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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Maggio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-01288
"CONCILIAZIONE TRA LAVORO E RESPONSABILIT? IN GTT" PRESENTATA IN DATA 5 APRILE 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Io apprezzo molto il fatto che l’Assessora abbia assunto l’elemento di
discriminazione, tanto più incomprensibile quanto successivo all’esito di una sentenza
che ancora GTT sta praticando nei confronti dei padri, che in una logica culturale e
civile di condivisione delle responsabilità genitoriali ricorrono alla richiesta di congedo
e per questo vedono penalizzata la loro valutazione nel calcolo del premio di
produzione. Quindi, assumo il fatto che, per la prima parte, l’Assessora intenda
assumere un’iniziativa positiva nei confronti dell’azienda e con questo l’interpellanza ha
raggiunto un risultato. Sulla seconda parte, vale a dire, il fatto che ci sia un’applicazione
letterale delle disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, e che questa
disposizione letterale avvenga nel range più restrittivo, perché è vero che il Contratto
Collettivo Nazionale prevede fino a 7 giorni di dichiarazione anticipata dell’assenza,
però è anche vero che questo termine è consentito anche in maniera più flessibile e il
fatto che l’azienda abbia ritenuto opportuno applicare il criterio più rigoroso è
evidentemente un segnale o di difficoltà a costruire una programmazione corretta ed
efficiente del servizio o di rigidità nei confronti del personale dipendente. Quel che più,
però, inquietava era l’insieme delle misure adottate per valutare l’opportunità e la
fondatezza della richiesta di congedo in caso di malattia dei bambini. L’Assessora ha
già citato quella che dovrebbe essere prassi ordinaria nel rilascio dei certificati medici
da parte del pediatra di libera scelta; non ha però fatto riferimento all’altra obiezione che
l’interpellanza richiamava, vale a dire al fatto che l’azienda pretende anche dal
lavoratore una dichiarazione in merito ai giorni di congedo fruiti dall’altro coniuge con
un’ingerenza, a mio modo di vedere, importante e infondata rispetto alle condivisioni
interne alla coppia, ma soprattutto quasi a voler introdurre nel rapporto tra datore di
lavoro e i propri dipendenti l’idea che i dipendenti stiano cercando di profittare di quelli
che, invece, sono i diritti sanciti dalle norme e dalle contrattazioni e si debba andare ad
indagare sulla possibilità alternativa che questi lavoratori potrebbero avere anziché
chiedere il congedo. Allora, in specie per questa seconda parte dell’interpellanza, che
non mi risulta adeguatamente soddisfatta, non credo per demerito dell’Assessora, ma
per mancata informativa da parte dell’azienda nei confronti della Giunta, io chiedo che
questa interpellanza rimanga iscritta e proceda per l’iscrizione nella Commissione
Consiliare che non penso sia quella dei trasporti, ma trattandosi di relazioni tra datore di
lavoro e dipendenti sia piuttosto quella delle Pari Opportunità.

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