Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Riprendiamo i lavori. È iscritto a parlare il Vicepresidente Lavolta. Prego, ne ha facoltà per 5 minuti. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie Presidente. “Articolo 1”, sto leggendo il Regolamento 374 della Città di Torino, “Il Comune di Torino, al fine di realizzare i principi del Decentramento e della partecipazione sanciti dalla Costituzione della Repubblica, dallo Statuto della Regione Piemonte, dallo Statuto del Comune di Torino, nonché di perseguire lo sviluppo della democrazia diretta attraverso l’iniziativa popolare e la tutela dei diritti di uguaglianza, di libertà dei cittadini, si ripartisce in Circoscrizioni”. Al comma 3: “Il conseguimento delle finalità del presente Regolamento è perseguito dalla Civica Amministrazione e dalle Circoscrizioni attraverso il più ampio coordinamento dell’azione amministrativa assicurato dal Sindaco, dalla Giunta e dal Comitato di Coordinamento del Decentramento”. È chiaro che il Consigliere, il collega Fornari non conosce le regole della nostra istituzione. È chiaro che il collega Fornari non solo non conosce il Regolamento 374, ma non rispetta i principi fondamentali che regolano la democrazia in questa istituzione. È chiaro però, ed è questo il fatto politico più grave, il più rilevante dal mio punto di vista, perché l’ignoranza rispetto a un Regolamento e l’incapacità di essere coerenti rispetto ai principi che democraticamente disciplinano una comunità, è un problema del Consigliere Fornari, ancorché lui abbia un ruolo, quindi possa in qualche modo anche contaminare con questa ignoranza altri colleghi, quello che per me è grave da un punto di vista politico è che il Consigliere Fornari sia riuscito a rappresentare nei pochi e concitati minuti che hanno caratterizzato il suo fortunatamente breve intervento quale fosse l’obiettivo politico del Movimento 5 Stelle, che era quello di essere accondiscendenti nei confronti di alcuni, devo dire pochi, cittadini, che all’epoca manifestavano contro un progetto, legittimamente, e che oggi sono diventati protagonisti in un percorso alternativo a quello democraticamente riconosciuto nel nostro Regolamento, che è stato istituito, ce lo ha spiegato bene il collega Fornari, ad hoc attraverso un percorso ad hoc, un percorso appositamente inventato e artatamente costruito, di cui, non me ne abbiate a male, abbiamo una protagonista con un nome e cognome e quindi è tutto sufficientemente riconoscibile. Quello che a me dispiace, l’ho già detto in Commissione, è che la Città di Torino, che da quasi 30 anni ormai purtroppo aveva la straordinaria opportunità di mettere mano, riqualificare quello che è un buco nero e per molti di quei cittadini che hanno di nuovo voluto condizionare il dibattito pubblico in questa città, la responsabilità è in capo a loro, perché per 30 anni molti progetti non si sono potuti realizzare in quest’area proprio per quelli che voi state rendendo nuovamente protagonisti, la Città di Torino aveva la straordinaria opportunità di poter destinare una funzione nuova a un non luogo, perché per 30 anni, complice questa ignoranza, per 30 anni, complice il disinteresse, ma soprattutto l’assenza totale di una visione strategica, quello è rimasto un non luogo. Che fosse una ferita, io sono abituato a non personalizzare mai, per me è stata una ferita però, politicamente parlando, il fatto che abbiate vinto le elezioni, ma soprattutto che abbiate in qualche modo condizionato il futuro e il destino di quella porzione di città, che continua oggi, a 3 anni da quando vi siete seduti qui, ad essere un non luogo. Era sufficiente qualche settimana fa farsi una passeggiata per scoprire che ancora lì ci dormono, che ci bivaccano, che è un non luogo abbandonato da tutti, compreso da questa Amministrazione, che apro, in modo altisonante, ha fatto una conferenza stampa dichiarando la riqualificazione di una porzione di quei 35.000 metri quadrati che, forse voi non lo sapevate, ma erano già sufficientemente riqualificati e che già erano fruibili da parte dei cittadini. Tralasciando il vecchio progetto, cioè quello che consentiva a questa Amministrazione di far atterrare in quello che sarebbe diventato a tutti gli effetti un nuovo polo museale, con un investimento di 15 milioni di euro, in un rapporto pubblico-privato trasparente, sano, voluto dal precedente Consiglio Comunale che si trovò in questa stessa forma ad approvare altre linee di indirizzo, abbandonando quel progetto, che creava occupazione, che creava interesse, che creava attività, che creava delle opportunità per il futuro di questo nostro territorio, anche dal punto di vista occupazionale, ma è storia, purtroppo, abbandonato quel progetto che cos’è accaduto? È accaduto che, per tre anni avete fatto credere a quei cittadini, nei confronti dei quali siete accondiscendenti, pochi, troppo pochi, perché basta leggere le cronache e le interviste sui giornali per scoprire cosa pensano in realtà i cittadini torinesi sul destino di quell’area, abbandonato quel progetto avete avviato un percorso finto, che si è sostituito a quello che è democraticamente riconosciuto nelle nostre regole, nelle regole democratiche di questa città, e oggi ci proponete un progetto che non risolverà il problema, perché quei 35.000 metri quadrati non sono solo gli alberi, le piante che volete ricordare, giustamente ricordate in tutti gli interventi, ma c’è anche un edificio, un manufatto, che va riqualificato, che va rimesso in ordine, quel manufatto, che è il Rettilario, sta cadendo a pezzi. Allora voi non solo avete buttato nel cestino 15 milioni di euro, oggi chiedete alla Città di Torino di indebitarsi ulteriormente per mettere a posto una parte di quel Parco e ancora oggi non avete trovato una soluzione al Rettilario, a quell’edificio che in un sano rapporto tra pubblico e privato ieri ancora… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Ho finito. Ma ancora oggi c’è qualcuno che ha voglia, rispetto a quell’edificio, di investire delle risorse. Voi cosa state facendo? Lo state tenendo alla porta, come tenete alla porta tutte quelle opportunità che possono dare nuove opportunità di sviluppo a questo nostro territorio e oggi, Consigliere Fornari, e ho concluso davvero, il fatto che lei sia contento che ci sia stata una bella conferenza stampa a me fa piacere perché quella conferenza stampa ha raccontato di un evento, di un’opportunità e io sono contento… SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Lavolta, rimanga sul tema. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) E io sono contento di quell’opportunità. Quello che voglio dire… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Se me lo lascia dire, poi ho finito. Quello che voglio dire è che sono contento tutte le volte che cambiate opinione sugli eventi e sulle opportunità. Mi dispiace che su questa iniziativa specifica ci metterete ancora un po’ per cambiare idea, ma tra qualche anno lo verificheremo insieme. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Il fatto politico rilevante, è che quel Parco è ancora dei cittadini, non è diventato uno spazio privato, ma è ancora uno spazio pubblico ed è qui che cambia il modello e io lo rivendico politicamente. Dovrà rimanere tale come bene comune, come spazio di riappropriazione proprio dei cittadini. Io contesto il fatto che quello sia un non luogo, quello è assolutamente un luogo che ha rappresentato per tante persone e tante persone lo hanno potuto esprimere anche attraverso la sperimentazione, che è stato un momento significativo, un momento proprio di marca in cui per sei mesi i cittadini hanno potuto esprimersi su un luogo, su un luogo che gli appartiene, per un verde che noi consideriamo anche di prossimità, quindi vicino ai cittadini che lo utilizzano. Il percorso partecipativo ha fatto sì che nascessero delle esperienze di partecipazione attiva. Ci sono dei cittadini che vanno, che si occupano della manutenzione, sono stati piantati 300 tulipani. Ci saranno sempre di più questi tentativi buoni e a buon fine di partecipare ai luoghi, di prendersene cura, di farli diventare parte della cittadinanza. Una delibera quindi dal basso che ha dato ragione ad anni di battaglie. Io ricordo con affetto i momenti in cui ci si chiudeva nelle gabbie per dire che quello spazio doveva rimanere uno spazio per tutti. Una progettazione civica che, come dico, è durata tanto, che ha dato la possibilità a tutti di esprimere le proprie progettualità, le proprie intenzionalità. Questa sperimentazione non va derisa, perché se voi deridete la sperimentazione di partecipazione pubblica, voi deridete i cittadini stessi che l’hanno svolta, coloro che si sono impegnati, che hanno occupato del loro tempo, che continuano ad occupare delle loro giornate nell’occuparsi di questo spazio. Un sistema a fogli in cui è stato inizialmente appunto aperto Parco Giò; a breve verrà aperta l’estremità, l’altra estremità, e piano piano andremo a riaprire questo luogo, con una gradualità, l’abbiamo detto, per i fabbricati, una graduale diminuzione; sono fabbricati che non hanno valori architettonici specifici, sono pieni di superfetazioni, quindi andranno anche smantellati con gradualità e cercando appunto la possibilità anche di azioni di recupero e auto recupero degli spazi. Io vorrei che comunque in questo momento portassimo avanti una storia che ci riguarda molto e che ci dà questa posizione di movimento ambientalista, che ha voluto nella partecipazione declinare comunque questa volontà dei cittadini, che si stanno orientando sul fatto che il verde ha un valore enorme grandissimo. Lo dicevamo, un bando che avrà poi per oggetto il Rettilario. “Il Rettilario sta cadendo a pezzi”. No, non è vero, il Rettilario nella parte interna, esclusa la parte attenzionata dalla Sovrintendenza che, appunto, solo la facciata, è caduta pezzi, è caduta a pezzi, metà non c’è neanche più, quindi non è che sta cadendo, è già caduta, diciamoci la verità. Gli edifici noi li abbiamo ereditati assolutamente inutilizzabili, senza più nessuna possibilità di recupero, se non, appunto, l’abbattimento ed eventualmente, se si voleva percorrere la ricostruzione, il percorso invece individua anche delle modalità di sicurezza attraverso il presidio delle persone, quel capitale umano che noi stiamo riscoprendo in quel bilancio che continuo a chiamare il bilancio sociale di questa città, su cui ci stiamo impegnando, come il mantenimento tramite, appunto, i cittadini, di quelli che sono gli elementi di grande naturalità presenti sul territorio: la messa a dimora delle nuove piante, l’ampliamento della parte di bosco urbano, l’inserimento di alberi più significativi per dimensione e forma negli alberi monumentali, la valorizzazione del fiume e le sponde fluviali. Anche su questo la nostra Amministrazione si sta impegnando, perché il fiume è una grande risorsa, le sponde sono una grande risorsa, l’avifauna è una grande risorsa. Il turismo internazionale si basa su spazi che hanno dei grandi polmoni verdi. Questo è un polmone verde che andava preservato. Dovranno, appunto, essere installati proprio nel percorso didattico, culturale e anche sociale i laboratori didattici, l’educazione ambientale; questa è la nostra visione. Io capisco che si contrapponga una visione neoliberista e sui modelli ci siamo scontrati più volte in quest’Aula, però il deridere il modello degli altri non è un bel modo di procedere, soprattutto quando sono i cittadini a chiederlo. Quindi io chiederei proprio all’Aula un atteggiamento diverso. L’intervento precedente del collega Fornari è stato talmente tanto vessato che non sono riuscita a sentirlo, me ne scuso, cercherò di risentirlo nell’mp3. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutte e tutti. Ma io, riguardo a questa delibera e al percorso che ha portato alla stesura di questa delibera stessa, vorrei solo ricordare un piccolo particolare che sembra sfuggire a molti, a molti degli interventi che mi hanno preceduto. Un parco è un parco, e a volte non deve essere nient’altro che un parco. Un parco non deve essere necessariamente messo a reddito; un parco non deve essere necessariamente privatizzato; un parco non deve essere necessariamente costruito. In questo momento storico in cui forse, finalmente, lo dico da ambientalista convinto, il mondo si rende conto di quanto siano importanti certi aspetti che spesso vengono messi dietro il profitto investimenti, le ricadute; vengono messi dopo, l’importante è che ci sia un investitore, l’importante è che arrivi qualcuno con i soldi per fare qualcosa, qualunque cosa, vale tutto, basta che abbia i soldi. Invece c’è una forza politica come la nostra, ingenua, se vogliamo, idealisti, sognatori, chiamateci come volete, che non si ferma di fronte all’assegno, alla possibilità di investire, a cementificare, ricostruire, costruire, che non ritiene necessariamente buono qualsiasi investimento. Vale su un parco e vale sui grandi eventi, ad esempio. Non so, mi viene da pensare che non capire la differenza tra i vari tipi di grandi eventi, tra i vari tipi di investimento e di ritorno, e non capirla, non so se è segno di, non lo so, di impreparazione, non so, di incapacità di analisi, non lo so, ma vale la stessa cosa sui parchi, sulle aree della città. Una forza che amministra una città deve essere anche in grado eventualmente di dire “no” ed essere in grado di dire “sì”, ma ragionando; ragionando, e non prostrandosi davanti a chiunque arrivi con l’assegno fra i denti, come ama dire il nostro Assessore. Quindi io credo che il percorso che è stato scelto, che ha, se vogliamo, impedito uno di quelli che ritengo un pessimo investimento per la città, perché un parco non necessariamente è un luna park, è uno zoo, non è un museo. Aver impedito questo investimento per noi è un vanto, è un vanto perché restituisce un parco ai cittadini, restituisce a quel parco la possibilità di divenire qualcosa che sia realmente utile ai cittadini e non utile solo a chi fa l’investimento perché ne ha un ritorno economico. Quindi, la scelta che è stata fatta, di aprire un percorso partecipato, e come ogni percorso partecipato può avere pregi, difetti, può aver avuto qualche difficoltà, ma ha avuto sicuramente la capacità di coinvolgere molte persone, ha avuto la capacità di arrivare a un testo condiviso tra tutti i soggetti che hanno partecipato a quel percorso, cosa che è molto rara. Nella mia esperienza di progettazione partecipata, di quelli che ho vissuto, è raro che si arrivi a una definizione di una progettualità, di un’intenzione, di un’idea così condivisa. Per qualcuno che ha condiviso questa idea non era degno di essere ascoltato, erano una minoranza, una minoranza rumorosa, fanatici qualcuno li avrà chiamati, ideologisti, quello che è. Quindi aver ascoltato comunque le persone che hanno scelto di esprimersi su quel parco per me è una grande vittoria e credo che l’Amministrazione debba proseguire in quella direzione. Questo non significa che quello che è emerso da quel percorso partecipato sia scolpito nella roccia. È giusto approvare questa delibera, è giusto promulgare la manifestazione di interesse, è giusto valutare quello che verrà proposto. Nel caso in cui - io mi auguro che ovviamente ci siano delle proposte - nel caso in cui qualcosa facesse sì che non ci siano proposte per la manifestazione di interesse, nulla vieta di risedersi al tavolo, valutare altre alternative, valutare altre progettualità. D’altronde, lo ha detto qualcuno, quel parco è trent’anni che è fermo; io credo che sei mesi in più, sei mesi in meno non cambino la vita né al parco, né alla città, né ai residenti, che tanto qual buco nero se lo trovano di fronte a casa da decenni. Quindi io credo che il percorso sia il migliore possibile che si potesse fare. Credo che, ripeto, dà una connotazione forte alla nostra azione politica, e ritengo che, appunto, questa delibera debba essere sicuramente assolutamente votata e mi auguro che ci siano dei soggetti che abbiano intenzione di investire sul Rettilario e di portare avanti un progetto di quel tipo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Io, è qualche anno che continuo a dire che l’ambiente è il primo capitolo dove si taglia e l’ultimo dove si investe, e credo di dirlo dagli ultimi vent’anni, ne stiamo pagando le conseguenze oggi, di scelte che probabilmente non sono state lungimiranti da parte delle varie Amministrazioni che si sono succedute, non solo in città, ma anche in Regione e anche a livello nazionale. Detto questo, la scelta di Zoom non è una scelta museale, perché chiamare uno zoo “Zoom” lo dice la parola stessa, ma non è che aggiungendo una lettera, che anche graficamente si vede che è diversa dalle altre, diventa un museo, è uno zoo. Beh, quella è una scelta che non è tanto dettata di non fare uno zoo, anche, per carità, dalla parte di costrizione di male, ma anche dalla parte di privazione della cittadinanza di uno spazio pubblico. Io ricordo, checché se ne dica, che lì era prevista una concessione trentennale rinnovabile con chiusura totale del Parco, se non una piccolissima porzione che tra l’altro è la prima che è stata anche riaperta recentemente. Bene, quella scelta io la difendo, come credo la difenda tutto il mio Gruppo, di rendere pubblico quel Parco. A quel punto si è aperta la grande problematica, se vogliamo chiamarla così, di decidere che cosa fare di quell’area e quell’area appartiene alla città, quindi ai cittadini, ed è stato giusto coinvolgere i cittadini, come è successo anche in un’altra area, dove le stesse polemiche, se non peggiori per certi versi, ma che poi si sono risolte, come abbiamo già detto, in un nulla di fatto, anzi in una grande soddisfazione della cittadinanza e anche della Circoscrizione, tramite un percorso condiviso con i cittadini era doveroso. Quello che è venuto fuori dal percorso è una scelta, una scelta condivisibile, non condivisibile, applicabile, non applicabile, beh, questo lo vedremo. Condivisibile, dal nostro punto di vista, assolutamente. Però vorrei ribadire che è un percorso che non ha escluso nessuno, nessuno è stato escluso dal percorso. Chi è che ha vietato ai Consiglieri di Circoscrizione 8 di partecipare al percorso? Nessuno. Sono loro che scientemente, evidentemente, hanno deciso di non partecipare. Volevano l’invito in carta bollata perché Consiglieri di Circoscrizione? Sono invitati, come i cittadini, io non vedo tutta questa polemica, se hanno deciso di non partecipare è un problema loro. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Ma cosa c’entra? No, ma scusate, io ho partecipato per 4 anni alle Commissioni di Circoscrizione sentendomi della qualunque come cittadino, dai Consigli di Circoscrizione della mia Circoscrizione e adesso (parola incomprensibile) ai cittadini un percorso normale, per me è normale, io capisco che noi ci vediamo un po’ oltre e nessuno ha vietato niente. Qui sembra che noi abbiamo vietato, anzi, l’Amministrazione ha vietato ai Consigli di Circoscrizione di partecipare. Volevano un invito in carta bollata? E va bene, ne prenderemo atto, Assessore, la prossima volta li inviti in modo formale a partecipare al percorso, così saranno contenti. Io capisco che mettere dei filtri a volte serva, ma in questo caso non serviva. È ancora più grave ritengo quello che, se non sbaglio, ho sentito dire, cioè che è stato dato un parere negativo alla Circoscrizione perché non sono stati invitati al percorso partecipato. Cioè non si dà neanche merito al contenuto di quella delibera solo per…, è come il ragazzino che non lo fanno a giocare a pallone, il pallone è suo, io prendo il pallone e me ne vado. Ma è gravissima questa cosa, cioè vuol dire che dei Consigli di Circoscrizione hanno votato perché non sono stati invitati al percorso partecipato. Contrariamente, fosse stata anche scritta la più bella delibera, votavano contro solo perché non erano stati invitati? Ma questa è follia! È questo il modo di eleggere qualcuno? È questo il modo di fare l’interesse dei cittadini? “Ah, non lo voto perché non mi hanno invitato”? Ho sentito delle cose, non ho fatto nomi, non ho fatto nomi, ho sentito dire questo. Non solo, non solo, ma trovo che continuare a fare le Cassandre è da folli. L’avete imparato con l’ATP, l’avete imparato con l’ATP, titoloni di giornali: “Perse, è colpa di Appendino”. Stamattina c’era mezzo mondo. Ma basta, avete perso. Ma smettetela! Smettetela, veramente! (INTERVENTI FUORI MICROFONO) SICARI Francesco (Presidente) Non intervenite fuori microfono, grazie. Consigliere Carretta non intervenga fuori microfono, grazie. MENSIO Federico Non fate le Cassandre in continuazione perché vi si ritorce contro! Vi si ritorce contro! Oggi noi non sappiamo se ci saranno o non ci saranno, come diceva il Consigliere Carretto, delle manifestazioni di interesse. Io me lo auguro, se non ci saranno, e vabbè avremmo fatto un errore e vabbè, ma chi è che non fa errori? Solo voi non fate errori? Beh, l’avete fatto con l’ATP, avete fatto girare le palle nel vero senso della parola, con gente, il Capogruppo del Partito Democratico che lanciava le palline in Aula durante la diretta streaming del Consiglio, prendendoci per i fondelli. Oggi siamo ancora stati bravi, credo, a non rinfacciarvelo ancora ulteriormente. Stamattina c’è stata la conferenza stampa, credo in diretta mondiale. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Certo che non l’hanno votato, però è ovvio… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, concludo. (INTERVENTI FUORI MICROFONO) Ho detto Carretto. Detto questo, io non ho citato…, vabbè, certo. Detto questo, scusi, sono stato interrotto più volte, Presidente, mi faccio un’ultima domanda: se il precedente percorso in cui era stata decisa la concessione trentennale a un’azienda privata che avrebbe chiuso il Parco, è stato così partecipato ed è stato così richiesto alla Circoscrizione di partecipare. Chiudo dicendo solo una cosa alla Consigliera Artesio; la delibera di costituzione della Consulta dice: “La Consulta esprimerà parere obbligatorio non vincolante su progetti di deliberazione della città relativamente ad atti di indirizzo, programmazione, che riguardano le tematiche di propria competenza, entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione”. Secondo punto: “Il suddetto parere obbligatorio, sebbene non vincolante, sarà citato nel relativo atto deliberativo e ne saranno motivati…”, quindi non c’era scritto nella delibera specifica, ma c’è scritto nella delibera di costituzione della Consulta. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Per fatto personale, prego, Consigliere Fornari, ne ha facoltà per 3 minuti. FORNARI Antonio No, a me spiace non ci sia…, non vedo il Consigliere Lavolta, perché era proprio uno di quelli che il 18 febbraio in Aula giocava con le palline da tennis. Quando dall’Indian Wells arrivavano notizie purtroppo negative sull’aggiudicazione delle ATP Finals e lui, probabilmente perché faceva il tifo, non so, per Tokyo o per altre città, e quindi giocava con le palline da tennis. Noi invece eravamo preoccupati perché le notizie erano abbastanza negative e sembrava che l’aggiudicazione della città fosse compromessa. Invece oggi finalmente possiamo festeggiare l’aggiudicazione dell’ATP Finals e rallegrarci, perché? Perché questa Maggioranza, solo questa Maggioranza ha votato la delibera… SICARI Francesco (Presidente) Intervenga per fatto personale, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, ma stavo parlando del Consigliere Lavolta, che in questo momento non c’è, e che era proprio lui che il 18 di febbraio giocava con le palline da tennis. Perché poi in realtà, Presidente, qual è la differenza? È che noi abbiamo preso un impegno 3 anni fa per lavorare per 5 anni per la Città di Torino e continuiamo a farlo con tutte le difficoltà che ci sono di bilancio, con tutte le difficoltà, e ogni tanto c’è qualche gioia, qualche soddisfazione come quella dell’ATP Finals. C’è qualcuno che probabilmente fa il tifo o per il proprio Partito o per il proprio interesse personale ed esulta per altre questioni. Un altro esempio le posso fare, l’esempio del Presidente della Campania De Luca, che denigra la città… SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Fornari, non sta intervenendo per fatto personale. FORNARI Antonio Come no? Sto parlando di un fatto personale, mi ha attaccato il Consigliere Lavolta. Il Consigliere Lavolta dov’è adesso? Non c’è, perché lui gioca solo…, probabilmente starà giocando con le palline da tennis da qualche altra parte, non qui in Aula. Meno male che non gioca più qui in Aula, adesso si è spostato sui campi da tennis, magari si sta anche lui preparando per il 2021. SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Fornari, la ringrazio per il suo intervento, grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo, anche per lei fatto personale, 3 minuti. LO RUSSO Stefano Sì, ricordo solo a lei, Presidente, e a tutti noi che il fatto personale consiste nel quando vengono attribuite opinioni diverse, rispetto a quello che è stato detto. Allora io sono stato citato dal Consigliere Mensio, mi permetto, Presidente, a sproposito, il particolare riferimento alla presenza di palline da tennis in quest’Aula, era durante la discussione della delibera di modifica dello Statuto di IREN S.p.A., in cui il Gruppo del Partito Democratico, insieme ad altre forze politiche ha svolto una, capisco anche contestabile, azione di ostruzionismo d’Aula, primo argomento, secondo… e quindi oggettivamente la simbologia delle palline da tennis, che peraltro non erano solo da tennis, era non tanto legata all’attività tennistica, Presidente, quindi come scorrettamente è stato detto, quanto piuttosto a quella transizione semantica che attribuisce all’oggetto sferico, una dichiarazione mendace. Da questo punto di vista, in questi termini va attribuita la mia posizione dell’epoca, che nulla ha a che vedere, Presidente, erroneamente rispetto a quanto è stato riportato, relativamente alla questione specifica delle ATP Finals. Seconda questione che riguarda la mancata votazione del Gruppo del Partito Democratico, alla delibera portata in Aula, ex articolo… anzi neanche ex articolo 93, portata in Aula direttamente, che attribuiva 1.600.000 euro il mio Gruppo Consiliare, insieme a tutte le altre forze di Minoranza, Lega inclusa, Lega inclusa, non trovando quella delibera, alcuna capienza nel Bilancio previsionale, in quanto quel Bilancio al momento dell’approvazione della delibera non era ancora nella disponibilità dei Consiglieri Comunali… SICARI Francesco (Presidente) Il fatto personale credo sia finito. LO RUSSO Stefano Il fatto personale, siccome è stato detto, erroneamente, sono state dette cose non corrette, come dissi in Aula, non trovando capienza il Gruppo del Partito Democratico, auspicando l’arrivo delle ATP Finals, ma diciamo così, avendo un po’ il dente sensibile sulle vostre votazioni sul Bilancio, ha ritenuto di non partecipare alla votazione, insieme (parola incomprensibile) la Lega, a cui, insieme a tutte le altre forze politiche e altre istituzioni, dobbiamo dire come Città tutti grazie per le ATP Finals. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Lo Russo. Prego, tre minuti, Consigliere Mensio, per fatto personale. MENSIO Federico Per fatto personale, io ribadisco quanto ho detto, che il Capogruppo del PD, poi se vuole ripartire, possiamo continuare a palleggiare come durante un incontro di tennis, il Capogruppo del PD, durante una discussione, è vero, non sulle ATP Finals, continuava a giocare in Aula, e questo è un fatto, è un fatto registrato su un video in streaming. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma, io ho detto solo che lei stava giocando in Aula con la pallina, schernendo la Maggioranza, questo è quanto. Tra l’altro schernendo la Maggioranza su un atto che poi anche lì avete fatto le Cassandre, ci avete fatto fare un bel certo numero di Commissioni su IREN e ancora oggi siamo qui a discutere… SICARI Francesco (Presidente) Io evidenzio il fatto personale? MENSIO Federico Però sul fatto personale, ribadisco che, io ho visto con i miei occhi ed è registrato su un video, il Capogruppo del PD giocare con le palline in Aula e non è neanche stato richiamato, mi dispiace, Presidente, in quell’occasione. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie, Presidente. È un ordine di lavori, in realtà io volevo che lei riportasse un po’ di tranquillità in quest’Aula, ricordando a tutti i suoi colleghi l’articolo 120 del nostro Regolamento, ma io so che loro sono grandissimi studiosi, però mi sorge un dubbio se per caso i suoi colleghi stanno prendendo tempo, perché saranno un po’ in difficoltà con la votazione successiva sul conferimento della cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano. SICARI Francesco (Presidente) Non sono a conoscenza di dinamiche d’Aula, quindi lascio… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Grazie. Lascio all’Assessore Unia una replica e, dopodiché, procederemo con la votazione degli emendamenti. Prego, Assessore Unia, ne ha facoltà per 10 minuti. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Ma, innanzitutto approfitto di questo intervento anche, per dare un parere già direttamente sugli emendamenti presentati e facendo un discorso un po’ più complessivo. Ma il percorso che è iniziato a gennaio dell’anno scorso al Parco Michelotti, appunto per questo percorso partecipato, è nato fin dall’inizio, con la precisa idea di raccogliere idee, di raccogliere opinioni da parte della cittadinanza, cittadinanza attiva che non era, come ha detto qualcuno in Aula fino a poco tempo fa, limitata alle associazioni ambientaliste, ma parliamo di centinaia di persone che non si occupavano neanche solo di…, che si occupavano di altro e che frequentano la zona, parliamo di ragazzini delle scuole, parliamo di tanti tipi di persone diverse, che hanno fatto parte di questo percorso e devo dire percorso che rivendico con forza, perché è esattamente nel mandato, nelle linee di mandato della nostra Amministrazione, la partecipazione e il condividere con la cittadinanza le scelte più o meno importanti sul territorio. Può darsi che ci sia stato qualcosa di non perfetto nel coinvolgimento o non coinvolgimento della Circoscrizione, può anche darsi. Noi l’abbiamo sempre invitata, la Circoscrizione. Capisco che a fronte del grandissimo percorso partecipato fatto in precedenza da chi…, dall’Amministrazione per le scelte sul Michelotti, effettivamente il nostro risulta piccolino, però, devo dire che abbiamo fatto quello che potevamo. Per quanto riguarda il percorso, a tutti gli incontri del percorso, visto che è stata citata una persona in particolare, che fa parte del mio staff, a tutti gli incontri partecipati, hanno partecipato anche i tecnici e i dirigenti del Comune, in quanto sempre presenti proprio, proprio, per dare supporto e linee di indirizzo ai cittadini. Questo percorso è stato fatto nello specifico, nello specifico, su indirizzo dell’Assessorato all’Ambiente, che ha recepito l’indirizzo della Maggioranza di questo Consiglio Comunale, per quanto riguarda le scelte del percorso da fare sull’area del Michelotti. Detto questo, come ha detto prima il Consigliere Carretto nel suo intervento, se non dice fatto personale è uguale, queste sono linee di indirizzo che sono frutto di un percorso fatto in quei sei mesi, dopodiché, noi lo approveremo adesso o non lo approveremo, secondo di cosa deciderà il Consiglio. Questa Amministrazione, in particolar modo l’Assessorato all’Ambiente che rappresento, non ha nessun problema a modificare, eventualmente, in corso qualsiasi cosa nel momento in cui ci accorgessimo che non funziona, perché quando non funziona una cosa bisogna avere anche il coraggio di dire: “Boh, non ha funzionato, proviamo ad aggiustare il tiro”. Ma al termine di questo percorso le linee di indirizzo che sono venute fuori e che dobbiamo assolutamente passare, secondo me, oggi in questo Consiglio, sono quelle contenute in questo documento, perché non ci sarebbe nulla di più sbagliato, in questo momento che non approvarle così come sono, perché vorrebbe dire non accettare il percorso che è stato fatto. Per quanto riguarda il discorso legato agli investimenti per abbattere…, guardate che, se qualcuno avesse partecipato a tutti gli incontri, se qualcuno avesse partecipato anche a solo pochi incontri, saprebbe che non è mai stato detto che il lavoro della riqualifica del Michelotti sarebbe stato fatto in sei mesi, in tre mesi, un anno, ma è stato detto: “Iniziamo un percorso insieme per andare a riqualificare il parco”. Abbiamo già aperto una parte, il famoso “non luogo”, dove non giocano i “non bambini” tutti i weekend. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non era aperto, vi assicuro che c’era la giungla prima, non c’era il “non luogo”. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, sì, c’era solo da tagliar l’erba, certo, bastava farlo, difatti, anche prima. Io ho trovato la giungla quando sono arrivato. Comunque, detto questo, nel “non luogo” dove non giocano i bambini, adesso apriremo un altro “non luogo”, che è un altro terzo dell’area dove non giocheranno delle altre persone, dove non andranno a passeggio, dove non faranno passeggiare i propri cani, insomma piano piano il percorso si sta realizzando. Non sarà finito quest’anno, sarà finito il prossimo, ce ne faremo una ragione. Io sono convinto che se la Città ha aspettato per, veramente, tanti anni con quell’area degradata, può anche aspettare qualche mese in più per averla esattamente come vogliono. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Assessore Unia. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con la votazione degli emendamenti, c’è il primo emendamento presentato dal Capogruppo Magliano, se vuole illustrarlo. Prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma io ho illustrato il mio emendamento nel mio intervento precedente. Ci tenevo solo a esprimere il mio disappunto per alcune parole dette in Aula dal Consigliere Fornari, in merito a Presidenti candidati alle prossime elezioni regionali, non penso che spetti a noi giudicare le scelte personali di ognuno, rispetto al proprio impegno per la propria Circoscrizione, per la propria Città o per la Regione Piemonte, tutto qui. Detto questo, il mio emendamento è stato presentato nel mio intervento precedente. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Assessore Unia per il parere. UNIA Alberto (Assessore) Non favorevole. SICARI Francesco (Presidente) Metto in votazione quindi il primo emendamento con il parere contrario della Giunta. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Tutti i consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 8, contrari 22, astenuti nessuno, il Consiglio respinge. SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo la votazione con il secondo emendamento presentato dalla Giunta, in cui vengono recepiti i pareri della Circoscrizione 8 e della Consulta Comunale per l’Ambiente e il Verde. Un attimo. Prego. UNIA Alberto (Assessore) No, solo per dire qual è il parere, appunto, della Circoscrizione, ha dato parere sfavorevole, mentre la Consulta parere favorevole a questo atto. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consiglieri votate il secondo emendamento presentato dalla Giunta. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 21, contrari nessuno, astenuti nessuno, il Consiglio approva. SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo quindi adesso con le dichiarazioni di voto, prima di mettere in votazione la delibera, se ci sono dichiarazioni di voto. Un attimo. Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io mi asterrò su questa delibera. Mi spiace solo che, rispetto al mio emendamento, non si sia voluto entrare nel merito di ciò che proponevo, ma ci si sia rimbalzati la palla sullo zoo che ormai fa parte della storia su Zoom. Per cui, detto questo, mi dispiace molto, era un contributo che potevo portare a non far perdere tempo, perché per me di questo si tratterà a questa Amministrazione, come mi spiace constatare, come poi alcuni pareri espressi a margine delle Commissioni, cambino in Aula per indicazioni di partito, pensavo fosse legato solo alla vecchia partitocrazia, scopro che anche i 5 Stelle si adeguano in questo modo. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Sì, io nell’annunciare il voto favorevole alla delibera, rinnovo il mio augurio sul fatto che alla successiva manifestazione di interesse ci siano soggetti interessati alla riqualificazione del rettilario e spero che, appunto, non ci sia bisogno poi di modificare queste linee guida. Ringrazio l’Assessore per aver aperto sia Parco Giò, che la parte…, incidentalmente abito lì davanti e vedo il prosieguo dei lavori, sono state montate le panchine, sono state montate…, sono stati fatti i percorsi pedonali, quindi immagino che a breve verrà aperta quell’area. Ritengo, in questo caso, che effettivamente un investimento su quell’area, sia un vero investimento, quindi io ritengo che per le modalità con cui si muove il Comune, anche un mutuo di questo tipo sia giustificato, anche perché, essendo sotto la Corte dei Conti, se possiamo accendere un mutuo, questo mutuo è sostenibile, a differenza di altri mutui che hanno portato il Comune quasi sull’orlo del predissesto, che forse non erano così controllati, quindi sono stati fatti, magari, dei debiti che hanno rischiato di far fallire il Comune. Questo, ricordiamolo, perché gli stessi poi che ci rinfacciano il fatto di aprire un mutuo di 900.000 euro, 900.000 euro, a differenza, magari, di chi ha indebitato di 3 o 4 miliardi il Comune, miliardi, 900.000 euro, miliardi, 900.000 euro, diciamo, fa un po’ sorridere. Quindi io le dico, Assessore, se non è quest’anno, sarà il prossimo, se non sarà il prossimo, magari sarà il 2021, però questo è un investimento vero, è un investimento per un parco, è un investimento per l’ambiente, è un investimento di cui la città ha bisogno. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Sì, dispiace, Presidente, che non si sia voluto tenere conto di un contributo, che durante il percorso che l’Assessore Unia ha voluto mettere in piedi, percorso che lui dice essere stato sufficientemente partecipato e che in realtà dal nostro punto di vista, così non è stato; dispiace che la Circoscrizione sia stata trattata, così come nelle intenzioni espresse quest’oggi, culturalmente evidenti del collega Fornari; dispiace il fatto che la Città di Torino che avrebbe potuto beneficiare di un contributo, da parte di un soggetto privato in una sana e trasparente collaborazione Partenariato tra pubblico e privato, abbia deciso di indebitarsi, di aumentare il debito; dispiace che la Città di Torino, abbia voluto non scegliere questa come priorità, perché se il milione di euro avesse voluto trovarlo nel Bilancio e se fosse stato davvero una priorità il Parco Michelotti, l’Assessore Unia avrebbe combattuto con i denti e con le unghie con il collega Rolando, per recuperare quello che farà sorridere, in termini di importo, ma secondo me invece è importante, un milione di euro, con il collega che ha le casse, che detiene le chiavi delle casse comunali, invece si è scelto di cancellare un pezzo della storia di quel parco, procedendo quindi ad indebitare la Città di Torino di un milione di euro, per rimuovere alcuni manufatti, che tra l’altro, avrebbero potuto anche essere, in parte, conservati. Noi, siccome siamo…, temiamo che quelle risorse siano addirittura insufficienti per procedere a una sana e corretta bonifica dell’area, siccome pensiamo che il problema di quel “non luogo” continuerà ad essere tale, in assenza di una vera e sana riqualificazione dell’intera area dei 35.000 metri quadrati e anche del manufatto che lì insiste, cioè del rettilario, saremo costretti, rispetto a questo percorso rabberciato, improvvisato, tardivo, che per tre anni ha visto solo, sostanzialmente, tagliare l’erba una volta e di questo rendersi vanto da parte dell’Amministrazione, rispetto a questo provvedimento, non possiamo che astenerci o addirittura non partecipare alla votazione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione la delibera così come emendata. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti 1, il Consiglio approva la deliberazione. |