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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2019-01109
"LAVORATORI INABILI ALLE MANSIONI PROPRIE DELLA QUALIFICA IN MODO PERMANENTE ED ASSOLUTO" PRESENTATA IN DATA 27 MARZO 2019 - PRIMO FIRMATARIO ROSSO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, proseguiamo con la trattazione delle interpellanze, abbiamo la numero
201901109/002:

“Lavoratori inabili alle mansioni proprie della qualifica
in modo permanente ed assoluto”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Il presentatore è il Consigliere Rosso, risponde sempre l’Assessore Unia.
Do subito la parola all’Assessore Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Ma io ho ricevuto e in merito a questa richiesta è stata prodotta
ovviamente una relazione da AMIAT che, sinceramente, a parte le due o tre cose che
magari adesso leggerò per dare un attimino di chiarezza su alcuni punti, sarebbe meglio
magari approfondire poi una Commissione perché io ho letto un po’ anche le
dichiarazioni fatte sui giornali, interpellanze, eccetera, secondo me ci sono sicuramente
da approfondire dei punti rispetto a quanto detto dal Capogruppo Rosso. Leggo
brevemente alcuni punti che ritengo particolarmente importanti, specialmente quello che
riguarda le malattie professionali. Nell’ultimo triennio sempre in riferimento alle
mansioni in osservazione, quindi quelle citate dall’interpellante, sono state
complessivamente aperte 14 pratiche di malattie professionali, a riguardo si sottolinea
che tutte le pratiche del triennio sono state chiuse da INAIL in modo negativo non
riconoscendo cioè la malattia professionale. Nell’interpellanza si chiede sostanzialmente
come mai AMIAT non riconosca le malattie professionali, cosa che non è competenza
sua, la competenza di riconoscere o meno le malattie professionali grazie al cielo non è
mai delle aziende, ma è degli enti competenti, in questo caso l’INAIL, quindi vengono
presentate delle domande appunto per questo problema e la risposta però non arriva
dall’azienda, arriva dall’ente competente. Per quanto riguarda l’inabilità alle mansioni
proprie della qualifica si riporta una tabella, che poi le lascio, riepilogativa del personale
che nell’ultimo triennio ha cessato servizio di inabilità in modo permanente e assoluto,
le mansioni proprie della qualifica con riconoscimento da parte dell’INPS ex INPDAP
della pensione. A riguardo si sottolinea che detta pensione viene concessa di fronte ad
un’inabilità delle mansioni non dipendente da una causa di servizio. Negli ultimi 3 anni
2016 abbiamo 15 operai cessati per inabilità alla mansione, nel 2017 (9), nel 2018 (12).
Io mi sono fatto dare gli ultimi 3 anni proprio perché poi magari se vogliamo
approfondire in Commissione snoccioleremo anche tutti gli altri degli anni precedenti.
Si segnala inoltre che tutto il personale risultato inabile alle mansioni proprie della
qualifica ex Legge 274 a seguito di procedura oggi articolo 44 del Contratto Nazionale
del Lavoro Ambiente ha cessato il rapporto di lavoro e ha avuto accesso al
corrispondente trattamento pensionistico, non risulta pertanto personale ricollocato a
fronte di tale esito. Queste sono un pochettino le principali tre questioni, poi ho alcuni
altri dati relativi all’analisi degli eventi infortunistici, quindi del triennio, ma mi hanno
dato un grafico che però ripeto sarebbe meglio approfondire in Commissione anche per
avere un dettaglio maggiore e AMIAT ci tiene a dire che presta costante attenzione a
tutte le questioni afferenti la salute, la sicurezza dei lavoratori come dimostrato dagli
andamenti nel tempo dei relativi indicatori che si collocano a livello delle best practice
del settore, quindi AMIAT sostanzialmente non rileva quanto dichiarato
dall’interpellante, però appunto dicevo forse sarebbe meglio approfondirlo perché è un
tema abbastanza delicato che riguarda i lavoratori e la salute dei lavoratori.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, ringrazio l’Assessore Unia e cedo la parola al Consigliere Rosso, ricordando
sempre i 5 minuti concordati in Commissione Capigruppo.

ROSSO Roberto
Allora, innanzitutto ringrazio l’Assessore per la disponibilità data a verificare la cosa in
Commissione. Da me personalmente sono venuti tanti dipendenti di AMIAT con i loro
avvocati ci sono centinaia di pratiche legali aperte nei confronti della società e tutti mi
dicono “Guarda che non si tratta di uno, due, tre, dieci casi, ma si tratta di centinaia di
casi”, quindi c’è qualche discrasia evidentemente tra ciò che ritengono i lavoratori e ciò
che ritiene AMIAT, dicono che ci sarebbe veramente (incomprensibile), siccome se
fosse vero quello che a me è stato rappresentato, che gli avvocati hanno rappresentato,
non dubito anche della buona fede di chi fa le cause, bene, se tutto questo fosse vero noi
avremmo una situazione in cui centinaia di persone si trovano con l’ernia del disco, la
protrusione e quant’altro che è evidente che se fossero dieci casi, possono essere anche
casuali, ma se sono 100, 150, 200 è evidente che invece è un’invalidità derivante da un
fattore di lavoro perché non è un caso che tutti subiscano questo tipo di invalidità.
Allora, Assessore, la cosa che dico è ringrazio innanzitutto per questa sua disponibilità,
portiamola in Commissione, portiamo una delegazione degli operai di AMIAT con i
loro avvocati, portiamo l’AMIAT e mettiamoli a confronto in modo che le cose possono
essere appurate nella loro diretta essenza. Io credo, Assessore, che avendo letto
personalmente quando ho fatto anche la conferenza stampa che lei ha citato riportata dal
giornale, avendo letto personalmente la questione relativa a tutte queste persone che
lamentano problemi di questo tipo mi sembra di poter dire che l’AMIAT sia in torto,
però nulla osta, il Comune... Qual è anche il problema? Se fosse vero ciò che
rappresentano i lavoratori, avrebbe un compito l’Amministrazione Comunale di Torino
perché è giusto che ci sia una proprietà pubblica ad una condizione, che la libertà, la
dignità, l’equa rappresentanza dei salari da parte dei lavorati sia mantenuta, se no che
senso avrebbe avere una proprietà pubblica quando poi non si rispettassero queste cose?
Verifichiamolo in Commissione, io sono convinto che le cose non stanno come dice
AMIAT, però rappresentiamole con le due parti interlocutorie davanti a noi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, grazie al Consigliere Rosso. Va quindi in approfondimento in Commissione,
l’assegniamo alla Commissione I e VI e III. Naturalmente è tutto oggetto poi di
revisione dell’assemblea Capigruppo.
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