Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutte e tutti. Ma io, riguardo a questa delibera e al percorso che ha portato alla stesura di questa delibera stessa, vorrei solo ricordare un piccolo particolare che sembra sfuggire a molti, a molti degli interventi che mi hanno preceduto. Un parco è un parco, e a volte non deve essere nient’altro che un parco. Un parco non deve essere necessariamente messo a reddito; un parco non deve essere necessariamente privatizzato; un parco non deve essere necessariamente costruito. In questo momento storico in cui forse, finalmente, lo dico da ambientalista convinto, il mondo si rende conto di quanto siano importanti certi aspetti che spesso vengono messi dietro il profitto investimenti, le ricadute; vengono messi dopo, l’importante è che ci sia un investitore, l’importante è che arrivi qualcuno con i soldi per fare qualcosa, qualunque cosa, vale tutto, basta che abbia i soldi. Invece c’è una forza politica come la nostra, ingenua, se vogliamo, idealisti, sognatori, chiamateci come volete, che non si ferma di fronte all’assegno, alla possibilità di investire, a cementificare, ricostruire, costruire, che non ritiene necessariamente buono qualsiasi investimento. Vale su un parco e vale sui grandi eventi, ad esempio. Non so, mi viene da pensare che non capire la differenza tra i vari tipi di grandi eventi, tra i vari tipi di investimento e di ritorno, e non capirla, non so se è segno di, non lo so, di impreparazione, non so, di incapacità di analisi, non lo so, ma vale la stessa cosa sui parchi, sulle aree della città. Una forza che amministra una città deve essere anche in grado eventualmente di dire “no” ed essere in grado di dire “sì”, ma ragionando; ragionando, e non prostrandosi davanti a chiunque arrivi con l’assegno fra i denti, come ama dire il nostro Assessore. Quindi io credo che il percorso che è stato scelto, che ha, se vogliamo, impedito uno di quelli che ritengo un pessimo investimento per la città, perché un parco non necessariamente è un luna park, è uno zoo, non è un museo. Aver impedito questo investimento per noi è un vanto, è un vanto perché restituisce un parco ai cittadini, restituisce a quel parco la possibilità di divenire qualcosa che sia realmente utile ai cittadini e non utile solo a chi fa l’investimento perché ne ha un ritorno economico. Quindi, la scelta che è stata fatta, di aprire un percorso partecipato, e come ogni percorso partecipato può avere pregi, difetti, può aver avuto qualche difficoltà, ma ha avuto sicuramente la capacità di coinvolgere molte persone, ha avuto la capacità di arrivare a un testo condiviso tra tutti i soggetti che hanno partecipato a quel percorso, cosa che è molto rara. Nella mia esperienza di progettazione partecipata, di quelli che ho vissuto, è raro che si arrivi a una definizione di una progettualità, di un’intenzione, di un’idea così condivisa. Per qualcuno che ha condiviso questa idea non era degno di essere ascoltato, erano una minoranza, una minoranza rumorosa, fanatici qualcuno li avrà chiamati, ideologisti, quello che è. Quindi aver ascoltato comunque le persone che hanno scelto di esprimersi su quel parco per me è una grande vittoria e credo che l’Amministrazione debba proseguire in quella direzione. Questo non significa che quello che è emerso da quel percorso partecipato sia scolpito nella roccia. È giusto approvare questa delibera, è giusto promulgare la manifestazione di interesse, è giusto valutare quello che verrà proposto. Nel caso in cui - io mi auguro che ovviamente ci siano delle proposte - nel caso in cui qualcosa facesse sì che non ci siano proposte per la manifestazione di interesse, nulla vieta di risedersi al tavolo, valutare altre alternative, valutare altre progettualità. D’altronde, lo ha detto qualcuno, quel parco è trent’anni che è fermo; io credo che sei mesi in più, sei mesi in meno non cambino la vita né al parco, né alla città, né ai residenti, che tanto qual buco nero se lo trovano di fronte a casa da decenni. Quindi io credo che il percorso sia il migliore possibile che si potesse fare. Credo che, ripeto, dà una connotazione forte alla nostra azione politica, e ritengo che, appunto, questa delibera debba essere sicuramente assolutamente votata e mi auguro che ci siano dei soggetti che abbiano intenzione di investire sul Rettilario e di portare avanti un progetto di quel tipo. Grazie. |