterna, se per una ricerca di terzietà, ma non
credo certo per una questione di professionalità, perché penso che le professionalità
siano anche interne all’Ente, d’altronde sono i professionisti dell’Ente che sottoscrivono
le delibere con le quali si contraggono i mutui piuttosto che si rinegoziano. Quindi la
raccomandazione che vorrei fare, riservandomi ancora un giudizio sulla scelta invece di
questo advisor esterno, la raccomandazione che vorrei fare è la stretta relazione tra la
struttura amministrativa pubblica del nostro Comune e questo tipo di ausili e di
supervisioni terze.

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