Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2019-00495
"AZIONI DI RESISTENZA DEI COMUNI SUI DERIVATI" PRESENTATA IN DATA 8 FEBBRAIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Proseguo con la trattazione delle interpellanze, passiamo alla numero 201900495/002,
l’interpellanza è presentata dalla Consigliera Artesio, risponde l’Assessore Rolando, il
titolo è:

“Azioni di resistenza dei Comuni sui derivati”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do di nuovo la parola all’Assessore Rolando, che mi deve fare la cortesia però di
segnarsi, se no non riesco a dargliela. Perfetto, la ringrazio.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Allora, per quanto riguarda questa interpellanza la risposta, poi magari lascerò i
documenti all’attenzione della Consigliera, è leggermente complessa da illustrare,
siccome vengono forniti i dati dei derivati oggetto del primo quesito, magari sarà
opportuno che la Consigliera possa prendere lettura dei documenti. I contratti in
strumenti finanziari derivati stipulati tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 a
condizione di tasso variabile parametrato all’Euribor sono contenuti nella tabella che
segue. Se avete presente la tabella allegata al bilancio, rispondono ai numeri 4, 5, 6, 8,
9, 10, 11, 14, 15, 16, 17, ammontano ad un debito residuo di circa 500 milioni e hanno
attualmente (incomprensibile) negativo di 133 milioni. Di tutti questi contratti solo sei
quelli contrassegnati ai numeri 4, 5, 14, 15, 16 e 17 presentano, sulla base di uno studio
preliminare, ma non esaustivo, una struttura analoga a quella del contratto di cui alla
sentenza della Corte d’Appello di Milano citata nell’interpellanza in esame. Tuttavia
quelli stipulati dalla Città prevedono per il sottostante, cioè alla voce “Comune di
Torino riceve” un tasso fisso, mentre nel caso del Comune di Iesi sulla passività già
esistente era previsto un tasso variabile, in particolare quello che la sentenza ha
evidenziato relativamente al caso trattato dall’interpellanza del Comune di Iesi è un
disallineamento tra il valore del CAP livello massimo e del suolo livello minimo entro il
quale può fluttuare il tasso parametrato all’Euribor. Accogliendo i suggerimenti
formulati in più occasioni dal Consiglio, la Giunta il 22 gennaio 2019 ha approvato
l’avvio dell’analisi della valutazione tecnico-finanziaria dei contratti di finanza derivata
con lo scopo di verificare tre prerogative, la conformità delle operazioni in essere dalle
disposizioni di legge, regolamenti e circolari ministeriali, la coerenza tra utilizzo delle
operazioni e gli obiettivi legittimi dell’Amministrazione, la presenza di eventuali costi
impliciti o costi occulti applicati dalla controparte. In attuazione della succitata delibera
della Giunta gli uffici competenti hanno predisposto l’avvio di una procedura
individuando, sulla base di uno studio condotto con l’aiuto dei fatti occorsi alla
Provincia di Genova stimolata dalla Corte dei Conti della Liguria, individuando 8
operatori del settore ai quali è stata inviata la richiesta di offerta per lo svolgimento
della suddetta analisi, nello stesso tempo si è provveduto a chiedere la pubblicazione sul
sito istituzionale della Città della comunicazione inviata ai suddetti operatori in modo
tale che tutti i soggetti eventualmente interessati, non solo gli 8 ovviamente, possano
presentare apposita offerta. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore Rolando. Passo la parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Innanzitutto bentornato e rinnovato buon lavoro all’Assessore Rolando.
L’interpellanza che è stata proposta intende incalzare l’Amministrazione Comunale,
oltre agli indirizzi già ricevuti dal Consiglio, relativamente alla necessità di mettere a
sistema la condizione finanziaria del Comune di Torino in relazione ai costi dei derivati
stipulati e ai tassi di interesse dei mutui in essere. L’antefatto è ben spiegato all’interno
dell’interpellanza, è avvenuta una sentenza della Commissione Europea che ha
segnalato non essere sostanziata, anzi essere esito di un cartello intercorso tra le banche
il valore del tasso Euribor, valore rispetto al quale le singole attività delle istituzioni si
misurano con tassi di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le
principali banche europee, che sono evidentemente più onerose di quello che sarebbe
stato dovuto, anzi sono state più onerose di quello che sarebbe stato dovuto e in
relazione alla sentenza della Commissione Europea sembrano, questo era il senso della
nostra interpellanza, aprirsi i margini perché gli enti locali coinvolti possano procedere
alla messa in mora di una condizione svantaggiosa, se questo è lo stato dei mutui in
essere e dei derivati in essere e alla possibilità quindi di attivare delle significative
operazioni di rientro. Da quello che è stato detto in questa risposta dall’Assessore, io
rilevo due cautele che la Giunta ci vuole proporre, la prima cautela è quello che gli esiti
sin qui fortunati di altre Amministrazioni Comunali che hanno deciso di invalidare quel
tipo di transazioni finanziarie devono essere commisurate col fatto che la nostra
specificità riguarda una condizione diversa tra mutuo fisso e mutuo variabile e questo è
un fatto squisitamente tecnico rispetto al quale valutare l’opportunità o meno di
costituzione della Città attiene ad un approfondimento di carattere giuridico e di
carattere finanziario che non è nelle mie competenze, possibilità, ma che caldeggerei,
l’Amministrazione proceda a verificare. La seconda questione invece è quella
dell’individuazione di un soggetto terzo, ricercato attraverso avviso pubblico, su cui
abbiamo letto comunicazioni e su cui altri colleghi del Consiglio Comunale hanno
espresso dei giudizi in ordine alle modalità di reclutamento e di remunerazione. Ma non
è su questo particolare aspetto che io mi soffermerò, quanto piuttosto su una questione,
con un versante politico e con un versante tecnico. La questione del versante politico è
questa: al di là dell’applicabilità puntuale della sentenza che altri Comuni utilizzano
come strumento di contrattazione, esiste ormai in modo evidente la consapevolezza
diffusa che gli enti locali nelle epoche di maggiore sofferenza economica hanno dovuto
ricorrere o hanno voluto ricorrere a modalità di finanziamento che sono risultate
particolarmente pesanti quando non odiose e che queste modalità di finanziamento
potrebbero essere ricontrattate stante un’acclarata condizione di svantaggio che negli
anni veniva praticata. Quindi la prima questione è questa, la Città di Torino può insieme
alle altre Amministrazioni Comunali coinvolte, sia quelle attive, sia quelle che stanno
ipotizzando di attivarsi, può avviare intanto un dibattito pubblico intorno a questo tema
degli indebitamente della finanza locale e quindi in questo modo costruire, oltre che
coscienza critica, anche fronte di resistenza politica ad una condizione di questo tipo,
senza soggezioni rispetto agli istituti finanziari coi quali per altri flussi, per altre attività,
per altre convenzioni si hanno dei rapporti di collaborazione? E questo è un fatto
politico. Il fatto più squisitamente tecnico, è quello del coinvolgimento delle nostre
strutture amministrative; io non so quali siano stati i giudizi, i criteri per i quali la
Giunta ha ritenuto di fare una ricerca esterna, se per una ricerca di terzietà, ma non
credo certo per una questione di professionalità, perché penso che le professionalità
siano anche interne all’Ente, d’altronde sono i professionisti dell’Ente che sottoscrivono
le delibere con le quali si contraggono i mutui piuttosto che si rinegoziano. Quindi la
raccomandazione che vorrei fare, riservandomi ancora un giudizio sulla scelta invece di
questo advisor esterno, la raccomandazione che vorrei fare è la stretta relazione tra la
struttura amministrativa pubblica del nostro Comune e questo tipo di ausili e di
supervisioni terze.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliera Artesio.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)