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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Maggio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2019-00713
"L'ATTENZIONE ALLE PERIFERIE SI DEDUCE DAL 'FAI COME SE FOSSE CASA TUA, PECCATO CHE POI NON LO SIA ...'" PRESENTATA IN DATA 26 FEBBRAIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
MONTALBANO Deborah
Eccomi. Allora, Assessora, facciamo..., torniamo un po’ indietro, questa è
un’interlocuzione che si muove tra il Comune di Torino ed ATC già dal 2012, quindi
non è una cosa nuova per quest’Amministrazione, tant’è che noi, prima di essere eletti,
avevamo fatto questa battaglia e messo anche a programma proprio la sottoscrizione
della delibera per poter mettere gli impegni a Bilancio di spesa ed iniziare..., insomma a
prenderci carico di questo debito nei confronti di ATC, perché? Perché quando si parla
poi di periferia, avere un debito così gravoso nei confronti di un ente, che poi quelle
risorse le può solo investire per la ristrutturazione di alloggi, per tagliare il verde in
periferia, quindi per fare quelle azioni concrete che hanno un..., come posso dire? Un
ritorno su quei territori, che tanto abbiamo nominato e decantato, ecco, allora questa sì
che è un’azione concreta per ridurre le distanze tra le famose due città che tanto ci
piaceva raccontare qualche anno orsono. Ora, di schemi di accordi in questi anni se ne
sono visti diversi, mi ascolta? Sì, okay. Guardi, da quando io ho presentato
l’interpellanza, quindi lo schema di accordo che ho inserito e definito all’interno del
testo dell’interpellanza ne è già arrivato un altro, che per carità mi fa anche piacere, nel
senso che poi il primo interscambio era basato sulla parte del debito, quindi sui 9,3
milioni, mentre il nuovo schema di accordo, per questo ringrazio il Direttore finanziario
Lubbia anche perché si è visto arrivare una serie, insomma, di debiti sulla scrivania e
non mi pare che ne fosse molto a conoscenza. Detto questo, in un mese abbiamo un
nuovo schema di accordo che comprende, invece, tutti e i 18 milioni e quindi anche le
morosità pregresse nei confronti di ATC da parte del Comune di Torino del 2016, 2017,
perché se è vero che noi abbiamo attaccato molto l’Amministrazione precedente perché
un po’ faceva “ti do quel che posso, ma poi quel che non riesco non ti do”, devo dire
che anche quest’Amministrazione ha continuato, almeno fino ad oggi, con questa linea.
Ora, per me è stato, questo lo dico, è stato davvero, diciamo così, triste, triste scoprire
che all’interno di questo debito complessivo ci fosse anche una situazione come quella
dei 384 alloggi, perché sono 384, che si trovano (sono tutti allocati sul Quartiere
Vallette) dove c’è questa sovrapposizione di proprietà tra gli alloggi e il terreno
sottostante. Una questione che nel 2016, qualche mese prima che noi fossimo eletti, ad
aprile veniva affrontata in Consiglio Comunale con l’ultima delibera dell’allora
Assessora alle Politiche Sociali e oggi Consigliera Tisi, dove grazie ad un cittadino che
è ricorso legalmente contro il Comune di Torino, e ha vinto quella causa, si dava il via
ad una verifica complessiva per capire quante erano le altre situazioni in cui c’era questa
sovrapposizione di proprietà e poter intervenire. A distanza di tre anni, io vengo a
scoprire di questa situazione perché ricevo segnalazioni di un cittadino, come facciamo
tutti noi Consiglieri, credo, quando veniamo contattati, e scopro che addirittura ci sono
famiglie alle Vallette che hanno effettuato il finanziamento in banca, che si pagano la
rata del finanziamento e continuano a pagarsi l’affitto perché non si riesce ad arrivare
davanti al notaio e firmare l’acquisto dell’alloggio e mi dico, faccio una riflessione
politica: ma è possibile che anche quando in periferia abbiamo famiglie che hanno la
possibilità di poter investire su se stessi, ma anche su quei quartieri, riusciamo ad
impedirgli di farlo? Sono rimasta allibita. Ora, io sono contenta che si sia mosso
qualcosa in questi ultimi mesi, ma già a dicembre scorso, quando io contattavo il
Servizio e gli Uffici, mi veniva riferito che la delibera sarebbe dovuta arrivare a fine
dicembre; siamo a maggio dell’anno dopo, la delibera ancora non c’è. Ecco perché le
dico che so benissimo quali siano le interlocuzioni che si stanno muovendo, ma finché
non c’è lo schema di accordo, firmato, e andiamo avanti così dal 2012, quindi io non
posso ritenermi soddisfatta; mi posso ritenere a malapena parzialmente soddisfatta,
prima cosa. Seconda cosa, vorrei la riconferma perché mi ha detto che, a Bilancio, c’è la
previsione a Bilancio dell’impegno di spesa. Credo, mi dica lei, mi confermi, se si
riferisce ai 326.000 Euro di storno con l’ATC, che è la parte che il Comune di Torino
deve trasferire ad ATC proprio per questa sovrapposizione di proprietà. Se abbiamo già
questa come impegno di spesa a Bilancio, bene, è un passo in più; però vorrei la
conferma di questo e soprattutto io, finché non abbiamo la firma sullo schema di
accordo, mi spiace, non posso ritenermi soddisfatta, quindi chiedo di andare in
approfondimento in Commissione.

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