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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 14
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00029
PARCO MICHELOTTI - EX ZOO. APPROVAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER IL RECUPERO E LA FRUIZIONE DEL PARCO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso i nostri lavori con le proposte di deliberazione. Abbiamo il punto
numero 3, n. mecc. 201900029/046, presentato dall’Assessore Unia, oggetto:

“Parco Michelotti - Ex Zoo. Approvazione delle linee di indirizzo
per il recupero e la fruizione del Parco.”

SICARI Francesco (Presidente)
Comunico che sono stati inoltre presentati due emendamenti di Giunta e uno dal
Consigliere Magliano. Prego.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Questa delibera è già stata discussa anche in due o tre
Commissioni, adesso non ricordo esattamente, per prendere atto e per approvare le linee
di indirizzo che sono arrivate alla conclusione di un percorso partecipato con la
cittadinanza, che è iniziato a gennaio 2018 ed è finito all’incirca a maggio sempre dello
stesso anno, percorso che ha visto partecipare associazioni, comitati, scuole, da scuole
elementari, ma anche scuole medie e ha coinvolto diversi tipi di soggetti all’interno del
percorso parlando di percorso storico, di percorso botanico e percorso avifaunistico,
quindi prendendo in considerazione tutte le parti che riguardano un pochettino l’area, la
storicità di quell’area. Al termine di questo percorso si sono definite insieme queste
linee guida, che oggi chiediamo di inserire appunto in questa delibera e di approvare al
Consiglio Comunale.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessore. Ci sono interventi? Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Io mi sono permesso di proporre all’attenzione dell’Aula di alcuni
Consiglieri un emendamento, un emendamento che come potete leggere tiene in totale
considerazione il percorso descritto dall’Assessore, poi questo percorso lo abbiamo
sentito raccontare in Commissione, o meglio, lo abbiamo scoperto in Commissione
anche riprendendo in parte citando le parole del Presidente della Commissione
competente. C’è stato un percorso partecipato, questo è vero, un percorso che ha tenuto
conto delle istanze delle scuole in parte, soprattutto dei cittadini protagonisti di questo
percorso che hanno voluto partecipare insieme all’Amministrazione attraverso questi
Tavoli di Progettazione Civica ad un ripensamento di quell’area, poi però viene la
politica, vengono i conti, vengono i costi, viene anche l’opportunità di tenere in piedi o
meno alcune linee di indirizzo o comunque da questo punto di vista provare a tenere
conto di quali sono le esigenze di questa città. Le esigenze di questa città
fondamentalmente, lo dice la cronaca, sono: avere dei parchi puliti, dei parchi sicuri, dei
parchi nei quali una mamma con un bimbo piuttosto che dei runners, piuttosto che delle
persone che li possano vivere attraverso un surplus di sicurezza. Abbiamo affrontato
anche proposte rispetto a quel Parco e sono state raccontate anche in Commissione e
l’unico punto che io chiedo a quest’Amministrazione di voler tenere aperto, come
leggerete dal mio emendamento dove dico di tenere in piedi totalmente le linee guida,
chiedo solo che rispetto al sopracitato documento di sintesi del percorso animato per il
Parco Michelotti prevedendo inoltre la facoltà di recuperare tutti i fabbricati ivi
attualmente esistenti secondo le finalità espresse nelle linee di indirizzo, cioè a
differenza di questa proposta dell’Amministrazione che dice l’abbattimento di tutte le
strutture, tranne del Rettilario ancorché tutelato, di dare la facoltà a chi si presenterà
come progetto, quindi facoltà di tenere in piedi tutte le strutture. Poi mi rendo conto che
c’è una..., io ho sentito alcuni interventi in Commissione, alcuni mi sono
oggettivamente apparsi fuori dal tempo, fuori dal mondo, forse fatti da gente che un
conto economico piuttosto che uno stato patrimoniale piuttosto che un bilanciamento
finanziario non l’ha mai visto in vita sua, la preoccupazione che ho io è di mettere al
voto qualcosa che chieda all’Amministrazione di fare investimenti in conto capitale e
quindi indebitarci nuovamente quando invece potrebbero esserci tanti altri progetti che
tengano conto delle linee guida, che tengano conto dell’esigenza di avere un parco
accessibile pubblico sicuro, sicuro e tra l’altro mi risulta, questo lo dice off the record,
che anche la Sindaca Appendino sia stata da questo punto di vista informata di questa
progettualità, che abbia espresso anche un apprezzamento sul fatto che il percorso
partecipato è stato fondamentale, poi però la politica deve fare i conti su quanti soldi ha,
su come può collaborare in una logica di partnership pubblico e privato e privato
ancorché no profit, perché questo è il tema. Mi spiace che non ci sia qui la Sindaca
Appendino a dirci che cosa ne pensa, perché che cosa ne pensi in privato io in qualche
modo ho avuto modo di conoscerlo e mi piacerebbe capire la Seymandi o meglio la
dottoressa Seymandi che ha seguito questo percorso che cosa pensa della delibera che
sta andando in questo momento in Giunta, se ci sono delle modifiche che potrebbero
dare, dal punto di vista strumentale, dal punto di vista attuativo qualcosa in più, non
qualcosa in meno, perché io sono convinto che il percorso sia stato un percorso
oggettivamente partecipato dove tante associazioni hanno espresso il loro interesse a
volere quel Parco pubblico; io, con questo emendamento, chiedo solo di non chiudere la
porta affinché poi si rischi di mandare deserta questa procedura per poi dover tornare in
Aula e dire che forse per com’è stata pensata non trova soddisfazione rispetto a proposte
progettuali arrivate e che comunque, come vedete all’emendamento scrivo:
“Prevedendo inoltre la facoltà di recuperare tutti i fabbricati ivi attualmente esistenti
secondo le finalità”. La facoltà, diamo la chance a soggetti del privato sociale di poter
correre questa sfida che alle linee guida oggettivamente indicate dall’Amministrazione e
ancor prima indicate da questo Tavolo di Partecipazione Civica. Io chiedo ai Consiglieri
di Maggioranza e Opposizione di fare una riflessione, ne abbiamo discusso tanto, c’è la
Circoscrizione 8 che si è espressa in merito, mi piacerebbe per una volta che non si
avesse paura di dare spazio a chi potrebbe rafforzare il progetto, non ridurlo; attraverso
che cosa? Attraverso la non demolizione come precondizione di tutti i fabbricati. Detto
questo, nel caso così non fosse, sarà l’ennesima occasione persa perché io, comunque,
continuo a pensare che quest’Aula ha una responsabilità rispetto anche alle scelte che
vengono fatte dai comitati, Presidente, vado alla conclusione. Avete portato uno
strumento nuovo di condivisione delle scelte pubbliche che sono i comitati dei cittadini,
i tavoli di partecipazione civica, bene, poi la responsabilità però di guardare i conti, di
capire come gestire la finanza pubblica, come gestire il rapporto con le realtà del privato
no profit o del privato sociale questo spetta a quest’Aula. Scaricare sul Tavolo la
responsabilità di votare pedissequamente un atto di questo tipo secondo me non è degno
neanche dei voti che vi sono stati dati 3 anni fa personalmente ognuno di voi che ha
messo la faccia candidandosi col Movimento 5 Stelle. Per cui, io vi chiedo da questo
punto di vista di tenere conto di questo emendamento; se volete sospendere la delibera
sospendiamola e facciamo un ulteriore approfondimento. Io, tutte le vie che permettono
a questa Amministrazione di non trovarsi magari tra 6 mesi a dire che non c’è stato
nessuno che a quelle condizioni, con quelle risorse è riuscito a fare un progetto
credibile, vorrei evitarcelo perché, e su questo siamo d’accordo tutti, per il Michelotti
non c’è tempo da perdere. Mi rimetto dunque, mi pare che il parere sia favorevole,
Assessore, perché non sono riuscito a vedere bene perché non si legge, mi pare su
questo di poter aprire un ragionamento insieme perché quello che chiedo è un
rafforzativo e non una diminutio del Tavolo e del lavoro che è stato espresso al Tavolo.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma io, vede Assessore Unia, ci ha citato tutto il percorso che ha
sviluppato un coinvolgimento di vari soggetti, temo però che la Circoscrizione sia stato
uno di quei soggetti che è stata solo tardivamente nella fase finale del percorso
coinvolta; questo ha fatto sì, a mio modo di vedere, che potessero mancare anche una
serie di altri soggetti che si interrelazionano fattivamente con la Circoscrizione stessa e
che avrebbero potuto apportare anche loro delle idee e delle progettualità. Temo che
questa sia però ormai una prassi consolidata, cioè quella di esautorare sistematicamente
le Circoscrizioni dal dialogo con l’Amministrazione e pensando che appunto questo
corpo intermedio vada completamente eluso a favore del fatto che invece i tavoli civici
devono essere governati direttamente parlando coi cittadini. Io, come ho già avuto modo
di far notare in altre circostanze, credo che questo sia un atteggiamento fortemente
sbagliato, non per nulla anche nella delibera attuativa del Tavolo Civico non vengono
neanche citate e menzionate le Circoscrizioni e quindi in questo percorso che voi avete
tracciato alcuni elementi, quali quello che richiamava il Consigliere Magliano in
precedenza, per esempio l’abbattimento di tutte le preesistenze, sono elementi che
andavano valutati con forse un po’ meno di ideologia e un pochino più di pragmaticità;
anche il fatto di giustificare l’abbattimento con un recupero di suolo permeabile anziché
di non consumo di suolo, sono superfici talmente irrisorie che di nuovo mi sembra
quando Montanari ci dice che l’obiettivo, non lo strumento, è non consumo di suolo.
Qui parliamo di un progetto di riqualificazione in cui la riqualificazione può anche
essere il mantenimento della preesistente che comunque al di là della valenza o minore
o maggiore dal punto di vista architettonico, hanno la loro storicità e soprattutto che
possono essere anche occasione in un’ottica di un Parco che sicuramente ha la priorità
di essere un elemento diciamo così funzionale sotto il profilo del verde urbano, sotto il
profilo anche ecosistemico, ma ci sono parchi e parchi; i parchi urbani, viva Dio, in tutti
i contesti mondiali hanno una loro funzione, che non è solo ed esclusivamente quella
della naturalità. La naturalità potrà essere fatta forse con maggior risultato al Meisino
dove avete un’altra occasione per spendere le vostre progettualità; in un Parco che è a
500 metri da Piazza Vittorio probabilmente devono anche prevalere delle altre logiche
che sono quelle di poter rispettare per esempio una programmazione che veda la cultura,
che veda gli spettacoli e anche la possibilità di fruizione, con la fruizione magari più
morbida, più adatta alle famiglie, non solo quella che avviene dall’altra parte e che
speriamo tornerà in avvenire dall’altra parte di Murazzi per i giovani, potevano essere
rivisitate tutta una serie di funzioni non esclusivamente nel nome di un parco urbano
che peraltro, appunto, anche io sono abbastanza perplesso sul fatto di poterlo poi
mantenere, questo Parco urbano, nel momento in cui stiamo clamorosamente
diminuendo il numero dei giardinieri, stiamo clamorosamente diminuendo il numero
delle risorse che sono addebitate per la gestione del verde pubblico. Io non condivido
quindi l’approccio di per sé, non ho nulla da dire su quello che è stato il fatto che siano
stati coinvolti dei vari soggetti, dei cittadini e che siano state fatte delle linee guida che
hanno dei contenuti anche validi, ma sicuramente l’aver volutamente omesso da un lato
la Circoscrizione e dall’altro il fatto di essersi un pochino trincerati dentro questa
visione a mio modo di vedere ideologica, ma strumentale non ha dato modo di avere un
lavoro maggiormente articolato e che poteva davvero avere anche degli elementi un
pochino di praticità e di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica che
potessero dargli maggiore valore. Abbiamo tutti un gran bisogno che il Parco Michelotti
torni ad avere una funzione importantissima quale ha necessariamente, proprio per la
localizzazione che riveste, per il fatto che è un parco che molte altre città potrebbero
invidiarci essendo nel centro di Torino in un’area perifluviale. Temo che questo non sia
stato il percorso ottimale per raggiungere quegli scopi.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. La vicenda del Parco Michelotti è una vicenda a noi piuttosto cara su
cui il Movimento 5 Stelle ha giocato una partita elettorale, dal loro punto di vista
vincente, che ha innescato un meccanismo invece, ahinoi, piuttosto penoso. In che
termini? Il Movimento 5 Stelle ha fatto scappare un investimento ed un investitore
privato, faccio riferimento al progetto di Zoom, che sostanzialmente avrebbe non solo
prodotto la riqualificazione di quell’area, ma avrebbe soprattutto generato un centinaio
di nuovi posti di lavoro e soprattutto avrebbe dato una vocazione oggettivamente, anche
opinabile, per la carità, ma una vocazione sicuramente rilevante per quanto riguarda
l’attrattività turistica e in generale la fruizione di quel tratto di Città. Questo
atteggiamento del tutto improntato ad un’ideologia che sostanzialmente, eravamo
nell’anno 2016, quindi eravamo in un periodo in cui esisteva ancora il Movimento 5
Stelle in quanto tale e non esisteva un ibrido del Movimento 5 Stelle come invece
stiamo vivendo adesso, per cui siamo contemporaneamente fautori dei ristoranti stellati
e dei resort a 5 stelle e di Askatasuna nella stessa forza politica, quella era la fase in cui
il Movimento 5 Stelle aveva ancora una sua dignità e aveva ancora una faccia con cui si
presentava ai proprio elettori. Il progetto che oggi ci viene presentato a firma
dell’Assessore Unia, è un eccellente progetto, Assessore Unia, noi le siamo davvero
grati perché lei ha davvero portato in Aula una straordinaria visione per quanto riguarda
la fruizione del futuro Michelotti, ci sono due però, il primo, lo hanno già accennato
alcuni colleghi, è il metodo con cui voi avete lavorato, un metodo che
fondamentalmente ha di fatto dal punto di vista politico completamente esautorato la
Circoscrizione, banalmente perché non era a guida dal Movimento 5 Stelle, era fatta da
persone che, come dire, evidentemente non vi stavano simpatiche, inventandosi e questo
è il primo atto che arriva a valle di questo lavoro, il mitico Tavolo di Progettazione
Civica. Tavolo di Progettazione Civica coordinato da una sua staffista, Assessore Unia,
che è la dottoressa Seymandi dai natali illustri e piuttosto contigui all’Amministrazione
Movimento 5 Stelle in quanto è stata dal punto di vista familistico anche, come dire,
adeguatamente valorizzata la famiglia Seymandi attraverso alcune nomine in alcuni
Collegi dei Revisori dei Conti, che ha, a nostro modo di vedere, in maniera del tutto
impropria, svolto quello che avrebbe dovuto fare una persona che svolge un’attività di
supporto ad un Assessore sostituendosi di fatto ai funzionari comunali, cosa di cui non
ci risulta essere parte, almeno che si faccia un concorso, vince un concorso pubblico e
conseguentemente, a titolo (incomprensibile) dipendente comunale, fino a prova
contraria è una persona che è stata selezionata su una base fiduciaria da parte sua e
come tale dovrebbe comportarsi, invece la dottoressa Seymandi ha, con un certo qual
grado di spregiudicatezza amministrativa, governato, sostanzialmente saltando di brutto
uffici, funzionari ed organi istituzionali del Decentramento, il processo che ha portato
oggi alla redazione di questo delibera e del suo allegato tecnico. E questo è un problema
di metodo, dirà in futuro se, come dire, questa ingerenza così forte che c’è stata
formalizzata attraverso convocazioni, attraverso meccanismi anche di gestione del ruolo
pubblico della sua staffista, Assessore Unia, è o non è conforme a regolamenti o ad altre
cose; lo dirà, lo vedremo magari nel prossimo futuro, del resto su questo siete
particolarmente esperti. È il problema di metodo. Invece il problema di merito è la
questione specifica che lei porta oggi in Aula relativamente ad un contenuto progettuale
che a nostro modo di vedere è assolutamente condivisibile con una condizione e cioè
quello che ci sia effettivamente una copertura finanziaria di questa operazione.
Copertura finanziaria che, badiamo bene, e lo discuteremo la settimana prossima,
effettivamente trova capienza nel nostro bilancio con uno stanziamento di oltre 900.000
euro, quindi giustamente l’obiezione che le viene mossa, che le è stata mossa e che cioè
avete fatto male un lavoro che andava fatto con la Circoscrizione, che non a caso ha
dato parere contrario penso più per il problema di metodo che per un problema di
merito, e che non c’erano risorse economico-finanziarie per farlo, effettivamente ci fate
stare zitti. C’è un però, che questi 900.000 euro non è che me li tirate fuori voi, no, li
carichiamo sui torinesi in quanto vengono fatti con un bellissimo prestito, cioè noi per
pagare la cambiale elettorale dell’area del Michelotti, che ribadisco nel merito è
assolutamente anche condivisibile, è un bellissimo progetto, bellissimo, c’è un piccolo
problema, che non c’abbiamo i soldi e quindi ce li facciamo prestare dalle banche.
Punto primo: mutuo; punto secondo, dici: “Vabbè, ma effettivamente il Movimento 5
Stelle ha questa spasmodica attenzione alla manutenzione delle aree verdi esistenti”,
infatti taglia del 25% le manutenzione delle altre aree. Io le ho citato ad esempio i casi
eclatanti di alcune zone come piazza d’Armi, come alcune zone del Valentino, però,
guardi, io sono fazioso, sono di parte, sono del PD, sono stupido, sono..., quindi
effettivamente dico cose che i torinesi non ci fanno rilevare tutti i giorni, effettivamente
la qualità dei nostri parchi, ha ragione lei, Assessore Unia, ha ragione il Movimento 5
Stelle, è significativamente migliorata in questi anni, tutte le manutenzioni delle aree
giochi, tutte le manutenzione delle grandi aree verdi sono certamente migliorate, quindi
per pagare una cambiale, allora, primo, e concludo, c’era un tema ideologico, bisognava
ammazzare il progetto della vecchia Amministrazione. Bravi, ce l’avete fatta, avete fatto
scappare un investimento da 80 milioni di euro e 100 posti di lavoro; secondo, bisogna a
quel punto trovare un sistema per riprogettare l’area Michelotti; perfetto, inventiamoci il
Tavolo di Partecipazione Civica, l’affidiamo ad una staffista che si sostituisce ai
dirigenti e ai funzionari in maniera del tutto impropria - se poi dico delle cose sbagliate,
vi pregherei di dirlo qua e anzi possibilmente di dimostrarmi che sto sbagliando in tutte
le sedi - sostituendosi di fatto a questo tipo di funzione; terzo elemento, costruiamo un
progetto con i cittadini e siccome ci rendiamo conto che quel progetto costa un botto ci
facciamo un altro bellissimo mutuo e contemporaneamente ci facciamo prestare i soldi
dalle banche e contemporaneamente andiamo a tagliare le manutenzioni delle aree verdi
da tutte le altre parti. Noi avremmo anche voluto votare a favore di questo progetto
perché oggettivamente al di là di alcune questioni effettivamente, qualora si venisse a
verificare l’assetto che si può venire a configurare in quell’area è sicuramente meritorio,
perché sono state tutte cose scritte tutte di buon senso, poi onestamente non credo che il
consumo di suolo passi dalla riqualificazione del Parco Michelotti, con tutto il dovuto
rispetto per l’argomento, non credo che da lì passerà a futuro polmone verde della Città
anche per la dimensione abbastanza esigua, però è del tutto evidente che questa
cambiale, con questo tipo di pagherò, con questa promessa e con questo ulteriore debito
che scaricate sulle tasse dei torinesi presenti e futuri è corretto che voi la paghiate.
Quindi difficilmente per un problema di metodo e per un problema di merito potremmo
sostenere questo atto.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Il Consigliere Unia, nel momento in cui partecipava come componente della
Commissione Ambiente, potrà rendere atto del fatto che quando si discusse il
superamento della previsione iniziale relativa al Parco Michelotti e l’avvio invece di un
percorso di progettazione partecipata, aveva trovato l’adesione sulla posizione e sul
percorso del mio Gruppo Consiliare. Quindi non credo di essere sospetta di voler
abbracciare ipotesi precedenti o di voler ignorare la mobilitazione che si era costituita in
quella porzione di Città, ma non soltanto con interessi locali perché venisse recuperato
un polmone verde che potesse essere utilizzato alla vivibilità diffusa e non a funzioni
predeterminate e quindi in qualche modo schematizzate e potenzialmente esclusive della
libera fruizione. Quindi, dal punto di vista dell’atto di indirizzo che ci viene sottoposto
questa sera, io non ho nulla da obiettare, anche se tutti siamo consapevoli del fatto che
si è di fronte ad un’operazione di recupero e di riapertura legata alle aree non edificate,
lasciando ancora in sospeso tutta la questione del futuro e della riconversione o della
demolizione delle parti fabbricate e quindi della parte più significativa sul piano
economico, sia che parliamo di demolizioni, che di eventuali riconversioni e anche della
parte che risulterà ai fini della libera attività da svolgersi nelle aree verdi ingombrante
rispetto appunto ad un uso diffuso. Questo per quanto riguarda il merito. Purtroppo,
anche io mi devo aggregare alle preoccupazioni di metodo, quelle specifiche e quelle di
prospettiva; le preoccupazioni di metodo sono le seguenti: in un accaldato pomeriggio
del mese di luglio del 2018 alcuni Consiglieri, non moltissimi, la maggioranza era
ancora in vacanza, si erano recati in un sopralluogo proprio al Parco Michelotti
accompagnati dall’Assessore e dai funzionari del Verde per verificare quali fossero le
relazioni intercorse fino a quel momento con cittadini attivi, associazioni organizzate,
pareri e opinioni di Consiglieri Circoscrizionali e avevamo quindi realizzato una prima
verifica in situ delle condizioni del luogo stesso. Ricordo molto bene un’osservazione
svolta in allora, quindi parliamo del luglio 2018 con alcuni mesi di tempo per costruire
un altro passo di comportamenti, ricordo bene allora l’osservazione svolta da un
Consigliere dell’VIII Circoscrizione del Gruppo Consiliare di riferimento che segnalava
la necessità di un maggiore coinvolgimento del Consiglio di Circoscrizione. Purtroppo
ricordo anche la risposta dell’Assessore, che fu esattamente questa: “Abbiamo un
Tavolo di Progettazione Civica a cui le persone possono aderire, avete bisogno del
cappellino per partecipare ai Tavoli di coprogettazione”, devo ricordare che l’Assessore
non avesse quel cappello non potrebbe attivare i tavoli e non potrebbe attivare iniziative
e quindi non è gradevole che qualcuno sia legittimato ad indossare un cappello e
qualcun altro eletto democraticamente dai cittadini non lo sia. Il risultato che accade
quando si hanno questi stili di relazioni tra istituzioni è che poi dopo non ci sia, da un
lato una piena consapevolezza di quello che viene deciso e quindi ci si limiti alla lettura
degli atti amministrativi conclusivi, dall’altro che non ci sia una buona predisposizione
di fiducia nei confronti delle intenzioni dell’Amministrazione e questo fa sì che anche
contenuti condivisibili possano poi essere oscurati da metodi discutibili ed è quello che
sta succedendo in questo caso; mi auguro che non succeda in futuro, che è successo
anche su altri episodi. Io raccomanderei un’altra modalità di relazioni interistituzionali
perché vede, Assessore, non basta aver mandato il 29 gennaio la richiesta di espressione
di parere alla Circoscrizione 8 e poi avendo anche una necessità di autotutelarsi
ampliare i pareri da allegare alla deliberazione, perché io non ho dubbi che per il tipo di
sensibilità e per il tipo di tutele che la Consulta per il Verde e l’Ambiente deve praticare
esprima e abbia espresso un parere favorevole, peccato che nella delibera delle linee
guida non prevedeste di acquisire quel parere, non c’è nel testo originario, non c’è la
richiesta di parere alla Consulta, dopodiché è allegato come allegato... No, non c’è,
guardi, Consigliere Mensio, che scuote la testa, ho letto tre volte il testo della
deliberazione, si dice espressamente che è stata inviata per richiesta di parere alla
Circoscrizione 8 e non alla Consulta. Dopodiché si aggrega, come allegato numero 4 e
viene espresso in data 12 marzo, ben successivamente al parere negativo della
Circoscrizione 8. Allora, la sintesi di tutta questa questione è la seguente, non usiamo
stili di relazione che portino a produrre reazioni critiche nei confronti di contenuti che
potrebbero essere condivisibili, non è neanche nell’interesse non solo del merito della
questione, ma nemmeno della Giunta Comunale. Quindi, io non voglio farmi
influenzare questa volta sul metodo, non voglio che il metodo offuschi il giudizio di
merito, quindi io voterò favorevolmente su questa deliberazione, ma la
raccomandazione è calda e attiva.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Artesio. Prego, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Io ho sentito gli interventi delle Minoranze, come al solito poi la
questione si risolve solo su una questione di metodo, ma non di merito perché anziché
andare a sottolineare poi la bontà del provvedimento oppure no, si va a guardare se la
Circoscrizione è stata coinvolta, quanto è stata coinvolta, quando è stata coinvolta, come
è stata coinvolta, sempre su questioni che poi lasciano il tempo che trovano per i
cittadini che poi ovviamente da anni attendono una riqualificazione del Parco
Michelotti, perché poi è quello l’obiettivo. Qualcuno aveva provato con Zoom, con
l’ennesimo circo, poi per fortuna da parte nostra del Movimento 5 Stelle quella brutta
idea è andata a ramengo e finalmente si può pensare di fare un progetto partecipato col
Tavolo di Progettazione Civica che qualcuno ha attaccato in maniera veramente
ignobile, anche perché fino a prova contraria chi lavora con quest’Amministrazione che
ha un ruolo riconosciuto, chiaro e trasparente, lavora sul territorio, invita tutti a
partecipare, non capisco perché invece le Circoscrizioni si arroghino il diritto di avere
una sorta di precedenza, uno ius primae noctis sulla partecipazione, un qualcosa che è
inspiegabile perché poi uno che cosa va a vedere? Va a vedere la grande vicinanza delle
Circoscrizioni ai cittadini, perché loro ci credono veramente. Elezioni regionali,
abbiamo i Presidenti delle Circoscrizioni che si candidano, questo a dimostrazione di
come loro veramente ci tengono al territorio. Alla fine la Circoscrizione cosa diventa?
Diventa solo un modo per fare il salto della quaglia, andare in un Ente un po’ più
importante, andare a guadagnare di più, avere più visibilità e i cittadini, che 3 anni fa
avevano votato un Presidente di Circoscrizione probabilmente se ne ritroveranno un
altro, perché qualcuno si candida e cercherà di andare in Regione a fare la propria
carriera personale, perché quello è l’obiettivo, se uno va a vedere le liste del Movimento
5 Stelle, le liste per le Regionali non c’è un nome di Consigliere... (INTERVENTI
FUORI MICROFONO). C’entra, c’entra perché voi parlate di Circoscrizioni e di
partecipazione, la vostra partecipazione qual è? Fare partecipazione per avere una
visibilità personale? La visibilità personale del Presidente o del coordinatore di turno
che cerca la visibilità per poi voler fare carriera, quella è la vostra partecipazione?
Quello voglio capire io, qual è la partecipazione, perché poi attaccano il Tavolo di
Progettazione Civica su un percorso che ha portato una delibera e qual è il loro
obiettivo? È attaccare il Tavolo di Progettazione Civica anziché parlare della delibera,
perché quello è stato il loro obiettivo e lo dimostra poi nei comportamenti quotidiani di
questi 3 anni in cui anziché lavorare con l’Amministrazione e con gli Assessorati si
lavora contro, contro... (INTERVENTI FUORI MICROFONO).

SICARI Francesco (Presidente)
Non si interviene fuori microfono.

FORNARI Antonio
Posso concludere, Presidente? Perché gli altri possono dire una qualunque su qualsiasi
roba, addirittura qualcuno spara dei numeri su progetti di Zoom che non hanno 80
milioni di investimenti assurdi, che poi in realtà non avevano..., perché da una parte
dobbiamo ringraziare che il progetto è crollato, ma è crollato forse per merito nostro,
non credo, perché come al solito il bando non era credibile e non aveva il fondamento e
quindi alla fine è andato a ramengo come al solito, come buona parte dei bandi, vedi
Murazzi, è un altro esempio dei bandi precedenti che sono stati fatti in fretta e in furia;
quello del Michelotti idem è stato fatto in fretta e in furia per poi finire in un nulla di
fatto, quindi... (INTERVENTI FUORI MICROFONO).

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, non intervenite fuori microfono.

FORNARI Antonio
Certo, quest’anno ci sono circa 12 richieste sui Punti Verdi e per fortuna, mi augurano
che vengano portati avanti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Posso concludere,
Presidente? No, perché poi l’esperienza di partecipazione, vogliamo fare altri esempi?
Vogliamo fare l’esempio della Circoscrizione 2 che sono mesi...

SICARI Francesco (Presidente)
Rimanga sul tema della delibera, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
...sono anni in cui crolla costantemente il numero legale in Circoscrizione 2 e nessuno
interviene. Quella è la partecipazione, dove gestiscono...

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliere Fornari, un attimo, Consigliere, sospendo un attimo il Consiglio e invito i
Capigruppo ad avvicinarsi, un attimo.

FORNARI Antonio
E poi, l’unico Ente che funziona è il Tavolo di Progettazione Civica.

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliere Fornari, la invito a concludere.

FORNARI Antonio
Grazie, Presidente. Posso concludere, visto che dall’altra parte non stanno mai zitti? Io
capisco che siano nervosi perché stamattina c’è stata una bella conferenza stampa per un
grande evento per la Città e quindi questa roba gli dà fastidio. (INTERVENTI FUORI
MICROFONO).

SICARI Francesco (Presidente)
Le ho tolto la parola.
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