Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie Sindaca Appendino, delle parole che ha detto in Aula. Faccio due premesse che però ritengo importanti. La prima parte dalla coda del suo intervento e noi crediamo fortemente nel valore simbolico del Primo maggio, crediamo fortemente nel valore della rappresentanza sindacale, crediamo fortemente nel fatto che il corteo del Primo maggio rappresenta sicuramente, non tutto il mondo del lavoro, ma la gran parte del mondo del lavoro e penso che sia istituzionalmente corretto che l’Istituzione Città di Torino si relazioni con i rappresentanti sindacali che organizzano il corteo del Primo maggio nelle forme e nei modi propri. Secondo elemento, che ci tengo a ribadire in quest’Aula, è che avendo personalmente partecipato al corteo del Primo maggio ed essendo…, avendo sfilato insieme ad altre persone nello spezzone cosiddetto del Partito Democratico, posso qui testimoniare pubblicamente e in Sala Rossa, che i Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle presenti, si sono fortemente adoperati per evitare che si venissero a verificare tutti gli episodi che, sostanzialmente, sono a essere ormai notizia di cronaca e per un pelo non di cronaca nera. Fatte queste due premesse, però, Sindaca Appendino, mi permetta qualche piccola considerazione invece di carattere squisitamente metodologico e politico. Chi ha assistito, chi ha vissuto l’esperienza del Primo maggio quest’anno, ha assistito a un sostanziale abuso, un sostanziale sopruso da parte di una frangia violenta dentro il Movimento No TAV, non dei No TAV, ma di una frangia violenta dentro il Movimento No TAV, che ha sostanzialmente saltato tutti gli ordini previsti nell’ambito del corteo, fondamentalmente con un unico e preciso scopo e l’unico preciso scopo era quello di attaccare la delegazione del Partito Democratico. Questo non lo dico io, lo dicono le cronache giornalistiche, lo dice, banalmente, chi era lì in quella sede e nonostante i ripetuti e meritori tentativi da parte degli esponenti del Movimento 5 Stelle presenti, questo è sistematicamente avvenuto. Ora io non sono un esperto di ordine pubblico, ben mi guardo dal ritenere corretto o meno l’intervento delle Forze dell’Ordine che avevano e che hanno ancora in questo Paese, l’obbligo di garantire l’incolumità di cose e persone durante lo svolgimento di manifestazioni, per comprendere dove finiva il compito della cosiddetta vigilanza del Partito Democratico, che, ricordiamoci bene, è un’organizzazione interna a un partito, che uno può avere o può non avere, ma è mio diritto da cittadino, sfilare con delle bandiere in un corteo che ritengo corretto, in cui ritengo corretto sfilare. Ma, al di là di questa questione, a me quello che ha, oggettivamente rammaricato, Sindaca Appendino, e purtroppo non è la prima volta, che lei non ha speso una sola parola, una sola parola di solidarietà al Partito Democratico e questo glielo dico, guardi, non perché noi abbiamo bisogno della sua solidarietà, Sindaca Appendino, non ne abbiamo bisogno per continuare a testimoniare politicamente, quello in cui crediamo, però nel momento in cui si vengono a verificare degli scontri tra le frange più violente del Movimento No TAV, che non è colpa nostra, e nonostante i meritori sforzi di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle presenti, che però sono stati sforzi vani, Sindaca Appendino, perché io che le parlo, c’era il Consigliere Lavolta con me, c’era il Consigliere Carretta, c’era la Consigliera Foglietta, c’era la Consigliera Tisi, quindi, penso, oggettivamente, per quanto possiamo sembrarle faziosi, siamo ancora persone piuttosto serie, noi siamo stati spintonati e insultati per oltre due ore, spintonati e insultati. Allora io non è che ho la pretesa..., perché poi c’è un tema che vale per tutti, noi continueremo ad avere il nostro stile, Sindaca Appendino e come sempre abbiamo fatto, continueremo a rappresentare la nostra solidarietà tutte le volte in cui lei, pur non condividendo quasi nulla delle politiche che lei adotta, pur non condividendo quasi nulla delle cose che fa per questa città, lei viene attaccata personalmente. Bene, le posso garantire, Sindaca Appendino, che lei non ha avuto mezz’ora per acclarare che cosa è capitato, ma chi le parla, il Vicepresidente del Consiglio Comunale e almeno altri tre Consiglieri Comunali, almeno altri tre Consiglieri Comunali, nel vano tentativo di respingere gli attacchi della frangia antagonista al Movimento No TAV, sono stati pesantemente insultanti e spintonati. Ora se lei nella sua città, Sindaca Appendino, questo lo ritiene corretto, questo è un discrimine che ci separa proprio nei fondamentali, nei fondamentali ci divide questa cosa. Noi riteniamo un valore che tutti i cittadini possano manifestare il proprio pensiero, le proprie opinioni, compresi i No TAV, compresi i No TAV. Tanto per essere chiari, chi le parla è assolutamente dell’opinione che hanno fatto bene i No TAV a sfilare il Primo maggio. Io non dirò mai che non devono sfilare. Quello che però fa la differenza, Sindaca Appendino, è che da parte del Sindaco della Città io mi aspetterei che, quando esponenti della Minoranza Consiliare, eletti dai cittadini e che comunque a loro modo, con tutti i loro difetti e non come lei, rappresentano un’istituzione, vengono pubblicamente, per ore e ore, minacciati e insultati, loro, loro, ci sia una parola, Sindaca Appendino, guardi che ne esce bene lei. Cioè, ribadisco, della solidarietà al Capogruppo della Minoranza del Partito Democratico, le posso garantire che possiamo farne veramente a meno dal punto di vista personale, quello che invece, secondo noi, è sbagliato è che lei, Sindaca Appendino, per non urtare la sensibilità di altri, questo ruolo istituzionale non lo interpreti come deve. Io la ringrazio comunque di aver accolto la richiesta di comunicazioni quest’oggi, perché come ci è stato fatto rilevare dal Presidente del Consiglio e dalla Capogruppo del Movimento 5 Stelle e dall’Assessore con la delega ai rapporti con il Consiglio, ci sono state nella Capigruppo di venerdì, non ero presente, era presente la mia Vicecapogruppo, che mi ha riferito che sono state gentilmente concesse, quindi io ringrazio per questa gentile concessione e per averci dato l’occasione per ribadirle, Sindaca Appendino, che a differenza sua, noi le rappresentiamo, in quanto istituzione della Città di Torino, la massima solidarietà tutte le volte in cui viene lei attaccata personalmente e non per le politiche che lei svolge, tutte le volte in cui lei viene minacciata, tutte le volte…, fortunatamente fino adesso non è capitato e ben ci guardi che capiti, in cui lei viene fisicamente spintonata come è capitato agli esponenti della Minoranza consiliare. |