Interventi |
IARIA Antonino Grazie, Presidente. Allora, si è parlato di esempi: il lavoro del Sindaco Lucano è un esempio, ma noi abbiamo altri esempi che stanno lavorando per l’integrazione proprio qua vicino a noi. Faccio riferimento a Bardonecchia, a quello che sta facendo il Sindaco di Bardonecchia, la Questura di Bardonecchia, l’associazione di volontari di Bardonecchia e dei comuni limitrofi, i Sindaci dei comuni limitrofi, i mediatori culturali sul grande problema dei migranti che cercano di valicare la frontiera. Quello è anche un esempio che viaggia, diciamo, nell’ambito delle leggi vigenti, con tutta una serie di controlli, eccetera, che aiuta le persone e fa squadra e che è un esempio da seguire. Quindi, noi citiamo esempi e magari non citiamo esempi vicino a noi. Io ho avuto la fortuna di assistere ultimamente a un incontro proprio con il Sindaco e anche con un mediatore culturale e l’associazione di volontariato che lavora al confine di Bardonecchia per capire il modus operandi; il modus operandi che lavora con le istituzioni, con il Prefetto e tutto. Quindi abbiamo, come dire, tutta una serie di esempi che lavorano su questo filone che il Comune di Torino dal punto di vista politico e di Maggioranza persegue nel criticare gli aspetti più scorretti e problematici del Decreto Salvini: l’abbiamo fatto con atti politici più volte proposti sia dalla Maggioranza che dalla Minoranza e più volte votati all’unanimità, proprio per andare nell’ottica di dare un’indicazione politica forte. Il ricorso alla cittadinanza onoraria, secondo me, non era lo strumento, ma sono d’accordo e non ripeto le parole che ha detto il mio collega Versaci. È molto pericoloso, però, definire la cittadinanza... una lotta tra la magistratura e un Sindaco, tra un Governo e un Sindaco, e allora mi verrebbe da dire: il sindaco Lucano è stato indagato nel 2017, quindi l’allora Governo era contro il modello Lucano? La Magistratura di allora era politicizzata e contro il metodo di Lucano, il metodo di Riace? E adesso lo è questo Governo? Quindi questo, secondo me, è proprio il modo sbagliato per affrontare la questione, perché la si pone su un’ottica di dare un’indicazione su una persona, sul valore di una persona e non di lavorare per atti politici molto precisi, che stiamo anche facendo e magari prendere anche esempio e aiutare attività vicine, proprio vicino anche chilometricamente a noi, e che interessano anche il Comune di Torino come Città più importante e vicina, come partenza dei migranti che poi cercano di passare la frontiera, che sono molto efficaci, che hanno ridotto, per fortuna, la perdita di vite umane, che hanno risolto alcuni casi, sempre nell’ambito della legalità, e quindi non capisco questo ricorso alla cittadinanza onoraria. Capisco, invece, tutto un discorso politico che stiamo facendo forse come unica Città con Maggioranza 5 Stelle che ha un approccio molto critico verso il Decreto Salvini, esposto anche pubblicamente con atti, con interviste, in ogni possibile, diciamo, palcoscenico. Quindi, chiaramente il voto dell’astensione mi sembra un voto corretto… IARIA Antonino Appunto, la Maggioranza dovrebbe dare indicazioni precise, ma in questo caso è proprio la richiesta di cittadinanza onoraria che è una richiesta sbagliata, proprio come metodo. |