Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso i nostri lavori con le proposte di deliberazione. Abbiamo il punto numero 3, n. mecc. 201900029/046, presentato dall’Assessore Unia, oggetto: “Parco Michelotti - Ex Zoo. Approvazione delle linee di indirizzo per il recupero e la fruizione del Parco.” SICARI Francesco (Presidente) Comunico che sono stati inoltre presentati due emendamenti di Giunta e uno dal Consigliere Magliano. Prego. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Questa delibera è già stata discussa anche in due o tre Commissioni, adesso non ricordo esattamente, per prendere atto e per approvare le linee di indirizzo che sono arrivate alla conclusione di un percorso partecipato con la cittadinanza, che è iniziato a gennaio 2018 ed è finito all’incirca a maggio sempre dello stesso anno, percorso che ha visto partecipare associazioni, comitati, scuole, da scuole elementari, ma anche scuole medie e ha coinvolto diversi tipi di soggetti all’interno del percorso parlando di percorso storico, di percorso botanico e percorso avifaunistico, quindi prendendo in considerazione tutte le parti che riguardano un pochettino l’area, la storicità di quell’area. Al termine di questo percorso si sono definite insieme queste linee guida, che oggi chiediamo di inserire appunto in questa delibera e di approvare al Consiglio Comunale. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Assessore. Ci sono interventi? Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io mi sono permesso di proporre all’attenzione dell’Aula di alcuni Consiglieri un emendamento, un emendamento che come potete leggere tiene in totale considerazione il percorso descritto dall’Assessore, poi questo percorso lo abbiamo sentito raccontare in Commissione, o meglio, lo abbiamo scoperto in Commissione anche riprendendo in parte citando le parole del Presidente della Commissione competente. C’è stato un percorso partecipato, questo è vero, un percorso che ha tenuto conto delle istanze delle scuole in parte, soprattutto dei cittadini protagonisti di questo percorso che hanno voluto partecipare insieme all’Amministrazione attraverso questi Tavoli di Progettazione Civica ad un ripensamento di quell’area, poi però viene la politica, vengono i conti, vengono i costi, viene anche l’opportunità di tenere in piedi o meno alcune linee di indirizzo o comunque da questo punto di vista provare a tenere conto di quali sono le esigenze di questa città. Le esigenze di questa città fondamentalmente, lo dice la cronaca, sono: avere dei parchi puliti, dei parchi sicuri, dei parchi nei quali una mamma con un bimbo piuttosto che dei runners, piuttosto che delle persone che li possano vivere attraverso un surplus di sicurezza. Abbiamo affrontato anche proposte rispetto a quel Parco e sono state raccontate anche in Commissione e l’unico punto che io chiedo a quest’Amministrazione di voler tenere aperto, come leggerete dal mio emendamento dove dico di tenere in piedi totalmente le linee guida, chiedo solo che rispetto al sopracitato documento di sintesi del percorso animato per il Parco Michelotti prevedendo inoltre la facoltà di recuperare tutti i fabbricati ivi attualmente esistenti secondo le finalità espresse nelle linee di indirizzo, cioè a differenza di questa proposta dell’Amministrazione che dice l’abbattimento di tutte le strutture, tranne del Rettilario ancorché tutelato, di dare la facoltà a chi si presenterà come progetto, quindi facoltà di tenere in piedi tutte le strutture. Poi mi rendo conto che c’è una..., io ho sentito alcuni interventi in Commissione, alcuni mi sono oggettivamente apparsi fuori dal tempo, fuori dal mondo, forse fatti da gente che un conto economico piuttosto che uno stato patrimoniale piuttosto che un bilanciamento finanziario non l’ha mai visto in vita sua, la preoccupazione che ho io è di mettere al voto qualcosa che chieda all’Amministrazione di fare investimenti in conto capitale e quindi indebitarci nuovamente quando invece potrebbero esserci tanti altri progetti che tengano conto delle linee guida, che tengano conto dell’esigenza di avere un parco accessibile pubblico sicuro, sicuro e tra l’altro mi risulta, questo lo dice off the record, che anche la Sindaca Appendino sia stata da questo punto di vista informata di questa progettualità, che abbia espresso anche un apprezzamento sul fatto che il percorso partecipato è stato fondamentale, poi però la politica deve fare i conti su quanti soldi ha, su come può collaborare in una logica di partnership pubblico e privato e privato ancorché no profit, perché questo è il tema. Mi spiace che non ci sia qui la Sindaca Appendino a dirci che cosa ne pensa, perché che cosa ne pensi in privato io in qualche modo ho avuto modo di conoscerlo e mi piacerebbe capire la Seymandi o meglio la dottoressa Seymandi che ha seguito questo percorso che cosa pensa della delibera che sta andando in questo momento in Giunta, se ci sono delle modifiche che potrebbero dare, dal punto di vista strumentale, dal punto di vista attuativo qualcosa in più, non qualcosa in meno, perché io sono convinto che il percorso sia stato un percorso oggettivamente partecipato dove tante associazioni hanno espresso il loro interesse a volere quel Parco pubblico; io, con questo emendamento, chiedo solo di non chiudere la porta affinché poi si rischi di mandare deserta questa procedura per poi dover tornare in Aula e dire che forse per com’è stata pensata non trova soddisfazione rispetto a proposte progettuali arrivate e che comunque, come vedete all’emendamento scrivo: “Prevedendo inoltre la facoltà di recuperare tutti i fabbricati ivi attualmente esistenti secondo le finalità”. La facoltà, diamo la chance a soggetti del privato sociale di poter correre questa sfida che alle linee guida oggettivamente indicate dall’Amministrazione e ancor prima indicate da questo Tavolo di Partecipazione Civica. Io chiedo ai Consiglieri di Maggioranza e Opposizione di fare una riflessione, ne abbiamo discusso tanto, c’è la Circoscrizione 8 che si è espressa in merito, mi piacerebbe per una volta che non si avesse paura di dare spazio a chi potrebbe rafforzare il progetto, non ridurlo; attraverso che cosa? Attraverso la non demolizione come precondizione di tutti i fabbricati. Detto questo, nel caso così non fosse, sarà l’ennesima occasione persa perché io, comunque, continuo a pensare che quest’Aula ha una responsabilità rispetto anche alle scelte che vengono fatte dai comitati, Presidente, vado alla conclusione. Avete portato uno strumento nuovo di condivisione delle scelte pubbliche che sono i comitati dei cittadini, i tavoli di partecipazione civica, bene, poi la responsabilità però di guardare i conti, di capire come gestire la finanza pubblica, come gestire il rapporto con le realtà del privato no profit o del privato sociale questo spetta a quest’Aula. Scaricare sul Tavolo la responsabilità di votare pedissequamente un atto di questo tipo secondo me non è degno neanche dei voti che vi sono stati dati 3 anni fa personalmente ognuno di voi che ha messo la faccia candidandosi col Movimento 5 Stelle. Per cui, io vi chiedo da questo punto di vista di tenere conto di questo emendamento; se volete sospendere la delibera sospendiamola e facciamo un ulteriore approfondimento. Io, tutte le vie che permettono a questa Amministrazione di non trovarsi magari tra 6 mesi a dire che non c’è stato nessuno che a quelle condizioni, con quelle risorse è riuscito a fare un progetto credibile, vorrei evitarcelo perché, e su questo siamo d’accordo tutti, per il Michelotti non c’è tempo da perdere. Mi rimetto dunque, mi pare che il parere sia favorevole, Assessore, perché non sono riuscito a vedere bene perché non si legge, mi pare su questo di poter aprire un ragionamento insieme perché quello che chiedo è un rafforzativo e non una diminutio del Tavolo e del lavoro che è stato espresso al Tavolo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ma io, vede Assessore Unia, ci ha citato tutto il percorso che ha sviluppato un coinvolgimento di vari soggetti, temo però che la Circoscrizione sia stato uno di quei soggetti che è stata solo tardivamente nella fase finale del percorso coinvolta; questo ha fatto sì, a mio modo di vedere, che potessero mancare anche una serie di altri soggetti che si interrelazionano fattivamente con la Circoscrizione stessa e che avrebbero potuto apportare anche loro delle idee e delle progettualità. Temo che questa sia però ormai una prassi consolidata, cioè quella di esautorare sistematicamente le Circoscrizioni dal dialogo con l’Amministrazione e pensando che appunto questo corpo intermedio vada completamente eluso a favore del fatto che invece i tavoli civici devono essere governati direttamente parlando coi cittadini. Io, come ho già avuto modo di far notare in altre circostanze, credo che questo sia un atteggiamento fortemente sbagliato, non per nulla anche nella delibera attuativa del Tavolo Civico non vengono neanche citate e menzionate le Circoscrizioni e quindi in questo percorso che voi avete tracciato alcuni elementi, quali quello che richiamava il Consigliere Magliano in precedenza, per esempio l’abbattimento di tutte le preesistenze, sono elementi che andavano valutati con forse un po’ meno di ideologia e un pochino più di pragmaticità; anche il fatto di giustificare l’abbattimento con un recupero di suolo permeabile anziché di non consumo di suolo, sono superfici talmente irrisorie che di nuovo mi sembra quando Montanari ci dice che l’obiettivo, non lo strumento, è non consumo di suolo. Qui parliamo di un progetto di riqualificazione in cui la riqualificazione può anche essere il mantenimento della preesistente che comunque al di là della valenza o minore o maggiore dal punto di vista architettonico, hanno la loro storicità e soprattutto che possono essere anche occasione in un’ottica di un Parco che sicuramente ha la priorità di essere un elemento diciamo così funzionale sotto il profilo del verde urbano, sotto il profilo anche ecosistemico, ma ci sono parchi e parchi; i parchi urbani, viva Dio, in tutti i contesti mondiali hanno una loro funzione, che non è solo ed esclusivamente quella della naturalità. La naturalità potrà essere fatta forse con maggior risultato al Meisino dove avete un’altra occasione per spendere le vostre progettualità; in un Parco che è a 500 metri da Piazza Vittorio probabilmente devono anche prevalere delle altre logiche che sono quelle di poter rispettare per esempio una programmazione che veda la cultura, che veda gli spettacoli e anche la possibilità di fruizione, con la fruizione magari più morbida, più adatta alle famiglie, non solo quella che avviene dall’altra parte e che speriamo tornerà in avvenire dall’altra parte di Murazzi per i giovani, potevano essere rivisitate tutta una serie di funzioni non esclusivamente nel nome di un parco urbano che peraltro, appunto, anche io sono abbastanza perplesso sul fatto di poterlo poi mantenere, questo Parco urbano, nel momento in cui stiamo clamorosamente diminuendo il numero dei giardinieri, stiamo clamorosamente diminuendo il numero delle risorse che sono addebitate per la gestione del verde pubblico. Io non condivido quindi l’approccio di per sé, non ho nulla da dire su quello che è stato il fatto che siano stati coinvolti dei vari soggetti, dei cittadini e che siano state fatte delle linee guida che hanno dei contenuti anche validi, ma sicuramente l’aver volutamente omesso da un lato la Circoscrizione e dall’altro il fatto di essersi un pochino trincerati dentro questa visione a mio modo di vedere ideologica, ma strumentale non ha dato modo di avere un lavoro maggiormente articolato e che poteva davvero avere anche degli elementi un pochino di praticità e di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica che potessero dargli maggiore valore. Abbiamo tutti un gran bisogno che il Parco Michelotti torni ad avere una funzione importantissima quale ha necessariamente, proprio per la localizzazione che riveste, per il fatto che è un parco che molte altre città potrebbero invidiarci essendo nel centro di Torino in un’area perifluviale. Temo che questo non sia stato il percorso ottimale per raggiungere quegli scopi. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. La vicenda del Parco Michelotti è una vicenda a noi piuttosto cara su cui il Movimento 5 Stelle ha giocato una partita elettorale, dal loro punto di vista vincente, che ha innescato un meccanismo invece, ahinoi, piuttosto penoso. In che termini? Il Movimento 5 Stelle ha fatto scappare un investimento ed un investitore privato, faccio riferimento al progetto di Zoom, che sostanzialmente avrebbe non solo prodotto la riqualificazione di quell’area, ma avrebbe soprattutto generato un centinaio di nuovi posti di lavoro e soprattutto avrebbe dato una vocazione oggettivamente, anche opinabile, per la carità, ma una vocazione sicuramente rilevante per quanto riguarda l’attrattività turistica e in generale la fruizione di quel tratto di Città. Questo atteggiamento del tutto improntato ad un’ideologia che sostanzialmente, eravamo nell’anno 2016, quindi eravamo in un periodo in cui esisteva ancora il Movimento 5 Stelle in quanto tale e non esisteva un ibrido del Movimento 5 Stelle come invece stiamo vivendo adesso, per cui siamo contemporaneamente fautori dei ristoranti stellati e dei resort a 5 stelle e di Askatasuna nella stessa forza politica, quella era la fase in cui il Movimento 5 Stelle aveva ancora una sua dignità e aveva ancora una faccia con cui si presentava ai proprio elettori. Il progetto che oggi ci viene presentato a firma dell’Assessore Unia, è un eccellente progetto, Assessore Unia, noi le siamo davvero grati perché lei ha davvero portato in Aula una straordinaria visione per quanto riguarda la fruizione del futuro Michelotti, ci sono due però, il primo, lo hanno già accennato alcuni colleghi, è il metodo con cui voi avete lavorato, un metodo che fondamentalmente ha di fatto dal punto di vista politico completamente esautorato la Circoscrizione, banalmente perché non era a guida dal Movimento 5 Stelle, era fatta da persone che, come dire, evidentemente non vi stavano simpatiche, inventandosi e questo è il primo atto che arriva a valle di questo lavoro, il mitico Tavolo di Progettazione Civica. Tavolo di Progettazione Civica coordinato da una sua staffista, Assessore Unia, che è la dottoressa Seymandi dai natali illustri e piuttosto contigui all’Amministrazione Movimento 5 Stelle in quanto è stata dal punto di vista familistico anche, come dire, adeguatamente valorizzata la famiglia Seymandi attraverso alcune nomine in alcuni Collegi dei Revisori dei Conti, che ha, a nostro modo di vedere, in maniera del tutto impropria, svolto quello che avrebbe dovuto fare una persona che svolge un’attività di supporto ad un Assessore sostituendosi di fatto ai funzionari comunali, cosa di cui non ci risulta essere parte, almeno che si faccia un concorso, vince un concorso pubblico e conseguentemente, a titolo (incomprensibile) dipendente comunale, fino a prova contraria è una persona che è stata selezionata su una base fiduciaria da parte sua e come tale dovrebbe comportarsi, invece la dottoressa Seymandi ha, con un certo qual grado di spregiudicatezza amministrativa, governato, sostanzialmente saltando di brutto uffici, funzionari ed organi istituzionali del Decentramento, il processo che ha portato oggi alla redazione di questo delibera e del suo allegato tecnico. E questo è un problema di metodo, dirà in futuro se, come dire, questa ingerenza così forte che c’è stata formalizzata attraverso convocazioni, attraverso meccanismi anche di gestione del ruolo pubblico della sua staffista, Assessore Unia, è o non è conforme a regolamenti o ad altre cose; lo dirà, lo vedremo magari nel prossimo futuro, del resto su questo siete particolarmente esperti. È il problema di metodo. Invece il problema di merito è la questione specifica che lei porta oggi in Aula relativamente ad un contenuto progettuale che a nostro modo di vedere è assolutamente condivisibile con una condizione e cioè quello che ci sia effettivamente una copertura finanziaria di questa operazione. Copertura finanziaria che, badiamo bene, e lo discuteremo la settimana prossima, effettivamente trova capienza nel nostro bilancio con uno stanziamento di oltre 900.000 euro, quindi giustamente l’obiezione che le viene mossa, che le è stata mossa e che cioè avete fatto male un lavoro che andava fatto con la Circoscrizione, che non a caso ha dato parere contrario penso più per il problema di metodo che per un problema di merito, e che non c’erano risorse economico-finanziarie per farlo, effettivamente ci fate stare zitti. C’è un però, che questi 900.000 euro non è che me li tirate fuori voi, no, li carichiamo sui torinesi in quanto vengono fatti con un bellissimo prestito, cioè noi per pagare la cambiale elettorale dell’area del Michelotti, che ribadisco nel merito è assolutamente anche condivisibile, è un bellissimo progetto, bellissimo, c’è un piccolo problema, che non c’abbiamo i soldi e quindi ce li facciamo prestare dalle banche. Punto primo: mutuo; punto secondo, dici: “Vabbè, ma effettivamente il Movimento 5 Stelle ha questa spasmodica attenzione alla manutenzione delle aree verdi esistenti”, infatti taglia del 25% le manutenzione delle altre aree. Io le ho citato ad esempio i casi eclatanti di alcune zone come piazza d’Armi, come alcune zone del Valentino, però, guardi, io sono fazioso, sono di parte, sono del PD, sono stupido, sono..., quindi effettivamente dico cose che i torinesi non ci fanno rilevare tutti i giorni, effettivamente la qualità dei nostri parchi, ha ragione lei, Assessore Unia, ha ragione il Movimento 5 Stelle, è significativamente migliorata in questi anni, tutte le manutenzioni delle aree giochi, tutte le manutenzione delle grandi aree verdi sono certamente migliorate, quindi per pagare una cambiale, allora, primo, e concludo, c’era un tema ideologico, bisognava ammazzare il progetto della vecchia Amministrazione. Bravi, ce l’avete fatta, avete fatto scappare un investimento da 80 milioni di euro e 100 posti di lavoro; secondo, bisogna a quel punto trovare un sistema per riprogettare l’area Michelotti; perfetto, inventiamoci il Tavolo di Partecipazione Civica, l’affidiamo ad una staffista che si sostituisce ai dirigenti e ai funzionari in maniera del tutto impropria - se poi dico delle cose sbagliate, vi pregherei di dirlo qua e anzi possibilmente di dimostrarmi che sto sbagliando in tutte le sedi - sostituendosi di fatto a questo tipo di funzione; terzo elemento, costruiamo un progetto con i cittadini e siccome ci rendiamo conto che quel progetto costa un botto ci facciamo un altro bellissimo mutuo e contemporaneamente ci facciamo prestare i soldi dalle banche e contemporaneamente andiamo a tagliare le manutenzioni delle aree verdi da tutte le altre parti. Noi avremmo anche voluto votare a favore di questo progetto perché oggettivamente al di là di alcune questioni effettivamente, qualora si venisse a verificare l’assetto che si può venire a configurare in quell’area è sicuramente meritorio, perché sono state tutte cose scritte tutte di buon senso, poi onestamente non credo che il consumo di suolo passi dalla riqualificazione del Parco Michelotti, con tutto il dovuto rispetto per l’argomento, non credo che da lì passerà a futuro polmone verde della Città anche per la dimensione abbastanza esigua, però è del tutto evidente che questa cambiale, con questo tipo di pagherò, con questa promessa e con questo ulteriore debito che scaricate sulle tasse dei torinesi presenti e futuri è corretto che voi la paghiate. Quindi difficilmente per un problema di metodo e per un problema di merito potremmo sostenere questo atto. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Il Consigliere Unia, nel momento in cui partecipava come componente della Commissione Ambiente, potrà rendere atto del fatto che quando si discusse il superamento della previsione iniziale relativa al Parco Michelotti e l’avvio invece di un percorso di progettazione partecipata, aveva trovato l’adesione sulla posizione e sul percorso del mio Gruppo Consiliare. Quindi non credo di essere sospetta di voler abbracciare ipotesi precedenti o di voler ignorare la mobilitazione che si era costituita in quella porzione di Città, ma non soltanto con interessi locali perché venisse recuperato un polmone verde che potesse essere utilizzato alla vivibilità diffusa e non a funzioni predeterminate e quindi in qualche modo schematizzate e potenzialmente esclusive della libera fruizione. Quindi, dal punto di vista dell’atto di indirizzo che ci viene sottoposto questa sera, io non ho nulla da obiettare, anche se tutti siamo consapevoli del fatto che si è di fronte ad un’operazione di recupero e di riapertura legata alle aree non edificate, lasciando ancora in sospeso tutta la questione del futuro e della riconversione o della demolizione delle parti fabbricate e quindi della parte più significativa sul piano economico, sia che parliamo di demolizioni, che di eventuali riconversioni e anche della parte che risulterà ai fini della libera attività da svolgersi nelle aree verdi ingombrante rispetto appunto ad un uso diffuso. Questo per quanto riguarda il merito. Purtroppo, anche io mi devo aggregare alle preoccupazioni di metodo, quelle specifiche e quelle di prospettiva; le preoccupazioni di metodo sono le seguenti: in un accaldato pomeriggio del mese di luglio del 2018 alcuni Consiglieri, non moltissimi, la maggioranza era ancora in vacanza, si erano recati in un sopralluogo proprio al Parco Michelotti accompagnati dall’Assessore e dai funzionari del Verde per verificare quali fossero le relazioni intercorse fino a quel momento con cittadini attivi, associazioni organizzate, pareri e opinioni di Consiglieri Circoscrizionali e avevamo quindi realizzato una prima verifica in situ delle condizioni del luogo stesso. Ricordo molto bene un’osservazione svolta in allora, quindi parliamo del luglio 2018 con alcuni mesi di tempo per costruire un altro passo di comportamenti, ricordo bene allora l’osservazione svolta da un Consigliere dell’VIII Circoscrizione del Gruppo Consiliare di riferimento che segnalava la necessità di un maggiore coinvolgimento del Consiglio di Circoscrizione. Purtroppo ricordo anche la risposta dell’Assessore, che fu esattamente questa: “Abbiamo un Tavolo di Progettazione Civica a cui le persone possono aderire, avete bisogno del cappellino per partecipare ai Tavoli di coprogettazione”, devo ricordare che l’Assessore non avesse quel cappello non potrebbe attivare i tavoli e non potrebbe attivare iniziative e quindi non è gradevole che qualcuno sia legittimato ad indossare un cappello e qualcun altro eletto democraticamente dai cittadini non lo sia. Il risultato che accade quando si hanno questi stili di relazioni tra istituzioni è che poi dopo non ci sia, da un lato una piena consapevolezza di quello che viene deciso e quindi ci si limiti alla lettura degli atti amministrativi conclusivi, dall’altro che non ci sia una buona predisposizione di fiducia nei confronti delle intenzioni dell’Amministrazione e questo fa sì che anche contenuti condivisibili possano poi essere oscurati da metodi discutibili ed è quello che sta succedendo in questo caso; mi auguro che non succeda in futuro, che è successo anche su altri episodi. Io raccomanderei un’altra modalità di relazioni interistituzionali perché vede, Assessore, non basta aver mandato il 29 gennaio la richiesta di espressione di parere alla Circoscrizione 8 e poi avendo anche una necessità di autotutelarsi ampliare i pareri da allegare alla deliberazione, perché io non ho dubbi che per il tipo di sensibilità e per il tipo di tutele che la Consulta per il Verde e l’Ambiente deve praticare esprima e abbia espresso un parere favorevole, peccato che nella delibera delle linee guida non prevedeste di acquisire quel parere, non c’è nel testo originario, non c’è la richiesta di parere alla Consulta, dopodiché è allegato come allegato... No, non c’è, guardi, Consigliere Mensio, che scuote la testa, ho letto tre volte il testo della deliberazione, si dice espressamente che è stata inviata per richiesta di parere alla Circoscrizione 8 e non alla Consulta. Dopodiché si aggrega, come allegato numero 4 e viene espresso in data 12 marzo, ben successivamente al parere negativo della Circoscrizione 8. Allora, la sintesi di tutta questa questione è la seguente, non usiamo stili di relazione che portino a produrre reazioni critiche nei confronti di contenuti che potrebbero essere condivisibili, non è neanche nell’interesse non solo del merito della questione, ma nemmeno della Giunta Comunale. Quindi, io non voglio farmi influenzare questa volta sul metodo, non voglio che il metodo offuschi il giudizio di merito, quindi io voterò favorevolmente su questa deliberazione, ma la raccomandazione è calda e attiva. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Io ho sentito gli interventi delle Minoranze, come al solito poi la questione si risolve solo su una questione di metodo, ma non di merito perché anziché andare a sottolineare poi la bontà del provvedimento oppure no, si va a guardare se la Circoscrizione è stata coinvolta, quanto è stata coinvolta, quando è stata coinvolta, come è stata coinvolta, sempre su questioni che poi lasciano il tempo che trovano per i cittadini che poi ovviamente da anni attendono una riqualificazione del Parco Michelotti, perché poi è quello l’obiettivo. Qualcuno aveva provato con Zoom, con l’ennesimo circo, poi per fortuna da parte nostra del Movimento 5 Stelle quella brutta idea è andata a ramengo e finalmente si può pensare di fare un progetto partecipato col Tavolo di Progettazione Civica che qualcuno ha attaccato in maniera veramente ignobile, anche perché fino a prova contraria chi lavora con quest’Amministrazione che ha un ruolo riconosciuto, chiaro e trasparente, lavora sul territorio, invita tutti a partecipare, non capisco perché invece le Circoscrizioni si arroghino il diritto di avere una sorta di precedenza, uno ius primae noctis sulla partecipazione, un qualcosa che è inspiegabile perché poi uno che cosa va a vedere? Va a vedere la grande vicinanza delle Circoscrizioni ai cittadini, perché loro ci credono veramente. Elezioni regionali, abbiamo i Presidenti delle Circoscrizioni che si candidano, questo a dimostrazione di come loro veramente ci tengono al territorio. Alla fine la Circoscrizione cosa diventa? Diventa solo un modo per fare il salto della quaglia, andare in un Ente un po’ più importante, andare a guadagnare di più, avere più visibilità e i cittadini, che 3 anni fa avevano votato un Presidente di Circoscrizione probabilmente se ne ritroveranno un altro, perché qualcuno si candida e cercherà di andare in Regione a fare la propria carriera personale, perché quello è l’obiettivo, se uno va a vedere le liste del Movimento 5 Stelle, le liste per le Regionali non c’è un nome di Consigliere... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). C’entra, c’entra perché voi parlate di Circoscrizioni e di partecipazione, la vostra partecipazione qual è? Fare partecipazione per avere una visibilità personale? La visibilità personale del Presidente o del coordinatore di turno che cerca la visibilità per poi voler fare carriera, quella è la vostra partecipazione? Quello voglio capire io, qual è la partecipazione, perché poi attaccano il Tavolo di Progettazione Civica su un percorso che ha portato una delibera e qual è il loro obiettivo? È attaccare il Tavolo di Progettazione Civica anziché parlare della delibera, perché quello è stato il loro obiettivo e lo dimostra poi nei comportamenti quotidiani di questi 3 anni in cui anziché lavorare con l’Amministrazione e con gli Assessorati si lavora contro, contro... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). SICARI Francesco (Presidente) Non si interviene fuori microfono. FORNARI Antonio Posso concludere, Presidente? Perché gli altri possono dire una qualunque su qualsiasi roba, addirittura qualcuno spara dei numeri su progetti di Zoom che non hanno 80 milioni di investimenti assurdi, che poi in realtà non avevano..., perché da una parte dobbiamo ringraziare che il progetto è crollato, ma è crollato forse per merito nostro, non credo, perché come al solito il bando non era credibile e non aveva il fondamento e quindi alla fine è andato a ramengo come al solito, come buona parte dei bandi, vedi Murazzi, è un altro esempio dei bandi precedenti che sono stati fatti in fretta e in furia; quello del Michelotti idem è stato fatto in fretta e in furia per poi finire in un nulla di fatto, quindi... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). SICARI Francesco (Presidente) Per favore, non intervenite fuori microfono. FORNARI Antonio Certo, quest’anno ci sono circa 12 richieste sui Punti Verdi e per fortuna, mi augurano che vengano portati avanti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Posso concludere, Presidente? No, perché poi l’esperienza di partecipazione, vogliamo fare altri esempi? Vogliamo fare l’esempio della Circoscrizione 2 che sono mesi... SICARI Francesco (Presidente) Rimanga sul tema della delibera, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio ...sono anni in cui crolla costantemente il numero legale in Circoscrizione 2 e nessuno interviene. Quella è la partecipazione, dove gestiscono... SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Fornari, un attimo, Consigliere, sospendo un attimo il Consiglio e invito i Capigruppo ad avvicinarsi, un attimo. FORNARI Antonio E poi, l’unico Ente che funziona è il Tavolo di Progettazione Civica. SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Fornari, la invito a concludere. FORNARI Antonio Grazie, Presidente. Posso concludere, visto che dall’altra parte non stanno mai zitti? Io capisco che siano nervosi perché stamattina c’è stata una bella conferenza stampa per un grande evento per la Città e quindi questa roba gli dà fastidio. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). SICARI Francesco (Presidente) Le ho tolto la parola. |