Interventi |
MONTALBANO Deborah Eccomi. Allora, Assessora, facciamo..., torniamo un po’ indietro, questa è un’interlocuzione che si muove tra il Comune di Torino ed ATC già dal 2012, quindi non è una cosa nuova per quest’Amministrazione, tant’è che noi, prima di essere eletti, avevamo fatto questa battaglia e messo anche a programma proprio la sottoscrizione della delibera per poter mettere gli impegni a Bilancio di spesa ed iniziare..., insomma a prenderci carico di questo debito nei confronti di ATC, perché? Perché quando si parla poi di periferia, avere un debito così gravoso nei confronti di un ente, che poi quelle risorse le può solo investire per la ristrutturazione di alloggi, per tagliare il verde in periferia, quindi per fare quelle azioni concrete che hanno un..., come posso dire? Un ritorno su quei territori, che tanto abbiamo nominato e decantato, ecco, allora questa sì che è un’azione concreta per ridurre le distanze tra le famose due città che tanto ci piaceva raccontare qualche anno orsono. Ora, di schemi di accordi in questi anni se ne sono visti diversi, mi ascolta? Sì, okay. Guardi, da quando io ho presentato l’interpellanza, quindi lo schema di accordo che ho inserito e definito all’interno del testo dell’interpellanza ne è già arrivato un altro, che per carità mi fa anche piacere, nel senso che poi il primo interscambio era basato sulla parte del debito, quindi sui 9,3 milioni, mentre il nuovo schema di accordo, per questo ringrazio il Direttore finanziario Lubbia anche perché si è visto arrivare una serie, insomma, di debiti sulla scrivania e non mi pare che ne fosse molto a conoscenza. Detto questo, in un mese abbiamo un nuovo schema di accordo che comprende, invece, tutti e i 18 milioni e quindi anche le morosità pregresse nei confronti di ATC da parte del Comune di Torino del 2016, 2017, perché se è vero che noi abbiamo attaccato molto l’Amministrazione precedente perché un po’ faceva “ti do quel che posso, ma poi quel che non riesco non ti do”, devo dire che anche quest’Amministrazione ha continuato, almeno fino ad oggi, con questa linea. Ora, per me è stato, questo lo dico, è stato davvero, diciamo così, triste, triste scoprire che all’interno di questo debito complessivo ci fosse anche una situazione come quella dei 384 alloggi, perché sono 384, che si trovano (sono tutti allocati sul Quartiere Vallette) dove c’è questa sovrapposizione di proprietà tra gli alloggi e il terreno sottostante. Una questione che nel 2016, qualche mese prima che noi fossimo eletti, ad aprile veniva affrontata in Consiglio Comunale con l’ultima delibera dell’allora Assessora alle Politiche Sociali e oggi Consigliera Tisi, dove grazie ad un cittadino che è ricorso legalmente contro il Comune di Torino, e ha vinto quella causa, si dava il via ad una verifica complessiva per capire quante erano le altre situazioni in cui c’era questa sovrapposizione di proprietà e poter intervenire. A distanza di tre anni, io vengo a scoprire di questa situazione perché ricevo segnalazioni di un cittadino, come facciamo tutti noi Consiglieri, credo, quando veniamo contattati, e scopro che addirittura ci sono famiglie alle Vallette che hanno effettuato il finanziamento in banca, che si pagano la rata del finanziamento e continuano a pagarsi l’affitto perché non si riesce ad arrivare davanti al notaio e firmare l’acquisto dell’alloggio e mi dico, faccio una riflessione politica: ma è possibile che anche quando in periferia abbiamo famiglie che hanno la possibilità di poter investire su se stessi, ma anche su quei quartieri, riusciamo ad impedirgli di farlo? Sono rimasta allibita. Ora, io sono contenta che si sia mosso qualcosa in questi ultimi mesi, ma già a dicembre scorso, quando io contattavo il Servizio e gli Uffici, mi veniva riferito che la delibera sarebbe dovuta arrivare a fine dicembre; siamo a maggio dell’anno dopo, la delibera ancora non c’è. Ecco perché le dico che so benissimo quali siano le interlocuzioni che si stanno muovendo, ma finché non c’è lo schema di accordo, firmato, e andiamo avanti così dal 2012, quindi io non posso ritenermi soddisfatta; mi posso ritenere a malapena parzialmente soddisfatta, prima cosa. Seconda cosa, vorrei la riconferma perché mi ha detto che, a Bilancio, c’è la previsione a Bilancio dell’impegno di spesa. Credo, mi dica lei, mi confermi, se si riferisce ai 326.000 Euro di storno con l’ATC, che è la parte che il Comune di Torino deve trasferire ad ATC proprio per questa sovrapposizione di proprietà. Se abbiamo già questa come impegno di spesa a Bilancio, bene, è un passo in più; però vorrei la conferma di questo e soprattutto io, finché non abbiamo la firma sullo schema di accordo, mi spiace, non posso ritenermi soddisfatta, quindi chiedo di andare in approfondimento in Commissione. |