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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00029
PARCO MICHELOTTI - EX ZOO. APPROVAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER IL RECUPERO E LA FRUIZIONE DEL PARCO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie Presidente. “Articolo 1”, sto leggendo il Regolamento 374 della Città di Torino,
“Il Comune di Torino, al fine di realizzare i principi del Decentramento e della
partecipazione sanciti dalla Costituzione della Repubblica, dallo Statuto della Regione
Piemonte, dallo Statuto del Comune di Torino, nonché di perseguire lo sviluppo della
democrazia diretta attraverso l’iniziativa popolare e la tutela dei diritti di uguaglianza, di
libertà dei cittadini, si ripartisce in Circoscrizioni”. Al comma 3: “Il conseguimento
delle finalità del presente Regolamento è perseguito dalla Civica Amministrazione e
dalle Circoscrizioni attraverso il più ampio coordinamento dell’azione amministrativa
assicurato dal Sindaco, dalla Giunta e dal Comitato di Coordinamento del
Decentramento”. È chiaro che il Consigliere, il collega Fornari non conosce le regole
della nostra istituzione. È chiaro che il collega Fornari non solo non conosce il
Regolamento 374, ma non rispetta i principi fondamentali che regolano la democrazia in
questa istituzione. È chiaro però, ed è questo il fatto politico più grave, il più rilevante
dal mio punto di vista, perché l’ignoranza rispetto a un Regolamento e l’incapacità di
essere coerenti rispetto ai principi che democraticamente disciplinano una comunità, è
un problema del Consigliere Fornari, ancorché lui abbia un ruolo, quindi possa in
qualche modo anche contaminare con questa ignoranza altri colleghi, quello che per me
è grave da un punto di vista politico è che il Consigliere Fornari sia riuscito a
rappresentare nei pochi e concitati minuti che hanno caratterizzato il suo fortunatamente
breve intervento quale fosse l’obiettivo politico del Movimento 5 Stelle, che era quello
di essere accondiscendenti nei confronti di alcuni, devo dire pochi, cittadini, che
all’epoca manifestavano contro un progetto, legittimamente, e che oggi sono diventati
protagonisti in un percorso alternativo a quello democraticamente riconosciuto nel
nostro Regolamento, che è stato istituito, ce lo ha spiegato bene il collega Fornari, ad
hoc attraverso un percorso ad hoc, un percorso appositamente inventato e artatamente
costruito, di cui, non me ne abbiate a male, abbiamo una protagonista con un nome e
cognome e quindi è tutto sufficientemente riconoscibile. Quello che a me dispiace, l’ho
già detto in Commissione, è che la Città di Torino, che da quasi 30 anni ormai
purtroppo aveva la straordinaria opportunità di mettere mano, riqualificare quello che è
un buco nero e per molti di quei cittadini che hanno di nuovo voluto condizionare il
dibattito pubblico in questa città, la responsabilità è in capo a loro, perché per 30 anni
molti progetti non si sono potuti realizzare in quest’area proprio per quelli che voi state
rendendo nuovamente protagonisti, la Città di Torino aveva la straordinaria opportunità
di poter destinare una funzione nuova a un non luogo, perché per 30 anni, complice
questa ignoranza, per 30 anni, complice il disinteresse, ma soprattutto l’assenza totale di
una visione strategica, quello è rimasto un non luogo. Che fosse una ferita, io sono
abituato a non personalizzare mai, per me è stata una ferita però, politicamente
parlando, il fatto che abbiate vinto le elezioni, ma soprattutto che abbiate in qualche
modo condizionato il futuro e il destino di quella porzione di città, che continua oggi, a
3 anni da quando vi siete seduti qui, ad essere un non luogo. Era sufficiente qualche
settimana fa farsi una passeggiata per scoprire che ancora lì ci dormono, che ci
bivaccano, che è un non luogo abbandonato da tutti, compreso da questa
Amministrazione, che apro, in modo altisonante, ha fatto una conferenza stampa
dichiarando la riqualificazione di una porzione di quei 35.000 metri quadrati che, forse
voi non lo sapevate, ma erano già sufficientemente riqualificati e che già erano fruibili
da parte dei cittadini. Tralasciando il vecchio progetto, cioè quello che consentiva a
questa Amministrazione di far atterrare in quello che sarebbe diventato a tutti gli effetti
un nuovo polo museale, con un investimento di 15 milioni di euro, in un rapporto
pubblico-privato trasparente, sano, voluto dal precedente Consiglio Comunale che si
trovò in questa stessa forma ad approvare altre linee di indirizzo, abbandonando quel
progetto, che creava occupazione, che creava interesse, che creava attività, che creava
delle opportunità per il futuro di questo nostro territorio, anche dal punto di vista
occupazionale, ma è storia, purtroppo, abbandonato quel progetto che cos’è accaduto? È
accaduto che, per tre anni avete fatto credere a quei cittadini, nei confronti dei quali
siete accondiscendenti, pochi, troppo pochi, perché basta leggere le cronache e le
interviste sui giornali per scoprire cosa pensano in realtà i cittadini torinesi sul destino
di quell’area, abbandonato quel progetto avete avviato un percorso finto, che si è
sostituito a quello che è democraticamente riconosciuto nelle nostre regole, nelle regole
democratiche di questa città, e oggi ci proponete un progetto che non risolverà il
problema, perché quei 35.000 metri quadrati non sono solo gli alberi, le piante che
volete ricordare, giustamente ricordate in tutti gli interventi, ma c’è anche un edificio,
un manufatto, che va riqualificato, che va rimesso in ordine, quel manufatto, che è il
Rettilario, sta cadendo a pezzi. Allora voi non solo avete buttato nel cestino 15 milioni
di euro, oggi chiedete alla Città di Torino di indebitarsi ulteriormente per mettere a
posto una parte di quel Parco e ancora oggi non avete trovato una soluzione al
Rettilario, a quell’edificio che in un sano rapporto tra pubblico e privato ieri ancora…

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ho finito. Ma ancora oggi c’è qualcuno che ha voglia, rispetto a quell’edificio, di
investire delle risorse. Voi cosa state facendo? Lo state tenendo alla porta, come tenete
alla porta tutte quelle opportunità che possono dare nuove opportunità di sviluppo a
questo nostro territorio e oggi, Consigliere Fornari, e ho concluso davvero, il fatto che
lei sia contento che ci sia stata una bella conferenza stampa a me fa piacere perché
quella conferenza stampa ha raccontato di un evento, di un’opportunità e io sono
contento…

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
E io sono contento di quell’opportunità. Quello che voglio dire…

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Se me lo lascia dire, poi ho finito. Quello che voglio dire è che sono contento tutte le
volte che cambiate opinione sugli eventi e sulle opportunità. Mi dispiace che su questa
iniziativa specifica ci metterete ancora un po’ per cambiare idea, ma tra qualche anno lo
verificheremo insieme.

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