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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2019-01109
"LAVORATORI INABILI ALLE MANSIONI PROPRIE DELLA QUALIFICA IN MODO PERMANENTE ED ASSOLUTO" PRESENTATA IN DATA 27 MARZO 2019 - PRIMO FIRMATARIO ROSSO.
Interventi
ROSSO Roberto
Allora, innanzitutto ringrazio l’Assessore per la disponibilità data a verificare la cosa in
Commissione. Da me personalmente sono venuti tanti dipendenti di AMIAT con i loro
avvocati ci sono centinaia di pratiche legali aperte nei confronti della società e tutti mi
dicono “Guarda che non si tratta di uno, due, tre, dieci casi, ma si tratta di centinaia di
casi”, quindi c’è qualche discrasia evidentemente tra ciò che ritengono i lavoratori e ciò
che ritiene AMIAT, dicono che ci sarebbe veramente (incomprensibile), siccome se
fosse vero quello che a me è stato rappresentato, che gli avvocati hanno rappresentato,
non dubito anche della buona fede di chi fa le cause, bene, se tutto questo fosse vero noi
avremmo una situazione in cui centinaia di persone si trovano con l’ernia del disco, la
protrusione e quant’altro che è evidente che se fossero dieci casi, possono essere anche
casuali, ma se sono 100, 150, 200 è evidente che invece è un’invalidità derivante da un
fattore di lavoro perché non è un caso che tutti subiscano questo tipo di invalidità.
Allora, Assessore, la cosa che dico è ringrazio innanzitutto per questa sua disponibilità,
portiamola in Commissione, portiamo una delegazione degli operai di AMIAT con i
loro avvocati, portiamo l’AMIAT e mettiamoli a confronto in modo che le cose possono
essere appurate nella loro diretta essenza. Io credo, Assessore, che avendo letto
personalmente quando ho fatto anche la conferenza stampa che lei ha citato riportata dal
giornale, avendo letto personalmente la questione relativa a tutte queste persone che
lamentano problemi di questo tipo mi sembra di poter dire che l’AMIAT sia in torto,
però nulla osta, il Comune... Qual è anche il problema? Se fosse vero ciò che
rappresentano i lavoratori, avrebbe un compito l’Amministrazione Comunale di Torino
perché è giusto che ci sia una proprietà pubblica ad una condizione, che la libertà, la
dignità, l’equa rappresentanza dei salari da parte dei lavorati sia mantenuta, se no che
senso avrebbe avere una proprietà pubblica quando poi non si rispettassero queste cose?
Verifichiamolo in Commissione, io sono convinto che le cose non stanno come dice
AMIAT, però rappresentiamole con le due parti interlocutorie davanti a noi.

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